Marbizzaboy,
mi permetto di dire che dubito molto che Rodolfo abbia in nessuna maniera voluto insinuare che tu, come altri, non vogliate bene ai cani se non sono belli, e che vi abbia considerato dei cino-nazisti, poi Rodolfo ti darà le sue spiegazioni, ne sono certo...alla tua domanda alla quale tu dici nessuno ha risposto ti rispondo io...si, ce ne sono di razze in cui si vedono soggetti disomogenei a seconda della linea di sangue dalla quale provengono...forse non hai avuto occasione di calcare abbastanza i terreni di caccia e le prove, ma ti posso assicurare che il problema esiste anche per setter, breton, kurzhaar e altre razze,e se la discussione e' nata in merito allo springer spaniel questo e' dovuto alla precisa circostanza ed alla grande diffusione che questa razza sta avendo, grazie quest'ultima cosa alle doti venatorie e non certo a quelle da salotto...poi di domande te ne faccio una io, ma tu lo pensi davvero che a parte difetti e difformità dallo standard che riguardano le frange, i musi appuntiti o l attaccatura delle orecchie, i cani delle linee da lavoro, e quindi brutti ,abbiano questi evidenti difetti di costruzione e struttura???? O se ci pensi bene ci arrivi pure tu a comprendere come cani mal costruiti e con strutture non armoniose difficilmente potrebbero muoversi disinvoltamente e lavorare come lo standard impone, pensi che potrebbero davvero farsi un cul@ così a caccia e nelle prove senza il supporto di un telaio perfetto e il motore che gira a mille,tanto per utilizzare un termine già usato??? Ti auguro di coronare al più presto il tuo sogno di possedere un cane, fai bene a leggere, a documentarti, a confrontarti con le varie opinioni, ma quando sarà quel momento ( te lo hanno già suggerito altri ) cercati un cane che sia un gran lavoratore, almeno sulla carta, perché viene da correnti di sangue di cani che lavorano come Cristo comanda... magari scegliendo tra quelli che esteticamente ti piacciono di più se non vuoi perdere di vista la tua vena cinotecnica, ma rinuncia ad inseguire chimere che potrebbero riempirti gli occhi ma laciare la tua saccoccia vuota...questo e' quello che feci io quasi vent'anni fa col mio primo springer, forse facendo bene, forse sbagliando, ma ti assicuro che le soddisfazioni a caccia e non solo sono state e sono tuttora tante...
Jack70, chiarito il discorso con rodolfosuper90 e venendo a noi, come avevo detto in precedenza e come scrisse anche Valcarenghi, i difetti morfologici in alcuni springer da lavoro non si limitavano solo a musi, teste, pelo e il resto, ma anche ad arti, tronco e dorso, forse più importanti del resto. Basta andare a vedere su internet nei vari siti degli allevamenti le foto dei vari soggetti che anche un cieco noterebbe certe cose. Per quanto riguarda le altre razze, purtroppo non sono solito frequentare prove, derby, raduni eccetera in tutta Italia dunque non posso avere una conoscenza personale di tutti i soggetti, quello che so e vedo lo noto in giro su internet guardando le foto dei soggetti e basandomi sulle qualifiche riportate. Ti torno a ripetere che in altre razze personalmente non ho notato divari eclatanti a livello morfologico (visto che come lavoro qui da noi è stato fatto un ottimo lavoro di selezione) nelle razze da caccia (ovvio che magari non tutti i cani possono essere uguali l'un l'altro, ma come omogeneità nel tipo non mi sembra di aver notato niente di preoccupante), ma questa cosa invece l'ho potuta constatare soltanto nello springer spaniel inglese e per il cocker spaniel. Poi che siano impressioni o realtà, ognuno ha la propria opinione, così come ce l'ha per lo springer da lavoro, da esposizione e dual purpose. Per quanto riguarda me, quando sarà che dovrò scegliere il mio springer, sarà una ricerca fatta in maniera spero il più attenta possibile, tale da scegliere l'esemplare a mio parere perfetto sotto tutti i punti di vista, in questo caso ricercando morfologia e lavoro senza propendere né su una via né sull'altra, proprio per le considerazioni fatte e rifatte in precedenza. Magari spero anche un domani appunto di poter frequentare più l'ambiente delle prove e constatare di persona suddette mie ipotesi, ma nel mio piccolo per ora ripeto per le altre razze non ho notato niente di particolare.
Questa discussione è degna di nota in quanto manco a farlo apposta mi da modo di approfondire e cercare sempre di più articoli su articoli in merito alla cosa; leggete attentamente questo articolo ad esempio, che rispecchia perfettamente quello che è il mio pensiero che pare quasi che l'abbia inavvertitamente copiato e di cui finora non ero a conoscenza!!!
I Nostri Cani -settembre 2002-: SPRINGER, CANE DA SCHIOPPO
Il titolo non è mio, lo ha coniato tempo fa un buon amico: Umberto Zaccarini, conoscitore profondo della razza, nonché stimato giudice di prove. Uno che se ne intende, insomma. Credo che mai sia stata data definizione più calzante, ed è per questo che me ne approprio.
Cane sportivo per natura, cane da caccia per eccellenza, lo springer è ormai entrato a far parte delle razze più conosciute e non necessita certo di presentazione.
E' però interessante notare che sono andate via via sviluppandosi due "tipi" diversi: il tipo da esposizione e il tipo da lavoro, spesso tanto dissimili tra loro che, confrontandoli potrebbero far pensare a due razze diverse.
Il primo è selezionato sulla base della bellezza, su quanto richiesto dallo standard e, talvolta, con criteri che esasperano quelle caratteristiche che si pensa "facciano vincere" sui ring. E' assai migliorata la costruzione, spesso la statura si è elevata, sono state ricercate incollature importanti, in altre parole si è avvantaggiata l'eleganza e l'immagine da show, a discapito della rusticità caratteristica della razza, in qualche modo allontanandosi dal tipo originale, o almeno quello a cui eravamo abituati nei decenni scorsi. Non di rado si viene colpiti dall'assomiglianza col cocker, di cui sembra sempre più la copia ingigantita. Il discorso non è nuovo e io non voglio dare giudizi in merito, so però, e desidero sottolinearlo, che lo springer è principalmente un cane da caccia, piuttosto rustico e di struttura più contenuta, caratteristiche indispensabili per permettergli di esprimere al meglio le sue qualità venatorie. Non ricordo di aver visto qualche soggetto, cosiddetto da esposizione, esprimersi al meglio sui terreni di caccia. Qualche volta vi sono springer che, alla ricerca della qualifica "Molto Buono" per entrare in classe lavoro, si arrabattano in campagna, ma certo è difficile vedere azioni degne di questa razza.
Per contro i soggetti presentati in prova non di rado sono di taglia inferiore allo standard, sono bassi sugli arti e gli appiombi lasciano a desiderare, ma " vanno" come schegge. Qualche volta anche troppo. La velocità esagerata li porta "ad alzare la testa", perdendo così una delle caratteristiche fondamentali del movimento "springer": galoppare a testa bassa per meglio reperire le tracce del selvatico. Intendiamoci, soggetti che lavorano con le caratteristiche tipiche della razza ve ne sono, e non pochi, ma la tendenza ad esagerare la velocità e considerare poco lo stile è un pericolo che esiste. E' compito di chi giudica, e della Società specializzata, vigilare affinché si faccia di tutto per mantenere questa splendida razza nello standard di stile. Lo stile è razza: il movimento, l'andatura, la cerca, sono fondamentali, ma il giusto portamento di testa è irrinunciabile
Torniamo al discorso iniziale, due tipi diversi: il "bello" e il "buono". A prima vista potrebbe sembrare un successo della selezione, il raggiungimento del superspecializzato, l'ottenimento dell'iper, il traguardo non solo raggiunto, ma addirittura superato. Ed è proprio questo il rischio, un rischio pericolosissimo, pericolosissimo per la razza che poco per volta rischia di sfumare in un'altra razza, in un "tipo" che sempre più si allontana dall'originale, dall'ideale che ci si era posti all'inizio. Forse alla base di questa ricerca del "sempre di più" si può riconoscere lo spirito agonistico degli allevatori, la voglia legittima di superare e di superarsi, ma quello che è lo stimolo naturale che spinge a migliorare continuamente può rivelarsi un'arma a doppio taglio.
Il giusto dovrebbe essere nel mezzo, parlando di un cane da lavoro, quello abbastanza bello e abbastanza buono. Senza per questo accontentarsi del mediocre, ma semplicemente prestando attenzione nel non ricercare, allevare e fissare caratteristiche che non sono più quelle veramente tipiche.
Di springer belli e buoni ve ne sono e neppure pochi, è a questi soggetti che si dovrebbe mirare per riportare un po' di omogeneità fra i due "tipi". Non sono passati molti anni da quando questo risultato era la norma, è vero che gli springer erano pochi, ma quei pochi erano belli e buoni. Ricordo per tutti i cani del dr. Valcarenghi che da buon cacciatore allevava per la caccia, ma cani di ottimo "tipo". Oggi non sono scomparsi gli springer dotati di entrambe le qualità; sta agli appassionati ricorrervi in allevamento, senza farsi accecare dalla ricerca del "troppo" in un campo a totale discapito dell'altro. Un po' più di struttura e di correttezza nella costruzione nei cani da lavoro e un po' meno raffinatezza in quelli da esposizione, non potrà che giovare alla razza. In medio stat virtus, quei formidabili cacciatori piccoletti e stortignaccoli, saranno anche grandi cani da caccia, ma non sono springer. Parimenti, quei magnifici, eleganti spaniel dalle lunghe incollature e le orecchie attaccate sotto la linea dell'occhio, sono spettacolari, ma non sono springer. L'auspicio è di saper compendiare pregi e difetti; non dico sia un lavoro facile, ma ai nostri allevatori non manca né la passione, né le capacità, né il materiale per riuscirvi.
Tuttavia sono cacciatore e pertanto è ovvio che prediliga il cane da lavoro, anche perché usare questa razza la caccia è entusiasmante. Lo springer è cane intelligente, ma anche difficile, è esuberante, potente, instancabile. E' anche il cane che meglio si confà alla caccia moderna, a ciò che è rimasto della selvaggina nelle nostre campagne: il fagiano. Questo selvatico preferisce i terreni coperti, con vegetazione fitta, intricata di spine, inaccessibili per l'uomo. Lo springer è nato per entrarvi ad ogni costo, senza paura di rimediare anche qualche piccola ferita, la passione lo porta ad affrontare qualsiasi terreno, con coraggio e determinazione, tanto che è quasi commovente vederlo lavorare. Uno springer corretto, ossia ben addestrato, è una macchina da caccia, è nato per la caccia e se ci affidiamo a lui, quando in campagna portiamo a spasso il fucile, prima o dopo ci darà soddisfazione. Ho imparato a fidarmi sempre di uno springer perché sono convinto che, se io sono diventato cacciatore, lui lo è nato. Inoltre è un ottimo riportatore, dal fitto, dai calanchi, dall'acqua e con che felicità esegue questo compito! Provate a guardare negli occhi il vostro springer quando vi consegna la preda, godetevi la soddisfazione che esprimono: se non lo avete mai fatto vi siete persi una delle cose belle della vita.
Gioacchino Murante