Giovanni, mi meraviglio di te. Dovresti sapere che gli italiani sanno eccellere in quasi tutti campi dello scibile umano, dalla fisica nucleare alla musica e e dalla pittura all'astronomia. C'è solo una cosa che non sanno fare: amministrare correttamente e onestamente i beni comuni, cioè senza fare fesserie o senza rubare.
In Italia esiste una miriade di associazioni venatorie, occupate più a farsi la guerra che a tutelare gli interessi dei cacciatori.
Anni addietro qualcuno tentò di fondare l'"NRA italiana". Il risultato fu un buco nell'acqua, accuratamente alesato e poi cromato.
Adesso c'è UNARMI. Non solo non dicono come pagare la quota annuale che, giustamente, dovrebbero incassare ma addirittura manco rispondono a chi chiedere come pagare.
Vivo e caccio in Alto Adige, dove la caccia è organizzata in modo diverso.
Risultati:
-Il numero dei cacciatori è in lieve aumento
-La marmotta è cacciabile
-La caccia agli ungulati, possibile tutti i giorni della settimana, inizia il 1° maggio e chiude il 15 dicembre salvo deroghe in allungamento invernale.
-La caccia che chiamiamo "bassa" (volpe, lepre e uccelli) è consentita tre giorni alla settimana, a scelta del cacciatore.
Le condizioni sono:
-superamento di un esame serio, ma non impossibile
-caccia all'interno del Comune di residenza; così si evita qualsiasi forma di rivalità fra cacciatori locali e "foresti".
In Friuli V.G. il sistema (eredità austriaca) è analogo ma lì il cacciatore può scegliere di cacciare in un Comune anche diverso da quello di residenza, purchè il rapporto cacciatori/ettari sia sotto un certo valore.
Il sistema altoatesino non è esportabile tal quale in tutta la Repubblica, ma il friulano sì.
Ma quale politico o dirigente venatorio oserebbe dire al suo elettore/cacciatore: "Tu che abiti nella città "X", laprossima stahione caccerai solo nel comune "Y".
Nella migliore delle ipotesi il politico sarebbe trombato alla prossima elezione.
Giovanni, goditi la libertà americana che ti invidio.
Non mi garba troppo l'idea di dover cacciare nel comune di residenza. E se c'e' poco o niente da cacciare dove risiedi?
Pero', attento, si' da noi c'e' piu' liberrta', ma ricordati che non c'e' l'Art. 842, e se, come nel Texas o gran parte dell'Alabama, di terreno pubblico non ce ne e' o ce ne e' poco, non cacci a meno che tu non abbia un terreno tuo o paghi bei soldini per affittare i diritti di caccia su un terreno altrui. Se hai amici con terreni loro ricchi di selvaggina te li devi tenere buoni, sperando che continuino ad ospitarti. In altri stati dove c'e' parecchio terreno pubblico, cacci liberamente, ma la competizione e' forte. Se sei giovane e in gamba abbastanza da macellare e disossare un cervo o un wapiti o un orso e trasprtarne la ciccia per qualche miglio di terreni montagnosi e coperti di alberi e cespugli, allora vai quasi sempre bene perche' la maggior parte dei cacciatori sono o pigri, o vecchi, o bolsi e non si allontanano piu' di un mezzo km dall'auto. Ma se non ti va di faticare (o non puoi), magari di fare tre viaggi per portare indietro la carne di un wapiti un po' alla volta, raramente prendi qualcosa. Naturalmente con i soldi si caccia. Uno puo' pagare un outfitter che ti porti nei posti migliori a miglia e miglia dalla strada a dorso di cavallo o di mulo, ti fa trovare una grossa tenda riscaldata vicino al luogo di caccia, ti seziona la preda o le prede e le carica sui muli, e ti riporta a valle sempre a dorso di cavallo o mulo. Oppure se sei in Alaska noleggi un aereo anfibio che ti porta in una zona remota, campeggi e cacci per una settimana, e l'aereo viene a riprendere te e la selvaggina che hai ucciso. Oppure noleggi un peschereccio, magari insieme a qualche amico, per spartire la spesa, il peschereccio ti porta a qualche baia remota dove si puo' arrivare solo in aereo o in barca (non barchetta, ma barca grande--il mare dell'Alaska e' infido!). Scendi a terra la mattina presto, cacci, trascinni la preda fino alla riva, ti vengono a prendere con la barca e ti riportano, te e la preda, sul peschereccio, dove ceni, dormi (al sicuro dagli orsi) e poi rifai lo stesso il giorno dopo. Poi ci sono latifondisti e riserve di Nativi che ti fanno cacciare a pagamento. La selvaggina e' tanta, perche' i piani d'abbattimento sono redatti per incrementare il numero di animali e la qualita' dei trofei. Ma per un wapiti da trofeo ti puoi aspettare di pagare da 10mila dollari in su. A Kodiak per cacciare gli ultimi anni della mia permanenza li' (il governo federale aveva riconosciute come valide le pretese fraudolente dei Nativi locali ed aveva concesso loro tutti i diritti su centinaia di migliaia di ettari), dovetti sborsare 175 dollari annui per cacciare anatre e cervi. Ma i Nativi non e' che facessero nulla per valorizzare il dono di Uncle Sam dal punto di vista venatorio, anzi. COminciarono un disboscamento a gatto selvaggio per far soldi dal legname, senza curarsi dell'erosione, della fauna, e persino inquinando corsi d''acqua con l'olio di motore e il liquido idraulico del macchinario, scavando buche nel terreno e versandoli li', da dove poi si spargeva nei corsi d'acqua nei quali i salmoni si accoppiavano e deponevano le uova. Che i Nativi proteggano la natura menre i bianchi la distruggono e' una favola per i creduloni buonisti di citta'.
Come faccio io a cacciare? Ho due bei pezzi di terrreno miei, e inoltre pago una quota per cacciare in un grosso terreno altrui.
Comunque la mancanza dell'842 non e' poi tanto accia. Sui miei terreni non ci puo' entrare nessuno, neanche per far passeggiare il cane o raccogliere ghiande, o fare foto di animali. Sul terreno che affitto, ognuno che ha il diritto (pagato) di cacciarci ha il diritto anche di arrestare un intruso e se l'intruso e' armato di fargli "stellino" se putacaso dovesse alzare il fucile con fare minaccioso. (Fare stellino significa sparargli in fronte). Qui la legittima difesa e' sacrosanta, la proprieta' privata anche, e i Ternani qui non avrebbero vita facile o duratura, se facessero i prpotenti come lo fanno nel Lazio e dintorni.
Pero' da noi puoi cacciare--sempreche' tu cacci in un terreno pubblico o che abbia in qualce modo ottenuto il permesso (scritto) di cacciare in un terreno privato--ovunque, senza essere limitato alla tua contea o stato. La licenza e' rilasciata dallo stato di residenza, ma puoi anche ottenere la licenza di caccia rilasciata da un altro stato, che pero' costa molto di piu' per i non residenti. Moltissimi vanno a caccia in stati diversi dal loro. Il turismo venatorio e' diffusissimo. Ma le stragi non sono permesse. Se tu vai dall'Alabama all'Idaho per cacciare i famosi fagiani di quello stato, il costo del viaggio ed il costo della licenza di non-residente non ti danno il diritto di portare a casa cento fagiani. Il limite e' di tre maschi al giorno sia per te che per i residenti, ed un certo numero di capi abbattibili in tutto. Non so quale sia questo numero, che puo' variare da anno ad anno, ma non credo che possa essere piu' di una dozzina--forse meno. Se sei uno stragista come i "cacciatori" italiani (uso le virgolette perche' non ho rispetto per gli stragisti) che vanno in Spagna, in Marocco, nell'Est Europa per sparare 200 tordi o 100 tortore, o 200 allodole al giorno, qui negli U.S. caschi male. Magari se sei uno stragista americano vai in Messico, o in Argentina a fare le porcate venatorie ai danni di tortore e anatre, ma non qui. Devo aggiungere che gli stragisti italiani almeno poi si mangiano le prede, o le regalano al ritorno in patria. Ma gli stragisti americani che vanno all'estero non possono riportare la selvaggina uccisa per via delle leggi sanitarie vigenti che non lo permettono. Gli animali che uccidono, se non consumati dai locali o da loro stessi durante la loro permanenza,
vengono lasciati a marcire dove sono caduti o seppelliti. Mi hanno raccontato quelli che ci sono stati di mucchi di anatre abbattute spinte in una buca da un trattore e coperte di terra. Qui in Alabama il carniere di tortore e' di quindici pezzi al giorno e non piu' di trenta in possesso (qui il guardiacaccia ha il diritto di ispezionare il tuo surgelatore senza mandato di perquisizione e se ne trova 31 sono caxzi tuoi. Se vuoi te ne mangi un po' e ne puoi prendere altre--ma sempre trenta puoi avere in giacenza). Di tacchini maschi non piu' di cinque all'anno. Di cervi tre palcuti (uno deve avere almeno quattro punte nel trofeo) e quattro non palcuti di ambo i sessi . Io pero' mi limito a tre all'anno, e non sempre ne prendo tre. Ogni cattura di cervo o tacchino deve essere scritta sulla licenza immediatamente e riportata entro 48 ore per telefono o Internet alle autorita' competenti, che ti danno un numero di conferma da scrivere sulla licenza.
Ci sarebbe tanto da scrivere su questo sogetto, ma gia' da questo zibaldone che ho scritto ti renderai conto che si', abbiamo piu' liberta', ma non e' di certo illimitata--per fortuna! Altrimenti non ci sarebbe piu' niente da cacciare in una decina d'anni.