SPRINGER TOSCANO;n1839620 Alberto....ogni calibro ha il suo peso aureo di palla....il 30/06 con palle oltre i 180 grs è castrato....per di più se a palle pesanti (e quindi polvere lenta) abbini una canna corta. A caccia il 30/06 da il meglio di sé con palle da 165 ai 180 grs....e in canna corta meglio ha scritto:Ciao Springer, anche io ho sempre ricaricato il 30-06 con palle da 165 o180 grs.....la 220 grs. non l'ho mai ricaricata per caccia perche' mi sembrava una forzatura. Ed e' per questo motivo che ho preso il 35, ritenendolo piu' idoneo a tirare palle di quel peso o piu', rimanendo comunque nel peso medio per questo calibro (il range palla per il 35 va' da 180 a 300 grs.).
Il confronto di velocita' delle rispettive palle, a parita' di peso tra il 30-06 e il 35 (tipo quella che ho postato a Walker), la dovetti fare per forza gia' quando acquistai la carabina. Ti dico "per forza" perche' appena preso il ferro e preparato un po' di munizioni, andai al poligono per fare le dovute prove....gli amici del poligono quando si accorsero del calibro che stavo utilizzando, iniziarono subito a prendermi in giro dicendomi "ti sei comprato il bisteccone", riferendosi all'aspetto cicciotto della palla, convinti anche loro che una palla cosi', su di un bossolo del 30-06 fosse "lenta e pesante". Allora, visto che avevo materiale da ricarica per tutti e due i calibri (di palle da 220 grs per il 30-06 ne comprai sfuse giusto qualcuna per poter fare la prova), approntai una decina di cartucce per ognuna e tornai al poligono la settimana successiva. La morale della favola fu' che due di queste persone chiamarono, tramite armeria, il distributore per poter acquistare le ultime due carabine disponibili.
Per quanto riguarda lo shock idrodinamico e leggendo la risposta che hai dato a Novellino, non posso che confermare quello che hai affermato sul colpo agli intestini o all'inguine. E' successo anche a me con i calibri 30 qualche volta e la reazione del cinghiale e' stata sempre la stessa (hanno continuato a correre); diversa invece con la 35. Per spiegartelo ti racconto un episodio che puo' dare qualche spunto: quel giorno mi trovavo di controposta su di un versante di una collina boscata sotto alla quale c'era un prato di circa cento metri dopo il quale altra macchia in salita. Ero di controposta da solo perche' la battuta si svolgeva sull'altro versante della montagna. Dopo un paio d'ore che ero li, nel massimo silenzio, ho sentito un leggero fruscio provenire dalla macchia di fronte; avendo riconosciuto il "classico" rumore ho iniziato a guardare fisso verso il prato sotto di me. Dopo appena due minuti e' apparso dalla macchia di fronte un cinghiale che, alla chetichella ed al trotto, cercava di attraversare il prato (senza avere cani al seguito) in diagonale rispetto alla mia posizione. Lo mirai avanti, circa un palmo avanti al muso (la distanza era di circa 90 metri) e feci partire il colpo. Vidi l'animale che si mise immediatamente seduto per poi iniziare a tremare rimanendo immobile...mirai di nuovo alla testa e si concluse il discorso. Quando mi sono avvicinato al selvatico mi sono reso conto di aver dato poco anticipo, pur mirando un palmo avanti al suo grifo, lo avevo colpito in "pieno inguine". Credimi, con i calibri trenta "non" mi era mai capitato un episodio del genere, rimasi veramente sorpreso. Per la cronaca, in quell'occasione, utilizzai una nosler partition da 225 grs. e l'animale pesava 80 chili.
Lascio a te (e ad altri utenti) le dovute conclusioni.
Un saluto
Alberto
Ultima modifica: