Re: Terni chiusura ai tordi il 20 gennaio
TERNI: INFORMAZIONI VENATORIE PER IL MESE DI GENNAIO
La giunta provinciale di Terni ha approvato con specifica delibera la possibilità di eserciatare la caccia su tutto il territorio provinciale dal 1° al 31 gennaio da appostamento fisso o temporaneo. All´appostamento si dovrà accedere con fucile rigorosamente smontato o in custodia.
Dal 1° al 31 gennaio la caccia vagante con l’ausilio di cani è permessa per la beccaccia, i palmipedi rallidi e i trampolieri all’interno delle superficie boscate e le zone palustri, lungo il Tevere, il Paglia, il Fiora, il Marta, il Mignone, l’Arrone, il Tafone e il Biedano.
La caccia è consentita anche in laghi non oltre i 50 metri dal limite delle acque.
La caccia al cinghiale può essere eserciata nelle zone specificatamente assegnate.
La caccia alla volpe in battuta potrà essere eserciatata nel rispetto delle prescrizioni del calendario venatorio.
L’uso del cane negli appostamenti fissi è autorizzato per il recupero della selvaggina sotto il diretto controllo del proprietario entro un raggio di 150 metri dall’appostamento stesso.
L’amministrazione provinciale ricorda inoltre che, secondo quanto stabilito dal calendario venatorio fino al 20 gennaio si possono cacciare le seguenti specie migratorie: alzavola, canapiglia, cesena, codone, fischione, germano reale, marzaiola, mestolone, moretta, moriglione, tordo bottaccio, tordo sassello e beccaccia.
TERNI: INFORMAZIONI VENATORIE PER IL MESE DI GENNAIO
La giunta provinciale di Terni ha approvato con specifica delibera la possibilità di eserciatare la caccia su tutto il territorio provinciale dal 1° al 31 gennaio da appostamento fisso o temporaneo. All´appostamento si dovrà accedere con fucile rigorosamente smontato o in custodia.
Dal 1° al 31 gennaio la caccia vagante con l’ausilio di cani è permessa per la beccaccia, i palmipedi rallidi e i trampolieri all’interno delle superficie boscate e le zone palustri, lungo il Tevere, il Paglia, il Fiora, il Marta, il Mignone, l’Arrone, il Tafone e il Biedano.
La caccia è consentita anche in laghi non oltre i 50 metri dal limite delle acque.
La caccia al cinghiale può essere eserciata nelle zone specificatamente assegnate.
La caccia alla volpe in battuta potrà essere eserciatata nel rispetto delle prescrizioni del calendario venatorio.
L’uso del cane negli appostamenti fissi è autorizzato per il recupero della selvaggina sotto il diretto controllo del proprietario entro un raggio di 150 metri dall’appostamento stesso.
L’amministrazione provinciale ricorda inoltre che, secondo quanto stabilito dal calendario venatorio fino al 20 gennaio si possono cacciare le seguenti specie migratorie: alzavola, canapiglia, cesena, codone, fischione, germano reale, marzaiola, mestolone, moretta, moriglione, tordo bottaccio, tordo sassello e beccaccia.