Re: Viterbo: I cacciatori sparano sulla birindelli
Nessuna campagna!!!!! Ci mancherebbe altro.... tanto non servirebbe a niente comunque ahahahahahah
A Luca il posto non l'hanno mai rubato anche quando non sono potuto restare quindi figurati se mi preoccupo.
Vuoi sapere perchè mi da tanto tanto fastidio questa cosa? Una è di caccia pratica una è di etica più personale che di caccia pura.
PEr quanto riguarda la caccia pratica purtroppo sono stato più volte perchè capitato a me o da qualche vicino di capanno di vedere personaggi che sparano sparano e sparano a tortore e colombacci a 40 50 60 70 metri rovinando la giornata a tutti ma io credo che in fondo in fondo è solo invidia perchè magari non si è sull'affilo giusto. Altra situazione più volte registrata è quella di aver sparato a una tortora o colombaccio e mentre cade senti uno sparo corri a raccogliere e arriva il furbastro che dice di averla presa lui. Normalmente la prima la cedo, dalla seconda in poi cede il furbo correndo...
L'altra motivazione, quella etica lo sai da cosa mi nasce? Da una preapertura fatta in un campo di circa 6 ettari di girasole dove ci eravamo accordati con alcuni locali e amici di prendere tutto il posto. Alle 3 di notte arrivano 4 auto di tuoi compaesani scendono dall'auto e come se non fosse niente si mettono a montare i capanni 20 metri dai nostri, addirittura uno si è piazzato dentro il capanno di un amico!!!!! Ovvio che dopo 15 minuti sono spariti e non se ne è saputo più nulla.... La paura ha fatto 180....
Riguardo alla Preapertura nelle altre regioni ti invito se ti va a guardare le leggi regionali delle Regioni che ci stanno attorno ma ti riassumo tutto in poche righe:
TOSCANA: Preapertura nell'ATC di residenza - Apertura in qualsiasi ATC dove si è pagato
MARCHE: Preapertura nell'ATC di residenza - Apertura in qualsiasi ATC dove si è pagato
LAZIO: IDEM
ABRUZZO: IDEM
EMILIA ROMAGNA: IDEM
Sapessi quanto vorrei fare la preapertura altrove!!! MA purtroppo come ti ripeto la caccia è fatta di scelte e anche la caccia è così. E' questioni di rispetto e prese di coscienza. LA nostra vera fortuna sai quale è? Che da noi l'Atc costa niente... e quindi 25 € + o - crisi o non crisi lo si fa anche per 2 giornate di caccia...
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Ti invito a leggere, se non l'hai già fatto questa lettera che è stata messa sul sito del cacciatore.com frutto di un presidente di circolo che se non ho capito male dovrebbe essere della zona del Lago Trasimeno:
UMBRIA: Anticipata la “transumanza” venatoria
Ferragosto!!! Finalmente il countdown per la ripresa della nostra passione comincia davvero ad assottigliarsi e, soprattutto, questo giorno in Umbria coincide da moltissimi anni con l’inizio del periodo di addestramento e allenamento dei nostri amati ausiliari.
L’entusiasmo e la speranza purtroppo durano ben poco, ancor prima di far scendere Fido dall’auto, perché prima di tutto è stato necessario cercare un parcheggio per sostare con l’auto. E sì cari amici cacciatori umbri, la solita e stucchevole “transumanza venatoria” che da anni affligge la nostra amata Regione in occasione della Preapertura o dell’Apertura della caccia da quest’anno è iniziata addirittura con la “prova” dei cani!!!
In un tratto di strada sterrata lunga circa 1 km ho contato ben 37 auto in un territorio cacciabile di modeste dimensioni!!! Un via vai di auto che non avevo mai visto nonostante il luogo è ben conosciuto da tante persone del perugino. Presa l’auto mi sono divertito a curiosare guardando il porta targa di ogni auto per capire l’origine dei proprietari con il seguente risultato: 26 auto avevano come luogo di acquisto del mezzo Foligno o Spoleto, 7 auto Terni e le restanti Perugia. A questo punto ho trovato un angolo dove parcheggiare e sono sceso andando in cerca delle persone per capire se realmente fossero di fuori Perugia. Il primo cacciatore che ho sentito avere il mio dialetto l’ho incontrato dopo 17 persone salutate educatamente. Per dare una indicazione geografica del luogo stiamo parlando del Lago Trasimeno.
Non contento sono ritornato verso casa e mi sono diretto nei territori attorno Corciano, dove vi sono discrete distese di girasole che con molta probabilità non arriveranno al 1° settembre. Macchine ovunque e dopo aver fatto il solito giro di perlustrazione ed aver incontrato qualche amico a cui ho chiesto informazioni mi hanno confermato la medesima cosa: oltre il 50% erano cacciatori di fuori Perugia.
A questo punto ho fatto un giro di telefonate ad amici che abitano ad Umbertide, Marsciano, Ponte Felcino e tutti unanimi mi hanno risposto le medesime cose: Foligno, Spoleto e Terni in maniera massiccia ovunque.
Ora, è bene precisare che non ho nulla in contrario con il “nomadismo” venatorio anzi ho sempre lottato e lotterò sempre contro la ghettizzazione a cui siamo stati costretti con gli Atc e la 157/92, ma signori in Umbria e nell’Atc PG1 la misura è colma, non se ne può più!!!!
L’ATC PG1 non riesce a sopportare tutti questi cacciatori nei giorni di preapertura e apertura della caccia, il territorio ma, soprattutto la selvaggina non lo consente.
Mi sono divertito a fare due conti molto semplici:
CACCIATORI in UMBRIA 35.000 circa
CACCIATORI ATC PG1 18.000 circa – CACCIATORI ATC PG2 5.000 – CACCIATORI ATC TR1 12.000
Consideriamo che il 50% dei cacciatori dei due Atc PG2 e TR1 facciano la preapertura nel proprio Atc di residenza venatoria e, che un 10% non vada a caccia il 1° Settembre, rimangono all’incirca 6000 individui. Ora se prendiamo la fascia orizzontale di territorio umbro che va da Umbertide a Marsciano in quanto sono le zone maggiormente interessate dal “nomadismo venatorio” e uniamo i 17.000 (ne eliminiamo 1000) ai 6000 cacciatori ci ritroviamo un bel 23.000 persone teoriche nell’ATC PG1 di cui almeno il 60% si riversa nella suddetta fascia: in paroloni non meno di 12/13 mila persone sono concentrare in quello spazio con presenze massicce sulla fascia che va dal Lago Trasimeno a Perugia e le zone dei Ponti e del Marscianese.
A questo punto credo che non sia più rimandabile un confronto serio e deciso tra le Istituzioni, Province in primis con le Associazioni Venatorie al fine di regolamentare almeno nel giorno di Preapertura l’accesso agli Atc. Credo che l’Umbria sia infatti l’unica Regione italiana che permetta la libera circolazione nel giorno di Preapertura anche al di fuori del proprio Atc di Residenza Venatoria, è così in Toscana nelle Marche e nel Lazio. Non si chiede di alzare delle barricate ne tantomeno di chiudere le porte ma semplicemente si chiede di dare il modo a chi risiede venatoriamente e, anche fisicamente, nell’ATC PG 1 di avere l’opportunità di cacciare almeno un giorno in un fazzoletto di territorio che gli spetta di diritto.
Sì, perché siamo arrivati a questo: sentirci ospiti nel proprio Atc. Siamo arrivati al punto di trovare Camper o addirittura auto con le roulotte!!!! Ci hanno costretto a prendere 2 o 3 giorni di ferie per prendere i posti buoni con poi il rischio, come è successo al sottoscritto, di vederti arrivare il “furbone” di turno, in silenzio e piazzarsi a 50 metri dal tuo capanno che stavi magari presidiando in auto che ti risponde: “Su lu cappanno ci devi stare!!” .
Io faccio un appello al Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi e all’Assessore Fernanda Cecchini per cercare di trovare una soluzione a questa realtà che francamente è diventata oramai insopportabile. Sono convinto, anzi ne sono sicuro, che anche centinaia di cacciatori dell’ATC PG 1 siano pronti a raccogliere questo mio appello, così come so che anche le Associazioni Venatorie sono pienamente informate su questo tema ma che ovviamente per problemi di facciata non possono far veicolare nei palazzi o pubblicamente.
Da Presidente di circolo di una delle maggiori Associazioni Venatorie, che non cito per evitare di ledere la propria immagine visto il privato sfogo, nato da lamentele non personali ma dai tanti soci del mio circolo, credo che un’attenta analisi della situazione sia ormai improcrastinabile. Non me ne vogliano gli amici dell’ATC PG2 o TR1, ma la situazione reale è stata descritta in modo serio ed oggettivo senza interferenze emotive; chiedo solo di provare ad immaginare invertendo la situazione, quale potrebbe essere stata la loro reazione ad una circostanza simile. Se gli Atc della Provincia di Viterbo lamentano gli stessi problemi evidentemente un fondo di verità ci deve essere.
Cordiali saluti.
Lettera Firmata