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Re: Veneto: Berlato, Buttate giù i casotti di caccia
lo leggo ora che scorrevo le notizie per capire cosa ha fatto il terremoto di stanotte, per il quale va' tutta la mia solidarieta' agli amici dell'emilia romagna che sembra siano i piu' colpiti, non ci voleva anche questo in un momento drammatico per il vivere sociale e per il lavoro fortemente a rischio per la crisi planetaria.............................
Con tutto quello che sta' succedendo leggendo delle presunte irregolarita' edilizie venatorie inventate dalla forestale mi turbo ancora di piu', perche' mi rendo conto che ci sono ancora persone e enti pubblici che fanno della burocrazia esasperata una virtu' anche nel campo venatorio che dovrebbe essere invece un settore sportivo e di svago per affrontare in maniera migliore la vita travagliata di tutti i giorni e le innumerevoli vessazioni che ci riserva il mondo attuale................................
se a questi burocrati a stipendio fisso garantito dalla nostra passione iniziassero i licenziamenti e la cassa integrazione , forse la farebbero finita di accanirsi contro di noi e si dovrebbero arrabattare per tirare avanti.
scusate lo sfogo ma queste cose mi fanno veramente infuriare !!!!
ancora un messaggio di solidarieta' ai colpiti dal terremoto e alle famiglie degli studenti di Brindisi incolpevoli vittime del disastro sociale e produttivo che si sta' subendo , un IBAL a tutti e.................... ci vuole proprio.
CACCIA. Il consiglio per non incorrere in multe e denunce della Forestale per abusi edilizi
L’appello dell’europarlamentare Sergio Berlato all’assemblea Acv «Così si evitano ripercussioni in attesa della normativa veneta»
«Abbattete tutti i capanni, i casotti di caccia, le torrette e quanto altro avete costruito nei luoghi montani». È stato questo l’invito dell’europarlamentare vicentino Sergio Berlato, fondatore dell’Acv (Associazione cacciatori veneti), rivolto ai circa 300 “doppiette” che l’altra sera hanno partecipato all’assemblea Acv-Confavi in sala parrocchiale Lux a Castelgomberto.
Perché questo appello? «Cosi’ si evitano ripercussioni in attesa della normativa veneta», ha spiegato Bruno Fortuna, presidente Acv di Castelgomberto.
«L’80% dei cacciatori (nella Valle dell’Agno sono 2 mila) hanno un capanno per l’appostamento fisso o uno per la caccia mobile – conferma Fortuna che con Alessandro Ghiotto, coordinatore di zona, ha organizzato l’assemblea – Ma la normativa è complessa e non si sa più come comportarsi. Soprattutto dopo gli ultimi controlli con torrette, capanni e quant’altro segnalati dalla Forestale come abusi edilizi».
E così «seguiremo il consiglio di Berlato per non trovarci invischiati in procedimenti giudiziari o per non rischiare multe (da 10 mila fino a 103 mila euro) – aggiunge Fortuna – Poi potremo, con l’inizio della nuova stagione venatoria, ricostruire le torrette ed i capanni con tutte le regole previste.
Entro giugno, almeno così ci è stato confermato, il Consiglio regionale dovrebbe approvare una proposta di legge che fisserà norme, che spazzeranno via i dubbi.
A quel punto, ricostruiremo le nostre torrette in base alle nuove regole. Martedì prossimo la proposta di legge sarà in commissione regionale. A questo punto, faremo a meno di avvocati per i ricorsi e di spendere soldi per difenderci dalle possibili denunce».
Intanto, il consiglio di Berlato sembra già trovare proseliti: basta fare un giro per qualche località montana, come sul colle dei Peraroli a confine fra Monte di Malo e Castelgomberto, per accorgersi che alcuni casotti di caccia iniziano ad essere smantellato, o sono già spariti.
lo leggo ora che scorrevo le notizie per capire cosa ha fatto il terremoto di stanotte, per il quale va' tutta la mia solidarieta' agli amici dell'emilia romagna che sembra siano i piu' colpiti, non ci voleva anche questo in un momento drammatico per il vivere sociale e per il lavoro fortemente a rischio per la crisi planetaria.............................
Con tutto quello che sta' succedendo leggendo delle presunte irregolarita' edilizie venatorie inventate dalla forestale mi turbo ancora di piu', perche' mi rendo conto che ci sono ancora persone e enti pubblici che fanno della burocrazia esasperata una virtu' anche nel campo venatorio che dovrebbe essere invece un settore sportivo e di svago per affrontare in maniera migliore la vita travagliata di tutti i giorni e le innumerevoli vessazioni che ci riserva il mondo attuale................................
se a questi burocrati a stipendio fisso garantito dalla nostra passione iniziassero i licenziamenti e la cassa integrazione , forse la farebbero finita di accanirsi contro di noi e si dovrebbero arrabattare per tirare avanti.
scusate lo sfogo ma queste cose mi fanno veramente infuriare !!!!
ancora un messaggio di solidarieta' ai colpiti dal terremoto e alle famiglie degli studenti di Brindisi incolpevoli vittime del disastro sociale e produttivo che si sta' subendo , un IBAL a tutti e.................... ci vuole proprio.