Nel marzo del 1997 il 1°governo Prodi, su proposta del ministro Edo Ronchi,toglie gli storni, fino ad allora cacciabili in deroga dal calendario venatorio. Le regioni, a più riprese, presentano le deroghe in particolare per lo storno per poterlo cacciare, braccate dagli anticaccia questi si rivolgono ai vari tar, al consiglio di stato, alla corte di giustizia Europea. Finalmente un primo passo ufficiale nel 2007 dell' allora ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro, che avanzò l' istanza alla competente Commissione Europea per inserire lo storno nell' elenco delle specie cacciabili anche in Italia, richiesta che è stata reiterata dal ministro Luca Zaia a giugno 2008.Il 6 maggio 2008, la deputata Carlucci, presenta una proposta di legge per il prelievo in deroga della specie storno, al fine di prevenire danni alla salute pubblica negli abitati e alle colture. La commissione agricoltura della camera dei deputati su proposta del deputato Carlo Nola(PdL) martedì 8 luglio 2008 all'unanimità (maggioranza e opposizione) vota un forte impegno per inserire lo storno nell' elenco delle specie cacciabili anche per l' Italia. Il direttore generale del servizio conservazione natura, Aldo Cosentino facente capo alla ministra Prestigiacomo in data 15 luglio 2009 invia una lettera di richiesta(non del governo) per lo storno, richiesta che era stata fatta anche da Romania, Bulgaria, Ungheria. La risposta di Bruxelles in data 27 luglio 2009 ha rigettato la richiesta italiana, cercando di chiudere la questione, perchè la nostra caccia allo storno dice il direttore Karl Falkenberg inciderebbe sulle popolazioni della Polonia e Germania in diminuzione, magari andrebbero rivisti gli allegati della direttiva, cosa che attualmente non è prevista. Vengono concessi tuttavia come specie cacciabili alla Romania, Bulgaria, Ungheria. A parer mio, si tratta di una palese discriminazione del tutto ingiustificata, considerando che in Portogallo, Spagna, Francia, Malta, Cipro e Grecia paesi del mediterranio viene cacciato.L' On. Sergio Berlato da me contattato in data 24 dicembre 2009 oltre a farmi gli auguri, mi diceva con sue parole testuali "Non ci fermeremo alla prima risposta negativa di un burocrate di Bruxelles". Su
http://www.romagnaoggi.it del 18 gennaio 2010 il cosigliere regionale Damiano Zoffoli presidente della commissione assembleare Politiche Economiche, gli storni solo in Emilia R. costano 437 mila euro, e l'Italia nonostante i proclami a parole del Governo, si è nei fatti disinteressata del problema. Dove sono i responsabili caccia dei partiti, perchè non fanno chiarezza sulla vicenda storni, la caccia non è ne di destra ne di sinistra, magari a voi dispiace.
Romano