federico.vannucci
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Re: Gli Spaniels: caccia, prove e cinofilia
Voglio innanzi tutto ringraziarti della preziosa testimonianza.
Nn credo xaltro che ti sbagli, ma che tu sia invece un attento osservatore dal momento che anche a me, pur nn avendo esperienze dirette ma comunque una notevole mole di informazioni al riguardo anche dello stato attuale della "razza" in UK, queste tue osservazioni risultano assolutamente verosimili.
Di +, c'e' x me anche un elemento di novita': nn sapevo di quegli "springeroni", so x certo che esistono alcune linee dual-purpose piuttosto massiccie e possenti che in quanto tali risultano particolarmente vocate agli ambienti palustri (e xaltro di largo utilizzo anche nei Paesi Scandinavi), ma di questi che presumo essere incroci magari con queste stesse linee, nn mi era ancora giunto all'orecchio alcunche'.
Quello che mi sembra comunque importante evidenziare e' l'estrema varieta' di caratteristiche fisiche ed attitudinali presente nello springer, che risulta cosi' essere una "NON razza", piuttosto che una razza propriamente detta.
Di +, come tu giustamente osservi, una varieta' ottenuta attraverso le + svariate ibridazioni
In particolare esiste una S.Specializzata che ha rivolto le proprie attenzioni a quella tipologia di (non) springer selezionati x i field-trials e che, x quanto anch'essi collocati in un ampio range di caratteristiche in primis fisiche, si dimostrano piuttosto utili nell'impiego venatorio cui sono in genere destinati.
L'anomalia, o meglio la contraddizione, e' che questi cani di "non razza" vengono poi valorizzati nelle verifiche zootecniche (prove di lavoro) indicando cosi' in riproduzione soggetti che in realta' sono ben poco riconducibili alla razza di appartenenza x tipo, costruzione, stile e purezza genetica.
Siccome vivo in UK ormai da 8 anni e di springer, sia sul campo che non, ne vedo parecchi riporto la mia opinione di semplice cacciatore non esperto di cani da penna. Gli unici cani che conosco discretamente sono i segugi italiani ed i piccoli lepraioli, per la caccia alla lepre principalmente, ed il labrador. Nella altre forme di caccia che pratico, principalmente da appostamento, non uso un cane se non strettamente necessario per via del riporto affidandomi ad amici.
L' attuale varieta' di springer deriva essenzialmente dal fatto che, come fu un tempo per tutte le razze da ferma moderne, si fanno selezioni ed incorci per ottenere soggetti utili in varie applicazioni, sia dal punto di vista fisico che caratteriale. L' era del cane da ferma e' finita da un pezzo nel Regno Unito, nonostante altrove le razze inglesi da ferma siano ancora tra le piu', se non le piu', quotate. I cani da ferma sono utilizzati di fatto solo per la caccia alla grouse (che si fa sia col cane da ferma sia in battuta con i cani da cerca) ed in quei rari casi in cui si ha qualche starna. Inoltre, anche in queste limitate applicazioni le razze da ferma inglesi hanno pure la concorrenza del bracco tedesco, in casa loro!
Allo stesso tempo si mantiene lo standard originario, suppongo per poter tornare indietro, nel caso, ed avere sempre un riferimento fisso o per meri motivi estetici. Ho visto springer praticamente equiparabili ad un setter inglese come dimensioni ma molto piu' muscolosi ed energici, dal vigore e dalla possanza inequivocabilmente superiori sia ai setter inglesi sia ai pointer gia' solo a guardarli. Questi cani sono usati principalmente per il riporto di grossi acquatici, le oche essenzialmente, che non e' un compito agevole ne' per gli altri springer in generale ne' per le altre razze inglesi. Gli unici competitors per questa mansione sono i labrador ed altri cani poco quotati, a mio avviso ingiustamente, quale lo spinone!
Poi ci sono quelli specializzati nel riporto nella classiche battute ai fagiani, pernici e grouse. Poi ci sono quelli di uso piu' generico per chi fa la caccia vagante, poi ci sono quelli per le gare etc etc. Non differiscono solo nel fisico ma anche nel carattere e nelle inclinazioni.
Quindi non mi meraviglia affatto che non ci sia uno standard di lavoro ben preciso perche' ci sono lavori ampiamente in corso in diversi reparti. Questa e' l'idea che mi sono fatto guardandomi attorno. Poi puo' darsi che mi sbaglio ma finora non ho visto realta' diverse per ricredermi. Come siano visti questi cani in Italia faccio ancora un po' di fatica a capirlo.....
Ciao
Voglio innanzi tutto ringraziarti della preziosa testimonianza.
Nn credo xaltro che ti sbagli, ma che tu sia invece un attento osservatore dal momento che anche a me, pur nn avendo esperienze dirette ma comunque una notevole mole di informazioni al riguardo anche dello stato attuale della "razza" in UK, queste tue osservazioni risultano assolutamente verosimili.
Di +, c'e' x me anche un elemento di novita': nn sapevo di quegli "springeroni", so x certo che esistono alcune linee dual-purpose piuttosto massiccie e possenti che in quanto tali risultano particolarmente vocate agli ambienti palustri (e xaltro di largo utilizzo anche nei Paesi Scandinavi), ma di questi che presumo essere incroci magari con queste stesse linee, nn mi era ancora giunto all'orecchio alcunche'.
Quello che mi sembra comunque importante evidenziare e' l'estrema varieta' di caratteristiche fisiche ed attitudinali presente nello springer, che risulta cosi' essere una "NON razza", piuttosto che una razza propriamente detta.
Di +, come tu giustamente osservi, una varieta' ottenuta attraverso le + svariate ibridazioni
Da noi, in quanto Paese membro della FCI, una razza dovrebbe essere invece vista nel senso di razza propriamente detta: nn e' xo' un caso che nella fattispecie siano state fatte scelte diverse.si fanno selezioni ed incorci per ottenere soggetti utili in varie applicazioni, sia dal punto di vista fisico che caratteriale.
In particolare esiste una S.Specializzata che ha rivolto le proprie attenzioni a quella tipologia di (non) springer selezionati x i field-trials e che, x quanto anch'essi collocati in un ampio range di caratteristiche in primis fisiche, si dimostrano piuttosto utili nell'impiego venatorio cui sono in genere destinati.
L'anomalia, o meglio la contraddizione, e' che questi cani di "non razza" vengono poi valorizzati nelle verifiche zootecniche (prove di lavoro) indicando cosi' in riproduzione soggetti che in realta' sono ben poco riconducibili alla razza di appartenenza x tipo, costruzione, stile e purezza genetica.