Re: STIAMOCENE AL MARE !!!!!!!!
Willow_01 ha scritto:
Marco ha scritto:
Fatto questo, provi poi a pensare se la centrale nucleare, venisse fatta a pochi chilometri, dalla propria abitazione,(secondo gli esperti, gli unici siti ideali si trovano in lombardia,veneto ed emilia romagna).
E ancora ricordi, che finché l'acqua rimarrà un bene pubblico,ne potrà essere garantito l'utilizzo a chiunque.
IO ANDRO' A VOTARE SI ! ! ! ! !
Anche io andro' a votare e votero SI al blocco del nucleare.
Questo per salvaguardare il nostro territorio e i suoi abitanti e continuare ad andare a caccia in aree incontaminate.
Abbiamo decine e decine di fonti alternative che sono in grado di soddisfare i nostri bisogni in eugual misura.
Cernobil? NO GRAZIE
:arrow:
http://www.greenpeace.it/cernobyl/disas ... l-2010.pdf
Fukushima? NO GRAZIE
:arrow:
http://blogeko.iljournal.it/2011/e-uffi ... fone/61015
E per chi fosse ancora favorevole al nucleare: Prima di votare date un occhiata al poi... di Chernobyl
http://www.google.it/search?tbm=isch&hl ... 81l749l2-3
Di tutte le più grossolane sciocchezze che si sparano intorno al nucleare, il terrorismo su Chernobil e Fukushima sono il peggio del populismo e della demagogia. Dello stesso identico stampo di quello che ben conosciamo, quello anticaccia.
Trovo vergognoso – ripeto VERGOGNOSO – sfruttare beceramente Fukushima come per il referendum fu sfruttata Chernobil (referendum che, con i soldi dei petrolieri che avevano un interesse privato al fatto che l’italia non si affrancasse troppo dal petrolio, portò a distruggere una competenza ed una conoscenza che, negli anni 80, era all’avanguardia mondiale).
Ricordo a tutti che:
Chernobil, come riconoscono tutti gli esperti di settore, non fu un problema causato dal nucleare in sé: fu l'apice di una nazione in totale disfacimento, che non aveva più soldi per fare manutenzioni. Alla centrale Ucraina, infatti (peraltro vecchissima sia per materiali che per tecnologia - era di prima generazione, non ne esistono più) non venivano fatte manutenzioni da oltre 8 anni.
Per quanto riguarda Fukushima: il Giappone ha subito il QUARTO terremoto più forte NELLA STORIA DEI TERREMOTI. Al terremoto si è aggiunto uno tzunami, vale a dire un’onda anomala ALTA 40 METRI che ha invaso una superficie superiore alla lombardia. Tzunami e terremoto hanno fatto OLTRE 20.000 MORTI.
Il Giappone ha 18 centrali nucleari attive, delle quali una sola – appunto Fukushima – di seconda generazione, le altre tutte più recenti (peraltro, Fukushima era operativa da fine anni 60, ed era prevista proprio nel 2011 il suo smantellamento).
Ora, in questo disastro epocale, senza precedenti, voi vi riuscite ad attaccare al fatto che UNA SOLA CENTRALE su 18 – la più vecchia, basata su una tecnologia lontanissima da quella mediante le quali verrebbero costruite le centrali in italia – ha avuto dei problemi di cui non conosciamo ancora l’entità reale, ma che per ora non ha fatto morti? Complimenti.
PS. A titolo di informazione, ti allego una mappa delle centrali nucleari nella sola Europa:
http://muitaliano.it/wp-content/uploads ... plants.jpg Non c’è niente da fare, siamo sempre i più furbi di tutti.
PPS. La germania rinincerà al nucleare, secondo quanto affermato dalla Merkel-cuor-di-leone, nel 2028. Forse non lo sapete, ma la Svezia dette lo stesso annuncio negli anni 80 (per entro il 2000). Tutte le centrali svedesi sono ancora operative.
Poi, se volete, parliamo del nucleare e dell'acqua. Cercando però di parlarne con serietà. Le idiozie populiste, lasciatele ai verdastri, per favore.
Concordo con l’aspra critica di Willow01 sulla demagogia sfruttata da alcuni per la questione del nucleare, condotte identiche nella loro struttura a quelle dei verdi quando muovono nei nostri confronti accuse assurde, prive di fondamento e di conoscenza della materia, sfruttando i luoghi comuni e la scarsa conoscenza della materia da parte di molti, della serie vanno a caccia tutte le stagioni, sparano a tutti gli uccellini, anche nel periodo riproduttivo… lasciamo perdere è meglio!
Il rischio delle centrali nucleari esiste, inutile nasconderci dietro un dito, ma Fukushima e Cernobyl non devono essere portate come paragone, perché per i motivi che ha ben spiegato Willow 01 sono due casi molto particolari, due condizioni estreme che hanno portato le tristi sciagure che tutti conosciamo.
Personalmente sono contrario al nucleare per motivi differenti:
- credo nelle energie rinnovabili come fonte alternativa alla produzione di energia per il nostro Paese
- le materie prime sfruttate dalle centrali atomiche per la produzione di energia, ossidi di uranio e plutonio, non sono infinite, sono addirittura meno degli idrocarburi! In Italia non abbiamo giacimenti di Uranio, il che si trasforma in ulteriore dipendenza dagli stati fornitori, quindi anche qui è da rivedere la tanto ambita faccia del risparmio!
- grandissimi problemi sono legati allo smaltimento delle scorie radioattive post lavorazione, con costi esagerati e smaltimento mai definitivo, infatti attualmente l’unico modo per lo stoccaggio è il deposito per un’infinità di anni (si parla dell’ordine delle migliaia) in luoghi adatti, depositi geologici o ingegneristici, per ricercare questi luoghi sono necessari anni di studi e impegni economici veramente notevoli, a cui poi si dovranno aggiungere certamente le lamentele delle popolazione presso cui si opterà per lo stoccaggio
- i costi per la produzione di impianti come le centrali nucleari di ultima generazione Epr (European pressurized water reactor) che hanno la caratteristica di garantire una maggiore sicurezza rispetto ai precedenti reattori di seconda generazione sono di svariati milioni di euro, prezzi che dovranno essere ammortizzati, si ma in quanti anni? Solo dopo si inizierà a parlare di ricavi e benefici per il nostro Paese, quindi sarà veramente conveniente? O a guadagnare saranno sempre i soliti? Un esempio: La centrale Yankee Rowe (Massachussets), chiusa nel 1991, fu costruita nel 1960 a un costo, in dollari 1993, di 186 milioni; lo smantellamento completo prevede (non è stato ancora completamente terminato) una spesa di 370 milioni di dollari, quasi il doppio di quanto speso per costruirla. La sua durata è stata quindi di 31 anni. I costi per lo smantellamento di una centrale sono doppi rispetto a quelli impiegati per la produzione!
- I depositi di materiale saranno un altro grande problema, i pericoli ad esso collegati sono tantissimi, anche qui ne scaturisce il problema delle lamentele della cittadinanza o della popolazione limitrofa, in Francia i mezzi che trasportano questi materiali pericolossimi vengono scortati con i carri armati! Inoltre i mezzi che li conducono per paura di attentati o di ribellione della popolazione variano continuamente i loro itinerari.
- Una volta creati gli impianti bisognerà creare un sistema di sorveglianza non indifferente, saremmo praticamente sotto scacco dal punto di vista degli attentati terroristici, praticamente con un missile su una centrale possiamo immaginare cosa accadrebbe; il problema può sembrare distante, poco possibile, ma alla luce degli avvenimenti terroristici degli ultimi anni che hanno modificato gli equilibri di tutto il mondo non c’è da stare tanto tranquilli
- Poi c’è chi per opera di convincimento inneggia alla Germania, ed è proprio di questi giorni la decisione di iniziare con la chiusura delle centrali a partire dal 2015, per riversare i propri denari su energie rinnovabili
- Ho detto d’aver trovato indubbiamente sbagliato chi con demagogia nominava le catastrofi di Fukushima e Cernobyl, ma non possiamo non prendere in considerazione che anche la nostra penisola è soggetta a terremoti e che quindi per quanto possano essere sicure le nuove centrali (mai abbastanza) dovremo sempre sperare che non accada nulla.
- Non per ultimo le enormi risorse finanziarie che dovrebbero essere spese per le nuove centrali, ben 8, potrebbero certamente essere investite in forme di energia rinnovabile, meno dispendiose e con risultati certamente differenti
- Gli Usa, unitamente alla Russia e al Giappone negli ultimi tempi si stanno dimostrando altro che propensi all’investimento per i prossimi anni di capitali nell’energia nucleare, un dato di fatto significativo è che l’America, pur vantando ben 109 reattori, non investe nella costruzione di una nuova centrale da ben 23 anni! In Canada un piano che prevedeva la costruzione di 10 reattori è stato cancellato! Idem in America negli ultimi anni i progetti per la costruzione di nuove centrali, ben 123, sono stati abbandonati perché i costi di gestione oltre che di installazione degli impianti, negli ultimi anni sono degenerati così tanto da non essere più una valida alternativa per la produzione di energia!