Veneto: Giunta approva calendario venatorio 2013 – 2014 con posticipi a febbraio

ti correggo.
-Per la tortora non ci son problemi, tutti gli anni si e' fatto cosi' basta rispettare l'arco temporale, purche' la regione lo motivi validamente.
-La limitazione nel carniere stagionale della pavoncella c'e'.E' quello che conta in termini pratici.
-L'arco temporale per i corvidi e' rispettato in quanto chiudono gli ultimi 15 giorni di gennaio, per riaprire poi a febbraio.


Mi dispiace Mirco ma devo correggerti io.
Per la pavoncella hai ragione...10 al giorno,50 a stagione.
Per i corvidi l'arco temporale NON E' STATO RISPETTATO in quanto aprendo in pre apertura e posticipando a Febbraio è troppo corta la chiusura dal 13 al 31/01. L'arco temporale non tiene conto delle giornate effettive di caccia ma del periodo continuativo in cui è aperta la caccia. Per esempio se dai il merlo in pre apertura anche solo x 4 giornate fisse su 15 gg DEVI chiudere cmq 15 gg prima ( infatti la Regione Veneto chiude al merlo il 15/12 ).
Per la tortora se le seguenti sono le motivazioni con cui la Regione Veneto intende superare i pareri ISPRA siete a posto.

1) Pre-apertura della caccia alla Tortora (Streptopelia turtur)
L’ISPRA, a pag. 27/29 della Guida, così si esprime: “…Nel piano di gestione europeo dedicato a questa specie il prelievo venatorio è considerato un fattore di rischio di importanza media/sconosciuta….il prelievo venatorio risulta sostanzialmente praticabile solo ricorrendo alla cosiddetta “pre-apertura”..tale facoltà dovrebbe essere limitata a tre giornate fisse…nella forma esclusiva dell’appostamento”.
Al riguardo si ritiene che il progetto di calendario venatorio sottoposto al parere consultivo dell’ISPRA non si discosti sostanzialmente dalle indicazioni fornite dall’ISPRA medesimo (quattro giornate in pre-apertura, nella forma esclusiva dell’appostamento).

Ciao!!!!!!
 
Ragazzi il vero problema è che i pareri dell'ISPRA si stanno facendo sempre più pesantemente restrittivi e secondo me il peggio deve ancora venire. Chi, come me, era presente l'altra sera all'incontro tenutosi a S. Donà di Piave (VE) alla presenza dell'assesore regionale alla caccia, del responsabile ufficio caccia della provincia e al responsabile dell'avvocatura regionale, ha ha avuto modo di sentire cosa l'istituto vorrebbe che le regioni facessero in materia di caccia, roba da mettersi le mani nei capelli! Quindi, il giorno in cui un TAR (e non è improbabile che accada) sosterrà che al parere ISPRA ci si debba attenere scrupolosamente, avremo finito di andare a caccia. Pare che l'ente, interpretando faziosamente alcuni principi sanciti a livello europeo, stia tentando di restringere la stagione venatoria al periodo 1 ottobre-31 dicembre, nonché proteggere o limitare di brutto la stra-grande maggioranza, praticamente la quasi totalità, delle specie oggetto di caccia. Secondo me, è bene che ci godiamo la prossima stagione e magari anche la successiva, perché dal 2015, alla revisione dei KC saranno volatili per diabetici! Oggi ci facciamo il sangue amaro per avere le deroghe su pispole, fringuelli e affini e non ci rendiamo conto che fra due anni potremmo non cacciare più l'allodola e qualche altra nostra amata specie....
Il modo per rimanere a galla ci sarebbe e cioè fare bene quello che dovrebbe fare proprio l'ISPRA e cioè studi scientifici seri da far pesare nelle sedi opportune. In alternativa, si potrebbe cercare di "piazzare" anche rappresentanti del mondo venatorio e agricolo all'interno dell'istituto, al pari delle associazioni ambientaliste e/o anticaccia. Ma considerata la frammentarietà e la lentezza pachidermica del mondo venatorio italiano, mi sa che perderemo anche questa occasione.
 
Ragazzi il vero problema è che i pareri dell'ISPRA si stanno facendo sempre più pesantemente restrittivi e secondo me il peggio deve ancora venire. Chi, come me, era presente l'altra sera all'incontro tenutosi a S. Donà di Piave (VE) alla presenza dell'assesore regionale alla caccia, del responsabile ufficio caccia della provincia e al responsabile dell'avvocatura regionale, ha ha avuto modo di sentire cosa l'istituto vorrebbe che le regioni facessero in materia di caccia, roba da mettersi le mani nei capelli! Quindi, il giorno in cui un TAR (e non è improbabile che accada) sosterrà che al parere ISPRA ci si debba attenere scrupolosamente, avremo finito di andare a caccia. Pare che l'ente, interpretando faziosamente alcuni principi sanciti a livello europeo, stia tentando di restringere la stagione venatoria al periodo 1 ottobre-31 dicembre, nonché proteggere o limitare di brutto la stra-grande maggioranza, praticamente la quasi totalità, delle specie oggetto di caccia. Secondo me, è bene che ci godiamo la prossima stagione e magari anche la successiva, perché dal 2015, alla revisione dei KC saranno volatili per diabetici! Oggi ci facciamo il sangue amaro per avere le deroghe su pispole, fringuelli e affini e non ci rendiamo conto che fra due anni potremmo non cacciare più l'allodola e qualche altra nostra amata specie....
Il modo per rimanere a galla ci sarebbe e cioè fare bene quello che dovrebbe fare proprio l'ISPRA e cioè studi scientifici seri da far pesare nelle sedi opportune. In alternativa, si potrebbe cercare di "piazzare" anche rappresentanti del mondo venatorio e agricolo all'interno dell'istituto, al pari delle associazioni ambientaliste e/o anticaccia. Ma considerata la frammentarietà e la lentezza pachidermica del mondo venatorio italiano, mi sa che perderemo anche questa occasione.

Paolo..i pareri ISPRA sono sempre gli stessi dal 2010,da quando cioè l'ente ha mandato alle Regioni la guida x la stesura dei relativi calendari venatori.
Un qualsiasi TAR non potrà MAI andare contro a cio' che dice una legge nazionale.....le Regioni hanno l'OBBLIGO di chiedere il parere dell'ISPRA,il cui parere non è però VINCOLANTE. Per renderlo tale deve cambiare la normativa nazionale,cosa che non può fare il TAR ma il ns parlamento.
Se nel 2015 poi ci sarà una revisione degli attuali kc credo che non possano essere che più "larghi" degli attuali,tenendo conto dei recenti studi ( anche a firma ISPRA ),di quelli degli altri paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo.
Gli studi ai quali ti riferivi oggi ci sono....tanto è vero che le Regioni che hanno volontà politica e capacità di motivare adeguatamente nella stesura dei propri calendari proprio grazie a questi studi riescono a superare i pareri ISPRA.
La cosa preoccupante è che è ASSOLUTAMENTE VERA la volontà di ridurre ulteriormente l'arco temporale x l'esercizio venatorio da parte dell'ISPRA. Se tale volontà dovesse mai sfociare in una proposta di legge con l'attuale Parlamento sarebbero davvero dolori.
I pericolo veri li abbiamo a Roma non nei TAR.
 
Mi auguro tu abbia pienamente ragione però io al momento non dormo affatto sonni tranquilli.

Neanch'io li dormo.....ma non x i pareri ISPRA o i vari TAR.
Sono preoccupato da quello che potrebbe uscire...in materia di caccia...dall'attuale parlamento.
 
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