Chi sara' il nuovo capo di stato italiano?

Io mi chiedo come mai i partiti che non andavano d'accordo per la formazione del governo non abbiano proposto anzitempo a napolitano di continuare per un anno o due per sistemare un attimo le cose, e nemmeno capisco perche' napolitano non si sia proposto personalmente in tal senso...........cmq andiamo avanti

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[h=1]Napolitano rieletto, i giornali incensano. “Bis storico”, “sacrificio personale”[/h][h=2]Titoli e commenti entusiasti per Re Giorgio che resta al Quirinale. Salutato quasi all'unanimità come il salvatore della patria, ringraziato "con stima e gratitudine". Come l'unico che può "riparare il motore imballato" della politica (Eugenio Scalfari). Vietato parlare di "inciucio". Alessandro Sallusti conclude: "Ha vinto Berlusconi"[/h]


Devo correggerti...
Durante le consultazioni tutti...o quasi...gli hanno chiesto di ripresentarsi e lui ha sempre rifiutato....
Poi dopo quello che è successo è tornato sui suoi passi.... Francamente non era facile immaginare quello che il primo partito italiano è riuscito a combinare in quest'ultima settimana....
 
Non riesco a capirti, forse non sono troppo dentro i segreti della politica. Mi potresti spiegare cortesemente perchè hanno chiuso? Grazie.
e' semplice gli italiani non sono poi cosi...sprovveduti: per un mese bersani ha corteggiato e supplicato grillo perche voleva andare al governo senza berlusconi promettendo una legislatura di cambiamento.ora grillo gli da l'opprtunita' di farlo...e lui cosa fa ?fa l'inciucio con berlusconi con cui sicuramente e' dovuto scendere a patti(niente conflitto di interessi, riforma della giustizia pro domo loro...salvaguardia delle situazioni di ''privilegio'' interessa ad entrambi gli schieramenti..ecc. ecc..9 si parla gia' di un governo d'alema con ministri pd e pdl) non dimentichiamoci che monti fu fatto cadere non appena si cerco' di sfiorare i costi della ''casta'' e questo sarebbe il cambiamento? e che gli'' itagliani'' alle prossime elezioni non se ne ricorderanno?
pap
 
Forse ignori che "istituzione" non è una persona fisica.....
Infatti ho scritto che se proprio non si vuole rispettare la persona ( Napolitano ) SI DEVE rispettare ciò che rappresenta.....almeno finchè esiste questo ordinamento costituzionale...
E se non lo si vuole fare x le persone che oggi occupano i principali ruoli costituzionali LO SI DEVE FARE almeno x rispetto di tutte quelle persone che hanno lavorato e anche pagato con la loro vita per avere il ns ordinamento costituzionale.
Detto questo poi mi piacerebbe sapere da te e da tutti quelli che dicono sempre "no" a tutto cosa si doveva fare in un momento come questo....e non dirmi che i politici sono inguardabili o ignobili xchè lo so e xchè lo diciamo da anni....ma spiegami quale strada si poteva percorrere diversa da quelle che si è percorsa,andando oltre i nomi....
Per esempio secondo te Rodotà cosa poteva fare di tanto diverso da quello che ha fatto o sta facendo Napolitano?

Macche rodota e rodoqua e pinco pallino vari l ho gia detto in un altro post... una mini bomba h su montecitorio era l unica soluzione valida x me!!!
Ci vuole gente nuova (non riciclata) che abbia come primo obbiettivo il bene del popolo e che ci faccia riconquistare la nostra sovranita monetaria e non.... poi non parliamo di ordinamento costituzuonale che non viene rispettato in primis dalle istituzioni stesse su.... :rolleyes:
 
Si può fare giornalismo in maniera colorita come lo si può fare sobriamente....Dire vai a quel paese o....Vai a fare in ......non cambia.
Sicuramente il primo è un invito più sobrio, bello e "aggarbato":D il secondo un po meno, ma alla fine quel che conta è la destinazione .:D
Caro Enzuccio , il problema è che a te non piacciono alcune "destinazioni" come le aule dei tribunali , i processi ecc.ecc.. e quando qualche testata "narra" ti inalberi vedendo complotti dappertutto, ma in fondo è giusto , da simpatizzante , tifare per la propria squadra.
Leggere, ciò che non VOGLIAMO leggere.... da fastidio a tutti , purtroppo dobbiamo farcene una ragione TU ed IO..e in attesa dell'informazione SERIA, cerchiamo di ragionare ognuno con la propria testa e senza farsi infinocchiare!
Come vedi non sono un picconatore!
 
Devo correggerti...
Durante le consultazioni tutti...o quasi...gli hanno chiesto di ripresentarsi e lui ha sempre rifiutato....
Poi dopo quello che è successo è tornato sui suoi passi.... Francamente non era facile immaginare quello che il primo partito italiano è riuscito a combinare in quest'ultima settimana....

Come scritto sopra ozannag, intendevo continuare per un anno massimo due e vista la situazione poteva provvedere personalmente, prima delle votazioni del capo dello stato..........cmq dai speriamo migliori il tutto ...........anche se la vedo molto difficile ciao
 
Sipe???????
forse nn 6 informato bene.....:confused:
guarda k Rodotà non lo ha voluto Grillo ma è stato scelto democraticamente dal popolo

..ho trovato interessante questo articolo:

nel Paese di 20 milioni di non connessi C’è uno spirito che circola nel Palazzo e che possiede, a turno, i politici italiani: la Rete. Articolo determinativo ed Erre maiuscola, come un’entità metafisica e trascendente, capace di decidere le sorti dell’Italia. Chi pensava che la retorica digitale fosse esclusiva del M5S — specializzato nel vedere nel web la soluzione di tutti i mali — è stato costretto a ricredersi: la Rete è diventata per tutti gli schieramenti la ragion politica di candidature, rinunce e cambiamenti. L’elezione del Presidente della Repubblica è stato il trionfo della sua transustanziazione. Insospettabili compresi: da Stefano Rodotà («La mia candidatura girava in Rete da mesi» ha dichiarato) a Mario Monti che, annunciando la candidatura di Anna Maria Cancellieri (poi ritirata), ha affermato che il nome è emerso «con forza dalla Rete».
Nei talk show che affollano il palinsesto televisivo, quando la discussione si fa difficile, ecco comparire la Rete a smuovere le acque, nemica o amica dello schieramento a seconda di chi parla. Tanto nessuno può smentirla, la Rete.
Chissà cosa pensano i trenta milioni di italiani non connessi a Internet quando — mentre guardano i tg, ascoltano la radio, leggono i giornali per trovare risposte — compare la Rete sulla bocca dei loro rappresentanti. E anche se restiamo tra i 29 milioni che si connettono al pc almeno una volta al giorno, c’è da scommettere su quanti sarebbero in grado di darne una definizione.
Viene il dubbio che la maggior parte dei politici italiani abbia finito con l’identificare la Rete con gli influencer di Twitter, le poche centinaia di utenti — giornalisti, opinionisti, cyberattivisti — animatori del dibattito su un social network che conta meno di 4 milioni di iscritti. Un bacino decisivo per il consenso mediatico e no, ma che rischia di allontanare i rappresentanti dei cittadini dalla maggioranza dei cittadini stessi. E di fornire una interpretazione della realtà pericolosa per le urne e per il Parlamento dove, nel bene o nel male, la Rete non vota. Perché la Rete non esiste.

fonte:Il mito de ?la Rete? e del suo poterenel Paese di 20 milioni di non connessi | Eliza
 
nn sia mai marini.........prima sindacalista a f......e gli operai poi mangiapane a tradimento e adesso capo dello stato....?noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
 
La rete è democratica perchè offre a tutti la possibilità di accedere a quegli strumenti atti ad arricchire il proprio bagaglio di conoscenza e quindi di emanciparsi...tuttavia per fare questo bisogna avere una certa facoltà di discernimento al fne di evitare di dare per verità anche tutte le patacche che girano in rete (e sono tantissime)...ad esempio tutti coloro che inneggiano a rodotà si sono informati su chi è rodotà, su cosa ha fatto nella sua vita, su che genere di libri ha scritto???...penso di no...altrimenti non si spiega come mai un personaggio il cui pensiero s'identifica con la sinistra radicale (quella che gl'italiani hanno voluto fuori dal parlamento, non suffragandola col voto democratico) all'improvviso diventa un'idolo delle folle...potevano farlo prima, senza mandare a casa la bertinotti-diliberto & Co....è evidente che la rete si usa soprattutto per smanettare sui vari twitter, FB ed altre social e non per ampliare le proprie conoscenze...lo dimostra il fatto di quei grillini che siedono in parlamento (secondo me prendendo in giro la gente) e che non hanno neanche avuto il pudore di andarsi a leggere la costituzione italiana su internet.............morale della favola non si può attribuire alla rete la facoltà taumaturgica che non può avere: quella di trasformare le capre in dottori.
 
13.33 – Conteggiati i voti con la sola indicazione ‘Marini’, ma sono contestabili – Al momento, durante lo spoglio a Montecitorio, vengono conteggiati a favore del candidato Pd appoggiato dal centrodestra (Pdl, Lega e Fratelli d’Italia) anche i voti che presentano solo il cognome dl’ex presidente del Senato. A quanto pare, tuttavia, queste preferenze potrebbero essere contestate dal momento che è necessario scrivere anche il nome di battesimo del candidato presidente della Repubblica. Tra i grandi elettori dell’Umbria, del resto, c’è anche Catiuscia Marini, fattore che di fatto inficerebbe i voti con il solo cognome del candidato al Colle.
13.28 – Dopo 300 schede scrutinate Marini ha il 50% dei voti - Quando lo spoglio è arrivato a circa 300 schede, Franco Marini ha ottenuto circa il cinquanta per cento dei voti. Per essere eletto al Quirinale avrebbe bisogno di una maggioranza di due terzi. Ovviamente il dato non può essere considerato stabile perché mancano ancora circa settecento di schede da scrutinare.
13.25 – Berlusconi: “Marini? Passerà” - ”Scusate non parlo, è una situazione…”. Risponde così Silvio Berlusconi, lasciando la Camera a chi gli chiede se Franco Marini possa essere eletto al primo turno. Ai cronisti che domandano se, in caso si andasse alla seconda votazione, il Pdl voterà scheda bianca il Cavaliere risponde: “passerà”.

13.07 – Chiusa votazione, ora spoglio schede - Chiuse le votazioni per l’elezione del Capo dello Stato, che si stanno tenendo nell’Aula della Camera. Ora inizierà lo spoglio delle schede.
13.04 – Berlusconi: “Marini ce la fa? Non lo so”. Poi incontra Bersani – L’ex premier ha risposto così ha chi gli ha chiesto se Franco Marini potesse farcela alla prima votazione. Poi il Cavaliere ha incontrato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani
13.01 – Manifestazione davanti Montecitorio per Rodotà - Manifestazione in piazza Montecitorio contro la candidatura Marini al Quirinale e a favore di Stefano Rodotà. Con cartelli e megafoni una quarantina di persone urlano a gran voce al Pd e al segretario Pier Luigi Bersani: “Non fatelo!”, “Non vi votiamo più”, mentre sui cartelli c’è chi ha scritto: “Bersani sicario del Pd” o “Rodotà è il cambiamento, Marini il fallimento”, “Rodotà senza se e senza ma”. Piazza Montecitorio è sorvegliata da una discreta presenza di forze dell’ordine e la manifestazione si svolge in modo ordinato, mentre attorno vi sono diverse postazioni televisive per le interviste e le dirette sul Parlamento in seduta comune chiamato a eleggere il Presidente della Repubblica.
12.57 – Renzi: “Rispetto per Marini, ma non è nome migliore. Spaccature nel Pd” - ”Marini è una persona degna del nostro rispetto ma non è il candidato migliore alla presidenza della Repubblica”. Lo ha ribadito Matteo Renzi, sindaco di Firenze, parlando a margine dell’inaugurazione di un fontanello di acqua pubblica a Firenze. Poi ha aggiunto: “Ci si preoccupa prima del Pd e poi dell’Italia”.
12.56 – Cicchitto: “Pdl sta votando compatto Marini” - ”In gioco non c’è solo l’elezione di un Presidente della Repubblica, ma la tenuta o la crisi di tutto un sistema politico-istituzionale. Il Pdl sta votando compatto per Marini”. Lo dice l’esponente del pdl Fabrizio Cicchitto.
12.41 – Grillo: “Marini è il presidente di Berlusconi” - ‘C’è da scegliere tra il presidente degli Italiani, che è Rodotà, e il presidente di Berlusconi, che è Marini”. Lo ha detto oggi a Grado Beppe Grillo nel corso di un comizio. “Si sono chiusi all’Hotel Capranica di notte Berlusconi e Bersani, per decidere il destino di 60 milioni di italiani. E’ una cosa da fantascienza”.
12.23 – IL PUNTO SUI NUMERI - E’ di 745 il bacino di voti massimo dal quale parte Franco Marini. Alla cifra si arriva conteggiando 403 voti del centrosinistra depurati dai 51 renziani, i 45 di Sel e il rappresentante regionale del Pdci che non lo voteranno, 272 del centrodestra (compresi i 40 leghisti che diversamente da quanto annunciato ieri hanno deciso di far confluire i loro voti su Marini) e 70 montiani (anch’essi hanno ufficialmente annunciato il loro appoggio a Marini). Ma le incognite sono ancora molte: nel Pd i contrari a Marini non sono presenti solo tra i renziani e anche Scelta Civica ha molti dubbiosi al suo interno. La maggioranza richiesta per essere eletti al primo scrutinio è di 672 voti.
12.18 – Colloquio Casini-Berlusconi alla Camera - Incontro tra il presidente del Pdl,Silvio Berlusconi, e il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, alla Camera. Il leader centrista, da pochi minuti, è entrato nella stanza nella quale il Cavaliere sta attendendo l’esito della prima votazione per il presidente della Repubblica in corso a Montecitorio.
12.14 – Secondo parlamentari Pdl 70 voti di margine per Marini - Mentre si svolgono le operazioni di voto per il primo scrutinio, i parlamentari pidiellini fanno di conto e confidano in una settantina di voti di margine che dovrebbero, almeno sulla carta, assicurare a Franco Marini l’elezione a presidente della Repubblica già al primo scrutinio. Il timore, però, è che se Marini non dovesse farcela subito potrebbero via via scendere i numeri a sua disposizione. Da qui la scelta della Lega di votare sin dal primo scrutinio per l’ex sindacalista, in modo da assicurargli più voti. Il Pdl ragiona sui problemi interni al Pd, ma le voci di un primo ‘ricompattamento’ fanno ben sperare: i ‘giovani turchi’ sono più o meno rientrati e anche se in dissenso rispetteranno l’indicazione del gruppo.
12.10 – Burlando: “Non sarò complice di un suicidio” - Sul voto del Pd per Franco Marini al Quirinale, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, non vuole essere “complice di un suicidio”. “E’ la prima volta che disobbedisco in 40 anni – ha dichiarato con un messaggio via twitter ad altri esponenti del Pd -. Ma non volevo essere complice di un suicidio. Ieri ho votato contro. E chi oggi vota non può non sentire la rabbia e il dolore”.
12.05 – Grandi elettori Pd Modena: “Non appoggeremo Marini” - Nove grandi elettori modenesi del Pd, al primo scrutinio per la scelta del presidente della Repubblica, votano scheda bianca. Si tratta dei parlamentari Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra, Cécile Kyenge, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini e Stefano Vaccari e la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Palma Costi, eletto grande elettore per la Regione. Lo rende noto un comunicato dell’ufficio stampa del Pd di Modena.
12.03 – Tabacci: “Metodo sbagliato, voterò scheda bianca” - ”Io voterò scheda bianca al primo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica”. Lo dichiara il leader del Centro Democratico Bruno Tabacci ai microfoni di Rainews24. “Con il resto della coalizione siamo su posizioni diverse. Non condivido il metodo della quaterna offerta a Berlusconi che poi sceglie il nome a lui più gradito. Il metodo doveva essere quello di fare noi del centrosinistra un nome secco, e su Amato penso che sarebbe potuto convergere anche Berlusconi. Con la subordinata che, dal quarto scrutinio, se non si fosse trovata la larga convergenza su Amato, avremmo votato Prodi. Non capisco invece queste modalità. E poi ieri Marini si è visto con Berlusconi per fare cosa?”, conclude Tabacci.
11.59 – Da Fratelli d’Italia no a Marini - 9 parlamentari di Fratelli d’Italia molto probabilmente non voteranno per Franco Marini alla presidenza della Repubblica. E’ questa la linea che sarebbe emersa da una riunione del partito convocata in mattinata.
 
ho visto in diverse foto ....prime pagine di giornali on line, il mittttico Smacchiatore con la mano sulla spalla del prode Angiolino Alfano.... Finalmente Silvio ha trovato lo zerbino nuovo per la casa in Sardegna... VERGOGNOSO
 
22.21 – Renzi: ”Le frasi su Bersani ‘cavallo da abbattere’? Non è il mio modo di parlare”. ‘Le frasi su Bersani ‘cavallo da abbattere’? Non è il mio modo di parlare. Sono termini lontanissimi da me, non si fa politica cosi”. Matteo Renzi giunge alla cena con i suoi parlamentari e, lette alcune frasi da loro pronunciate in libertà poco prima del suo arrivo, con i giornalisti prende le distanze dal linguaggio usato. Parole, sottolinea, “lontanissime da me”.
21.54 – Renziani: “Bersani cavallo ferito va abbattuto”
“Il cavallo ferito va abbattuto per risparmiare tempo e non farlo soffrire. Chi è il cavallo ferito? Bersani. Anche lasciarlo fare per poi criticarlo non fa bene a noi e a lui”. Conversazione tra parlamentari ‘renziani, poco prima della cena con il sindaco di Firenze in una sala riservata di Eataly a Roma. Nell’attesa, i democrat commentano la giornata e ipotizzano scenari per le prossime votazioni per la Presidenza della Repubblica. Tra gli argomenti, un eventuale voto a Massimo D’Alema.
21.39 Giacomelli: “No primarie, aspettiamo proposta Bersani”. “Primarie mi pare un termine sbagliato. Immagino che il segretario formulerà una proposta su cui ci esprimeremo anche con il voto”. Lo dice Antonello Giacomelli, vicecapogruppo del Pd. “Immagino che voteremo su una proposta di Bersani”. Domani mattina alle 7, aggiunge Giacomelli, si riuniranno gli uffici di presidenza dei gruppi del Pd di Camera e Senato per decidere le modalità con le quali di esprimerà l’assemblea dei grandi elettori convocata alle 8 e 15.
21.36 – Celentano: “Bersani non può rifiutare appello di Grillo”
“L’appello di Grillo su Rodotà è la svolta che Bersani non può rifiutare”. Lo scrive Adriano Celentano su Twitter.
21.32 – Appello di Nuti (M5S) sui social: “Chiediamo sostegno”. “Chiediamo alle persone, per domani, un sostegno maggiore di quello ricevuto oggi (che è stato bellissimo)”. Obiettivo “Rodotà presidente”. Lo scrive su Twitter e Facebook il vice capogruppo M5S alla Camera, Riccardo Nuti.
21.16 – Clini: “Mi auguro presto elezione capo dello Stato”
“Come cittadino elettore mia uguro che al più presto si possa arrivare all’elezione del nuovo Capo dello Stato”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a margine di una iniziativa a Cosenza. “E sempre come cittadino elettore – ha aggiunto – mi auguro che venga formato subito un nuovo governo per il bene del Paese che ne ha tanto bisogno”.
21.01 – Giovani Pd occupano sede Napoli. Occupazioni anche in Toscana
Assemblea permanente, occupazione della federazione Pd di Napoli e striscioni ai balconi della sede dei democratici. I Giovani democratici della provincia di Napoli protestano contro l’eventuale accordo per la scelta del Presidente della Repubblica tra Pd e Pdl. In Toscana i Giovani Democratici hanno occupato a Prato la sede della federazione provinciale del Pd; a Capannori, in provincia di Lucca, la sede locale del partito ed è stata annunciata l’occupazione della sede del Pd di Empoli (Firenze).

21.00 – Civati (Pd): “La sfida ora è fra Prodi e D’Alema”
”Secondo me la sfida è fra Prodi eD’Alema, ma in campo ci sono ancora sia Rodotà che Marini. Se dovessi metterli in ordine direi Rodotà, Prodi e D’alema”. Lo ha detto il deputato Pd Pippo Civati (che oggi ha dichiarato di aver votato il giurista) a Otto e mezzo, su La7.
20.56 – Renzi: “Obiettivo non era abbattere Marini”
“Vediamo cosa dirà domani Bersani all’assemblea dei gruppi. Ora, con molta serenità, c’è da scegliere un presidente che dura fino al 2020, non fino al 2013. Quindi aspettiamo domani e vediamo se ce la facciamo. Vediamo se domani l’Italia ha un presidente che ci accompagni per i prossimi sette anni. L’obiettivo non era abbattere Marini ma eleggere un presidente della Repubblica che rappresenti gli italiani”. Matteo Renzi, arrivato a Roma, risponde così ai giornalisti che lo hanno atteso alla stazione Termini di Roma. Interpellato se ci sia stata una spaccatura dentro il partito ha risposto: “Mi sembra evidente che ci sia stata una spaccatura dentro il Pd, speriamo che domani la superiamo”. Alla domanda se ci sarà un incontro con Bersani già stasera, Renzi ha risposto negativamente: “Stasera no di certo, domani mattina ci saranno degli incontri ed è naturale che ce ne sarà uno con Bersani e con tutto il gruppo dirigente del Pd’’.
20.23 – Pdl: “No al rinvio della quarta votazione”
I capigruppo del Pdl del Senato, Renato Schifani, e della Camera, Renato Brunetta, esprimono la loro contrarietà ad ogni ipotesi di slittamento della quarta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. E’ quanto si legge in una nota congiunta firmata da Renato Schifani e da Renato Brunetta. No a “manovre dilatorie” del Pd.
19.48 – Il Pd chiede rinvio di qualche ora della quarta votazione
Il Pd ha chiesto uno slittamento di qualche ora della 4/a votazione per l’elezione del presidente della repubblica, prevista per venerdì pomeriggio. Lo si è appreso da fonti parlamentari che precisano come la richiesta del Pd sarà esaminata dalla capigruppo convocata domani che potrebbe anche optare per uno slittamento a sabato.
19.38 – Tabacci: “Bersani colga l’apertura di Grillo su Prodi”
“L’apertura, pur tra mille distinguo, di Beppe Grillo a Romano Prodi per il Quirinale è finalmente un segnale che il Movimento 5 Stelle intende entrare nel gioco democratico del Paese e iniziare ad assumersi le responsabilità che inevitabilmente spettano ad una forza che ha il 25% dei consensi. E’ un’evoluzione che interpella il centrosinistra e merita qualche attenzione”. E’ quanto afferma in una nota Bruno Tabacci, leader del Centro Democratico.
19.26 – Domani assemblea dei grandi elettori Pd, ipotesi primarie interne
Si riunirà domani mattina, alle 8, l’assemblea dei Grandi Elettori del Pd. L’ipotesi che sta prendendo piede al vertice del partito è di scegliere il candidato alla presidenza della Repubblica attraverso una consultazione, a voto segreto, sulla base della proposta di nomi che sarà avanzata da Pier Luigi Bersani. Una sorta di “primarie” interne tra i Grandi Elettori che però preoccupa non pochi nel partito, che temono che la consultazione possa diventare una ‘contà tra i favoriti.
19.21 – Renziani: “Prima scelta Chiamparino, seconda Prodi”. L’area renziana del Pd è orientata a proporre come ‘prima scelta’ per il Quirinale il nome di Sergio Chiamparino, ex sindaco democrat di Torino. Altrimenti si orienteranno su Romano Prodi. E’ quanto si apprende da fonti parlamentari del Pd vicine a Matteo Renzi.
19.20 – I risultati della seconda votazione: 418 bianche, 230 voti a Rodotà
Fumata nera nella seconda votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. Nessun candidato ha raggiunto il quorum. Le schede bianche sono state 418, Stefano Rodotà ha ottenuto 230 voti, seguito da Sergio Chiamparino che con 90 voti a favore che raddoppia le preferenze rispetto alla prima votazione. Qualche voto in memo per Stefano Rodotà nella seconda votazione per il presidente della Repubblica. Ne aveva 240 nella prima votazione, ne ha avuti 230 nella seconda. Sale invece l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino. Al primo scrutinio ha avuto 41 voti, nel secondo sono diventati 90. La terza votazione per l’elezione del capo dello Stato inizierà domani mattina alle dieci nell’Aula della Camera. Poco prima, alle 9.40, si terrà la conferenza dei capigruppo.

Questi i risultati della seconda votazione. – Presenti e votanti 948 – Rodotà 230 – Chiamparino 90 – D’Alema 38 – Marini 15 – Mussolini 15 – Prodi 13 – Bonino 10 – Di Caprio 9 – Sibilia 7 – Bindi 6 – Severino 5 – Berlusconi 4 – Bersani 4 – Finocchiaro 4 – Napolitano 4 – Merlo 3 – Castagnetti 2 – Cucuzza 2 – Palmieri 2 – Sabelli Fioretti 2 – Santanchè 2 – Santo Versace 2 – voti dispersi 41 – bianche 418 – nulle 14.


18.59 – Renzi in serata arriverà a Roma
E’ previsto per stasera l’arrivo di Matteo Renzi a Roma. Il sindaco dovrebbe partire in treno per la Capitale appena conclusi alcuni impegni in Palazzo Vecchio. Renzi dovrebbe poi vedersi a cena con i parlamentari a lui vicini.
18.51 – Fumata nera anche per la seconda votazione
Come era nelle previsioni anche la seconda votazione per l’elezione del presidente della Repubblica si è conclusa con un nulla di fatto. Nessun candidato, al termine dello spoglio, ha raggiunto il quorum.
18.49 – Rodotà, ma è Maria Luisa
Rodotà, Rodotà Stefano, Rodotà… Maria Luisa. La sequenza dei voti per il giurista candidato al Quirinale dal Movimento 5 stelle viene interrotta da un Rodotà accompagnato però dal nome Maria Luisa. Un lapsus forse di chi voleva indicare la giornalista Maria Laura, figlia di Stefano Rodotà.
18.36 – Voti dispersi a Trapattoni, Rocco Siffredi, De Caprio, Forlani, Sofia Loren, Cucuzza
Fioccano i voti sparsi, e quindi dispersi, nel corso della seconda votazione per l’elezione del Capo dello Stato. Si va da Trapattoni a Rocco Siffredi, che strappa anche una risata a un’Aula altrimenti distratta. A metà scrutinio ottiene una manciata di voti poi Sergio De Caprio, conosciuto come Capitan Ultimo e famoso per aver arrestato Totò Riina. Due voti anche al momento a Arnaldo Forlani e a Mussolini mentre Daniela Santanchè, Gianfranco Fini, Michele Cucuzza, Fiorello e Sofia Loren ottengono un voto.
18.35 – Bersani: “Si apre fase nuova, Pd avanzerà una sua proposta”
“Bisogna prendere atto di una fase nuova”. Lo dice Pier Luigi Bersani. “A questo punto – aggiunge – penso tocchi al Partito democratico la responsabilità di avanzare una proposta a tutto il Parlamento. Questa proposta sarà, come nostro costume, decisa con metodo democratico nell’assemblea dei nostri grandi elettori”.
18.18 – Grillo: “Rodotà fino alla quarta votazione”
Il M5S porterà avanti il nome di Stefano Rodotà fino alla quarta votazione. Lo ha annunciato Beppe Grillo a Trieste.
18.12 – Bersani: “Renzi? Nessun problema a incontrarlo”
“Se vedo Renzi? Lo leggo. Non mi risulta. Ma non ho nessun problema a incontrarlo”. Lo dice Pier Luigi Bersani ai cronisti alla Camera che gli chiedono se vedrà Matteo Renzi che dovrebbe venire a Roma tra oggi e domani.
18.10 – Bersani: “Vedrete che una soluzione si troverà”
“Vedrete che si troverà una soluzione. Marini? Riuniremo l’assemblea dei grandi elettori e vedrete che la soluzione si troverà”. Così Pier Luigi Bersani assicura ai giornalisti che si troverà una via d’uscita per eleggere il Presidente della Repubblica.
18.04 – Iniziato lo scrutinio della seconda votazione
E’ iniziato lo scrutinio della seconda votazione. Si moltiplicano le schede bianche in linea con quanto annunciato da Pd, Pdl e Scelta Civica. Anche per questo è stata una seconda votazione “lampo”. La chiama dei Grandi elettori è infatti terminata a poco meno di due ore e mezzo dall’inizio e ora parte lo spoglio delle schede. La rapidità è dovuta alla scelta di votare scheda bianca da parte di Pd e Pdl.
17.48 – Renzi: “E’ evidente che Marini è saltato”
“A questo punto è evidente: Marini è saltato”. Così il sindaco di Firenze ha risposto ai giornalisti a margine di una iniziativa in Palazzo Vecchio a Firenze”.
17.47 – Renzi presto a Roma
Matteo Renzi si prepara ad andare a Roma, dove probabilmente incontrerà i parlamentari a lui vicini, ma non è in programma un incontro con Bersani: “Non credo proprio. Sono qui a lavorare”, ha detto rispondendo ad una domanda su questa eventualità. Inoltre, secondo quanto appreso, il “Rottamatore” non è stato cercato da Bersani. “Quella di stasera era un’ipotesi – ha poi aggiunto riferendosi ai tempi in cui potrebbe raggiungere Roma – ma penso sia più probabile e più utile domani mattina”. “Oppure – ha detto Renzi – si può anche fare le cose per telefono, come fino ad ora…”.
17.33 – Bersani “sonda” Marini, ma il candidato per ora resta
Pier Luigi Bersani, a quanto si apprende da fonti parlamentari, avrebbe “sondato” Franco Marini per capire se, alla luce della prima votazione, l’ex presidente del Senato aveva intenzione di ritirarsi. Ma Marini per ora avrebbe escluso un passo indietro, convinto di potercela fare, con il sostegno del Pdl, dalla quarta votazione.
17.24 – Renzi in arrivo a Roma, incontro con Bersani
Matteo Renzi nel tardo pomeriggio prenderà un treno per Roma. Secondo quanto riferiscono fonti del suo staff, il sindaco in serata dovrebbe vedere il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, per trovare una soluzione sulla scelta del presidente della Repubblica.
17.20 – Gasparri: “Marini ha ancora potenzialità positive”
“Credo che Marini abbia ancora potenzialità positive”: così il vicepresidente del Senato del Pdl, Maurizio Gasparri, dopo la fumata nera del primo voto.
17.17 – Vendola: “Ascoltare la gente o c’è cortocircuito”
“Penso che ci sia uno straordinario orientamento tra gli elettori” del Pd. “Il disorientamento non è tra gli elettori, non è tra la nostra gente. Quando gli stati maggiori non hanno una relazione forte con gli eserciti succede qualcosa di grave: un cortocircuito”. Così Nichi Vendola, conversando con i cronisti a Montecitorio.
17.21 – Marini non ha intenzione di fare passi indietro
Franco Marini non avrebbe nessuna intenzione di fare al momento un passo indietro. Nonostante al primo scrutinio per l’elezione del prossimo Capo dello Stato abbia raccolto solo 521 voti, l’ex presidente del Senato avrebbe spiegato al cerchio più ristretto dei suoi sostenitori in Parlamento di voler restare in pista. Marini avrebbe riferito di avere avuto rassicurazioni da Silvio Berlusconi che il Pdl non appoggerà altri candidati. Per questo non esclude ancora di potercela fare dalla quarta votazione – quando per essere eletto i voti necessari sono 504 – a meno che non sia il Pd a scegliere di cambiare strategia.
16.55 – Record di franchi tiratori resta a Vassalli
Franco Marini è stato bocciato nell’urna da un alto numero di franchi tiratori. Ma può consolarsi: il record negativo resta ancora quello di Giuliano Vassalli nel 1992. 151 voti sono quelli che sono mancati a Marini per raggiungere il quorum dell’elezione. Vassalli, candidato socialista frutto di un accordo dc-psi dopo la bocciatura di Arnaldo Forlani, mancò l’obiettivo per 157 voti: ne servivano 508, ne arrivarono solo 351. Alla fine fu eletto Oscar Luigi Scalfaro, a larghissima maggioranza (672 voti su 1002).
 
Fossi in Napolitano mi rifiuterei di ripetere il mandato. Credo sia umiliante essere richiamati solo perché non si è trovato nessun altro. Della serie, come diciamo a Lecce, "quandu autru nu tieni, cu mammata te curchi" che tradotto significa "quando non hai nient'altro (di meglio) vai a letto con tua madre"! Eh no, secondo me Napolitano non lo merita.
Poi stendiamo un velo pietoso su quei parlamentari che hanno ritenuto, in un periodo così grave del paese, di poter scherzare votando Rocco Siffredi, Valeria Marini e altri personaggi del cinema di loro gradimento. Forti del segreto dell'urna hanno umiliato il popolo italiano, dovrebbero vergognarsi!
 
Ho idea che D'Alema, Monti e il Berlusca stiano preparando la suppostona con un Governo con a capo il dott. sottile......casualmente consulente della Deutsche Bank... :rolleyes:
 
Dalla fondazione Ravello, oggi presieduta dall’attuale capogruppo del Pdl, Renato Brunetta, alla Giuseppe Di Vittorio della Cgil. Dai circoli Arci alla fondazione Craxi, fondata e presieduta da Stefania. Dai bonifici per l’ex senatore del Pdl, ora candidato sindaco a Pisa e storico braccio destro dell’ex ministro Altero Matteoli, Franco Mugnai (legale nel caso Ampugnano). Poi fondi a tutte le amministrazioni a guida Pd della Toscana. A partire dalla Regione fino a numerosi Comuni. Tranne uno: Gagliole, l’unico con un’amministrazione di centrodestra.
A scorrere le 400 pagine di estratto conto della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, degli anni compresi tra il 2007 e il 2009, si ricostruisce la fitta rete di sovvenzioni ed erogazioni distribuite ad amici e non. Per lo più si tratta di fondazioni, enti, amministrazioni targate centrosinistra. Ma Giuseppe Mussari, già passato alla guida di Rocca Salimbeni, guardava a Roma. All’Abi, dove approda nel 2010, ma anche al Palazzo nel quale sa di poter confidare in rapporti trasversali, da Giuliano Amato a Giulio Tremonti. Siena doveva essere solo un trampolino di lancio, come spiegano negli atti i pm titolari dell’inchiesta sull’acquisto Antonveneta, Aldo Natalini, Antonino Nastasi e Giuseppe Grosso. Banca e fondazione un utile portafoglio. Si sponsorizza tutto. Dai circoli ricreativi alle associazioni politiche, come la Karl Popper che, di matrice socialista, appoggia, negli anni, i due sindaci Maurizio Cenni e Franco Ceccuzzi. Quest’ultimo costretto a rinunciare a ricandidarsi perché avrebbe raggiunto un accordo di spartizione con Denis Verdini. L’indagine è ancora in corso.
Da Siena i soldi vanno anche a Lecce: arcidiocesi (120 mila euro), varie onlus e 50 mila euro alla provincia. Guidata da Antonio Maria Gabellone, ex Dc oggi Pdl, legato a Vincenzo De Bustis e, in particolare a Lorenzo Gorgoni, membro del Cda di Mps. Ma è anche terra politica di Massimo D’Alema e della Banca 121 acquistata da Rocca Salimbeni. I versamenti sono compresi tra i diecimila euro e i due milioni, che vanno alla fondazione Ravello, per un importo complessivo che sfiora il miliardo e che si perde nel totale delle uscite della Fondazione: 17.983.686.939 euro complessivi di movimentazione in 36 mesi. Per lo più dovuta alle operazioni di compravendita sui mercati in vista dell’aumento di capitale per l’acquisto di Antonveneta.
Alimentata dai fondi versati all’Università cittadina, alle società del Comune e di sviluppo, alla diocesi, alle contrade del Palio. Fino ad assottigliarsi e perdersi in mille rivoli con bonifici da 50 mila euro anche a singoli preti. Meglio assicurarsi la buona parola di tutti. Tra i 3 miliardi versati per l’aumento di capitale per l’acquisto di Antonveneta ai piccoli bonifici ci sono, ad esempio, uscite per dieci milioni alla Cressidra Sgr Spa, un gestore di fondi chiusi riservati nonché azionista di Anima Sgr insieme a Banca Popolare di Milano, Credito Valtellinese e la stessa Banca Monte dei Paschi. Rocca Salimbeni condivide con Anima il presidente dei sindaci: Tommaso Di Tanno, oggi indagato. Tra i più noti tributaristi italiani, legato ai Ds, in particolar modo a D’Alema e Vincenzo Visco, di cui è stato consigliere economico in via XX Settembre, Di Tanno non si è accorto della voragine che Mussari, Gianluca Baldassarri e Antonio Vigni, hanno creato in Mps. E’ stato anche revisore dei bilanci dei partiti per Montecitorio.
L’elenco delle uscite è infinito. L’estratto conto è negli atti del processo per l’aeroporto Ampugnano che vede Mussari rinviato a giudizio per falso ideologico in concorso e turbativa d’asta. Parte della documentazione raccolta durante le indagini, in particolare quella relativa alla Fondazione e a Mps, è confluita nell’inchiesta sull’acquisto di Antonveneta. Nulla, al momento, sarebbe stato rilevato di anomalo nelle operazioni partite dal conto corrente della Fondazione. A subire il contraccolpo maggiore è stata la città, dal Comune all’Università, dall’azienda ospedaliera alle contrade del Palio, che si sono ritrovate private, da un anno all’altro, delle laute erogazioni. Se ne sarà fatta ormai una ragione, invece, la fondazione oggi presieduta da Brunetta. La fondazione Ravello, che stava a cuore a Mussari anche per la presenza di Filippo Patroni Griffi nel consiglio generale di indirizzo, non riceve più nulla. Così come la fondazione Craxi: ultimo bonifico ricevuto 15 mila euro nel marzo 2009. L’anno successivo le erogazioni concesse si sono fermate a complessivi 109 milioni e su un totale di 2657 domande presentate solamente 779 sono state soddisfatte. Nel 2012 sono state ulteriormente ridotte a 21 milioni e per il 2013 è previsto lo stanziamento di appena cinque milioni di euro. Da Mps, del resto, non arrivano più i dividendi frutto del “maquillage bilancistico” di Mussari e la banda del 5 per cento.


be certo rimestano nella ****...ma vuol dire che ce n'e' di ****
pap
 
14.06 – Voti al conte Mascetti, Veronica Lario e Franco Marino
Potrebbe essere stato un parlamentare burlone fiorentino, sicuramente un cinefilo, chi stamani per il Quirinale ha inserito nell’urna la scheda con il nome di Mascetti, l’indimenticabile conte Lello impersonato da Ugo Tognazzi in Amici miei, il film di Monicelli girato nel 1975 a Firenze. E’ il conte Lello Mascetti a usare il termine “super*****la”, investendo la vittima della burla con una raffica di parole incomprensibili. Altri voti dispersi o nulli sono andati a Veronica Lario, Mara Carfagna (che è ineleggibile in quanto under 50) e all’inesistente (tra i politici) Franco Marino.
14.04 – Applauso in Aula quando è stata raggiunta quota 504
Un timido applauso è scattato nell’aula della Camera quando i voti in favore di Franco Marini hanno raggiunto il numero di 504: una cifra ben inferiore al quorum richiesto nelle prime tre votazioni (670), ma sufficiente dal quarto scrutinio in poi.
14.01 – A Rodotà più voti di quelli di Cinque Stelle e Sel
Stefano Rodotà prende più voti di quelli dei grandi elettori dei Cinque Stelle che lo hanno candidato e di Sinistra e Libertà che ha dichiarato il proprio sostegno. Rodotà ha avuto 241 voti, 33 in più.
13.51 – Civati (Pd): “Ho votato Rodotà in linea con gli elettori del Partito Democratico”
“Ho votato Rodotà e penso di essere in linea con i tanti elettori del Pd e spero ci sia una seconda occasione per fare una riflessione. Se sarà eletto Marini subito si aprirà nel Pd una discussione di tipo congressuale altrimenti si aprirà una discussione che tenga conto di quello che succede”. Lo ha detto Giuseppe Civati del Pd al TgLa7.
13.51 – Piazza Montecitorio applaude per il mancato quorum a Marini - Alla notizia del mancato raggiungimento del quorum per l’elezione di Franco Marini al Quirinale, durante il primo scrutinio, i manifestanti che a piazza Montecitorio sostengono la candidatura di Stefano Rodotà sono scoppiati in un applauso e hanno ripreso a scandire in coro il nome del costituzionalista appoggiato dai Cinquestelle. In piazza, oltre ai grillini, ci sono esponenti del popolo viola e militanti del Pd in dissenso con la scelta di Bersani.
13.46 – FRANCO MARINI NON RAGGIUNGE QUORUM - Franco Marini non ha raggiunto il quorum per l’elezione del presidente della Repubblica. A scrutinio ancora in corso i voti che non sono andati a Marini hanno superato quota 335. A questo punto Marini non può più raggiungere la maggioranza dei due terzi, pari a 672 su 1007 grandi elettori.
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Forse ignori che "istituzione" non è una persona fisica.....
Infatti ho scritto che se proprio non si vuole rispettare la persona ( Napolitano ) SI DEVE rispettare ciò che rappresenta.....almeno finchè esiste questo ordinamento costituzionale...
E se non lo si vuole fare x le persone che oggi occupano i principali ruoli costituzionali LO SI DEVE FARE almeno x rispetto di tutte quelle persone che hanno lavorato e anche pagato con la loro vita per avere il ns ordinamento costituzionale.
Detto questo poi mi piacerebbe sapere da te e da tutti quelli che dicono sempre "no" a tutto cosa si doveva fare in un momento come questo....e non dirmi che i politici sono inguardabili o ignobili xchè lo so e xchè lo diciamo da anni....ma spiegami quale strada si poteva percorrere diversa da quelle che si è percorsa,andando oltre i nomi....
Per esempio secondo te Rodotà cosa poteva fare di tanto diverso da quello che ha fatto o sta facendo Napolitano?

Non hai detto cose sbagliate anzi sarebbero cose giuste in uno stato normale. Nel nostro sono per prime le istituzioni a non rispettare LOro STESSE in termini di principi e soprattutto non rispettano chi tira fuori il PIL per pagare anche le loro nefandezze...dato che di cose costruttive ne abbiamo viste ben poche. Quelli che la carta l'hanno creata, che come dici te sono anche morti per lasciarci questo paese con questo ordinamento...siamo proprio sicuri che avrebbero rispetto per le istituzioni che ci ritroviamo??
 
Si può fare giornalismo in maniera colorita come lo si può fare sobriamente....Dire vai a quel paese o....Vai a fare in ......non cambia.
Sicuramente il primo è un invito più sobrio, bello e "aggarbato":D il secondo un po meno, ma alla fine quel che conta è la destinazione .:D
Caro Enzuccio , il problema è che a te non piacciono alcune "destinazioni" come le aule dei tribunali , i processi ecc.ecc.. e quando qualche testata "narra" ti inalberi vedendo complotti dappertutto, ma in fondo è giusto , da simpatizzante , tifare per la propria squadra.
Leggere, ciò che non VOGLIAMO leggere.... da fastidio a tutti , purtroppo dobbiamo farcene una ragione TU ed IO..e in attesa dell'informazione SERIA, cerchiamo di ragionare ognuno con la propria testa e senza farsi infinocchiare!
Come vedi non sono un picconatore!

I media devono fare informazione ed anche opinione tenendo ben distinte le due cose...fare opinione mascherata col vestito dell'informazione è eversivo...questo intendo quando parlo di sobrietà non l'uso di termini più o meno scurrili...quello fa parte dell'eleganza e il bonton del narratore...le aule dei tribunali, i processi ecc. ecc....a me non riguardano però mi riguarda la magistratura...sono un forte fautore dell'indipendenza della magistratura...di contro vorrei degli strumenti adatti a togliere qualsiasi velleità di alcuni magistrati ad invadere indebitamente altri poteri dello stato...vedi giudici che fanno inchieste finalizzate esclusivamente a ottenere una certa notorietà per entrare in politica (de magistris)...o giudici che si candidano e se gli va buca ritornano in magistratura perchè non sono andati mai via...o giudici che si fanno intervistare in campagna elettorale ed esprimono giudizi politici idecenti...il 99% dei giudici quando vengono intervistati rispondono solo per cortesia senza mai dire niente del loro operato ed a maggior ragione senza esprimere alcun parere personale...a Taranto fanno così, potremmo essere d'esempio verso altre procure...basta così, altrimenti si fatroppo lungo il discorso...certo è che una riforma della giustizia è estremamente necessaria, anche in chiave economica...io non parteggio per nessuno, neanche per Berlusconi...sono per la moderazione e la sobrietà che portano conseguentemente alla fermezza.
 
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