Come vi avevo accennato, ieri sera son rientrato dalla Bulgaria in Casa di Caccia in Romania, appena in tempo per evitare una nevicata che in meno di mezz'ora ha coperto tutto.
Questa mattina, presa la Jeep, il fido Max ed il buon George, dopo una veloce visita oculare al lago in gran parte ghiacciato, la vista di un buon numero di oche già al pascolo sulle terre seminate confinanti con questo, intorno le 8,30 son andato per boschi.
Anche qui, le centinaia di ettari confinanti, erano imbiancate con uno spessore intorno ai 2/3 cm., mentre gran parte del bosco era "pulito".
Messo il beeper a Max, caricato il 20ino Benelli, lasciato George alla guida della Jeep, mi sono incamminato sullo stradello come mio solito. Dopo circa 500 metri è partita la prima serie di 7 beep con Max in ferma, ma a dieci metri da lui, si invola la prima Regina.
La vedo, non faccio in tempo neppure ad imbracciare che si infitta.
Continuiamo la cacciate e, distante neppure 400 metri, risento prima 5 beep, silenzio e più giù di una 15ina di metri, ancora 6 beep.
Mi avvio a pie lesto e vedo un'altra becca che si invola verso il folto del bosco.
Incomincio ad innervosirmi perchè solitamente prendono l'uscita e non l'interno.
Mi guardo scioccamente intorno cercando qualcosa che possa dar loro scandalo o disturbo ma non vi è nulla di tale.
Rifletto ripensando alle varie esperienze passate e mi rispondo con logicità: per star ferme su tutti sti beep son di nuovo arrivo, ma si involano verso l'interno perchè son nervose a causa della neve.
Continuo la cacciata che scivolo sulla neve ghiacciata dello stradello finendo in terra.
Ora - apro una parentesi - dovete sapere che ho il "vizio di cadere spesso" e questa è una dote tramandatami da mio padre !!!
Di ciò ne sono ben felice perchè - questo consiglio lo do a chi ha ancora la fortuna di averlo il padre - nonostante a caccia fosse un rompiscatole sempre a rimproverarmi anche per come imbracciavo il fucile, a sgridarmi se tiravo a qualche volatile a cui "non si vedevano chiaramente le zampe"... godetevi, finchè potete, questa persona molto molto cara pazientando sempre con lui.
Arriverà, purtroppo, il giorno in cui sentirete la mancanza di quella presenza amorevolmente ingombrante !!!
Questo mi succede - come penso accadesse a lui - per la tensione nervosa, per la concentrazione nell'ascoltare ogni minimo rumore senza porre attenzione ad altro.
Rialzatomi dalla caduta, noto sulla mia destra Max naso in terra che stringe tra le erbacce, mi affretto a pulire il fucile dalla neve e sto spazzolandomi il Barbour, che dinanzi/sinistra nel seminato vedo venirmi incontro una lepre.
Automaticamente mi inginocchio, imbraccio ed attendo che si avvicini perchè ho in canna piombo 10 e di seconda il 7.
Arrivato a circa 20 metri gli tiro, si ribalta e con la seconda botta resta li.
Lo prendo per le zampe ben felice e noto che è enorme, lungo oltre 1,40, e poi peserà oltre 6 kili !!!
Mi raggiunge George con la Jeep, foto canonica, caricata la lepre in auto, continuo sino alle 13,30 quando, dopo altre 3 becche levate ma non incarnierate ed... ancora 3 cadute, si torna a casa.
Mangio 4 fette di pane con pomodoro e abbondante del mio olio extravergine andandomene poi a scaldarmi a letto.
Verso le 15 ripartiamo tutti 3 per visionare un altro bosco, attendendo la sera per controllare quante becche vi escano.
Dovete sapere che questo bosco - quello che mi ha fruttato più regine sino ad oggi - fa da corona su tre lati ad un seminato a grano di circa 500 ettari.
Parto con Max controvento, per facilitargli l'usta, ma dopo oltre 2 km non ha fatto alcun accenno di ferma.
Continuo con pazienza quando in lontananza, ad oltre 700 metri li dove si forma la corona del bosco e finisce il seminato, vedo delle sagome scure al pascolo.
Capisco subito esser cinghiali quindi, ritorno sui mie passi, prendo Max, gli tolgo il beeper e lo metto in macchina.
Con George ci avviciniamo di circa 30 metri su una altura e ne contiamo 22 di cui: 4 scrofe grosse, 10 grandicelli, 6 più piccoli e 2 enormi capibranco messisi distanti ai 2 lati opposti del seminato e del gruppo a guardia.
Noto subito che, a mio favore ho il vento e quindi non possono fiutarmi, una leggera nebbia che sta scendendo, ma solo 3 brennek cal.20 in cartucciera.
Mi alleggerisco di tutto quel che posso - cartucce del 10 e 7 compreso - comunico a George di stare in macchina con i vetri chiusi, se possibile neppure RESPIRARE e che se dovesse sentire degli spari... raggiungermi immediatamente con la Jeep.
Detto ciò inizio ad incamminarmi, piano piano verso di loro,cercando di non inciampare in spini ed arbusti seguendo il limitare del bosco. Di tanto in tanto, col cuore che mi batte ed il fiatone, mi fermo ed osservo il gruppetto.
Continuo ancor più piano e nonostante il freddo...sto sudando.
Nel frattempo, son passati oltre 30 minuti, i giovincelli mangiando mangiando si avvicinano al bordo del campo venendomi incontro.
Ciò mi rende molto felice ma una delle "grandi scrofe" (è proprio il caso di dirlo), li rintuzza e li riporta in gruppo. Quello che mi preoccupa di più son sempre i 2 maschi guardiani quando, inaspettatamente, lasciano i presidi e si avvicinano al branco.
Intanto son arrivato a circa 50 metri da loro che son giunte le 16,30.
Mi inginocchio tra gli spini e l'erba, mi tolgo il cappello che mi infastidisce ed osservo come fare per avvicinarmi ancor di più.
Guardo, osservo ma niente, dovrei uscire per forza allo scoperto.
Decido di rimanere li immobile sperando che qualche scavezzacollo si avvicini.
Infatti, come se invitati, arrivano sullo stradello 2 dei piccoli ed 1 dei grandicelli a circa 20 metri da me.
Sempre inginocchiato nella neve, mi tengo pronto a far fuoco ma vedo arrivare una delle scrofe che li rintuzza e caccia via, ma si ferma ancor più vicina a me col capo ritto.
Mi da il fianco, si mette a mangiare, imbraccio, miro subito sotto la spalla e faccio fuoco.
Si infuria e urla, prova a scappare ma la seconda e terza palla la bloccano distante 10 metri dalla prima fucilata.
La scena bellissima è stata vedermi venire incontro, a meno di 5 metri, altri 4 giovani che prendono l'interno del bosco e, avendone avuto possibilità, probabilmente sarebbe rimasto li un'altro.
L'abbiamo messo in macchina in 4, pesa circa 180 kili !!!
Per Natale ed il resto delle Feste abbiam di che pasteggiare.
Mimmo Tursi