I tordi al 31 gennaio sono un ricordo per tantissimi. I calendari contano fin quando non arriva il ministero con atto sostitutivo. Poi allo stesso ministero ci vanno gli stessi che sono andati a suo tempo per discutere della comunitaria .... o sono andati quelli della generali ???

Forse avrai ragione...alla fine...ma OGGI questa è una resa.

Ma c'è chi non si arrende, e non sta alle generali.
 
Forse avrai ragione...alla fine...ma OGGI questa è una resa.

Ma c'è chi non si arrende, e non sta alle generali.
potreste anche avere ragione.ma devo farmi rappresentare forse da federcaccia???qui ha fatto nulla per la migratoria specialmente da appostamento.anzi peggio di meno perché gli farebbe comodo sparisse questo tipo di caccia.a federcaccia interessa caccia di selezione e aziende faunistiche a pagamento.quindi federcaccia la mia tessera non ce l avra mai.
 
potreste anche avere ragione.ma devo farmi rappresentare forse da federcaccia???qui ha fatto nulla per la migratoria specialmente da appostamento.anzi peggio di meno perché gli farebbe comodo sparisse questo tipo di caccia.a federcaccia interessa caccia di selezione e aziende faunistiche a pagamento.quindi federcaccia la mia tessera non ce l avra mai.
A parte il fatto che non c'è solo federcaccia, ma il problema è sempre lo stesso: non devi "farti rappresentare".........................
 
Lando è resa accettare le cose così come sono, continuando a foraggiare i complici della 157 e della comunitaria nonchè dei kc ..... e non dico di legambiente ;) ( ma l'ho detto !! ) Un male tutto italiano quello di accontentarsi. Io continuerò per quest'anno a fare l'associativa nella speranza di entrare a far parte di qualcosa che fino ad oggi mi è stato negato. Vicende recenti, mi fanno pensare che le direzioni nazionali sono comnplici del caos anche locale e le discussioni sulla mobilità in Veneto ne sono la riprova. Poi si può combattere anche facendo la tessera con una non riconosciuta, oppure fare la privata e tesserarsi col sindacato venatorio o con ACR. Non sono delegati a parlare con ministeri e regioni ?? Bravi quelli che l'hanno fatto fin d'ora !
o a Napoli in carrozza o alla macchia a far carbone.
 
Lando è resa accettare le cose così come sono, continuando a foraggiare i complici della 157 e della comunitaria nonchè dei kc ..... e non dico di legambiente ;) ( ma l'ho detto !! ) Un male tutto italiano quello di accontentarsi. Io continuerò per quest'anno a fare l'associativa nella speranza di entrare a far parte di qualcosa che fino ad oggi mi è stato negato. Vicende recenti, mi fanno pensare che le direzioni nazionali sono comnplici del caos anche locale e le discussioni sulla mobilità in Veneto ne sono la riprova. Poi si può combattere anche facendo la tessera con una non riconosciuta, oppure fare la privata e tesserarsi col sindacato venatorio o con ACR. Non sono delegati a parlare con ministeri e regioni ?? Bravi quelli che l'hanno fatto fin d'ora !
o a Napoli in carrozza o alla macchia a far carbone.

Mi spiace che alla fine di un problema globale che dovrebbe interessare tutti, siamo fermi a parlare in 3 gatti. Come al solito.
E mi spiace che sembra diventare una diatriba quasi personale tra noi, proprio con te che invece stai facendo proprio quello che io mi auspico facciano in tanti: iniziare a rompere i c0glioni dal basso!
Ripetendo un concetto già espresso in passato, se tutta l'energia che si usa per lamentarsi a chiacchiere fosse veicolata al 10% in azioni pratiche, fosse solo anche quello che stai facendo tu, non pensi che le nostre associazioni potrebbero migliorare?

Fare la tessera con una privata, farla con una associazione non riconosciuta o farla con una di quelle ufficiali solo per "farsi rappresentare", come si leggeva qualche post fa, secondo me è esattamente la stessa cosa, ovvero non serve a un c@zzo.
Mi correggo, l'utilità va valutata in base agli obiettivi che ci si prefiggono: se io faccio la privata perché la mia associazione di ieri mi sta sui c0glioni e voglio levargli i miei 70 euro, allora faccio bene.
Ma se voglio continuare a giocare questa partita, bisogna rassegnarsi a riconoscere i soggetti che possono partecipare.
E se non ci piacciono, proviamo a cambiarli, anche solo dal basso come stai facendo tu.
In uno dei discorsi più famosi del secolo scorso, JFK disse: "Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese!"
Ecco, non chiediamoci cosa possono fare le associazioni.............
E chi si estranea dalla lotta..........[lol.gif]
 
potreste anche avere ragione.ma devo farmi rappresentare forse da federcaccia???qui ha fatto nulla per la migratoria specialmente da appostamento.anzi peggio di meno perché gli farebbe comodo sparisse questo tipo di caccia.a federcaccia interessa caccia di selezione e aziende faunistiche a pagamento.quindi federcaccia la mia tessera non ce l avra mai.


Lorenzo...non è ovunque come da te....
E cmq il problema non sono le sigle ma le persone......ed è importante impegnarsi affinche' queste non rimangano sole....
Come ho scritto sopra il mio discorso è di carattere generale....
 
Le opinioni non le considero, i discorsi non fanno farina, credo che la grande difficoltà nostra sia questo generale menefreghismo con un sottofondo di armata brancaleone. I nostri antagonisti hanno la potenza dei media, dei soldi, della politica e sono spesso sleali, questa è una certezza. Dicendo che c'è del "marcio in Danimarca" dall'Amleto di Shakespeare si dice tutto e niente, è vero ci sono strani avvenimenti e tanto marcio, come mi pare a Roma capitale della mafia e pare ma io non ci credo che tanti siano implicati, un motivo in più per stare attenti e occhi aperti come " gufi " si è una grande novità sapere che certe regioni funzionano come certe realtà e altre no e non solo in ambito venatorio, non è un caso che nelle regioni ci sono il maggior numero di indagati, forse la cosa ha a che fare con le persone.
Lando e Andrea urge una breve cronostoria; anni 90' babele referendaria fu fatta una legge con il consenso di tutti la 157/92 che legava il cacciatore al territorio (e la selvaggina è dello stato) con gli ATC di dimensioni territoriali ottimali per esercitare compiti di gestione con i rappresentanti delle associazioni venatorie riconosciute, rappresentanti ambientali, le organizzazioni agricole e degli enti locali, fu subito evidente che si trattava di carrozzoni, era il modo più di moda allora la spartizione, se il carrozzone ha buone ruote può viaggiare, se senza non si va da nessuna parte. Fu fatta giustamente l'unavi come interlocutore unico, ma troppo bello per essere vero e fatta naufragare, se ci mettiamo leggi con atti amministrativi, 727 c.p., divieto di uccellagione, divieto di deroghe e per finire purtroppo l'ispra finanziato e diretto in linea antagonista e galletti rossi e verdi ostacolanti, credo che le generali e un viaggio al santuario di Lourdes, potrebbe essere buona cosa e risultare l'ultima speranza. Il reato si perseguisce e se qualcuno ne è a conoscenza sa cosa fare. A proposito di associazioni:
[h=1]Associazioni Venatorie Italiane[/h]
In Italia ai sensi dell’articolo 34 della legge Nazionale sulla Caccia n. 157/92 (che trovate a questo link) le Associazioni Venatorie riconosciute sono sette: FIdC, ANUU, ANLC, Enalcaccia, Arci Caccia,Italcaccia e EPS. Ai fini del loro riconoscimento le associazioni venatorie devono:
  • Avere finalità ricreative, formative e tecnico-venatorie;
  • Avere un ordinamento democratico e possedere una stabile organizzazione a carattere nazionale, con adeguati organi periferici;
  • Dimostrare di avere un numero di iscritti non inferiore ad un quindicesimo del totale dei cacciatori calcolato dall’Istituto nazionale di statistica, riferito al 31 dicembre dell’anno precedente quello in cui avviene la presentazione della domanda di riconoscimento;
 
Le opinioni non le considero, i discorsi non fanno farina, credo che la grande difficoltà nostra sia questo generale menefreghismo con un sottofondo di armata brancaleone. I nostri antagonisti hanno la potenza dei media, dei soldi, della politica e sono spesso sleali, questa è una certezza. Dicendo che c'è del "marcio in Danimarca" dall'Amleto di Shakespeare si dice tutto e niente, è vero ci sono strani avvenimenti e tanto marcio, come mi pare a Roma capitale della mafia e pare ma io non ci credo che tanti siano implicati, un motivo in più per stare attenti e occhi aperti come " gufi " si è una grande novità sapere che certe regioni funzionano come certe realtà e altre no e non solo in ambito venatorio, non è un caso che nelle regioni ci sono il maggior numero di indagati, forse la cosa ha a che fare con le persone.
Lando e Andrea urge una breve cronostoria; anni 90' babele referendaria fu fatta una legge con il consenso di tutti la 157/92 che legava il cacciatore al territorio (e la selvaggina è dello stato) con gli ATC di dimensioni territoriali ottimali per esercitare compiti di gestione con i rappresentanti delle associazioni venatorie riconosciute, rappresentanti ambientali, le organizzazioni agricole e degli enti locali, fu subito evidente che si trattava di carrozzoni, era il modo più di moda allora la spartizione, se il carrozzone ha buone ruote può viaggiare, se senza non si va da nessuna parte. Fu fatta giustamente l'unavi come interlocutore unico, ma troppo bello per essere vero e fatta naufragare, se ci mettiamo leggi con atti amministrativi, 727 c.p., divieto di uccellagione, divieto di deroghe e per finire purtroppo l'ispra finanziato e diretto in linea antagonista e galletti rossi e verdi ostacolanti, credo che le generali e un viaggio al santuario di Lourdes, potrebbe essere buona cosa e risultare l'ultima speranza. Il reato si perseguisce e se qualcuno ne è a conoscenza sa cosa fare. A proposito di associazioni:
[h=1]Associazioni Venatorie Italiane[/h]
In Italia ai sensi dell’articolo 34 della legge Nazionale sulla Caccia n. 157/92 (che trovate a questo link) le Associazioni Venatorie riconosciute sono sette: FIdC, ANUU, ANLC, Enalcaccia, Arci Caccia,Italcaccia e EPS. Ai fini del loro riconoscimento le associazioni venatorie devono:
  • Avere finalità ricreative, formative e tecnico-venatorie;
  • Avere un ordinamento democratico e possedere una stabile organizzazione a carattere nazionale, con adeguati organi periferici;
  • Dimostrare di avere un numero di iscritti non inferiore ad un quindicesimo del totale dei cacciatori calcolato dall’Istituto nazionale di statistica, riferito al 31 dicembre dell’anno precedente quello in cui avviene la presentazione della domanda di riconoscimento;


Hai ragione Romano!
Hai fatto un breve ma efficace riassunto degli ultimi 30 anni della caccia in Italia.
Il rammarico per quello che poteva essere ma non è stato spesso e grande,cosi come spesso e troppo semplicistico ragionare nel 2016 senza calarsi nella realtà di ciò che era la situazione nel 1990.....gli anni dei FORTI attacchi referendari.
Di errori il mondo venatorio ne ha commessi tanti,troppi....ma sono dell'idea che fino a quando c'è anche solo una persona che lotta x la nostra passione sia nostro dovere stare dalla sua parte.....è di persone che hanno ancora voglia di lottare ne vedo parecchia.....
Forse non sarà sufficiente....forse è tardi x combattere con i mezzi che abbiamo a disposizione,che spesso sembrano nulla contro le angherie di chi dovrebbe tutelare i diritti di tutti i cittadini...ma io di altri non ne conosco quindi continuo a fare quello che ho sempre fatto convinto sempre di più che non ci siano alternative valide e percorribili.
Ciao!!!!!!!!
 

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