Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO
Carissimi amici Cacciatori,
rieccomi a voi dopo qualche settimana passata a caccia, sempre qui in Romania, nella Nuova Riserva Fuori Delta Danubio.
In questi passati giorni son venuti a trovarmi tanti amici del Club, alcuni dei vecchi e molti nuovi tra cui, un figlio che ha voluto offrire la cacciata a suo padre per poter passare insieme a lui dei momenti che da troppi anni non avvenivano più.
Partirò proprio con raccontarvi della cacciata fatta con questi signori per narrarvi di storie umane, aneddoti e momenti venatori.
Sono andato personalmente a riceverli a Bucarest e sin dal primo sguardo si notava il vissuto passato da quest’uomo 78enne, roccioso e corpulento con delle mani callose e fortissime al contempo.
I suoi occhi mostravano una pulizia d’animo ed una fierezza che difficilmente ho visto, tranne se non rivolgo la mente ai nostri nonni e padri che han visto e vissuto cose che noi abbiamo solo studiato o veduto a cinema.
La stessa forza e decisione ho notato in suo figlio, il quale lo osservava e accudiva – in verità pochissimo e solo quale traduttore - mostrandosi orgoglioso e fiero di appartenere allo stesso sangue, alla stessa genia.
Siamo partiti da Bucarest, dicevo, per raggiungere la zona di caccia arrivando anche tardi visto il “benedetto” traffico di quella città, ma anche se stanchi decisamente ben pronti per la cacciata del giorno dopo.
Ricordate i precedenti racconti, quando vi narro della nuova postazione fatta dopo due giorni di ricerche e di lavoro ? Bene, ho deciso di far cacciare loro proprio li, anche se preoccupato per il tragitto di circa 60 metri che il papà avrebbe dovuto fare nel fango ed acqua. Quando ho espresso lui questa mia preoccupazione, mi ha ringraziato sorridendomi, dicendomi di aver ancora buone gambe e che un buon bastone sarebbe stato molto ben accetto. La mattina successiva quindi, partiti di buon ora come mio e nostro solito, si son posizionati nel capanno ben pronti ed emozionati per questa avventura, camminando spedito e leggero nel fango ed acqua.
Già dai primi passi e movenze ho immaginato quante migliaia di ettolitri di acqua avrà solcato, quanti milioni di becchipiatti avrà visto nella sua vita e di questi quanti fucilati !!!
La conferma l’ho avuta già subito dopo neppure dieci minuti con le prime fucilate all’ultimo buio e ancora poi quando, intorno alle 10 gli ho telefonato chiedendogli se volesse smettere e lui, quasi offeso, mi ha risposto di esser freschissimo e che ora sarebbe venuto il bello, quindi… arrivederci al tramonto.
Quando alle 17 circa sono andato a riprenderlo l’ho trovato caricatissimo per le varie decine di anatre abbattute, ma anche un po’ “scocciato” perché delle centinaia di oche lombardelle che l’avevano visitato, era riuscito ad incarnierarne solo 3 perché, al momento di “cadere”, si alzavano non permettendogli la fucilata.
Gli ho spiegato il metodo mio personale per cacciarle e come nascondersi mimetizzandosi e rimaner immobili durante il loro andirivieni e lui, attentissimo come un fanciullo, chiedendomi ancora lumi per meglio fare i giorni successivi, ha poi messo in atto tanto bene l’insegnamento che a casa son giunte molte catture.
Tutti i quattro giorni di caccia passati con loro son stati bellissimi e pieni di emozioni umane, ma mi son commosso quando in aeroporto ci siam salutati ed egli, con occhi fermi ma lucidi, mi ha abbracciato e ringraziato per la caccia, per la natura, per la quantità di voli di selvaggina visti, ma principalmente per aver vissuto 4 giorni intensi ed indimenticabili al fianco di suo figlio, che la vita frenetica e lavorativa, ha portato lontano da lui da molti, troppi anni.
Ciao a tutti,
inizio subito con ringraziare Mimmo per questi stupendi giorni di caccia 14-17 nov. 2011: i più belli per un cacciatore novello come me, e uno dei più emozionanti per mio padre che secondo me è nato con il fucile in mano....
Come raccontato da Mimmo, ho voluto fare un regalo a mio padre, e portarlo in uno dei posti che tutti i cacciatori, acquaioli e non, sognano.
Ricordo ancora ogni singolo racconto di mio padre, che ogni volta che tornava dalla caccia mi raccontava i momenti migliori della giornata. Ed io, sognando di essere lì con lui, lo ascoltavo attentamente con gli occhi spalancati... Riusciva a trasmettermi con una grandissima passione, ogni piccola sfumatura della giornata, anche di quelle senza carnieri... Si sa la caccia non è fatta solo di animali morti, ma di tutto quello che rende una giornata speciale e piena, almeno per me è cosi.
La vita mi ha portato via dai miei genitori nell'età di 16 anni, quindi questa era l'occasione migliore per condividere una passione che viene ereditata ormai da varie generazioni nella mia famiglia , ma sopratutto era l'occasione migliore per conoscere veramente mio padre, con i suo i pregi ma anche i suoi difetti...
Si sa, da piccoli non si riesce mai a capire veramente i nostri genitori, ci rendiamo conto solo con il passare degli anni.... anzi iniziamo a capirli veramente solo quando diventiamo noi genitori...
Ok, torniamo alla cacciata in questa bellissima riserva, condita con l'esperienza e la saggezza del nostro caro amico Mimmo.
Ho trovato il suo contatto girando su questo bellissimo e utilissimo forum, quindi li ho scritto una mail chiedendo una quotazione per il Delta del Danubio.
Ben presto, seguendo anche gli aggiornamenti del caso, mi sono reso conto che era meglio andare a cercare qualcosa fuori dal Delta. Posso dire che sono stato fortunato, perché Mimmo mi ha raccontato subito della sua Nuova Riserva Fuori Delta. Dalla prima telefonata fatta con lui, ho notato subito la sua grandissima passione e l'entusiasmo per questo tipo di caccia, cosa che nessuno degli altri organizzatori di altre Agenzie Venatorie mi ha trasmesso.... Diciamo che ci siamo trovati subito bene.
Siamo arrivati tardi con il buio a Bucarest, dove Mimmo ci aspettava personalmente con la sua mitica Cherokee..., quindi abbiamo viaggiato di notte per raggiungere l'albergo vicino alla zona di caccia. La mattina ci siamo svegliati prestissimo, anzi io non ho dormito ma anche mio padre lo stesso, eravamo tutti e due eccitatissimi...
Abbiamo raggiunto in pochissimo tempo il nuovo capanno costruito da Mimmo, e appena caricati i fucili ecco le prime alzavole, era ancora buio ma con la luna quasi piena iniziamo subito a fare degli ottimi carnieri.... La prima giornata ci ha regalato forti emozioni con le anatre, oche poche perché eravamo presi dalle anatre che arrivavano continuamente e non ci davano nemmeno il tempo di ricaricare...
Il secondo giorno invece l'abbiamo dedicato alle oche, snobbando le anatre che continuavano a svolazzare vicino agli stampi... Ancora ottimi carnieri di oche Lombardelle, quelle selvatiche le abbiamo sentite cantare la mattina presto ma mai viste...
Vi racconto solo un momento che rimarrà per sempre nel mio cuore...: Vediamo tre Lombardelle che iniziano i giri sopra la nostra testa indecise se scendere o meno sugli stampi.
Siamo stati senza esagerare 45 min. in attesa che arrivassero a tiro, con il collo che iniziava a fare malissimo.. Dopo 45 min. decidono finalmente di arrivare a distanza frontalmente, mio padre subito mi indica a quale tirare e facciamo 2 tiri precisi.... Io, impazzito per aver abbattuto la prima oca della mia vita, non mi sono reso nemmeno conto che mio padre aveva preso le altre 2 con un tiro solo... Abbiamo iniziato a saltare come 2 bambini, io per la mia prima oca, mio padre contento e con le lacrime negli occhi per aver avuto la possibilità di condividere delle emozioni cosi forti con suo figlio... Una piccola nota tecnica, io ho cacciato con il calibro 20 e piombo del 6... Grazie a Mimmo, ho cambiato idea sul calibro 20 per gli acquatici.
Beh che dire, già i primi 2 gg sono stati pieni di carnieri ma sopratutto pieni di emozioni fortissime, eravamo già più che soddisfatti.
Inutile raccontare che anche il terzo e il quarto giorno sono stati altrettanto belli, anzi il quarto è stato il migliore in termini di carnieri...
In conclusione, abbiamo visto dei posti meravigliosi e incontaminati, milioni di anatre (alzavole infinite, germani tantissimi anche se abbattuto solo 1, mestoloni, tantissime bellissime volpoche, non abbiamo sparato a loro ovviamente), centinaia di migliaia di oche Lombardelle, mai viste cosi tante in vita mia ma anche mio padre mi ha confermato la stessa cosa... Considerate che suo padre ammazzava le oche direttamente dal cancello di casa sua...
Nella speranza di non avervi annoiato troppo, e ringraziando un'altra volta calorosamente Mimmo, vi saluto.
Stefano.