Ognuno di noi, in base a quello che sente, a quello che legge, a quello che vede, ne trae, giustamente delle conclusioni, il tutto in forma personale. Certe storie mi fanno ribrezzo, per come ci sono state raccontate e/o scritte. Anch'io non mi sento di perdonare Priebke, come non mi sento di perdonare altri che si sono macchiati di eccidi efferati. (Non faccio elenchi per rispetto a quelle "povere" persone rimaste coinvolte). Eppure alcuni vivono ancora in pompa magna e osannati. I nostri nonni ci hanno raccontato, i nostri padri ci hanno raccontato e noi a volte increduli a volte terrorizzati abbiamo ascoltato. Speriamo di essere noi migliori e di non creare altre guerre, guerre che creano solo persone come Priebke.