Vada come vada se facciamo un esame di coscienza possiamo dire che ce la siamo cercata!!!!!!!!!!
Nelle mie zone x volere dei cacciatori di ungulati la situazioni è per gli agricoltori insostenibile, i caprioli hanno una concentrazione paragonabile a quella delle zecche, ultimamente si è poi aggiunto anche il cervo, senza parlare del cinghiale, prima cacciato solo in braccata, poi con i piani di controllo due giorni la settimana tutto l'anno, poi la caccia in girata, adesso i piani di controllo nei parchi ecc.
E' ovvio che a meno che un agricoltore non sia del tutto rincoglionito si pone una ovvia domanda, a che gioco stiamo giocando???
Da cacciatore che fa della caccia una ragione di vita devo ammettere che tutti questi "giochetti" sembrano essere fatti per accontentare una percentuale di cacciatori totalmente disinteressati ai problemi dell'agricoltura, l'importante x loro è il prelievo, il palco più bello, il numero di cinghiali x squadra ecc ecc. , ormai gli agricoltori in appennino sono diventati allevatori "spontanei" di ungulati, a loro spese e a pro' delle squadre di girata, braccata, cacciatori di selezione ecc. ecc., guai a loro poi avanzare una più che giustificata richiesta danni!!!
Se continuiamo in questa direzione il "botto" è inevitabile, ricordiamoci ad ogni uscita che tutte le nostre emozioni le viviamo proprio nei terreni degli agricoltori e per quanto riguarda gli ungulati anche a loro spese, pietà!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
andrea b