Ciao Ale, quella foto è stata scattata qualche anno fà, in occasione proprio della festa del paese in onore di San Sebastiano, Più che la bella immagine con il fascetto in primo piano, stupisce la conformazione del territorio di caccia che si vede sullo sfondo, calcolando che il sentiero che porta dal paese alla location è a valle e poi tocca salire, anzi scalare per piazzarsi in una delle piazzole terrazzate in piano. si caccia sparando agli uccelli che attraversano la montagna guardando verso l'alto perchè se si tira a quelli che passano alle spalle, per raccoglierli e risalire c'è rischio che parta la " pompa ". Qul giorno, in solitaria feci 17 tordi. La domenica successiva si sarebbe chiusa la stagione e riprovai un infrasettimanale. In quel posto non vidi tordi allora incamminandomi alla ricerca di dove fossero finiti, trovai una macchia di ginestre e olivastri gonfia di uccelli che scacciati ritornarono alla chetichella e ne feci 13. Il giorno dopo nevicò così che il sabato disertai cerreto per concentrarmi su Sant'Oreste, ma qui di tordi proprio nulla. La domenica avrebbe chiuso e come di consueto la chiusura si faceva con Roberto ed un'altro paio di amici, solitamente al laghetto, ma ormai di anatre zero e le pavoncelle meno. Così decisi da Sant'oreste di arrivare a Cerreto per controllare se ci fosse neve e sopprattutto se ci fossero tordi. Stavolta rischiai e salii con la macchina, ma non per cacciare visto l'orario ma solo per vedere se valesse la pena il giorno dopo inerpicarsi sulla montagna e con stupore trovai tordi in ogni dove appena lasciato il paese sulla carrareccia. Il giorno dopo io e gli amici facemmo " bingo ", tanto che il progetto di fare il rietro poi al chiaro ( 150 km da cerreto ) fu annullato.
Non stò parlando di 100 anni fà, ma sicuramente 6 o 7 ed anche gli anni successivi, le poche frequentazioni dei Monti Ruffi, mi hanno sempre gratificato ... sino a domenica scorsa.
Mamma mia che malinconia [19].