Livorno: Polizia provinciale in azione con operazioni antibracconaggio

Il mio intervento era solo per chi voleva la ghigliottina per il contadino...posso tranquillamente condannare i lacci e varie tagliole..l'unica cosa ricordavo che le pene sono già abnormi per come sono rispetto ad altri reati..quindi se per favore si potesse solo condannare il gesto come giusto che sia all'interno di un forum ma non eccedere con le richieste di ergastolo ecc ecc..ripeto le sanzioni già esistono e sono abnormi...
 
No occorre fare domanda alla provincia se è previsto l'abbattimento ecc, viene pubblicato sull'albo pretorio come da esempio

............... 22/07/2013 DETERMINA
di autorizzare il Sig. Cai Alessandro, in qualità di Presidente dell’Organismo di Gestione della
Z.R.C Carteano, ai fini del raggiungimento e mantenimento della densità ecologicamente
compatibile con la presenza e l’incremento delle altre popolazioni di fauna selvatica all’interno
della Z.R.C. in oggetto, ed in una fascia di 300 metri attorno ai confini, il controllo numerico di
un massimo di 60 esemplari, limitando l’abbattimento diretto con sparo al 30% del totale, pari a
18 esemplari, con le seguenti modalità::
- collocando, all’interno della Zona di Ripopolamento e Cattura n. 1 trappola selettiva tipo
“Padana B2” (identificativo 7109) e n. 1 trappola selettiva tipo Larsen (identificativo 01
Prato), da utilizzare dalla data odierna al 31/07/2013;
- tramite lo sparo individuale su soggetti isolati, esclusivamente da appostamento o
all’aspetto, mediante l’utilizzo di fucile con munizione spezzata e con un massimo di sei
operatori per ogni intervento, evitando in maniera assoluta lo sparo al nido, dalla data
odierna fino al 31/07/2013 in tutti i giorni della settimana;
- orari dall’alba al tramonto;
- modalità è consentito l’utilizzo di richiami acustici e stampi in penna o plastica della specie
di riferimento e lo sparo in prossimità e dall'interno di macchine agricole
operatrici, l’effettuazione di pasturazioni per il richiamo degli animali da
abbattere (nessuna deroga è invece consentita nei riguardi delle distanze di
sicurezza previste dalla L. 157/92 e dalla L.R. 3/94 per l'utilizzo delle armi da
fuoco);
- operatori proprietari o conduttori dei fondi muniti di licenza per l’esercizio venatorio e
cacciatori abilitati agli abbattimenti di controllo sui corvidi ai sensi dell’art. 37
della L.R. 3/94 reperiti dall’Organismo di Gestione della Z.R.C., alla presenza di
almeno un agente di vigilanza tra quelli individuati all’art. 51 della L.R. 3/94;
DISPONE
1) che il titolare dell’autorizzazione provveda a sottoscrivere il “Protocollo di utilizzo della
gabbie-trappola” approvato dall’ISPRA, contestualmente al rilascio del presente atto, e
che per la collocazione e l’utilizzo della trappola, dovrà avvalersi esclusivamente del
personale di vigilanza di cui all’art. 51 della L.R. 3/94;
2) che gli esemplari di Cornacchia Grigia utilizzati quale richiamo debbano essere reperiti tra
quelli catturati in altre trappole già poste in uso e dotato di contrassegni identificativi forniti
dalla Provincia (anello metallico con sigla PO3827 e PO3828);
3) che un rappresentante dell’Organismo di Gestione della Z.R.C. provveda a comunicare
con almeno due giorni di preavviso, le date e le località degli interventi di abbattimento
da attuare ai seguenti organi :
- Corpo di Polizia Provinciale della Provincia di Prato, (fax 0574/534353);
- Comando Stazione Carabinieri di Prato, (fax 055/705574);
- Corpo Forestale dello Stato Coordinamento Provinciale, (fax 0574/31041);
4) che l’agente di vigilanza presente agli abbattimenti provveda a compilare l’apposita
scheda relativa ad ogni intervento;

Romano, intanto grazie! Come al solito sei esauriente e chiaro! Quello che leggo però mi pare la novella dello stento...... Mi spiego: partiamo dal presupposto che la mia, non è passione per questo tipo di caccia ma solo rabbia nel veder tutto distrutto di conseguenza necessità di trovare la soluzione... In quello che leggo invece pare venga trattata come un passatempo, della serie che uno non ha nulla da fare ed ha quindi il tempo di organizzarsi prendendo praticamente "appuntamento" con quelle bestiacce, ovviamente dopo averlo anche preso con tutti gli organi competenti, fax e carte bollate comprese! Diciamo che è così..... ma non chiamiamola soluzione! Questi sono i giochini che portano all'esasperazione la gente.... permettendo a chi di tempo ne ha di fare come cavolo vuole, ovvero i soliti noti delegati agli abbattimenti! Inoltre come ha detto Fabio manca del tutto la prevenzione. Se quei setoloni sono patrimonio indisponibile dello stato che ci pensi lo stato a mandare i fax... oppure che dica semplicemente "io non posso pensarci, pensaci da te".
 
Ma tutti si scagliano contro chi ha lasciato i cinghiali....ma ci rendete conto che siamo noi cacciatori che li abbiamo lanciati? Noi abbiamo messo ungulati per i nostri caxxi noi abbiamo ripopolato con caprioli e cervi e sempre noi abbiamo messo leggi ridicole come quella della battuta ( cinghiali) .....e invece si doveva dare la possibilita' a tutti i cacciatori di poterli abbattere anche per conto loro nell'ipotetica possibilità, di un incontro fortuito oppure mirato. E cosi' invece caprioli e cervi solo in caccia di selezione e si favoriscono solo cacciatori con i soldi, ovvero quelli che possono fare i corsi anche a centinaia di chilometri da casa loro, che si possono dotare di fucili costosi e fare una caccia selettiva e sopratutto possono cacciare tutto l'anno alla faccia dei poveri fessi che invece possono farlo SOLO per 3 mesi .....ecco ora se lo risolvessero loro sto' caxxo de problema....

Cicalone hai detto diverse cose giuste ma una tremendamente sbagliata: se quelli che mettono i lacci sono bracconieri e non cacciatori..... vorrai concedermi di chiamare almeno delinquenti quelli che lasciano animali non autoctoni visto che dalla legge è proibito ! Te dici che sono cacciatori per me sono irresponabili che infrangono la legge alla stregua di uno che mette un laccio o anche peggio! e che per di più se ne sbattono anche di rispettare gl'altri, sicuramente la sera se ne tornano nel loro appartamentino i danni rimangono ad altri.... Per il resto la penso come te ...aperta per tutti altro che selezione!
 
Ciao Jago ti saluto e la stima è reciproca, con amicizia ci intendiamo, siamo dalla stessa parte non posso che condividere la rabbia e l'esasperazione, hai voglia a dire che la calma è la virtù dei forti a uno che ha la pancia vuota, ma se vuoi rispettare questa legge che non dico sia giusta bada bene ci sono delle procedure da rispettare e intanto viene conosciuta e considerata la questione che a ben pensarci non è la quadratura del cerchio. A proposito di novelle dello stento posso raccontarne una di un povero cristo che conosco e di cui mi posso fidare. Questo tipo a suo dire ha circa 200 frutti di tutti i tipi di tutte le qualità, precoci medi e tardivi come pure una 50 di varietà di uve principalmente da tavola oltre a una sessantina di metri di fragole che è l'unica cosa che riesce a salvare con la prevenzione delle reti, ebbene e io non posso che credergli dopo aver fatto massiccia anzi spudorata opera di prevenzione con dissuasori ecc. non riesce a raccogliere la frutta se non in misura minima, ad esempio con 20 ciliegi se si esclude il primo precoce cui qualcosa raccoglie, poi stop, la frutta incominciano a mangiarla anche acerba, come da copione già iscritto non ha diritto....... ecc.ecc. a nessun rimborso, io lo invito a fare comunque la richiesta danni per avere noi la possibilità ( forse ) delle deroghe anche se fatte in maniera demenziale, assurda, ******, illogica. Mosso da pietà e compassione lo invito frequentemente a tavola perchè so per certo che ha la pancia vuota e un diavolo per capello, ma con lui comunque fino ad ora vado abbastanza d'accordo e ci intendiamo.
 
Cerchiamo di mantenere la discussione sui giusti binari, senza dare dello "s t r o n z o" o quant'altro a chi la pensa diversamente da noi, per cortesia.

La legge vieta l'utilizzo di lacci. Dunque chi lo fa delinque e va punito. E io aggiungo pesantemente.
Il contadino al quale non vengono riconosciuti i danni procurati dalla fauna selvatica, ha altre armi da utilizzare. Il laccio non risolve nulla e anzi getta un'ombra pesante sullo stesso che dalla ragione passa al torto.
Materialmente parlando, il contadino è pesantemente e gravemente tartassato e ha diritto al risarcimento. Ma finché le leggi sono queste, non può farsi giustizia da solo.
E aggiungo se avete mai visto un contadino che chiama striscia la notizia per fargli vedere lo sconquasso provocato dai cinghiali, ad esempio ? Avete mai visto qualcosa in televisione ?
Se non usiamo i mezzi che usano i pseudo ambientalisti, saremo sempre indietro e soprattutto saremo sempre illegali.
Un coltivatore delle mie parti è andato negli uffici della regione e si è ammanettato ai termosifoni dei corridoi. Giornali, stampa, tv, interviste e quant'altro. Alla fine ha ottenuto che nella sua proprietà all'interno di una OASI WWF, si cacciassero i cinghiali. Non ha ottenuto risarcimenti, ma qualcosa si.
 
Cerchiamo di mantenere la discussione sui giusti binari, senza dare dello "s t r o n z o" o quant'altro a chi la pensa diversamente da noi, per cortesia.

La legge vieta l'utilizzo di lacci. Dunque chi lo fa delinque e va punito. E io aggiungo pesantemente.
Il contadino al quale non vengono riconosciuti i danni procurati dalla fauna selvatica, ha altre armi da utilizzare. Il laccio non risolve nulla e anzi getta un'ombra pesante sullo stesso che dalla ragione passa al torto.
Materialmente parlando, il contadino è pesantemente e gravemente tartassato e ha diritto al risarcimento. Ma finché le leggi sono queste, non può farsi giustizia da solo.
E aggiungo se avete mai visto un contadino che chiama striscia la notizia per fargli vedere lo sconquasso provocato dai cinghiali, ad esempio ? Avete mai visto qualcosa in televisione ?
Se non usiamo i mezzi che usano i pseudo ambientalisti, saremo sempre indietro e soprattutto saremo sempre illegali.
Un coltivatore delle mie parti è andato negli uffici della regione e si è ammanettato ai termosifoni dei corridoi. Giornali, stampa, tv, interviste e quant'altro. Alla fine ha ottenuto che nella sua proprietà all'interno di una OASI WWF, si cacciassero i cinghiali. Non ha ottenuto risarcimenti, ma qualcosa si.

Concordo!!
 
Cerchiamo di mantenere la discussione sui giusti binari, senza dare dello "s t r o n z o" o quant'altro a chi la pensa diversamente da noi, per cortesia.

La legge vieta l'utilizzo di lacci. Dunque chi lo fa delinque e va punito. E io aggiungo pesantemente.
Il contadino al quale non vengono riconosciuti i danni procurati dalla fauna selvatica, ha altre armi da utilizzare. Il laccio non risolve nulla e anzi getta un'ombra pesante sullo stesso che dalla ragione passa al torto.
Materialmente parlando, il contadino è pesantemente e gravemente tartassato e ha diritto al risarcimento. Ma finché le leggi sono queste, non può farsi giustizia da solo.
E aggiungo se avete mai visto un contadino che chiama striscia la notizia per fargli vedere lo sconquasso provocato dai cinghiali, ad esempio ? Avete mai visto qualcosa in televisione ?
Se non usiamo i mezzi che usano i pseudo ambientalisti, saremo sempre indietro e soprattutto saremo sempre illegali.
Un coltivatore delle mie parti è andato negli uffici della regione e si è ammanettato ai termosifoni dei corridoi. Giornali, stampa, tv, interviste e quant'altro. Alla fine ha ottenuto che nella sua proprietà all'interno di una OASI WWF, si cacciassero i cinghiali. Non ha ottenuto risarcimenti, ma qualcosa si.

anche perche' se la chiama, non risponde.
riguardo all' amico sopra, mi piacerebbe se togliesse gli asterischi, cosi' gli do' il benvenuto e garbatamente gli spiego che e' maleducazione giudicare chi non si conosce......
 
io rimango della mia idea che chi si comporta e usa mezzi da bracconiere crea un danno agli amanti della caccia e non può essere giustificato da nessun motivo altrimenti diventiamo tutti bracconieri e allora non siamo più difendibili e diamo ragione agli animalisti
 
Fermo restando l'utilizzo condannabile di certi mezzi, per chi difende i propri interessi, nella propria terra non ci può essere condanna....altrimenti tutti i benpensanti si mettesero le mani in tasca per sopperire ai danni causati dagli ungulati, visto che lo stato latita.
Se io fossi un danneggiato, me ne fregherei dell'immagine che il mio braccare comporta nei confronti della categoria dei cacciatori.....poi non confondiamo anche noi il bracconaggio con l'attività venatoria, altrimenti ci mettiamo sullo stesso piano dell'animalari !
 
Fermo restando l'utilizzo condannabile di certi mezzi, per chi difende i propri interessi, nella propria terra non ci può essere condanna....altrimenti tutti i benpensanti si mettesero le mani in tasca per sopperire ai danni causati dagli ungulati, visto che lo stato latita.
Se io fossi un danneggiato, me ne fregherei dell'immagine che il mio braccare comporta nei confronti della categoria dei cacciatori.....poi non confondiamo anche noi il bracconaggio con l'attività venatoria, altrimenti ci mettiamo sullo stesso piano dell'animalari !

può essere una risposta... lo stato latita e allora mi faccio giustizia da solo
 
Scotti....giusto quello che hai scritto ma solo perchè stiamo in Italia. Parlo da danneggiatto.... danno 20000 euro circa tra muri a secco e fossetti per l'acqua, alberi da frutto, recinzioni non previste eccc....dimenticavo, recinto elettrico in giardino, quando mi scordo di staccarlo ì mi figliolo sbercia come un cignalotto:). Non ho azienda agricola. Se informo del problema ...picche! Chiedo i danni ...picche! dovrei anche andare ad ammanettarmi? Ho capito perfettamente il tuo messaggio ma un pò di incavolamento fammelo sfogare (hmmm ...quelle cartucce fumanti sono inquietanti:)). Tino lavoro una media di 10 ore al giorno...e devo pure ammanettarmi? in alcuni casi è una quistione di dignità....parola di cui gli animalari non conoscono neanche il significato. La legge va rispettata VERO... Se non erro è reato anche immettere specie alloctone... Però vedo molta più gente che condanna uno che mette un laccio piuttosto di quanta ce ne sia a condannare chi ha portato qua queste bestiacce setolose! Un saluto
 
anche perche' se la chiama, non risponde.
riguardo all' amico sopra, mi piacerebbe se togliesse gli asterischi, cosi' gli do' il benvenuto e garbatamente gli spiego che e' maleducazione giudicare chi non si conosce......

Dai Lorenzo, capisco la posizione del contadino ma la risposta che ha dato Tino è la sola e unica risposta che dobbiamo dare ... non è possibile comprendere chi usa mezzi vietati anche e solo per difendere il proprio raccolto. Qui si parlava di lacci, ma spesso questi personaggi utilizzano anche mezzi molto più pericolosi per la salute dell'uomo (tagliole e trappole esplosive). Sono condannabili e basta.
 
Scotti....giusto quello che hai scritto ma solo perchè stiamo in Italia. Parlo da danneggiatto.... danno 20000 euro circa tra muri a secco e fossetti per l'acqua, alberi da frutto, recinzioni non previste eccc....dimenticavo, recinto elettrico in giardino, quando mi scordo di staccarlo ì mi figliolo sbercia come un cignalotto:). Non ho azienda agricola. Se informo del problema ...picche! Chiedo i danni ...picche! dovrei anche andare ad ammanettarmi? Ho capito perfettamente il tuo messaggio ma un pò di incavolamento fammelo sfogare (hmmm ...quelle cartucce fumanti sono inquietanti:)). Tino lavoro una media di 10 ore al giorno...e devo pure ammanettarmi? in alcuni casi è una quistione di dignità....parola di cui gli animalari non conoscono neanche il significato. La legge va rispettata VERO... Se non erro è reato anche immettere specie alloctone... Però vedo molta più gente che condanna uno che mette un laccio piuttosto di quanta ce ne sia a condannare chi ha portato qua queste bestiacce setolose! Un saluto

Ti capisco perfettamente. Capisco l'esasperazione alla quale ci costringono. Non solo in questo caso ma in tanti della vita di oggi. Le leggi fanno schifo e quelle poche buone non vengono fatte rispettare. E allora che dobbiamo fare noi brava gente ?
Continuare a rispettarle. Solo così forse, un domani per i nostri figli sarà meglio e oggi potremo continuare a guardarli negli occhi e a insegnargli i valori della natura e della caccia e della vita.
Se io mettessi un laccio, non avrei il coraggio di guardarli i miei figli. Sono fatto così, ho mille difetti, non sono un puritano, ma sulla natura e la caccia ho i miei principi e il mio modo di vivere.
 
Certo puo essere una risposta, ma più che giustizia da solo è leggittima difesa !!

non so se il tizio o i tizi sono cacciatori o no ma se lo sono erano consapevoli del rischio e ai voglia a gridare che è per legittima difesa e comunque il danno resta per la categoria Cacciatori perchè con questo fatto e di altri analoghi gli amanti degli animali ci vanno a nozze per darci addosso....
 
Ti capisco perfettamente. Capisco l'esasperazione alla quale ci costringono. Non solo in questo caso ma in tanti della vita di oggi. Le leggi fanno schifo e quelle poche buone non vengono fatte rispettare. E allora che dobbiamo fare noi brava gente ?
Continuare a rispettarle. Solo così forse, un domani per i nostri figli sarà meglio e oggi potremo continuare a guardarli negli occhi e a insegnargli i valori della natura e della caccia e della vita.
Se io mettessi un laccio, non avrei il coraggio di guardarli i miei figli. Sono fatto così, ho mille difetti, non sono un puritano, ma sulla natura e la caccia ho i miei principi e il mio modo di vivere.

Scotti che dire?!??! al dilà del mio sfogo e sui lacci la penso esattamente come te.....spero solo che un giorno a decidere queste benedette leggi ci sia uno con i tuoi "difetti":) Ma quelli che hanno buttato questi cinghiali per quanto mi riguarda sono alla stregua di quelli che mettono i lacci. Un saluto
 

Alberto 69

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Martedì 23 Luglio 2013

Si intensificano le operazioni antibracconaggio della Polizia Provinciale di Livorno. Nei mesi estivi, infatti, gli animali selvatici, spinti dalla necessità di procurarsi il di cibo, si avvicinano ai campi coltivati offrendo maggiori occasioni di azione ai bracconieri.
Nelle scorse settimane, gli uomini del Distaccamento di Venturina hanno sorpreso un individuo, V.P. di Suvereto, nel momento in cui collocava alcuni lacci in acciaio per la cattura di cinghiali ed istrici.
Insospettiti dal ritrovamento, in località Volpaiole, di alcune pietre sotto le quali era stato messo del granturco, gli agenti hanno effettuato diversi appostamenti che hanno consentito di individuare l’uomo impegnato nell’atto di posizionare i lacci.
Nei suoi confronti è scattata una denuncia penale per esercizio di caccia con mezzi non consentiti ed in periodo di divieto generale dell’attività venatoria, reati per i quali la legge prevede una forte ammenda. I lacci, strumenti micidiali che provocano la morte dell’animale dopo strazianti sofferenze, sono stati sequestrati per essere poi distrutti.
Negli stessi giorni, sempre una pattuglia della Polizia Provinciale del distaccamento di Venturina è intervenuta in località Botro ai Marmi, nel comune di Campiglia M.ma, dove era stata notata la presenza di numerose tracce di cinghiali, i quali, durante la notte, per recarsi nei luoghi di pastura, percorrevano sempre lo stesso sentiero.
Un comportamento anomalo, che ha indotto gli agenti ad effettuare accurati sopralluoghi che hanno portato ad individuare un’abitazione verso la quale si dirigevano con insistenza i cinghiali.
Le guardie hanno, quindi, accertato la presenza di una gabbia predisposta per la cattura dei cinghiali nonché, nelle immediate vicinanze, di un piccolo recinto all’interno del quale erano stati appena catturati sette esemplari, una grossa femmina con sei cuccioli già svezzati.
Gli accertamenti portavano immediatamente all’individuazione del responsabile, D.G., abitante in Campiglia M.a, che è stato denunciato all’autorità giudiziaria per cattura con mezzi illegali in periodo di chiusura generale dell’attività venatoria. La gabbia ed il recinto sono stati sequestrati. L’individuo rischia una sanzione penale consistente in una forte ammenda.

fonte:
gonews.it
 
Soluzione semplice : Dare al proprietario terriero ( con porto d'armi ) o chi per lui, facoltà di difendere la proprietà....senza incorrere in mezzi cruenti, semplicemente con armi consentite. In fondo si rilasciano pda per difendere la propria abitazione o la proria attività contro i ladri....ma cinghiali e caprioli son diversi ?

Vorrei precisare che nella prevenzione è già così per il contenimento, .........a condizione che il proprietario o conduttore sia inscritto negli albi dei coltivatori diretti o degli imprenditori agricoli (partita IVA). Per prevenzione ed interventi di contenimento adottati oltre a recinzioni, anche elettrificate ecc. rientrano gli abbattimenti che molti confondono con la caccia, è una metodica da sempre in essere prevista e usata anche il T.U. del 39, ma ho la sensazione che sarà il percorso sempre più obbligato per un futuro anche prossimo.
 
Vorrei precisare che nella prevenzione è già così per il contenimento, .........a condizione che il proprietario o conduttore sia inscritto negli albi dei coltivatori diretti o degli imprenditori agricoli (partita IVA). Per prevenzione ed interventi di contenimento adottati oltre a recinzioni, anche elettrificate ecc. rientrano gli abbattimenti che molti confondono con la caccia, è una metodica da sempre in essere prevista e usata anche il T.U. del 39, ma ho la sensazione che sarà il percorso sempre più obbligato per un futuro anche prossimo.

Quindi l'agricoltore se si trova la mandria è autorizzato a sparare senza chiedere permesso ?
 
Cercando di contribuire dico che commettere un reato è sempre sbagliato e capisco tutti i punti di vista (i più irriguardosi non sono giustificabili) Jago hai ragione, ma è fine a se stessa e fortunatamente hai la pancia piena, vorrei che si conoscesse la materia, come si ottengono i risarcimenti (forse) in maniera minima e dopo circa due anni.
La richiesta risarcimento danni alle colture agricole causata da fauna selvatica: dati anagrafici dell'imprenditore agricolo in proprio o in qualità di rappresentante della società. Part. IVA, dati dell'azienda agricola,( da compilare se non si è in possesso di fascicoli aziendali presso ARTEA) Comune, Foglio, Particella, Superficie danneggiata, Coltura, Produzione media Ha-Q.lì, specie causante il danno, Importo danno presunto. Localizzazione del fondo danneggiato: territorio a caccia programmata, zona di ripopolamento e cattura, zona di rispetto venatorio, Altro (specificare). Opere di prevenzione ed interventi di contenimento adottati: recinzioni, recinzioni elettrificate, cannoncini detonatori, abbattimenti, shelter, altro (specificare). Con la sottoscrizione della domanda il richiedente si assume la responsabilità di quanto dichiarato, ed esonera la provincia o l'ATC da qualsiasi responsabilità nei confronti di eventuali altri aventi diritto all'indennizzo riconosciuto.
Per avere (forse) almeno le deroghe.
A codesto ufficio caccia ecc. ecc................ dichiara di essere a conoscenza di NON avere diritto ad alcuno risarcimento in quanto non iscritto negli albi dei coltivatori diretti o degli imprenditori agricoli, - che nei terreni interessati sono stati adottati i consueti sistemi preventivi di dissuasione.ecc. ecc.
Concludendo -Così è se vi pare- una commedia sulla interpretazione personale del reale.
 
No occorre fare domanda alla provincia se è previsto l'abbattimento ecc, viene pubblicato sull'albo pretorio come da esempio

............... 22/07/2013 DETERMINA
di autorizzare il Sig. Cai Alessandro, in qualità di Presidente dell’Organismo di Gestione della
Z.R.C Carteano, ai fini del raggiungimento e mantenimento della densità ecologicamente
compatibile con la presenza e l’incremento delle altre popolazioni di fauna selvatica all’interno
della Z.R.C. in oggetto, ed in una fascia di 300 metri attorno ai confini, il controllo numerico di
un massimo di 60 esemplari, limitando l’abbattimento diretto con sparo al 30% del totale, pari a
18 esemplari, con le seguenti modalità::
- collocando, all’interno della Zona di Ripopolamento e Cattura n. 1 trappola selettiva tipo
“Padana B2” (identificativo 7109) e n. 1 trappola selettiva tipo Larsen (identificativo 01
Prato), da utilizzare dalla data odierna al 31/07/2013;
- tramite lo sparo individuale su soggetti isolati, esclusivamente da appostamento o
all’aspetto, mediante l’utilizzo di fucile con munizione spezzata e con un massimo di sei
operatori per ogni intervento, evitando in maniera assoluta lo sparo al nido, dalla data
odierna fino al 31/07/2013 in tutti i giorni della settimana;
- orari dall’alba al tramonto;
- modalità è consentito l’utilizzo di richiami acustici e stampi in penna o plastica della specie
di riferimento e lo sparo in prossimità e dall'interno di macchine agricole
operatrici, l’effettuazione di pasturazioni per il richiamo degli animali da
abbattere (nessuna deroga è invece consentita nei riguardi delle distanze di
sicurezza previste dalla L. 157/92 e dalla L.R. 3/94 per l'utilizzo delle armi da
fuoco);
- operatori proprietari o conduttori dei fondi muniti di licenza per l’esercizio venatorio e
cacciatori abilitati agli abbattimenti di controllo sui corvidi ai sensi dell’art. 37
della L.R. 3/94 reperiti dall’Organismo di Gestione della Z.R.C., alla presenza di
almeno un agente di vigilanza tra quelli individuati all’art. 51 della L.R. 3/94;
DISPONE
1) che il titolare dell’autorizzazione provveda a sottoscrivere il “Protocollo di utilizzo della
gabbie-trappola” approvato dall’ISPRA, contestualmente al rilascio del presente atto, e
che per la collocazione e l’utilizzo della trappola, dovrà avvalersi esclusivamente del
personale di vigilanza di cui all’art. 51 della L.R. 3/94;
2) che gli esemplari di Cornacchia Grigia utilizzati quale richiamo debbano essere reperiti tra
quelli catturati in altre trappole già poste in uso e dotato di contrassegni identificativi forniti
dalla Provincia (anello metallico con sigla PO3827 e PO3828);
3) che un rappresentante dell’Organismo di Gestione della Z.R.C. provveda a comunicare
con almeno due giorni di preavviso, le date e le località degli interventi di abbattimento
da attuare ai seguenti organi :
- Corpo di Polizia Provinciale della Provincia di Prato, (fax 0574/534353);
- Comando Stazione Carabinieri di Prato, (fax 055/705574);
- Corpo Forestale dello Stato Coordinamento Provinciale, (fax 0574/31041);
4) che l’agente di vigilanza presente agli abbattimenti provveda a compilare l’apposita
scheda relativa ad ogni intervento;
 
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