Verbania, gli animali selvatici feriti a rischio: "finiti i soldi"

Alberto 69

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Sabato, 08 Giugno 2013

[h=2]CASSE PROVINCIALI SVUOTATE: CHIUSO IL CENTRO DI RACCOLTA[/h]
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"Non ci sono soldi e quindi non resta che lasciare alla natura il compito di fare il suo corso". L'assessore provinciale alla Tutela faunistica di Verbania-Cusio-Ossola, Alberto Preioni, usa parole durissime a proposito degli animali selvatici feriti. E poi spiega al quotidiano "La Stampa": "La Provincia, visti i tagli operati dal governo, ha chiuso il Centro raccolta animali selvatici di Stresa e azzerato le convenzioni con i veterinari. Ora, se un capriolo o un camoscio viene trovato ferito non resta che lasciare alla natura il compito di fare il suo corso".
I cittadini, tra l'altro, per legge, non possono soccorrere e curare un animale. Un esempio? Mercoledì scorso, a Ramello di Cambiasca, alcuni escursionisti hanno trovato un piccolo capriolo ferito a una zampa. Dopo le cure mediche, il cucciolo è stato lasciato al suo destino. "La legge parla chiaro - fa sapere Mauro Proverbio, dirigente del settore Politiche agricole della Provincia -: è vietato raccogliere e detenere animali selvatici. Tutto il resto viene di conseguenza. E' comprensibile la disponibilità della gente mossa da sentimenti di compassione e di rispetto, ma si rischiano sanzioni. Pertanto gli animali devono essere lasciati nel loro habitat, anche se sono feriti".
Alla fine, arriva una piccola apertura: "Abbiamo registrato la disponibilità dei comprensori alpini ad assumersi il compito di soccorso e cura. Vediamo se è percorribile questa strada attraverso una convenzione. La Provincia è pronta a fornire le gabbie utilizzate per il Centro raccolta di Villa Pallavicino a Stresa"

 
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