Se non erro, Giambi intendeva renderci partecipi della sua gioia, del piacere d’essere pervenuto ad un’arma che appaga le sue aspettative, firmata da un artigiano di primissimo ordine. Non sarebbe stato più opportuno (elegante) tacere, piuttosto che ricamare su questo o quel particolare, indipendentemente dalla –presunta- giustezza dei rilievi avanzati? Tanto più se quella in oggetto è una molto accattivante doppietta, decisamente superiore a tante altre, artigianali (o presunte tali…) e seriali?
▪Sereremo, Vito83. E’ preferibile evitare di mescolare il diritto alla propria opinione con le sentenze sulle qualità umane e professionali d’un artigiano del peso specifico di Vincenzo Perugini. Che egli abbia il difetto di non essere gardonese, è innegabile tanto quanto che è dotato della rara virtù dell’umiltà. La Casa inglese che s’appoggia a lui: credo si voglia alludere alla Purdey, il top mondiale. Mi chiedo quali siano le conoscenze, le competenze effettive, tali da legittimare riserve più o meno palesi sulle capacità professionali del Perugini, sui suoi rapporti con clienti più o meno illustri. Mi chiedo perché la top mondiale non si sia rivolta ad un altro degli innumerevoli artigiani bresciani, perché non agli iberici od ai liegesi, per un modestissimo entry level non esattamente alla portata di tutte le tasche. “…criticare l'operato di una persona che non puo manco rispondere a determinate cose...”. Sì, è un vero peccato che quel galantuomo non possa ribattere da par suo, cantandole nelle gengive, in particolar modo a chi lo mette alla gogna senza aver mai conosciuto né lui, nè i suoi manufatti.
▪Sereremo, Vito83. E’ preferibile evitare di mescolare il diritto alla propria opinione con le sentenze sulle qualità umane e professionali d’un artigiano del peso specifico di Vincenzo Perugini. Che egli abbia il difetto di non essere gardonese, è innegabile tanto quanto che è dotato della rara virtù dell’umiltà. La Casa inglese che s’appoggia a lui: credo si voglia alludere alla Purdey, il top mondiale. Mi chiedo quali siano le conoscenze, le competenze effettive, tali da legittimare riserve più o meno palesi sulle capacità professionali del Perugini, sui suoi rapporti con clienti più o meno illustri. Mi chiedo perché la top mondiale non si sia rivolta ad un altro degli innumerevoli artigiani bresciani, perché non agli iberici od ai liegesi, per un modestissimo entry level non esattamente alla portata di tutte le tasche. “…criticare l'operato di una persona che non puo manco rispondere a determinate cose...”. Sì, è un vero peccato che quel galantuomo non possa ribattere da par suo, cantandole nelle gengive, in particolar modo a chi lo mette alla gogna senza aver mai conosciuto né lui, nè i suoi manufatti.