Re: Addestramento allo sparo

Forse è più correlata al nervosismo e alla timidezza, che non ha nulla a che vedere con la nevrilità.
Infatti hai detto bene: nn c'entra niente!
Nervosismo e timidezza sono fenomeni degenerativi, dai quali ci si deve peraltro ben guardare in allevamento, almeno una volta appurata la componente genetica: che poi un cane "tarato" possa avere problemi ANCHE con lo sparo, sta proprio nella logica delle cose....

No, la mia osservazione era completamente diversa, ed ha d'altronde una sua logica.
Se ci pensiamo, le razze che stanno in basso nella scala neotenica sono poco "sensibili" a qualsaisi stimolo, nn hanno rapporti gerarchici e quindi nessuna prontezza a rispondere ai segnali dei congeneri, quindi poco o punto addestrabili. Assolutamente l'opposto di quelli che stanno in alto in detta scala, prontissimi invece a cogliere il + piccolo segnale, e con la massima reattivita'. E' quindi logico che uno stimolo "super" come il botto di uno sparo necessiti di maggior "metabolizzazione", diciamo un abitudine + graduale x nn ingenerare fenomeni di ipersensibilita' allo stimolo.

Insomma, se in un Border gia' un piccolo botto costituisce uno stimolo capace di provocare una reazione X, per provocare la medesima reazione X in un Pastore Maremmano e' necessario uno stimolo grande quanto ... una cannonata!

Prima di questo bisogna tener conto della madre dei cuccioli, è questa che è responsabile della socializzazione nel periodo prenatale. Alcuni pensano che la cagna timida che fa i cuccioli timidi è geneticamente predisposta a trasmettere queste tare, invece nella stragrande maggioranza dei casi la genetica non centra niente.

Come detto, timidezza e nervosismo sono altra cosa, x quanto immagino siano fenomeni degenerativi anch'essi + comuni fra le razze che stanno in alto, piuttosto che quelle che stanno in basso a quella stessa scala.

Quello che e' sicuro, e' che se - e dico SE - una cagna e' timida (quindi "tarata") sotto il profilo GENETICO, questa tara ha un'altissima probabilita' di essere trasmessa: come ben sa ogni allevatore consapevole, e' ben + facile trasmettere i difetti che nn i pregi!
 
Re: Addestramento allo sparo

ciao a tutti possiedo uno springer di 1 anno e mezzo e ha paura dello sparo come posso correggere questo difetto??? una cosa il cane fino a tre mesi fa nn sapeva cosa era la caccia perchè era sempre legato. la passione x la caccia c'è l'ha il riporto + o meno cioè porta di ttt ma non me li porta l'unica cosa è lo sparo se sapete come aiutarmi. grazie
 
Re: Addestramento allo sparo

Salve personalmente comincio gia a 40 giorni a battere leggermente un cucchiaio su una pentola mentre mangiano, qualche cucciolo inizialmente a ogni colpo tende a schiacciarsi un po ma la fame poi vince....man mano vado aumentando il rumore sbattendo una chiave inglese 32 su un fusto vuoto di olio motore... con tanta violenza!....alla fine di questa cura non ho bisogno della prova di sparo....vado tranquillo.
Ho usato la stessa tecnica per recuperare 2 cani non miei che avevano paura dello sparo, l'unica variante è stata la crudele levata della scodella quando si spaventavano...al terzo giorno di digiuno non gli fregava una mazza del rumore e ho continuato questa cura per altri 10 giorni. In ultimo una quaglietta e nel momento in cui il cane rincorre un colpo di cal 6
 
Re: Addestramento allo sparo

Infatti hai detto bene: nn c'entra niente!
Nervosismo e timidezza sono fenomeni degenerativi, dai quali ci si deve peraltro ben guardare in allevamento, almeno una volta appurata la componente genetica: che poi un cane "tarato" possa avere problemi ANCHE con lo sparo, sta proprio nella logica delle cose....

No, la mia osservazione era completamente diversa, ed ha d'altronde una sua logica.
Se ci pensiamo, le razze che stanno in basso nella scala neotenica sono poco "sensibili" a qualsaisi stimolo, nn hanno rapporti gerarchici e quindi nessuna prontezza a rispondere ai segnali dei congeneri, quindi poco o punto addestrabili. Assolutamente l'opposto di quelli che stanno in alto in detta scala, prontissimi invece a cogliere il + piccolo segnale, e con la massima reattivita'. E' quindi logico che uno stimolo "super" come il botto di uno sparo necessiti di maggior "metabolizzazione", diciamo un abitudine + graduale x nn ingenerare fenomeni di ipersensibilita' allo stimolo.

Insomma, se in un Border gia' un piccolo botto costituisce uno stimolo capace di provocare una reazione X, per provocare la medesima reazione X in un Pastore Maremmano e' necessario uno stimolo grande quanto ... una cannonata!



Come detto, timidezza e nervosismo sono altra cosa, x quanto immagino siano fenomeni degenerativi anch'essi + comuni fra le razze che stanno in alto, piuttosto che quelle che stanno in basso a quella stessa scala.

Quello che e' sicuro, e' che se - e dico SE - una cagna e' timida (quindi "tarata") sotto il profilo GENETICO, questa tara ha un'altissima probabilita' di essere trasmessa: come ben sa ogni allevatore consapevole, e' ben + facile trasmettere i difetti che nn i pregi!

"Sembra che questa sensibilita' sia anche correlata al livello di nevrilita" Secondo la mia opinione un cane nevrile in alcuni contesti è meno sensibile agli stimoli esterni, in particolare allo sparo. Non sono d'accordo quando dici che la paura allo sparo è correlata al livello di nevrilità. La timidezza e la paura nella stragrande maggioranza dei casi è un problema sociale e non genetico. La nevrilità e il coraggio sono doti positive geneticamente trasmesse, molto difficilmente cani con queste caratteristiche avranno paura del colpo di fucile. Un cane nevrile è un cane attivo, il problema di questi cani non è la "vigliaccheria" è il coraggio che spesso li porta a gravi conseguenze, la paura se saputa controllare ha il suo lato positivo. La vita del cane è divisa in periodi, il periodo prenatale è uno di questi periodi critici. Una cagna incinta se sottoposta a stress e a maltrattamenti con buona probabilità partorirà cuccioli paurosi e timidi, questo comportamento non è stato geneticamente trasmesso, è stato acquisito dai cuccioli fin da quando erano nella pancia della madre. Se questo tipo di socializzazione continua anche nel periodo neonatale da parte della madre, lo sviluppo emotivo del cucciolo potrebbe essere ulteriormente compromesso. Questi cuccioli anche se non sono maremmani avranno un apprendimento ridotto, il maremmano e il cane nevrile non hanno nessun apprendimento ridotto. Sono le attitudini geneticamente trasmesse dalla selezione che consentono al maremmano di rapportarsi in un modo diverso. "La poca addestrabilità" del maremmano non ha nulla a che vedere con la gerarchia. L'addestrabilità del maremmano, l'apprendimento e la collaborazione data al suo padrone è giusta per il lavoro che il cane deve svolgere. Se qualcuno pensa che il maremmano non rispetta la gerarchia solo perchè quando vede il padrone ha un'aria distaccata e non lascia le pecore per corrergli inconto a fargli le feste interpreta male il rapporto gerarchico che c'è fra cane e padrone.
 
Re: Addestramento allo sparo

....infatti il mio era stato un errore nel calcolo dei mesi essendo nato l'08 aprile 2012. Non so se lei parla della stessa persona infatti adesso non ricordo di aver scritto su un altro forum di questo argomento. Infine non avrei chiesto lumi su miei eventuali errori se avessi fatto l'addestratore o l'allevatore di cani e per questo accetto il tamagoci..... e comunque il dubbio mi e' rimasto sui miei sbagli. Grazie comunque....
 
Re: Addestramento allo sparo

ma scusami un pò se questo forum c'è scritto addestramento allo sparo io ho chiesto a qualcuno come posso fare per far perdere la paura al cane dello sparo..
non è fatto questo forum per giudicare le persone perchè se il cane ha paura dello sparo non è mica colpa mia ma di qiello ke c'è l'aveva prima ke lo teneva sempre legato senza mai fargli fare due passi liberamente secondo te è meglio ke abbia paura dello sparo e essere legato tt il giorno senza poter correre liberamente????. appena l'avevo preso il cane era talmente grasso ke faceva due passi e nn riusciva manco a camminare ora dovresti vederelo comè felice ke può correre dove vuole liberamente...
 
Re: Addestramento allo sparo

Ho sempre abbinato il gioco allo sparo sin da subito,anche con le palline o altra cosa,poi a volte con cani un poco reticenti o sospettosi gioco e con un figurante nascosto faccio sparare qualche colpo,sempre cal 22.
Una cosa curiosa che ho notato...certi cani sono indifferenti allo sparo però hanno paura dei botti stile capodanno....ho letto da qualche parte che è una questione di decibel...mah !?!
 
Re: Addestramento allo sparo

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...ci sono cani più precoci ed altri no...
...l'importante è fare le cose per bene senza forzare la mano in pretese fuori tempo...
...un errore i questa fase...ti fa allungare i tempi...o pregiudicare per sempre un'attitudine del cane che sarebbe invece maturata ...dopo...
 
Re: Addestramento allo sparo

Sara' un po' "cruda" detta cosi', ma almeno si spera di riuscire a farlo entrare in qualche "zucca": NON si porta A CACCIA un CUCCIOLO di 5 mesi. PUNTO.

Poi ognuno puo' fare quello che vuole, ma chi porta a caccia un CUCCIOLO, poi davvero MERITA tutti i problemi presenti e futuri che, inevitabilmente, questo determinera'.

E, parlo in generale, se gli altri utenti invece di elargire consigli su come risolvere questo o quel problema in casi come questo, ponessero l'accento sulla responsabilita' che comporta un cane (cucciolo) che appunto NECESSITA di una gestione corretta, farebbero cosa ben + buona e giusta.....
 
Re: Addestramento allo sparo

ciao a tutti possiedo uno springer di 1 anno e mezzo e ha paura dello sparo come posso correggere questo difetto??? una cosa il cane fino a tre mesi fa nn sapeva cosa era la caccia perchè era sempre legato. la passione x la caccia c'è l'ha il riporto + o meno cioè porta di ttt ma non me li porta l'unica cosa è lo sparo se sapete come aiutarmi. grazie

Beh, se fino a 3 mesi fa il cane era sempre legato, ed adesso il (nuovo) padrone lo ha impaurito con le fucilate, la cosa migliore sarebbe ... dare una bella bacchettata sulle mani del nuovo proprietario, evitando di dire cosa meriterebbe il vecchio!
 
Re: Addestramento allo sparo

"Sembra che questa sensibilita' sia anche correlata al livello di nevrilita" Secondo la mia opinione un cane nevrile in alcuni contesti è meno sensibile agli stimoli esterni, in particolare allo sparo. Non sono d'accordo quando dici che la paura allo sparo è correlata al livello di nevrilità. La timidezza e la paura nella stragrande maggioranza dei casi è un problema sociale e non genetico. La nevrilità e il coraggio sono doti positive geneticamente trasmesse, molto difficilmente cani con queste caratteristiche avranno paura del colpo di fucile. Un cane nevrile è un cane attivo, il problema di questi cani non è la "vigliaccheria" è il coraggio che spesso li porta a gravi conseguenze, la paura se saputa controllare ha il suo lato positivo. La vita del cane è divisa in periodi, il periodo prenatale è uno di questi periodi critici. Una cagna incinta se sottoposta a stress e a maltrattamenti con buona probabilità partorirà cuccioli paurosi e timidi, questo comportamento non è stato geneticamente trasmesso, è stato acquisito dai cuccioli fin da quando erano nella pancia della madre. Se questo tipo di socializzazione continua anche nel periodo neonatale da parte della madre, lo sviluppo emotivo del cucciolo potrebbe essere ulteriormente compromesso. Questi cuccioli anche se non sono maremmani avranno un apprendimento ridotto, il maremmano e il cane nevrile non hanno nessun apprendimento ridotto. Sono le attitudini geneticamente trasmesse dalla selezione che consentono al maremmano di rapportarsi in un modo diverso. "La poca addestrabilità" del maremmano non ha nulla a che vedere con la gerarchia. L'addestrabilità del maremmano, l'apprendimento e la collaborazione data al suo padrone è giusta per il lavoro che il cane deve svolgere. Se qualcuno pensa che il maremmano non rispetta la gerarchia solo perchè quando vede il padrone ha un'aria distaccata e non lascia le pecore per corrergli inconto a fargli le feste interpreta male il rapporto gerarchico che c'è fra cane e padrone.

E ti pareva che nn avesse ... un'opinione diversa!
Comunque guardiamola dal lato positivo: viva la pluralita' dell'informazione, x quanto a questo punto comincio a capirci poco pure io!

Quello che vorrei rimarcare e' che ho riportato teorie e riflessioni comunemente accreditate (prime su tutte la teoria neotenica), piuttosto che opinioni mie personali, teorie che comunque trovo interessanti e ragionevoli.

Ora nn so da dove Germano tragga le sue convinzioni, quella sul maremmano deve essere proprio l'ultimo grido in fatto di teorie, forse addirittura futurista, dal momento che nn avevo mai sentito niente di simile!

Tornando in tema, su una cosa siamo almeno d'accordo: la genetica c'entra poco con la paura dello sparo, tranne rarissimi casi.

In ultima analisi, un cane ben allevato, correttamente socializzato in tutti i suoi periodi di eta' e quindi introdotto allo sparo in maniera GRADUALE, e' praticamente impossibile che manifesti questo tipo di problema.

Quindi se qualcuno di coloro che leggono sono riusciti a ... fare il "malestro", possono pure iniziare a recitare il mea culpa!
 
Re: Addestramento allo sparo

.
...cioè...
...a 5 mesi vuoi che apra la cerca 400 mt per parte nel pulito , bordeggi ed entri negli sporchi , dettagli quando occorre , accosti e guidi il selvatico e finalmente faccia una ferma espressiva e ad libitum...
...io invece voglio iscrivere mia nipotina all'università...
 
Re: Addestramento allo sparo

Approfitto delle ultime 2 testimonianze, x fare un'analisi concettuale delle tecniche adottate.

Salve personalmente comincio gia a 40 giorni a battere leggermente un cucchiaio su una pentola mentre mangiano, qualche cucciolo inizialmente a ogni colpo tende a schiacciarsi un po ma la fame poi vince....man mano vado aumentando il rumore sbattendo una chiave inglese 32 su un fusto vuoto di olio motore... con tanta violenza!....alla fine di questa cura non ho bisogno della prova di sparo....vado tranquillo.
Ho usato la stessa tecnica per recuperare 2 cani non miei che avevano paura dello sparo, l'unica variante è stata la crudele levata della scodella quando si spaventavano...al terzo giorno di digiuno non gli fregava una mazza del rumore e ho continuato questa cura per altri 10 giorni. In ultimo una quaglietta e nel momento in cui il cane rincorre un colpo di cal 6

Nella fattispecie viene adottata una buona tecnica di socializzazione ad un rumore, xaltro gia' abbinata ad un evento piacevole (somministrazione del cibo).
In realta' la socializzazione ai rumori, ed ancor + l'abbinamento sparo=presenza del selvatico, avrebbero margini di applicazioni di tecniche ben + complesse di questa: nondimeno, essendo comunque sufficientemente contemplati i concetti di base (socializzazione/abitudine graduale al rumore ed abbinamento dello stesso ad un evento piacevole/presenza del selvatico), la tecnica adottata dall'amico puo' ritenersi esaustiva e funzionale.
il mio cane è stato educato con una specie di pistola a salve ( non so bene come si chiami) ma cmq non ha mai dimostrato di avere paura nemmeno la prima volta..tutt'ora abbaia appena sente sparare perchè crede di dover andare sempre a recuperare il selvatico (confida troppo nella mia mira).
Cmq se vuoi un consiglio portala/p al tiro ogni tanto e per poco tempo...non forzarlo se vedi che ha paura (come purtroppo molti fanno) perchè sortiresti l'effetto contrario...cerca di rassicurarla quando sente sparare

La tecnica adottata invece dal secondo amico, risulta invece molto + spiccia, e contempla senz'altro molto di meno i presupposti da me proposti.

Il fatto che il suo cane nn abbia manifestato alcun problema gia' dal primo sparo, sta semmai a dimostrare che nn c'e' stata alcuna gradualita' nella proposizione dello stimolo, ed anche l'associazione all'evento piacevole e' stata probabilmente abbastanza casuale.

Infine, le modalita' che vengono proposte x il tiro a volo sono decisamente sbagliate: a parte il fatto che qualsiasi fonte di forti rumori puo' essere altrettanto funzionale alla bisogna, l'accortezza che si deve avere in questi casi (scopo: socializzazione, nel senso di abitudine, al rumore) e' quella di porsi ad una distanza tale dalla fonte del rumore, che il cane nn dimostri alcun segnale di stress. Indi, in sedute/giorni successivi, ridurre gradualmente la distanza dalla fonte stessa del rumore, tenendo presente che, in soggetti particolarmente sensibili, la riduzione di questa stessa distanza puo' richiedere anche molto tempo.
 
Re: Addestramento allo sparo

volevo proporvi il mio caso. Io ho uno springer di 7 mesi e fin dall'inizio e' stato abituato ai rumori e allo sparo portandolo prima nei pressi dei campi di tiro e poi al qualiodromo con abbattimento e sparo senza mai il minimo accenno di paura. Arriva l'apertura porto il cane a caccia insieme allo springer grande mentre attraverso un boschetto ad un 20 di metri da me si invola,da solo, un fagiano io sparo tre colpi senza colpirlo... mi giro e mi accorgo che il cucciolo si e' allontanato impaurito lo richiamo lo tranquillizzo e riparto. Da allora ogni volta che sente uno sparo, anche lontano, scatta impaurito e corre vicino a me... poi riprende la cerca nuovo sparo in lontananza o nelle vicinanze nuovo scatto di paura etc etc. Devo precisare che ho molto ridotto le uscite con il cucciolo per non traumatizzarlo... e veniamo alla cosa strana io regolarmente dal giorno del "fattaccio" ho portato il cucciolo al quagliodromo ,minimo 5 volte, con abbattimento e sparo (a volte due colpi anche se la quaglia era gia' stata colpita) il cane non mostra assolutamente nessun timore, cerca appassionata, e riporta tranquillamente e quelle poche volte che la quaglia si e allontanata non colpita lui ha continuato a inseguirla nonostante i miei spari. Premetto che in questi giorni ho prodotto i piu' svariati rumori in vicinanza della sua cuccia senza mai destare il minimo segno di paura. Sabato lo riportato a caccia, anche se in maniera meno evidente, ai primi colpi nelle vicinanze interrompeva la cerca venendo vicino a me poi piano piano riparte fino al prossimmo sparo. Che fare???? Questa mattina quagliodromo....cane perfetto. Dimenticavo di dire che ultimamente, forse sara abbinato alla crescita, ho notato un aumento di aggressivita nei confronti di altri cacciatori e cani.... spiego meglio quando vede arrivare un cacciatore o un cane gli si fa incontro abbaiando e girandogli attorno per poi tornare da me.
 
Re: Addestramento allo sparo

Quasi tutti i cani provano talvolta paura e soffrono di ipersensibilità psichica, in una forma od in un’altra ed in varia misura. La differenza tra queste emozioni, paura e ipersensibilità psichica (timidezza) non è netta: in entrambe interviene uno schema di reazioni fisiologiche e psicologiche, tra cui emozioni e sensazioni spiacevoli. Benchè vengano spesso classificate come emozioni, la timidezza e la paura svolgono un ruolo molto importante nella motivazione canina. Come le motivazioni di ostilità del cane verso i propri simili o verso l’uomo, così la paura e la timidezza sono condizioni indotte ma solo in quei soggetti selezionati con accoppiamenti strettissimi consanguinei ed in linea orizzontale e dove ad uno psichismo tarato corrisponderà sempre una risposta errata. La paura è generalmente considerata l’emozione più specifica delle due, una risposta non giusta a stimoli particolari e specificabili nel nostro caso a rumori di una certa intensità , a imperativi violenti. La timidezza, stato emotivo più diffuso nei cani da caccia, focalizzato in maniera meno chiara, si differenzia dalla paua, principalmente per la natura alquanto fluttuante. Essa è dovuta talvolta a tossicità, talvolta ad un alterato metabolismo, talvolta a disfunzioni endocrine, talvolta ad una sensibilità psichica, e talvolta ancora ad un grado di intelligenza superiore. Difatti da un punto di vista clinico, la timidezza nel cane non è una condizione patologica in sé e per sè, bensì una preparazione al pericolo, fisiologica e mentale necessaria. La timidezza nei cani è necessaria per la incolumità del soggetto in determinate circostanze e la mancata apprensione per il pericolo può avere risultati disastrosi nei nostri ausiliari. La timidezza, come ogni altra emozione, che non tutti gli allevatori e dressatori differenziano dalla paura, ha origine, oltre a quanto sopra citato, dalle nozioni elementari il cui punto di partenza è una sensibilità organica che è modificabile e curabile attraverso adeguate tecniche. La paura, l’angoscia, il terrore del colpo di fucile e di ogni altra manifestazione violenta, sono problemi di grande interesse per gli allevatori ed i dressatori di cani da caccia, in quanto esiste la possibile ereditarietà di questa anomala manifestazione. Questa risposta errata a determinati stimoli è generalmente ritenuta incurabile se scaturisce da una tara ereditaria, ovvero da consanguineità fittissima ed ancora per la presenza di un processo celebrale alterato che pur ricevendo stimoli buoni si manifesta in una attesa errata. La paura, caratteristico turbamento emotivo per la focalizzazione di un danno eminente, implica per il cane la preoccupazione di effetti nocivi più o meno prossimi ed influenza le varie funzioni psichiche del soggetto tarato e di quello dalla ipersensibilità cortico-celebrale., aumentando o inibendo le sue capacità di prestazione e concettuali rendendogli impossibile ogni tipo di continenza . Lo sgomento che colpisce in questo caso il cane ha qualcosa di assoluto, sconfina nell’angoscia e nell’ipertono muscolare (fuga dirompente) ed alternativamente nell’ipotonia (blocco totale dell’essere e desiderio di eclissarsi alla presenza dell’uomo). Per quanto premesso non dobbiamo quindi mettere, come fanno purtroppo molti, la timidezza in relazione con la paura e con i fenomeni che la accompagnano. La timidezza di un cane ha origine da minaccie contro l’integrità fisica, da incidenti, da malattie alteranti i processi biochimici, da tossicosi etc., cause che con il tempo ed il buon senso si possono rimuovere. La paura, di contro, da una tara ereditaria, da un processo celebrale errato che investe tutta la personalità del cane e diviene un tratto caratteristico del soggetto e come tale è impossibile da combattere e da eliminare perché profondamente radicata nell’io. Teniamo quindi presente la distinzione tra timidezza e paura in modo da non commettere l’errore di scartare, a priori, il cucciolo timido perché, forse, proprio quel cucciolo sarà, da adulto, il vero campione, l’ausiliare ragionatore che tutti desideriamo. Addestramento (accortezze e tecniche) In genere un cane da caccia con assenza di tare ereditarie ed altro, che ha un buon rapporto con il padrone, che ha voglia di " selvatico " (animus venandi) non ha paura del colpo di fucile singolo.
IBl agli allevatori!
 
Re: Addestramento allo sparo

....infatti il mio era stato un errore nel calcolo dei mesi essendo nato l'08 aprile 2012. Non so se lei parla della stessa persona infatti adesso non ricordo di aver scritto su un altro forum di questo argomento. Infine non avrei chiesto lumi su miei eventuali errori se avessi fatto l'addestratore o l'allevatore di cani e per questo accetto il tamagoci..... e comunque il dubbio mi e' rimasto sui miei sbagli. Grazie comunque....

Springer timoroso.
.. volevo porvi un quesito sul comportamento del mio springer (5 mesi e mezzo) dopo averlo piu volte portato al quagliodromo, con sparo e riporto, senza il minimo timore ieri mentre eravamo a caccia in un boschetto un fagiano smaliziato si e' involato da solo a una 25 di metri da me, senza che il cucciolo lo vedesse, io ho azzardato il tiro tra le piante sparando tre colpi senza colpirlo. Quando mi sono girato mi sono accorto che il cucciolo si era allontanato da me impaurito, richiamato e accarezzato e per tutto lo svolgimento della cacciata e' rimasto vicino a me allontanandosi molto poco e inoltre quando sentiva i colpi in lontananza scattava impaurito nella direzione opposta.
Questa mattina riportato al quagliodromo dopo aver alzato e inseguito la quaglia sparavo un colpo in aria senza reazione del cane. Solo alla seconda quaglia mentre correva,dopo aver sentito il colpo si fermava un attimo,per poi riprendere l'inseguimento e la ricerca.
A cosa e' dovuto questo diverso comportamento? E come devo comportarmi per risolvere il problema?

Eliseo, questo è il racconto che hai scritto nell'altro Forum, magari non te ne sei nemmeno accorto, ma ci sono utenti che ti hanno dato dei consigli !!!
Beh...almeno qui non consumo la tastiera.
 

federico.vannucci

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Considerato il notevole numero di cani che tutt'oggi vengono impauriti con il fucile, e nonostante sul Web e nella letteratura si possa trovare un'enorme quantita' di notizie in materia, spero possa essere di qualche utilita' l'affrontare l'argomento in maniera organica, sia pur + dal punto di vista concettuale che da quello pratico.

Va innanzitutto notato che esiste una diversa sensibilita' di ogni cane, anche in quanto razza, ai rumori forti ed improvvisi, fra i quali lo sparo e' certamente uno dei + emblematici.
Sembra che questa sensibilita' sia anche correlata al livello di nevrilita', e quindi di collocazione sul grado della scala neotenica: in pratica, almeno a parita' di molti altri fattori che presumibilmente entrano in gioco, + un cane risulta nevrile e quindi + vicino al lupo in detta scala, + avra' spiccato questo tipo di sensibilita'.

In Inghilterra, da un punto di vista genetico/congenito, vengono riconosciute 2 distinti gradi di questa sensibilita': con "gun shy" si indica una fobia, una vera tara mentale geneticamente trasmissibile che indentifica l'irrecuperabilita' della paura congenita allo sparo. X fortuna questa tara e' piuttosto rara, e parimenti oggetto di selezione in ogni linea "working".
D'altra parte esiste invece una "gun nervousness", che indica un grado + o - pronunciato di quella "sensibilita'" che ho evidenziato in apertura di discussione.

In realta' credo che sia piuttosto difficile che la maggior prte dei cani nn possano avere reazioni indesiderate quando messi di fronte a situazioni oltremodo stressanti.

Comunque risulta logico a questo punto chiedersi cosa debba fare un proprietario responsabile x ovviare il problema della paura dello sparo nel proprio ausiliare.

Sicuramente nn deve dare x scontata l'assoluta "solidita'" del proprio ausiliare nei confronti di questa sensibilita', xche' con ogni probabilita' sara' invece presente in qualche grado.

A mio avviso risulta utile agire su 2 fronti, a prescindere dalle tecniche che ognuno di noi possa preferire.

Innanzi tutto bisogna agire a livello di socializzazione, quindi prima si inizia meglio e', ad abituare il cucciolo in maniera GRADUALE ad ogni tipo di rumore, arrivando quindi a situazioni oltremodo rumorose (strade trafficate, mercati, parchi giochi ecc.).

D'altra parte, e' bene associare (ovviamente in maniera altrettanto GRADUALE) il colpo con qualcosa di piacevole, in maniera che a lavoro compiuto il cane dimostri un fortissimo interesse al colpo stesso: si agisce in pratica abbinando il colpo ad un rinforzo positivo, in maniera da far diventare il colpo stesso un rinforzo positivo secondario.

La selvaggina infine costituisce il + grande rinforzo positivo possibile x un cane da caccia nella sua maturita', e quindi l'obiettivo rimane quello di far associare al cane il colpo di fucile con la presenza di un selvatico: anche x questo motivo, e' bene attendere una certa maturita' del cucciolone stesso, e cioe' quando questi abbia compiutamente conosciuto e quindi si sia appassionato alla selvaggina.
 
Re: Addestramento allo sparo

volevo proporvi il mio caso. Io ho uno springer di 7 mesi
Cut

Xo', complimenti: in altro forum, pochi giorni fa il cucciolo aveva 5 mesi e mezzo, certo che il tempo passa che nemmeno ci se ne accorge!

Anche x te, un tamagoci sarebbe la soluzione migliore: ma almeno documentarsi in maniera seria ed un po' prima, e' cosi' difficile?!
 
Re: Addestramento allo sparo

Con l'apertura della caccia, chissa' quanti altri poveri cani saranno stati impauriti dalle fucilate, a causa di padroni incapaci ed irresponsabili: i quali poi saranno pure capaci di accusare i cani stessi e/o chi glieli ha dati....

Riesumo questa discussione, pur nella scarsa fiducia del fatto che chi nn l'ha ancora capito, possa capirlo proprio adesso...
 
Re: Addestramento allo sparo

(....)se il cane ha paura dello sparo non è mica colpa mia (....)
Allora, mettiti in testa bene questo, ammesso che tu ci riesca: la colpa e' PROPRIO TUA, il cane NN ha ALCUN problema, ha semmai avuto la sfortuna di incappare in un padrone peggio dell'altro.

In questa discussione c'e' scritto abbastanza x farti capire le enormi caxxate che stai facendo con questo povero cane, abbi almeno la bonta' di leggerla dall'inizio.

Considera inoltre che se il cane e' stato fermo fino a soli 3 mesi fa, e nn e' stato "curato" nel periodo + importante e ricettivo della sua vita, e' come se tu ora avessi a che fare con un cucciolo di 4/5 mesi, con la differenza che le sue capacita' di recepire nn sono nemmeno quelle di un cucciolo di 2: xche' come dice un utente del Forum, "quello che Michelino impara in un giorno, Michelone nn lo impara nemmeno in una settimana"....

Scrivendo quanto sopra, ho probabilmente solo perso il mio tempo, visto il tuo atteggiamento cosi' irresponsabile: spero che quanto detto possa magari servire a qualcun'altro....
 
Re: Addestramento allo sparo

E ti pareva che nn avesse ... un'opinione diversa!
Comunque guardiamola dal lato positivo: viva la pluralita' dell'informazione, x quanto a questo punto comincio a capirci poco pure io!

Quello che vorrei rimarcare e' che ho riportato teorie e riflessioni comunemente accreditate (prime su tutte la teoria neotenica), piuttosto che opinioni mie personali, teorie che comunque trovo interessanti e ragionevoli.

Ora nn so da dove Germano tragga le sue convinzioni, quella sul maremmano deve essere proprio l'ultimo grido in fatto di teorie, forse addirittura futurista, dal momento che nn avevo mai sentito niente di simile!

Tornando in tema, su una cosa siamo almeno d'accordo: la genetica c'entra poco con la paura dello sparo, tranne rarissimi casi.

In ultima analisi, un cane ben allevato, correttamente socializzato in tutti i suoi periodi di eta' e quindi introdotto allo sparo in maniera GRADUALE, e' praticamente impossibile che manifesti questo tipo di problema.

Quindi se qualcuno di coloro che leggono sono riusciti a ... fare il "malestro", possono pure iniziare a recitare il mea culpa!
La mia opinione è diversa solo su di un particolare. E' molto facile confondere un cane nevrile da uno nervoso, tutto qui. "Se ci pensiamo, le razze che stanno in basso nella scala neotenica sono poco "sensibili" a qualsaisi stimolo, nn hanno rapporti gerarchici e quindi nessuna prontezza a rispondere ai segnali dei congeneri, quindi poco o punto addestrabili" Su questa frase sono d'accordo solo in parte. Per esempio: "sono poco sensibili a qualsiasi stimolo" se veramente lo fossere non si comporterebbero in un determinato modo, qualsiasi esso sia il loro comportamento. Secondo il mio punto di vista hanno delle risposte diverse agli stimoli, non è che sono poco sensibili. Federico, mi devi scusare se non riesco a spiegarmi bene, per questo evito di parlare di cose fuori dalla mia portata, se avessi le capacità ti parlerei degli ormoni e della loro profonda influenza che hanno sul cervello del cane, della percezione e dello stimolo sensoriale. Il maremmano per fortuna ha delle risposte diverse agli stimoli perchè è diverso il suo modo di vivere, sono le circostanze che lo portano ad affrontare in modo diverso varie situazioni. Posso anche ammettere che il maremmano sotto certi aspetti è poco addestrabile, lui non ha nessun bisogno di stare attento a cogliere il più piccolo segnale con la massima reattivita, il segnale non lo chiede, il suo lavoro lo sa svolgere molto bene, le situazioni se le risolve da solo senza aver bisogno di interrogare il padrone per qualche piccolo aiutino. Tutto questo non centra con il rapporto gerarchico, il rapporto gerarchico non centra niente con l'addestramento e non lo si ottiene con questo. Per questo motivo non sono d'accordo con chi afferma che non ci sono rapporti gerarchici. Dominanza + sottomissione = leadership con la poca addestrabilità non ci azzecca niente. Opinione personale
 
Re: Addestramento allo sparo

La mia opinione è diversa solo su di un particolare. E' molto facile confondere un cane nevrile da uno nervoso, tutto qui. "Se ci pensiamo, le razze che stanno in basso nella scala neotenica sono poco "sensibili" a qualsaisi stimolo, nn hanno rapporti gerarchici e quindi nessuna prontezza a rispondere ai segnali dei congeneri, quindi poco o punto addestrabili" Su questa frase sono d'accordo solo in parte. Per esempio: "sono poco sensibili a qualsiasi stimolo" se veramente lo fossere non si comporterebbero in un determinato modo, qualsiasi esso sia il loro comportamento. Secondo il mio punto di vista hanno delle risposte diverse agli stimoli, non è che sono poco sensibili. Federico, mi devi scusare se non riesco a spiegarmi bene, per questo evito di parlare di cose fuori dalla mia portata, se avessi le capacità ti parlerei degli ormoni e della loro profonda influenza che hanno sul cervello del cane, della percezione e dello stimolo sensoriale. Il maremmano per fortuna ha delle risposte diverse agli stimoli perchè è diverso il suo modo di vivere, sono le circostanze che lo portano ad affrontare in modo diverso varie situazioni. Posso anche ammettere che il maremmano sotto certi aspetti è poco addestrabile, lui non ha nessun bisogno di stare attento a cogliere il più piccolo segnale con la massima reattivita, il segnale non lo chiede, il suo lavoro lo sa svolgere molto bene, le situazioni se le risolve da solo senza aver bisogno di interrogare il padrone per qualche piccolo aiutino. Tutto questo non centra con il rapporto gerarchico, il rapporto gerarchico non centra niente con l'addestramento e non lo si ottiene con questo. Per questo motivo non sono d'accordo con chi afferma che non ci sono rapporti gerarchici. Dominanza + sottomissione = leadership con la poca addestrabilità non ci azzecca niente. Opinione personale

Ok, allora prendo atto che tu hai un'opinione diversa dalla teoria neotenica: d'altronde e' solo una teoria!

Il discorso degli ormoni e' invece + che pertinente riguardo l'influenza che puo' avere sullo sviluppo e sul comportamento, x quanto questo davvero nn ci azzecca niente con l'impostazione che avevo dato io alla discussione: prendiamolo allora come un ampliamento della discussione stessa, appunto pertinente da un certo punto di vista.
 
Re: Addestramento allo sparo

Sara' un po' "cruda" detta cosi', ma almeno si spera di riuscire a farlo entrare in qualche "zucca": NON si porta A CACCIA un CUCCIOLO di 5 mesi. PUNTO.

Poi ognuno puo' fare quello che vuole, ma chi porta a caccia un CUCCIOLO, poi davvero MERITA tutti i problemi presenti e futuri che, inevitabilmente, questo determinera'.

E, parlo in generale, se gli altri utenti invece di elargire consigli su come risolvere questo o quel problema in casi come questo, ponessero l'accento sulla responsabilita' che comporta un cane (cucciolo) che appunto NECESSITA di una gestione corretta, farebbero cosa ben + buona e giusta.....

...concordo in pieno...
...per qualche eccezione che va a buon fine , quanti sono invece i problemi , di vario tipo , che invece possono nascere , piccoli o grandi , superabili e non...
...per la smania del cacciatore che vorrebbe " vedere " prima possibile la venaticità del proprio ausiliare completa si rischia di dover fare dei passi indietro per correggere dei propri errori che poi si imputano bal cane...e non sempre risolvibili per il corretto uso previsto...
...ci vorrebbe , prima , il dressaggio dei padroni...
 
Re: Addestramento allo sparo

il mio cane è stato educato con una specie di pistola a salve ( non so bene come si chiami) ma cmq non ha mai dimostrato di avere paura nemmeno la prima volta..tutt'ora abbaia appena sente sparare perchè crede di dover andare sempre a recuperare il selvatico (confida troppo nella mia mira).
Cmq se vuoi un consiglio portala/p al tiro ogni tanto e per poco tempo...non forzarlo se vedi che ha paura (come purtroppo molti fanno) perchè sortiresti l'effetto contrario...cerca di rassicurarla quando sente sparare
 
Re: Addestramento allo sparo

"Sembra che questa sensibilita' sia anche correlata al livello di nevrilita', e quindi di collocazione sul grado della scala neotenica: in pratica, almeno a parita' di molti altri fattori che presumibilmente entrano in gioco, + un cane risulta nevrile e quindi + vicino al lupo in detta scala, + avra' spiccato questo tipo di sensibililità" Forse è più correlata al nervosismo e alla timidezza, che non ha nulla a che vedere con la nevrilità.

"Innanzi tutto bisogna agire a livello di socializzazione, quindi prima si inizia meglio e', ad abituare il cucciolo in maniera GRADUALE ad ogni tipo di rumore, arrivando quindi a situazioni oltremodo rumorose (strade trafficate, mercati, parchi giochi ecc.)" Prima di questo bisogna tener conto della madre dei cuccioli, è questa che è responsabile della socializzazione nel periodo prenatale. Alcuni pensano che la cagna timida che fa i cuccioli timidi è geneticamente predisposta a trasmettere queste tare, invece nella stragrande maggioranza dei casi la genetica non centra niente.
 
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