Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Con l'intervento e il filmato di Cacasupala la discussione poteva essere chiusa. Le altre sei pagine le hai create tu con lo scatto e lo strappo. Se ci sono state 6 pagine fuori tema molto probabilmente chi ha scritto ha capito che il tuo problema non è dipeso dall'ottica. In alcune pagine "OT" se non sbaglio hai messo un "grazie" o un "mi piace" Non capisco questo tuo intervento nei confronti di chi comunque voleva darti una mano. Il mio consiglio è di lasciare stare le due pagine e di leggerti bene le altre sei.
Probabilmente hai la coda di paglia.
Il topic ha un titolo, ebbene solo le prime due pagine riguardano e parlano esclusivamente del tema del 3D da me aperto. Tutto il resto
è OFF TOPIC, che ti piaccia o no, ed a prescindere se io abbia potuto gradire un post nelle altre 6 pagine, ma questo non significa che sia OF.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Quoto al 100%. Specialmente quando scrivi che la semiauto e' per quelli che sanno sparare. Gli altri spruzzano pallottole. C'e' un detto qui che ricordo vagamente e che probabilmente riportero' in maniera approssimativa: "You can't miss fast enough to hit." E' una frase paradossale che tradotta liberamente significa "E' impossibile padellare cosi' velocemente da colpire il bersaglio." Ma poi ci sono certi che sanno sparare. Il mio amico italiano Marco, soprannominato Bosco, con un semiauto 9,3x62 (che fra l'altro rincula parecchio) quando in Italia era consentito usare caricatori da piu' di cinque colpi a caccia una volta in battuta apri' il fuoco su un branco di cinghiali in corsa e ne uccise 8 (otto), tutti con lo stesso caricatore, tutti entro pochi secondi ed entro pochissimi metri. Lui sa sparare. D'accordissimo sulla precisione dei semiauto. Dovresti vedere alcuni fucili costruiti sulla piattaforma dell'AR di calibri diversi (5,56. .308, 6,5 Creedmoor, ecc.) che fanno arrossire di vergogna tanti bolt action producendo rosate di mezzo pollice e anche meno a 100 yarde. E lo scatto di un semiauto non e' necessariamente piu' duro. Naturalmente gli scatti aftermarket buoni costano.
Un po' meno d'accordo sulla rispettiva pericolosita' di pistola automatica e revolver. Il revolver si vede a occhio nudo se e' carico o no. I fondelli delle cartucce si vedono di profilo, e se uno guarda il davanti del cilindro (di tre quarti, senza puntarselo in faccia!) si vedono le pallottole. La maggior parte degli incidenti avvengono con le automatiche. Il gonzo estrae il caricatore, non si rende conto del colpo in canna, e... E' accaduto a mio fratello quando era bambino. Era a casa di un coetaneo, figlio di un poliziotto, e il suo amico gli disse che aveva qualcosa da mostrargli. Apri' un cassetto, tiro' fuori una pistola, estrasse il caricatore, e comincio' a puntare la pistola di servizio, una Beretta cal. 9 corto. Il colpo parti' e fece quasi la riga ai capelli di mio fratello, che rimase "scioccato" (shocked) per giorni e giorni dopo aver visto la fiammata e sentito il botto. Poi se l'automatica e' DA/SA uno che non ha pratica e spara il primo colpo DA e poi rimane col dito sul grilletto, basta poca pressione per far partire il colpo in SA. Il revolver moderno (DA) almeno, a meno che non si armi il cane manualmente e' sempre abbastanza duretto di grilletto, ed il grilletto deve fare una corsa abbastanza lunga. A me piace molto l'automatica Sig di mia moglie, la P250 DA only (cioe' come un revolver del quale non si possa armare il cane manualmente). Ogni colpo e' DA, ma il grilletto non e' troppo duro ed ha una corsa piuttosto breve.
E adesso, come si dice da noi, I open a can of worms, apro un barattolo di vermi (in Yankee significa "apro il cofanetto di Pandora.") La caccia E' uno sport. Il problema e' che in Italia la parola "sport" evoca un contesto di gare, competizione, punteggi, vincitori e sconfitti, magari soldi, scommesse, premi, medaglie. E' perche' l'Italia s'e' "rubata" una parola inglese che non significa necessariamente competizione, ma anche passatempo, passione, hobby generalmente all'aperto. Ecco perche' si parla di caccia (o pesca) sportiva, in contrasto con caccia e pesca commerciali, per lucro. Spesso i cacciatori italiani si adombrano quando qualcuno dice che la caccia e' uno sport. Eppure lo e'. E' un hobby basato sull'amore per la natura, l'istinto naturale di fare prede e mangiarsele (quindi, essendo un istinto, e' anche una passione--come il sesso), e se c'e' competizione di certo non e' con gli altri cacciatori ma con gli animali cacciati. Ecco perche' se un cacciatore prende 15 tordi ed il suo partner ne prende 7, si sono divertiti uguale ambedue. Magari se uno dei due amici non ne ha preso neanche uno sara' un po' ****, specialmente se ha padellato tanto, ma non perche' l'amico ne ha presi tanti, ma perche' i tordi l'hanno fregato. Sono loro che hanno vinto, non l'amico col carniere pieno, che se poi e' una persona gentile dividera' l'arrostino con l'amico meno fortunato...
La caccia e' uno sport. La caccia per lucro no. E credo che se si abolisse del tutto la compravedita di selvaggina si ridurrebbe il bracconaggio e ne beneficerebbero sellvaggina e cacciatori. Tutta questa pappardella, naturalmente, sempre IMHO.


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Prima Nicola e poi tu, avete espresso al meglio quello che volevo dire io. Non c'è altro da aggiungere.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Un consiglio per tutti, ma sopratutto per chi parla di questa forma di caccia e non la pratica e non l'ha mai praticata. Una persona intelligente, fa tesoro e presta attenzione alle parole di chi porta i capelli bianchi e caccia in selezione da una vita, perche' magari vive dove tale forma di prelievo esiste da sempre!
Vedo gente abbastanza giovane che vive in calabria o in campania o in qualsiasi altra regione del centro sud, contraddire a spron battuta persone mature che vivono al nord Italia e che cacciano ungulati da quando sono nati. Ma fatemi capire, sul serio pensate di saperne piu' di loro? Io piuttosto ascolterei e cercherei di capire e farei domande chiedendo come e perche' e forse imparerei qualcosa.
Ne ho viste di persone salire in cattedra dopo un paio di abbattimenti furtuiti per poi incappare in ricorrenti e cocenti delusioni... Personalmente con poco piu' di un centinaio di capi all'attivo (in selezione) penso di essere giunto alla conclusione che ho appena cominciato a capire qualcosina, ma che di strada ho da farne davvero davvero molta e gente come "Bansberia" puo' solo insegnarmi e parole dette da persone come lui vanno ascoltate con molta attenzione se si vuole imparare. Ho raccontato questa storia molte vole, ma non mi sono mai stufato di ripeterla.
Avro' avuto poco piu' di ventanni e mi trovavo in poligono a giocare con una 22lr...Dietro di me c'erano due persone, un ragazzo della mia eta' e un signore maturo. Cominciammo a parlare di caccia e il discorso cadde' su calibri e selvaggina. Lui mi racconto' di aver cacciato i camosci con calibri come il 22-250 e il 220 swift. Io incuriosito gli dissi, che avevo letto in diversi articoli che tali calibri sono sconsigliati per tale selvatico a cui gli vanno preferiti calibri piu' gossi e performati. Si mise a ridere, mi guardo e mi disse: Chi scrive queste cose sono giornalisti che dopo un paio di abbattimenti pensano di aver capito tutto, mentre chi mi diede i fucili per cacciare i camosci era un direttore di banca, proprietaro di una riserva di caccia con all'attivo oltro 500 abbattimenti di camosci.
Da quel momento in poi ho capito che le cose si imparano da chi ha piu' esperienza e non da chi dice di averne...


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Ecco perchè io dico che sarebbe opportuno mettere tutto sul nik, luogo, età ecc...
Una cosa così, come l'ha detta bansberia, per noi ignoranti ma avidi di sapere, detta da un ragazzo di 20/25 anni del sud, avrebbe avuto poca importanza. Mentre detta da una persona che ha cominciato la selezione con i capelli neri o biondi o castani e adesso li ha bianchi e che ancora la pratica; ha un altra valenza.
Uno può conoscere la TEORIA a mena dito.... Ma la PRATICA è un altra cosa.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Giovanni, la precorsa non è il "primo tempo di scatto" questa se c'è per me è meglio, in alcune armi sportive la precorsa si può regolare e anche annullare. Il "primo tempo di scatto" lo hanno quasi tutte le armi, non è facile avvertirlo se non si è allenati a scattare in un determinato modo.

Il primo tempo di scatto, se ho capito cio' che scrivi, noi lo chiamiamo "creep" ed e' considerato un aspetto negativo del grilletto di un'arma che le armi buone non dovrebbero avere.
Mi sa che qui abbiamo un problema di terminologia. Io non ho familiarita' con i termini italiani. Sono negli States dal 1975, e puo' essere che a volte non parliamo della stessa cosa. Per capirci, quando ero in Italia avevo due rigati: un Winchester Model 94 .30-30 e una carabina semiautomatica Beretta cal. .22 LR. Questa era la "Super Sport." Il Winchester, come spesso accade con tali fucili a leva, aveva un leggero creep. Cioe' quando premevo il grilletto avvertivo un leggero trascinamento, probabilmente meno di mezzo millimetro, prima dello scatto. La .22 invece aveva un grilletto a due stadi, come quello di molte armi militari. Cioe', quando lo premevo il grilletto arretrava di parecchio contro una leggera resistenza elastica, e se lo si rilasciava ritornava in avanti, e poi si fermava. a questo punto, aumentando la pressione di poco, si azionava lo scatto. E' questo tipo di scatto che ha la "precorsa"?
La precorsa, se sto usando la parola correttamente puo' piacere, e a me non dispiace, ma la trovi raramente in carabine da caccia bolt action in vendita negli U.S. Il creep (letteralmente "to creep" significa "strisciare") invece lo trovi spesso nelle carabine a leva, dove--penso--sia inevitabile per via delle caratteristiche del sistema di scatto a cane esterno. E il creep, come ho detto, e' considerato un aspetto negativo, specialmente se anche "gritty," cioe' "sabbioso," "ghiaioso," cioe' non liscio. Un buon grilletto si dice che "breaks cleanly," cioe' "scatta pulitamente." Non si dovrebbe avvertire alcun movimento retrogrado, neanche minimo, prima dello scatto. Il paragone usato dagli esperti e' quello con una ipotetica asticina di vetro, fermata alle due estremita', al centro della quale si applica pressione. Il vetro non si flette per niente, ma quando si raggiunge la pressione critica si spezza improvvisamente. Pero' adesso ci sono grilletti come l'Accutrigger delle carabine Savage che assomigliano a quelli delle pistole Glock, ma soltanto superficialmente. Il grilletto ha una levetta nel mezzo che quando e' premuta alleggerisce lo scatto. Tale sistema permette di avere appunto uno scatto leggerissimo senzache ci sia il pericolo della partenza accidentale del colpo dovuta a un urto all'arma. Quando si comincia a premere, il dito prima spinge la levetta (che richiede poca pressione), la quale alleggerisce lo scatto. Poi quando la corsa della levetta e' conclusa, un po' di pressione (che si puo' regolare fino a valori minimi) aggiuntiva aziona lo scatto, che e' "pulito" come la rottura dell'asticina di vetro, senza creep. Anche con questo sistema, se si rilascia la levetta prima di raggiungere il punto di scatto, questa ritorna avanti e non c'e' pericolo che un urto al fucile possa far partire il colpo.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Probabilmente hai la coda di paglia.
Il topic ha un titolo, ebbene solo le prime due pagine riguardano e parlano esclusivamente del tema del 3D da me aperto. Tutto il resto
è OFF TOPIC, che ti piaccia o no, ed a prescindere se io abbia potuto gradire un post nelle altre 6 pagine, ma questo non significa che sia OF.


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Hai chiesto un consiglio, ti è stato dato. Le altre pagine, bene o male rientrano nel tema di sparare bene a caccia, con carabina nelle svariate situazioni che si possono creare. Sempre da imparare c'è non solo per te, anche per tutti.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Springer per le vanguard vanno benissimo gli scatti after market della Basix. Ce ne sono di diversi tipi io ho scelto quello diretto (senza precorsa) e l'ho tarato sui 500 grammi. Si puo' scendere anche meno dei 250, ma per usarlo a caccia non mi e' sembrato il caso. Unico neo che sono disponibili solo negli USA, ma li spediscono senza problemi.

Si...ci avevo pensato. Prima di metter le mani sullo scatto della 7 rem. lo volevo quasi ordinare....poi ho voluto provare. 550 gr molto buono ma.....mai al livello di quello che ho sul remington. Per caccia comunque va benone.
Vado un po' ot...al poligono soffro un po' il rinculo dell americano 7 a carica piena (molto piu noioso del 270 winc ....eppure come prestazioni non e' che ci sia un abisso). Pensavo ad un freno di bocca di quelli a morsetto....li hai mai provati?
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Un consiglio per tutti, ma sopratutto per chi parla di questa forma di caccia e non la pratica e non l'ha mai praticata. Una persona intelligente, fa tesoro e presta attenzione alle parole di chi porta i capelli bianchi e caccia in selezione da una vita, perche' magari vive dove tale forma di prelievo esiste da sempre!
Vedo gente abbastanza giovane che vive in calabria o in campania o in qualsiasi altra regione del centro sud, contraddire a spron battuta persone mature che vivono al nord Italia e che cacciano ungulati da quando sono nati. Ma fatemi capire, sul serio pensate di saperne piu' di loro? Io piuttosto ascolterei e cercherei di capire e farei domande chiedendo come e perche' e forse imparerei qualcosa.
Ne ho viste di persone salire in cattedra dopo un paio di abbattimenti furtuiti per poi incappare in ricorrenti e cocenti delusioni... Personalmente con poco piu' di un centinaio di capi all'attivo (in selezione) penso di essere giunto alla conclusione che ho appena cominciato a capire qualcosina, ma che di strada ho da farne davvero davvero molta e gente come "Bansberia" puo' solo insegnarmi e parole dette da persone come lui vanno ascoltate con molta attenzione se si vuole imparare. Ho raccontato questa storia molte vole, ma non mi sono mai stufato di ripeterla.
Avro' avuto poco piu' di ventanni e mi trovavo in poligono a giocare con una 22lr...Dietro di me c'erano due persone, un ragazzo della mia eta' e un signore maturo. Cominciammo a parlare di caccia e il discorso cadde' su calibri e selvaggina. Lui mi racconto' di aver cacciato i camosci con calibri come il 22-250 e il 220 swift. Io incuriosito gli dissi, che avevo letto in diversi articoli che tali calibri sono sconsigliati per tale selvatico a cui gli vanno preferiti calibri piu' gossi e performati. Si mise a ridere, mi guardo e mi disse: Chi scrive queste cose sono giornalisti che dopo un paio di abbattimenti pensano di aver capito tutto, mentre chi mi diede i fucili per cacciare i camosci era un direttore di banca, proprietaro di una riserva di caccia con all'attivo oltro 500 abbattimenti di camosci.
Da quel momento in poi ho capito che le cose si imparano da chi ha piu' esperienza e non da chi dice di averne...
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Grazie Torraiolo. Troppo gentile.
Mi pemetto di aggiungere che sbagliando s'impara, ma che è saggio ed economico imparare anche dagli errori altrui (V. mia padella di pochi anni fa).
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Manuali a parte, se l' appoggio non è ben stabile (ad esempio tiro in piedi su bastone) anche io prediligo ingrandimenti massimo 6x, che bastano ed avanzano per tiri entro distanze umane, contrariamente se l' arma è ben in appoggio e magari si è sdraiati ci si può spingere anche a 12-16x senza veder ballare il reticolo ad ogni battito cardiaco.
Tornando al dubbio dell' amico Martjn Wilson, credo anche io che si sia trattato solo di padella dovuta all' emozione e che gli ingrandimenti c' entrino ben poco, sempre che si tratti di una buona ottica.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

"I e II piano focale e capriolo sbagliato" L'errore lo hai attribuito all'ottica, quando ti hanno spiegato che l'ottica non centrava niente dovevi ringraziare e uscire dalla discussione, invece hai continuato dicendo: "ho preso due padelle madornali" e dopo hai ancora messo "carne al fuoco" con lo strappo e il peso del grilletto. Non puoi dire che su questi due argomenti non hai avuto consigli ed opinioni, secondo me le hai avute oltre ogni aspettativa. Se il camaleonte non ti piace potevi sorvolarlo, idem per la carabina semiautomatica. In ogni caso non ho e non abbiamo parlato di calcio, si è parlato di ottiche, di armi, di scatto e del peso, della sicurezza nel maneggio, di etica venatori, e di qualche tecnica di tiro, tutte cose utili a chi fa caccia di selezione e si avvicina a fare questo tipo di caccia. Se per off topic ti riferisci a questa frase: "quando sento dire che tirano al capriolo con l'appoggio davanti e dietro la carabina mi sorgono dei dubbi" ti sbagli, perché ci sta tutta. Io ho pagato lire 400.000 per sentirmi dire continuamente e ripetutamente per due giorni, tacca-mirino-scatto, tacca-mirino-scatto, tacca-mirino-scatto. La tua sviolinata nei riguardi del moderatore a me non è piaciuta, l'ho interpretata come una mancanza di rispetto nei confronti di chi comunque ha perso tempo per darti qualche consiglio. Mettiamoci una pietra sopra, a questo fuori tema, altrimenti risponderò ora per allora al tuo primo post. Ti assicuro che anche se non ti piacerà ti sarà molto utile.

Hai ragione.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Giovanni, molto probabilmente abbiamo una terminologia diversa. Lo scatto netto e preciso lo deve avere il "secondo tempo di scatto" Lo hanno anche armi sportive di altissima precisione, e ti assicuro che non è affatto negativo. Io non ho mai trovato un'arma che non ha il "primo tempo di scatto" gli scatti non sono saldati, la parte in movimento la devono avere. Ci sono armi che il primo tempo lo hanno più corto e quelle che lo hanno lungo, quelle che lo hanno più duro tanto da rendere difficile l'individuazione fra il primo e il secondo tempo. La sensazione dello scatto che si spezza di netto lo si ha in tutte le armi, se non si è allenati a scattare. Comunque in ogni caso l'importante è non strappare, il 70/80% della riuscita del tiro dipende dallo scatto, quando sento dire che tirano al capriolo con l'appoggio davanti e dietro la carabina mi sorgono strani dubbi.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Ti sbagli caro germano56, non sono stato io a creare l'OFF Topic, ma è d'abitudine in tutti i forum di caccia... divagare sempre da quello che è l'oggetto del 3D.
Se leggi nel titolo del 3D è indicato anche la dicitura " capriolo sbagliato "...quindi cercare di capire quale sia la causa è tutto in TOPIC, che sia colpa mia, che sia il punto d'impatto che varia a seconda se l'ottica sia sul primo o sul secondo piano focale, che sia il grilletto troppo pesante....etc etc...sono tutte argomentazioni che rientrano nel titolo della discussione e in quello che mi è capitato cioè sbagliare il capriolo, ok??.
Vedi se leggi bene tutte le pagine a partire dalla 3 in poì non si parla più delle cause che possono far sbagliare un tiro e quindi nel caso specifico il capriolo, quindi erri te quando dici che sono stato io a fuorviare il 3D.

Il problema lo pongo...perchè se si divaga sul tema, non sarà facile riuscire ad essere di aiuto a chi come me ha avuto lo stesso problema, ci si perde in post e post inutili al problema, spesso fanno si che chi ha bisogno di un aiuto per un determinato problema non riesce a trovare la soluzione subito...perchè si perde nelle decine di pagine di racconti non attinenti.
Nel caso specifico ripeto il nocciolo della questione è il capriolo sbaglaito, perché l'ho sbagliato ?
quindi come vedi sarebbe satto inutile e dispersivo aprire un'altra discussione, quando oltre alle cause del primo e secondo piano focale dell'ottica....ce ne possono essere altre e non le ripeto.
Per amor del cielo...storie e racconti possono, e sicuramente interessano tutti..... e ringrazio coloro che le condividono, ma ci sono le sezioni del forum indicate e dedicate dove esporli, in tal modo non si crea confusione e si rende più facile la ricerca di determinate argomentazioni ma soprattutto le soluzioni ai problemi comuni a noi cacciatori
Ripeto forse ti sei risentito...perchè probabilmente hai contribuito tu ad uscire da tema ?, non sicuramente io, ecco perchè ti ho detto forse hai la coda di paglia?? se tu hai esternato una tua opinione riguardo a ciò che mi è capitato sicuramente non sei tu ad essere uscito dal tema, le opinioni
sul problema sono ben accette, anzi sono indispensabili.
Io avevo vevo confermato al moderatore Torraiolo quello che lui aveva riscontrato e cioè che tutti gli interventi iniziavano ad essere OFF TOPIC, senza nessuna polemica da parte mia, invece tu hai voluto polemizzare ed io sono costretto a mettere i puntini sulle i.

Ora mi fermo, non interverrò più...se non sull'oggetto del TOPIC ( o 3D ) altrimenti effettivamente poi sarò io a contribuire ll' OFF.

Saluti
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Semmai il contrario...quando il reticolo e' sul primo piano focale si ingrandisce con l'aumentare degli ingrandimenti, quando e' sul secondo rimane invariato di spessore. Ma in entrambi i casi se avessi tirato dritto e l'ottica fosse tarata correttamente non avresti dovuto sbagliarlo. Ma le padelle ci stanno sempre, nessun tiro e' mai facile, ma in questo caso la colpa non puo' essere imputata agli ingrandimenti. Indipendentemente a quale ingrandimento l'hai tarata, se tarata bene l'ottica tirera' sempre al centro del reticolo (ovviamente con gli scarti dovuti fra colpo e colpo e a seconda della precisioni intrinseca dell'arma).
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Semmai il contrario...quando il reticolo e' sul primo piano focale si ingrandisce con l'aumentare degli ingrandimenti, quando e' sul secondo rimane invariato di spessore. Ma in entrambi i casi se avessi tirato dritto e l'ottica fosse tarata correttamente non avresti dovuto sbagliarlo. Ma le padelle ci stanno sempre, nessun tiro e' mai facile, ma in questo caso la colpa non puo' essere imputata agli ingrandimenti. Indipendentemente a quale ingrandimento l'hai tarata, se tarata bene l'ottica tirera' sempre al centro del reticolo (ovviamente con gli scarti dovuti fra colpo e colpo e a seconda della precisioni intrinseca dell'arma).

Con reticolo balistico sul secondo piano focale i riferimenti cambiano a seconda degli ingrandimenti.
Credo sia questo quello a cui si riferisce
Ovvio che il centro quello è ....( non del tutto ;) )
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Scusami in che senso cambiano i riferimenti? Intendi le proporzioni del selvatico rispetto al reticolo? Personalmente non capisco in che modo possa influire, nel senso il colpo dovrebbe andare al centro del reticolo e piu' e' fino e minore sara' l'approssimazione in relazione alla distanza. Mi spiego meglio, un reticolo sul primo piano focale, al massimo degli ingrandimenti coprira' sul selvatico una superficie maggiore rispetto ad un reticolo sul secondo piano focale a parita' di ingrandimenti. Quindi un reticolo sul secondo piano, avra' un margine di approssimazione minore rispetto ad uno sul primo piano. Ovviamente la proporzione sul selvatico sara' diversa. Ma le ottiche con reticolo sul primo piano focale hanno senso in contesti di tiro militare quando non si ha sempre la possibilita' (si fa per dire) di valutare la distanza e il fatto che il reticolo si ingrandisca con l'aumentare degli ingrandimenti aiuta (sempre teoricamente) a stimare la distanza di ingaggio facendo le dovute proporzioni in relazione all'area del bersaglio coperta da reticolo. Ma entriamo in un campo particolare e non credo sia questo il motivo di errore del nostro amico tanto piu' data la distanza piuttosto comoda, 120 mentri non sono affatto una distanza impegnativa, anche se, come ho detto prima si pu' sempre sbagliare a tutte le distanze.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

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in un ottica discreta il reticolo non si sposta modificando gli ingrandimenti, in una buona il problema non esiste
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Giovanni.....sei in america dal 1975 ma credimi l' italiano lo scrivi ancora benissimo...complimenti.
Io, tra le altre ho un remington 710 preso usato al quale era stato rifatto lo scatto. Ecco.....quello è uno scatto con un solo tempo (o quanto meno ha il primo tempo per me e altri che l' hanno provata impercettibile) e ha la famosa rottura dell' asticella di vetro.
Fai il respirone.....espiri per metà.....poggi il dito con delicatezza e inizi a aumentare la forza.....a 610 gr IMPROVVISAMENTE parte i colpo. Concordo in pieno con Giovanni, uno scatto così è veramente ottimo. Ho anche due vanguard una in 7 remington e una in 223 remington....ho provato in tutti i modi a modificare il loro scatto per arrivare ad avvicinare il comportamento di quello del remington ma....non ci sono mai riuscito. Sono scatti ottimi per caccia tutte intorno ai 550 600 gr pulitissimi con precorsa leggerissima ma, con un primo tempo avvertibile anche se molto pulito e un secondo tempo netto ma non quanto il remington......io mi trovo molto meglio con quello del remington.

Dove caccio il capriolo io, tiri a 200 e oltre metri sono molto, molto frequenti (spoglie colline) e cerco sempre di avere l' arma appoggiata in due stabili punti.....quindi harriss e sacchetto sotto il calcio riempito di riso soffiato...ovviamente quando possibile.
Saluti
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Uccidere 8 cinghiali in pochi secondi sicuramente vuol dire saper sparare, non sono altrettanto convinto voglia dire saper cacciare.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Non filosofeggiare. Và in poligono e spara con vari ingrandimenti, lasciando raffreddare la canna (1 colpo ogni 2 minuti o più).
Le regola base dei variabili sono:
-durante i movimenti tenere gli ingrandimenti al minimo
-per tiri veloci, con poco o nessun appoggio (sconsigliabili ai principianti) ingrandimenti al minimo
-per tiri con buon appoggio ingrandimenti al massimo.
Spara, spara, spara.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

cerchero'di essere piu chiaro e semplice possibile essendo l argomento complicato.
prendiamo uno swaro z6i 2x12x50 con reticolobalistico tds4sul secondo piano, proiettile fiocchi sst 150gr azzerato a 100mt.
sulle tacche del reticolo avremo lo zero al centro, prima tacca 196 mt, seconda tacca 297mt,terza tacca 392mt etc etc CON INGRANDIMENTO A 12X
Portando l ingrandimento a 8x avremo centro a zero, prima tacca a 227 mt, seconda a 359mt, terza a 479mt
Piu allungo il tiro e piu aumenta la differenza.
Da notare che sono metri quindi in centrimetri di calo nelle distanze brevi sono un sciocchezza.
Se vai sul programma balistico Swaro puoi fare delle prove.
Spero di essermi spiegato
ciao

Swaro x8.jpg Swaro x12.jpg

- - - Aggiornato - - -

Ed e'giusto smanettare tutto il giorno ma poi, se si spara lungo,usare lingrandimento su cui e' nato il reticolo.
Di solito sulla ghiera c' e' un pallino
Opuure ci si segna sul calcio iriferimenti ..... figurati ;)
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

@darkmax
Si mi riferisco al fatto che in un ottica che ha il reticolo sul secondo piano focale azzerata a 100 metri con 12 X se cambi ingrandimenti e metti 7 X ( come nel consiglio datomi dal mio amico ) cambia il punto d'impatto anche se di poco ma cambia. Mentre con il reticolo sul primo piano focale anche se cambiano gli ingrandimenti il punto d'impatto rimane sempre quello.
Ho letto qualcosa qui: Breve guida per l'utilizzo delle ottiche da puntamento
Al poligono ( ovviamente condizioni ideali, appoggio perfetto, rilassato e non emozionato ) a 100 metri la sequenza di 3 o 4 colpi li metto tutti vicino, allego screen di un paio di settimane fa ..prima di iniziare la selazione al capriolo ho provato se tutto era a posto al poligono.

Ma a caccia e' tutto un altro discorso, quindi se non vale la teoria del primo e del secondo piano focale e del punto d'impatto che varia.....ho preso due padelle madornali, avrò strappato....entrambi i tiri.
Proverò al poligono con diversi ingrandimenti cosa succede, in tutta sincerità ho azzerato l'ottica a 100 metri e sempre tirato a 12 X
 

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Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Ma le ottiche senza torretta del parallasse come funzionano ?
Un piccolo OT dai ....

In genere hanno il parallasse corretto a 100 yarde, ma a caccia entro 300 yarde e anche oltre non e' che la mancanza di torretta del parallasse possa compromettere il tiro in maniera tale da padellare. Io non ho mai avuto un'ottica con tale torretta e non ne ho mai sentito la mancanza. Forse se si insidiano "cani della prateria" (grandi come un ratto o poco piu') a 500 metri con un'ottica senza torretta del parallasse se ne potrebbe sentire la mancanza--ma sparando ad animali grossi io mi preoccuperei piu' dell'errore umano dovuto a fiatone, mani tremolanti, strapponate al grilletto, cattiva valutazione della distanza e/o dell'angolo di sito, o all'appoggio sbagliato dell'arma con la canna che fa contatto con lo zaino, che del parallasse. Comunque diciamo che il parallasse fornisce sempre una buona scusa quando si e'padellato e si discute la padella al bar con gli amici.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

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Ed è quello che asserisco io quando parlo di selezione con la semiauto. Io (ma non lo dico per sbruffoneria), a 100 mt, con la mia BAR 2, carabina in appoggio solo d'avanti, riesco a fare quelle rosate, senza ottica solo mire metalliche. Poi se vietata per la selezione è un altro discorso.
In Marina, alle Scuole CEEM di Taranto, a 16 anni, ero considerato dagli ufficiali un cecchino col FAL 7,62 nato. Venivo da anni di carabina ad aria compressa, praticamente dormiva con me, una Franchi center in 4,5. Mio nonno diceva che ero "impressionante":eek:
Non mi sono mai posto il problema "grilletto" anche perchè non lo sapevo ancora.

P.S. Nicola una domanda, solo per curiosità; ma sei un "controllore" dei selecontrollori?:mrgreen:
La legge non proibisce di fare caccia di selezione con armi da caccia semiautomatiche. Non parla neanche di ottiche, per la legge nazionale la caccia di selezione la potresti fare anche senza il cannocchiale e con qualsiasi calibro consentito per la caccia, l'importante è la valutazione del capo, ed è anche importante colpire in modo da non far soffrire inutilmente il selvatico. Giovanni, non faccio il controllore, alludevo a una figura. Dove caccio siamo tutti padroni, siamo tutti soci con gli stessi diritti e doveri, come in tutte le società che si rispetti ci vuole qualcuno che ha qualche responsabilità in più. L'anno scorso, ho ancora firmato i tesserini e consegnato le fascette per la caccia di selezione. Qui la caccia di selezione è controllata molto bene, il direttore è il responsabile dell'andamento, il territorio è diviso in zone, le zone sono libere, chi esce per la selezione deve andare a registrarsi su un apposito registro delle uscite, nome cognome, zona scelta, orario della mattina, e orario di uscita del pomeriggio. Se tira, immediatamente deve telefonare al direttore e dichiarare il tiro, e l'esito della fucilata. Se occorre il cane da sangue chiama direttamente l'abilitato al recupero e comunica il nominativo al direttore che a sua volta lo comunica alla forestale. Se il capo è stato abbattuto la verifica va fatta dal direttore o da un suo incaricato.
 
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