Le televisioni hanno chiesto e ottenuto, quest'anno, di entrare negli spogliatoi delle squadre impegnate sui campi di serie A, purtroppo, o per fortuna, solo per mostrare parastinchi, maglie appese, giocatori che sorridono mentre si preparano.
Oggi sarebbe stato interessante avere una telecamera in quello del Genoa durante l'intervallo, per sentire le parole di Ballardini dopo un primo tempo decisamente mollo, lezioso, lento di testa, di gambe e anche di pallone, dato che questo viaggiava spesso più lento dei giocatori.
Lecce in vantaggio all'ultimo secondo dei due minuti di recupero con un contropiede 2 contro 4 che ci ha trovati non solo impreparati, anche un po' ingenui nell'inseguimento di Di Michele, con Rossi unico a cercare di chiudere su Ofere che solo davanti a Eduardo non ha lasciato scampo al numero uno rossoblù. Eduardo già bravo a parare in due tempi un tiro al volo da fuori area di Di Michele e a salvare in uscita sui piedi di Ofere, agevolato da un retropassaggio avventato di Ranocchia di testa.
Veloso fulcro del gioco, é troppo lento e patisce il pressing, così Ballardini gli chiede di velocizzare la sua azione.
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Nella ripresa Genoa con altro piglio, ma ci vuole un altro grosso pericolo per la porta di Eduardo per svegliare i rossoblù: Di Michele si beve tutta la difesa all'interno dell'area di rigore, si accentra e dal dischetto calcia in diagonale, tutti a guardare il rasoterra che sembra destinato nell'angolino alla destra di Eduardo, ma il pallone esce!
Ribaltamento di fronte e corner per i rossoblù: Veloso pennella e Toni segna di testa e può finalmente dare sfogo alla sua esultanza.
Il Lecce accusa il colpo ed è costretto ad ergere un fortino e a salvarsi spesso in corner, ma di rimessa crea due grossi pericoli: il primo con Di Michele che riceve in area e cerca di battere Eduardo con un pallonetto, alto; il secondo con Mesbah che impegna il numero uno portoghese con un bolide diretto all'incrocio dei pali di destra, palla deviata in corner. I rossoblù non solo confermano il buon possesso di palla del primo tempo, ma dopo l'ingresso di Destro al posto di Mesto, con lo spostamento di Palladino nel ruolo di trequartista e l'arretramento di Kharja in mediana e Rafinha terzino, sono più efficaci nella fase offensiva. Il raddoppio arriva ancora di testa, segna Ranocchia deviando la punizione fischiata per un fallo su Toni e calciata da Veloso. Colpo micidiale per il Lecce che é squadra che sta attraversando una crisi che non è solo di risultati, ma anche di ambiente, con i tifosi che contestano alcuni giocatori, e di rapporti fra allenatore e presidente.
Il gol, arrivato dopo l'ingresso di Corvia, taglia le gambe ai pugliesi che non riescono più a rendersi pericolosi e anzi soffrono molto le ripartenze del Genoa. Proprio con un contropiede manovrato nei minuti di recupero il Genoa segna il terzo gol: capitan Rossi ringrazia Destro per l'assist e deposita in rete di piatto destro.
Il Genoa con Ballardini in panchina sta raccogliendo tanti punti in trasferta, su campi non proprio facili come quello del Cagliari e quello del Lecce stesso. Basti considerare che prima di oggi solo una squadra innominabile aveva vinto allo Stadio di Via del Mare, ma faticando contro i giallorossi ridotti in dieci.
Tuttavia é stato un Genoa double face, come da molti mesi siamo abituati a vedere. Dev'esserci un problema che a questo punto non può essere individuato nel "manico", ma nella testa dei giocatori. Nessun tifoso rossoblù può dirsi soddisfatto per quello che ha visto nel primo tempo, per fortuna nella ripresa i rossoblù, peggior attacco della serie A, sono riusciti a sviluppare un gioco efficace in grado di alzare la loro media realizzativa contro la peggiore difesa del campionato.
Sciopero dei calciatori permettendo, sabato ci sarà il Napoli in casa e subito dopo il Derby.
Forza Genoa!
Vi auguro 2 sonanti vittorie...