Premesso che la scelta di un valido “impianto balistico” va effettuata in base a numerose circostanze ben ponderate quali:
legislazioni, tipologia del selvatico da perseguire, forma di caccia -all’aspetto, di selezione, battuta, cerca, singolarmente, con altri cacciatori ecc.-, periodo (autunno, inverno rigido con neve e gelo), ambiente e genere di ostacoli, visibilità ambientale, fattori di luce (alba, diurna, crepuscolare, notturna ecc.), distanze d’ingaggio, altri selvatici presenti (rischi e pericoli), età e corporatura del cacciatore (salute, resistenza fisica, pesi trasportabili - arma, zaino, sgabelli, ombrelli, impermeabile, vestiario, vettovaglie, binocolo ecc.-), temperamento della persona (nervosa, calma, auto controllo delle emozioni), scelta delle ottiche adeguate,
condividiamo totalmente le opinioni espresse da Giovannit. e da Alessandro il Cacciatore in merito al cal. 9,3.
Per un momento puntiamo invece per così dire “il dito” sulla tipologia delle ottiche, per le quali apriamo una piccola parentesi esprimendo la nostra opinione in base alle nostre esperienze.
Al di là della qualità ecc., la scelta di un buon cannocchiale da installare sopra un’arma deve essere ben oculata non solo in funzione delle esigenze di utilizzo (caccia da appostamento contro selvatici fermi oppure in movimento, condizioni di luce diurna, serale, foschia ecc.), ma soprattutto in base all’età del cacciatore (fondamentale!) poiché con il variare degli anni l’iride della pupilla umana si restringe. Mentre in un giovane la pupilla si dilata con l’oscurità fino al diametro di 7 mm. (pupilla di entrata), con l’avanzare degli anni essa nell’oscurità si restringe fino a circa 4 mm., mentre in piena luce arriva a circa 2 mm. Mi ricordo che quand’ero giovane utilizzavo cannocchiali e binocoli con tanti ingrandimenti (12x50 e superiori, mi sembrava non bastassero mai…), poi man mano che invecchiavo ho dovuto “ridimensionare” progressivamente la tipologia delle mie ottiche, ovvero mantenendo sì grande il diametro dell’obiettivo ma riducendo il numero degli ingrandimenti arrivando ad utilizzare ottiche 8x60, 7x50 e 6x50 per poter vedere ben “luminoso” il selvatico particolarmente in certe condizioni di luce (alba, crepuscolo, foschia densa, dentro le foreste ecc.)…. ed al tempo stesso ridurre le distanze di tiro. Poiché cacciamo principalmente in foresta con tiri brevi o ravvicinati (0>60 mt.), da una decina d’anni ci troviamo molto bene con un punto rosso Docter Sight II sulle nostre Brow. Bar L.T. 9,3x62. E’ pur vero che lo scorso anno insieme a Barone Rosso (7 Gennaio 2017, ore 10,15 con 27°C sotto zero, eravamo “piantati” da oltre due ore in mezzo metro di neve per “chiudere” una valle contro possibili fughe di selvatici) confidando sull’indiscussa affidabilità dell’ottimo impianto balistico che brandeggiavo, “azzardando” più colpi ho tirato giù un verro di 132 kg., neanche tanto grosso ma “tutto muscolo”, sparandogli palle Swift A-Frame 250 grs. mentre fra cespugli mezzi spogli ed innevati camminava in salita poco sotto il crinale di una foresta a circa 140 mt. telemetrati, selvatico colpito fortunatamente che rotolò “stecchito” a neppure 60 mt. da noi …. Ma dopo breve tempo il “morto” si è rialzato e se non ci fosse stato Barone Rosso ad inchiodarlo neanche 10 mt. davanti a me (io convinto che fosse rimasto “secco” per la felicità non avevo ricaricato l’arma … ed il verro mi stava caricando…) penso proprio che la “storia” sarebbe finita in tragedia anche perché dopo gli spari un paio d’Orsi “sfrascando” alle nostre spalle stavano “scendendo” verso noi sicuri di trovare un bel pasto caldo caldo …. plantigradi che Michele (da me ribattezzato San Michele) ha “convinto” prontamente cambiare direzione … mentre tutti gli altri cacciatori del nostro gruppo erano ben più avanti, circa due km. dopo noi, verso le zone più alte delle montagne circostanti …. Cosa avevo sparato? Cartucce ricaricate con polvere Vithavouri N540, palle Swift A-Frame 250 grs (dose polvere gr. 62) palle pesanti bonderizzate.
Allo scuoiamento tre miei colpi furono rinvenuti così: una palla aveva spappolato l’arto sx ant., una palla aveva leso le Apofidi ed una palla aveva “strisciato” sulla spina dorsale: dei due colpi sparati in rapidissima successione da Michele uno aveva staccato di netto l’attaccatura della colonna vertebrale sul collo (il selvatico era rimasto un’attimo “paralizzato” in piedi) mentre il 2° aveva spappolato il cervello con buona parte di uscita di materia celebrale (quando il Verro crollò a terra).
Personalmente il cal. 9,3 –classe 0.366- (x62 oppure x74R o i vari “cugini” classe 35 –Whelen, Winch, Norma) noi lo consiglieremo a chiunque al posto del cal. 30,06 escludendo il cal. 9,3x64, il 358 Norma Mag. ed il 375 HH perchè sono entrambe troppo “ostici” ed esuberanti per quasi tutta la selvaggina Europea). Un calibro che invece gli può stare bene al passo è il cal. 338 Winc. Mag. (stessa resa del 9,3x62 nei tiri brevi ma che invece nei tiri lunghi supera alla grande per radenza e potenza), calibri che sono entrambe ben gestibili se utilizzati in carabine semi automatiche, con rinculo contenuto perché smorzato dal cinematismo di funzionamento della meccanica: ben tutt’altra cosa invece se impiegati in carabine con otturatore girevole scorrevole, armi che richiedono “fisico” in quanto l’elevata potenza dei calibri esprime il meglio di se stessi …. e si sente proprio tutta ! Il cal. 338 Winc. Mag. noi lo abbiamo impiegato per anni con successo utilizzando carabine semi auto (Brow. Bar mod. Safari) e ad otturatore scorrevole (Sabatti Rover EDL): quest’ultimo, con la palla adatta, da grandi soddisfazioni nei tiri molto lunghi contro selvatici “tosti” come i nostri grossi Cervi da 250>350 kg., ma “picchia” sulla mia spalla ! D’altra parte la legge della fisica riguardate la balistica evidenzia che il contraccolpo è direttamente proporzionato sia al peso dell’arma che al peso ed alla velocità d’uscita della palla dalla volata di un fucile: l’arma con otturatore girevole-scorrevole in questo calibro Americano non è più adatto per me che in Dicembre sull’uscio di casa peso si e no 62 kg. … con vestiario imbottito invernale e scarponi compresi ….
Il rinculo del 9,3 nelle nostre carabine semiautomatiche Brow. Bar L.T. è ben gestibile, modesto, affatto preoccupante, anche perché la caccia si effettua nel periodo Autunno-Invernale con temperature “freddine”, almeno qui da noi, motivo per il quale siamo sempre ben coperti con indumenti adeguati contro le intemperie: vogliamo dire che il contraccolpo è sempre bene ammortizzato e più che accettabile, anche per una donna, oltretutto affievolito dalla carica di adrenalina che c’investe al momento dello sparo … in certe situazioni non abbiamo avuto neppure il tempo di ascoltarlo, di sentirlo, come aver sparato con niente in mano…
Riteniamo che il 30,06 sia indubbiamente un’ottimo calibro per Cinghiali ed altri ungulati fino ad un certo peso e dimensione, però pecca di peso e velocità rispetto ad altri cal. 300: preferibili i vari 300 Mag. (Winch, Reming., Blaser, Dakota ecc. per una questione di “Shock idro-dinamico”) oppure con qualche riserva i vari 0.350 in alternativa al 0.338 Winc. Mag.; in Italia da tempo si trovano molti Cinghiali provenienti da importazione e da incroci con quelli dell’Est Europa, con pesi elevati, qualche volta anche ben oltre i 200 kg. e quindi per noi il cal. 9,3 (classe 0,366) ed il 0.338 non sono affatto fuori posto !
Poiché Maria ed io non siamo né dei “Buffalo Bill” né dei “cecchini”, con un grosso calibro in mano di buona potenza risolviamo ugualmente qualsiasi situazione anche pericolosa, a condizione di sparare palle dure e pesanti, di costruzione complessa e sempre sul “telaio” oppure su ossa “lunghe” del selvatico: se poi parliamo di ambiente boschivo, ricco di tanti ostacoli spesso imprevedibili, il grosso calibro con palla dura molto pesante “dice sempre la sua” e con disinvoltura “sfrasca” che è un piacere … convince sempre …. può avere soltanto amici ….
Dalle nostre 9,3x62 escono palle da caccia pesanti da 250>285 grani con una velocità alla volata di circa 760 mts , tanti se consideriamo che le nostre Brow. Bar II Long Trac hanno le canne corte (appena cm. 51) ed oltretutto per contenere l’impennata ed il rilevamento mantenendo in asse l’arma puntata sul bersaglio nella ripetizione dei colpi, anni addietro abbiamo fatto eseguire da specialisti Italiani di settore, n. 4 tagli longitudinali in prossimità della volata, n. 2 laterali e n. 2 superiori. Così configurate queste armi sono l’ideale in foresta, ottime, corte e ben gestibili nei tiri ravvicinati e/o brevi tipici dell’ambiente forestale contro selvatici autentici di tutto rispetto, talvolta vere “locomotive” che solo un grosso calibro può convincere alla resa incondizionata …. Nei tiri ravvicinati contro selvatici particolarmente robusti impieghiamo palle Swift A-Frame da 300 grs.
Chi ha provato il 9,3 oppure il 338 Winc. Mag. non li cambia più: quest’ultimo è più performante per i tiri a lunga distanza, mentre il 9,3 è insuperabile per la caccia in foresta con tiri brevi: sono consigliabili entrambe in certe zone, oseremo dire “obbligatori” contro alcuni selvatici (Grossi Cinghiali, Cervi della Classe 4 o 5 e simili) e quindi non solamente per difenderci da eventuali abbracci di “Zio Martino” !
Peso elevato con alta Densità Sezionale sono caratteristiche che poche munizioni possiedono: bisogna “salire” di calibro per trovarle adeguatamente insieme, palle davvero micidiali !
Non dobbiamo mai dimenticare che è solamente il peso e l’elevato valore di Densità Sezionale, sommato ad una buona velocità, che determina l’abbattimento !!! Pertanto nei tiri brevi utilizziamo soltanto palle pesantissime 285>300 gr. nel cal. 9,3x62 perché per gli abbattimenti è molto più importante il peso rispetto la velocità !! In questi frangenti noi impieghiamo con soddisfazione palle bonderizzate Lapua Mega 285 gr. e Swift A-Frame 300 gr., doppiando subito il colpo contro tutti i selvatici robusti e/o pericolosi anche se a terra. Utilizziamo la Swift A-Frame 250 gr. solo per i tiri più lunghi: tutte hanno un’ottimo Killing Power e (secondo l’indice di Taylor) un’altrettanto valore molto elevato di TKO. Dopo molti anni di utilizzo, possiamo affermare che il 9,3x62 con queste munizioni è uno stupendo impianto balistico nelle situazioni di grave pericolo: un vero “Salva Vita” perché ci tira sempre fuori dai guai !
Riportiamo qui sotto il Confronto dei cal. 9,3x62 (mm. 9,30) e cal. 338 Win. Mag. (mm. 8,62) con il cal. 30,06 (mm.7,62) - Le rilevazioni, effettuate in data 02.02.2012, le abbiamo fatte sulle nostre armi semi-automatiche Browning Bar II mod. Safari cal 338 W.M., Browning Bar Long Trac II cal. 9,3x62 (canna lunga soltanto cm. 51 e con n. 4 tagli stabilizzatori sulla canna in prossimità della volata), e sulla carabina Sabatti Rover EDL cal. 338 Winc. Mag.: inizialmente il cronografo era stato fissato a metri 2 metri dalla volata e spostato successivamente in base alle varie distanze.
Calibro 9,3 x 62
La palla Swift A-Frame 250 grs. (16,2 grm) con 62 grani di polvere Vihtavouri N540 sviluppa:
Energia c.= 16,20:1000 =0,01620 : 2=0,00810 x 552.049 (743x743)=4.472 Joules : 9,8= 456 kgm
Velocità a mt. 0 = fps. 2.438 mts. 743 - En/c. J. 4.472 - kgm. 456 Ki. P. 10,59 TKO 3,19
Velocità a mt. 25 = fps. 2.388 mts. 728 - En/c. J. 4.293 - kgm. 438 Ki. P. 10,38 TKO 3,12
Velocità a mt. 50 = fps. 2.316 mts. 706 - En/c. J. 4.037 - kgm. 412 Ki. P. 10,06 TKO 3,03
Velocità a mt. 100 = fps. 2.195 mts. 669 - En/c. J. 3.625 - kgm. 370 Ki. P. 9,54 TKO 2,87
Velocità a mt. 150 = fps. 2.073 mts. 632 - En/c. J. 3.235 - kgm. 330 Ki. P. 9,01 TKO 2,71
La palla Lapua Mega 285 grs. (18,5 grm) con 60 grani di polvere Vihtavouri N540 sviluppa:
Energia = 18,50: 1000 = 0,0185: 2 = 0,00925 x 469.225 (685x685)=4.340 Joules : 9,81=442 kgm.
Velocità a mt. 0 = fps. 2.247 mts. 685 - En/c. J. 4.340 - kgm. 442 Ki. P. 11,22 TKO 3,35
Velocità a mt. 25 = fps. 2.178 mts. 664 - En/c. J. 4.078 - kgm. 416 Ki. P. 10,88 TKO 3,25
Velocità a mt. 50 = fps. 2.113 mts. 644 - En/c. J. 3.836 - kgm. 391 Ki. P. 10,55 TKO 3,15
Velocità a mt. 100 = fps. 1.978 mts. 603 - En/c. J. 3.363 - kgm. 343 Ki. P. 9,88 TKO 2,95
Calibro 338 Winch. Mag.
Palla originale Winch. Partition Gold 250 grs. (con semiaut. Brow. Bar canna cm. 51)
Velocità effettiva delle Winchester Supreme con Palla Nosler Partition Gold da 250 grs.
Energia = 16,20:1000 = 0,01620 : 2 =0,00810x 632.025(795x795) = 5.119 Joules: 9,81= 522 kgm
Energia a mt. 0 = fps. 2608 mts. 795 - En. J. 5.119:9,81= kgm. 522 Ki.P. 10,52 TKO 3,15
Energia a mt. 25 = fps. 2.569 mts. 783 - En. J. 4.966:9,81= kgm. 506 Ki.P. 10,36 TKO 3,09
Energia a mt. 50 = fps. 2.530 mts. 771 - En. J. 4.815:9,81= kgm. 491 Ki.P. 10,21 TKO 2,99
Energia a mt. 100 = fps. 2.452 mts. 747 - En. J. 4.520:9,81= kgm. 461 Ki.P. 9,89 TKO 2,83
Energia a mt. 150 = fps. 2.347 mts. 714 - En. J. 4.129:9,81= kgm. 421 Ki.P. 9,46 TKO 2,74
Palla Swift A-Frame 275 grs. – 17,82 gr. cal. 338 W.M. - DS 0,344
(nella carabina Sabatti Rover 870 EDL- canna cm. 60)
Energia= 17,82:1000 = 0,01782: 2=0,00891x 613.089(783x783)= 5.463 Joules : 9,81 = 557 kgm
Velocità a mt. 0 = fps. 2.570 mts. 783 En/c. J. 5.463:9,81=kgm. 557 Ki.P. 11,42 TKO 3,41
Velocità a mt. 25 = fps. 2.518 mts. 768 En/c. J. 5.441:9,81=kgm. 555 Ki.P. 11,20 TKO 3,34
Velocità a mt. 50 = fps. 2.467 mts. 750 En/c. J. 5.330:9,81=kgm. 543 Ki.P. 10,94 TKO 3,28
Velocità a mt. 100 = fps. 2.364 mts. 721 En/c. J. 5.108:9,81=kgm. 521 Ki 10,52 TKO 3,14
Velocità a mt. 150 = fps. 2.262 mts. 689 En/c. J. 4.242:9,81=kgm. 432 Ki.P. 10,04 TKO 3,00
cal. 30,06 palla Lapua Mega 200 gr.
Velocità a mt. 0 = fps 2.460 mts. 795 - En./c. J. 3.892 - kgm. 397 Ki. P. 7,51 TKO 2,24
Velocità a mt. 25 = fps 2.543 mts. 775 - En./c. J. 3.785 - kgm. 385 Ki. P. 7,32 TKO 2,18
Velocità a mt. 50 = fps 2.477 mts. 755 - En./c. J. 3.678 - kgm. 375 Ki. P. 7,13 TKO 2,12
Velocità a mt. 100 = fps 2.274 mts. 693 - En./c. J. 3.108 - kgm. 317 Ki. P. 6,54 TKO 1,95
Notare le grandi differenze che ci sono nei valori di energia rilevate -Kilogrammetri, Killing Power ed indice di Taylor (TKO) - sia alla volata che alle varie distanze : i numeri parlano da soli.
Vorremo far notare un particolare molto interessante: i valori del cal. 9,3x62 nella nostra carabina semi automatica (canna lunga soltanto cm. 51 e con n. 4 tagli stabilizzatori sulla canna) indicano che la palla Swift A-Frame da 250 grani (16,2 grammi) alla distanza di metri 150 sviluppa energie cinetiche ecc. che il cal. 30,06 NON sviluppa neppure alla bocca con la sua palla più pesante da 200 grani. Questo è il motivo per il quale noi insistiamo sull’importanza di un diametro elevato del calibro in funzione della tipologia di selvatico perseguito, del peso e della densità sezionale della palla, che in ogni caso dev’essere bonderizzata, di costruzione complessa ed abbastanza dura senza “gavitare” quando raggiunge un selvatico robusto.
Innanzi tutto nei tiri brevi la palla morbida NON ferma l’animale coriaceo !
In particolare impiegando calibri velocissimi come il cal. 338 W.M. nei tiri brevi (0>60 mt.) o molto ravvicinati (0>30 mt.) soprattutto contro animali coriacei e pericolosi è obbligatorio utilizzare soltanto una palla dura, grossa e molto pesante (ma non blindata!) 250>275 grs.: diversamente, data l’altissima velocità d’impatto, una palla morbida si distrugge in superficie a contatto con la pelle setolosa e coriacea, non entra e non crea il danno che invece è assolutamente necessario per bloccare l’animale sul posto! La palla morbida crea soltanto un’inutile ampia ferita superficiale ma non penetra, non passa né il consistente strato adiposo di grasso e neppure le poderose fasce muscolari sottostanti, ovvero NON rompe proprio niente, non fa danni importanti con grave pericolo per il cacciatore !!
Inoltre è preferibile utilizzare una palla grossa, poco appuntita, dura e pesante bonderizzata ad espansione controllata rispetto ad una più leggera e veloce, perché il canale che si crea con la palla grossa all’interno del corpo è più largo (anche l’espansione, la deformazione e l’energia è superiore) e quindi il danno è maggiore !!!
La spiegazione è presto data: una palla (ammesso che nel suo percorso non trovi ostacoli quali rametti, frasche, steli di erba alta, ecc.) quando colpisce un robusto animale selvatico (e l’angolo di tiro è molto importante!) deve passare la pelle setolosa e coriacea, poi lo spesso strato di grasso adiposo ed inoltre fare scoppiare le poderose fasce muscolari sottostanti, rompere le ossa lunghe e robuste (spina dorsale, gabbia toracica, costole, sterno, vertebre, spalla ecc.), provocare l’esplosione delle masse (dei tessuti e dei liquidi) per ottenere quell’elevato “SHOCK” idrodinamico necessario BLOCCARE l’animale sul posto! ATTENZIONE: parliamo di BLOCCARE l’animale perché UCCIDERE è tutta un’altra storia ! Un lavoro arduo, molto difficile ed assai complesso che soltanto una palla abbastanza dura, di costruzione complessa e che mantenga tutto il suo peso può garantirci !!! Questo è in sintesi il motivo che ci obbliga utilizzare una palla molto dura ma NON BLINDATA perché la palla si deve aprire “a fungo” cedendo il massimo dell’energia posseduta all’interno del corpo dell’animale, e quindi non fare soltanto un “buco di passata” tipico delle palle blindate !! Con un “buco di passata” il selvatico ha due reazioni: o fugge (per morire chissà quando e dove) oppure ci assale immediatamente !! L’adulto assale sempre ... occhio !!
Spesso un solo colpo non ferma sul posto un grosso ungulato, soprattutto se in fuga ferito, spaventato o molto eccitato. NON sottovalutare mai la potenza e la resistenza alle ferite degli animali in queste situazioni perché sono sovraccarichi di adrenalina (il migliore ormone antishock !), NON sentono i colpi, NON hanno paura di niente e pertanto sono estremamente pericolosi perché se ci individuano possono caricarci decisi travolgerci seriamente intenzionati ucciderci poiché in quel momento noi rappresentiamo per loro una seria minaccia di grave pericolo, la peggiore per la loro incolumità !!!
Attenzione: la carica di un grosso Cinghiale (verro) di 250>300 kg. o di un Cervo maschio adulto infuriato di 300>350 kg. può essere ugualmente molto pericolosa !!! Anche un Capriolo maschio “messo alle strette” o senza di via di fuga è altrettanto pericoloso: a testa bassa ci può caricare cercando di aprirci la pancia con le sue corna !!
Il 1° colpo è Assolutamente il più Importante perché deve Bloccare l’animale sul posto, sempre accompagnato immediatamente da un 2° colpo che gli tolga la vitalità, soprattutto se questi animali pericolosi sono intenzionati caricarci: i tiri frontali sono sempre molto difficli ed impegnativi !!!
Ecco perché è indispensabile conoscere bene l’anatomia del corpo degli Ungulati che intendiamo perseguire.
Giorgio e Maria