incominciate a prendere lezione di come si fanno le orecchiette...procedura orecchiette.jpg,la mia nonna usava il pollice..................l'impasto sempre senza uova....eresia.........questo e' il risultato da raggiungereorechiette sannicandresi.jpgPer i troccoli invece hai bisogno di questo attrezzoTROCCOLI.jpgTROCCOLI FASE2.jpgRISULTATO  TROCCOLI MADE IN SUZIGARGANO.jpged ecco a voi......le nostre tradizioni........
 
Oh....meno male che uno sta' a nord e l'altro a sud : se stavate vicini eravate letali [Trilly-77-24.gif]!Ciao Ragazzi....un salutone [thumbsup.gif]!!!
questo e' il bello del forum farci confrontare tra di noi.......facendo oro dalle nostre Tradizioni cercando di tramandarli ai nostri posteri.............claudio perche' non apriamo un'altra discussione sulle nostre tradizioni?..............
 

Bigrillo

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Il viaggio è conoscenza, così dall’ultimo viaggio in terra Daunia la curiosità del sapere mi ha fatto conoscere ingredienti e frutti a me sconosciuti come i caroselli, i barattieri, formaggi particolari, ma una cosa su tutti che merita un’attenzione particolare per la sua storia è “la farina di semola di grano arso”. Un ingrediente arrivato per bisogno o povertà, figuratevi andare a “spigolare” o raccogliere nei campi di stoppie bruciati “arsi” le spighe o i chicchi di frumento rimasti dopo la trebbiatura. Le massaie, mescolando questa farina brunita e affumicata con la semola bianca ne ottenevano un impasto gradevole per preparare la pasta desiderata. Oggi si trova ancora questa farina dal sapore particolare…. Per cui , ieri, domenica……..in quel di Varese.

F1.jpg

2 parti di semola bianca con una di semola di grano arso

F2.jpg

La sfoglia viene stesa on facilità, elastica, ciò denota la qualità della farina

F3.jpg

Non avendo ancora imparato a fare le orecchiette o cavatelli....chiedo scusa... ho preparato delle lasagnette

F4.jpg

scolate al dente e condite con un sugo tirato di pomodori freschi e basilico, il formaggio da grattugiare e peperoncino a richiesta.
Il risultato è stato...... straordinario per la Qualità della pasta e il suo delicato sapore evidenziato dalla semplicità del condimento.... Un Signor Piatto Domenicale.
GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO COLLABORATO ALLA RIUSCITA DI QUESTO PIATTO!!! Un abbraccio.

PS: La prossima volta Troccoli e Cozze.
 
Grazie Mario!! L'orecchietta è patrimonio delle massaie pugliesi e loro discepole/i. Comunque la settimana prossima Annina (foggiana emigrata) mi darà lezione di come confezionare le orecchiette e cavatelli. Per i troccoli è la prima volta che vedo lo strumento da te postato, quasi lo stesso per fare gli spaghetti alla chitarra, quelli a sezione quadra. Il troccolatore che conosco anzi che conoscevo è un mattarello che intaglia la sfoglia in decine di spaghettoni. Consigliano l'acquisto del troccolatore in ottone anzichè in legno per una durata maggiore.

DSC035913.JPG
 
Grazie Mario!! L'orecchietta è patrimonio delle massaie pugliesi e loro discepole/i. Comunque la settimana prossima Annina (foggiana emigrata) mi darà lezione di come confezionare le orecchiette e cavatelli. Per i troccoli è la prima volta che vedo lo strumento da te postato, quasi lo stesso per fare gli spaghetti alla chitarra, quelli a sezione quadra. Il troccolatore che conosco anzi che conoscevo è un mattarello che intaglia la sfoglia in decine di spaghettoni. Consigliano l'acquisto del troccolatore in ottone anzichè in legno per una durata maggiore.

DSC035913.JPG
un grosso ibal e tanta salute ad annina
 
...........scambio culturale...........

Quoto Barone......proprio ieri seguivo un programma tg2 dossier, dove il fondatore di slow food parlava di identità culinaria resa possibile proprio grazie allo scambio, dove piatti che assurgono da decenni alla tipicità locale, sono costituiti da ingredienti importati da tutt'altre realtà geografiche! Questo post di Claudio ne è la prova diretta.......continua così amico mio e tra qualche decennio si dirà che a Varese si mangiano certi troccoli di grano arso, da paura.
Complimenti per la paziente ricerca e messa in opera di queste sperimentazioni in cucina, bello vedere esaltati alcuni elementi tipici della mia cultura, sul piano di lavoro a centinaia di km di distanza.........se gli effetti della globalizzazione fossero così costruttivi........! Un abbraccio - nicola[up.gif]


PS: ciao Lillo bentornato, ora tocca organizzà na magnata con gli ingredienti di Claudio.
 
Quoto Tino, siete uno spettacolo! La poliedricità di questo forum giunge addirittura a rinverdire i fasti delle tradizioni gastronomiche delle ns. nonnine.......per questo vi trovo inimitabili cari Claudio e Mario......grazie delle vs. perle.[spocht_2.gif]
 
non ho parole complimenti claudio........eccellente piatto fatto con sapori unici,anche se denoto nell'ultima foto un diamante garganico che sta' arrivando alla fine............adesso ti posto un po' di storia delle paste pugliesi...seguira' come fare le orecchiette........Da sempre granaio d’Italia, la Puglia riserva un posto speciale alla pasta fatta in casa. L’impasto di semola e acqua, declinato in mille formati dai nomi arcaici ed evocativi, viene lavorato a mano con strumenti che conservano intatta la memoria di riti e tradizioni ancora vitali. Forte di una cultura gastronomica essenzialmente legata ad un’economia di pescatori e contadini, la pasta pugliese nasce per sposarsi ai sapori genuini della terra e del mare: riservati ai giorni di festa i ragù di carne (sia ovina che bovina), mentre sono infinite le varianti che vedono la pasta abbinata quotidianamente a verdure e legumi. L’esempio più noto? Le orecchiette, la cui cavità ottenuta con l’abile colpo del pollice, sembra nata per trattenere il gusto amarognolo delle cime di rapa. Sempre fra i condimenti non dobbiamo dimenticare quelli a base di pomodoro insaporiti dal diavolicchio (peperoncino).
Oltre alle orecchiette, altre specialità di pasta pugliese che meritano una particolare menzione sono:
-trie (tagliatelle), lagane, “laganelle” (lasagne), che nel Salento vengono fatte solo con semola di grano duro e acqua (senza uovo). Le trie formano insieme ai ciceri (ceci) una ministre di antichissimo lignaggio;
-“cavatelli”, gnocchetti di pasta di semola allungati, appartenenti alla stessa famiglia delle orecchiette, cioè la pasta “strascinata”;
-“maccheroncini”, sia corti che lunghi, fanno parte della tradizione della pasta lavorata col ferretto;
-“troccoli”, rustici tagliolini a sezione ovale di grana ruvida adatta a condimenti robusti. Devono il proprio nome allo speciale utensile con il quale si tagliano, un matterello munito di lame circolari chiamate “troccolo”, diretto discendente del ferro da maccheroncini cinquecentesco.le fasi delle orecchiette
grissino di pasta per orecchiette.jpg. prendete un pezzo di pasta alla volta e con esso formate un tubo non troppo sottile.arrotolare le orecchiette.jpg...arrotolare e durante questa operazione con l'altra mano tenete fermo un lato del pezzo di pasta. A questo punto, appoggiate ogni conchiglia sulla punta del dito pollice e rovesciatela all'indietro. Mettete tutte le orecchiette una accanto all'altra su di un telo o sulla stessa spianatoia ben infarinata per far si che si asciughino.LE ORECCHIETTE FATTE IN CASA

Per preparare le orecchiette per 4 persone servono: 400 grammi di farina di grano duro, acqua tiepida e sale.

Versare a fontana la farina sulla spianatoia e spolverarla di sale. Aggiungere l'acqua e impastare lavorando la pasta per almeno una decina di minuti. Lasciare riposare la pasta per una mezz'ora.
 
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