In ogni luogo ci sono situazioni diverse... dalle mie parti negli anni 40 e 50 mio padre si portava max 10 cartucce e le sparava solo a lepri, conigli e pernici, e non erano certo animali a cui su poteva sparare a fermo!
 
Secondo me non esistono dubbi sulla maggior vulnerabilità di un uccello al volo rispetto a quello a fermo,chiuso nelle sue ali e con minor superficie a disposizione,ma il mondo è bello perché è vario
Saluti
 
Non e" questo il problema!! Perché" al volo cadono morti?
Hai idea di come si sviluppa in aria una rosata??
È una scia di pallini, con capo e coda, immagina più o meno come è fatta una goccia d'acqua, ma più allungata dipende dal diametro del pallini e dal numero, in volo un animale ha più probabilità di essere coinvolto nella scia di pallini, i vuoti si risentono di meno, mentre in un tiro a fermo si verifica che a volte l'animale può passare attraverso un vuoto, questa può essere una spiegazione al tuo problema, altrimenti ti consiglio di sparare ad un foglio di carta bello grande, disegnaci un cerchio di 5cm, spara alla stessa distanza del misfatto e poi controlla il risultato, potresti avere altre sorprese.

Sotto un'idea di rosata in volo.

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Quello al volo è vulnerabile perché ha le ali aperte? Vero ! Ma il tuo discorso vale a parità di distanza, è sempre che non sia un volo trasversale in cui parte della rosata non potrebbe andare a segno per il discorso dei pallini di punta e di coda che sono distanti qualche metro tra di loro! Un uccello che vola dopo lo sparo parte spaventato, e quindi molto veloce, e cambia direzione rispetto al punto in cui hai sparato, non è come doppiare un colpo a volo, in cui la traiettoria e la stessa, devi prendere daccapo la mira, e dopo aver realizzato che il primo colpo non è andato a segno! Tutto ciò fa perdere tempo, e l'uccello nel frattempo ha percorso almeno 5 o 10 metri prima che tu sia in grado di sparare di nuovo, quindi se posato era a 20 metri al secondo colpo potrebbe essere a 30, e ciò lo renderebbe meno vulnerabile di uno posato a 20 non trovi?
 
Mi e" capitato più" di qualche volta (anche spesso) di sparare con canna 61 cil ad animali appollati (tordi merli) a 15/20 m e se ne vanno a meno che non riesco a risparargli a volo ed allora cadono!! Oggi mi e" successo altre due volte! Non capisco il motivo di cio" se qualcuno me lo sa spiegare, mentre cio" non accade mai, se monto la strozzatura portando la canna a 67/ due o tre stelle o 71.



A 15/20 metri con canna cilindrica ci sono dei vuoti nella rosata, un uccello posato presenta meno superficie di un uccello in volo, però può anche essere (a me è successo più volte quando cacciavo con tiro al volo) che posato semplicemente... lo sbagli, in genere si pensa che sparare a fermo sia molto facile, si e no, se sei abituato a tirare al volo tendi a spostare l'arma al momento del tiro, è cosa involontaria data dall'abitudine, spari a fermo fallisci e fai secco al volo di seconda e con facilità, tenere fermo il fucile senza un appoggio per il tiro a fermo può essere più difficile che tirare al volo, poi c'è anche il fatto psicologico della canna cilindrica che comunque allarga e fa essere meno precisi nel tiro, tanto la rosata è larga... e si sbaglia, con canna strozzata si diventa più precisi proprio perché si pensa ad una rosata stretta, si mira con più cura ed ovviamente i vuoti di rosata diminuiscono.
Comunque l'uccello posato apparentemente sembra più resistente alle fucilate, è interessante notare che i capannisti che tirano a fermo ed in appoggio usano di solito fucili con buone strozzature, magari di piccolo calibro ma ben strozzati di prima canna di solito hanno 3 stelle, apparentemente esagerato per tiri sui 15/20 metri, ma tengono anche conto della presenza di foglie e rametti e nonostante il tiro a fermo e con appoggio a volte padellano pure loro.
 
Ragazzi non scherziamo, io ho provato un Benelli beccaccia con canna 61 cilindrica, e fino a 25- 30 metri funzionava benissimo! È chiaro che non è un fucile per tiri lunghi, ma che non riesca ad abbattere un uccello posato a 20 mt.... Non esiste, altrimenti non serve a nulla! Perciò non diciamo sciocchezze, a dimostrazione di quanto dico,se a fermo sono 20 metri appena l'uccello vola saranno almeno 25, se non 30 metri e lì si che diventa lontano.... Se cade a 25-30 in volo figurarsi a 20 posato! Avete provato a sparare un uccello che vola dopo il primo colpo? Cambia totalmente la direzione di tiro, e bisogna riprendere la mira, dopo aver perso qualche istante per realizzare che dopo il primo colpo non è caduto, quindi anche se siete bravi almeno 5-10 metri li avrà percorsi, avete considerato questo?
 
Onyx mi meraviglio di te che sei delle mie zone, se spari a fermo cilindrico non ti cadrà a terra mai niente se succede qualche volta ma raramente solo per questione di fortuna. Se spari a volo è diverso l'impatto tra bersaglio e la rosata del piombo è diversa.
 
È proprio li il succo del discorso, perché non cade posato per poi cadere al volo? Potrebbe essere anche una disabitudine a sparare posato.
La mia esperienza: io ho iniziato ad andare a caccia al posato con le gabbie, mi padre ha sempre fatto questa caccia. Però mi è sempre piaciuto tanto di più sparare al volo e quando ho deciso di dedicarmici seriamente mi sono reso conto che fermavo il fucile al momento dello sparo...padella. Poi ho imparato :) e ora mi rendo conto che a sparare al fermo mi devo forzare a tenere il fucile fermo.
Una prova da fare potrebbe anche essere di cambiare strozzatura o meglio fucile e forzarsi a stare fermi...
 
Scusate ma vi siete mai chiesti perchè molti anni fà facevano soltanto canne 71 fisse strozzate *,**,e *** stelle? perchè sparavano tutti a fermo le cartucce pochi se le potevano permettere e quando sparavano era a fermo e colpo sicuro. Quindi c'è poco da dire se a quei tempi gli davi una canna cilindrica te la davano in testa dopo 10 minuti.
 
Ho notato che e' in aumento il numero delle persone che raccontano padelle a fermo a distanze brevi....mah
Le fucilate a 20m che partono dalle mie canne strozzate da 73-75-80 sono talmente devastanti che sembrano spostare i selvatici....continuo a non capirvi.......
Siete proprio sicuri di tirare sempre in perfetto allineamento, pupilla, bindella bersaglio?
Sieti sicuri di scegliere la numerazione di piombo adatta in base alla lunghezza della canna, strozzatura, tipo di borra, mole del selvatico, distanza di tiro?
Faccio un es, per il tordo in canne corte cl,****,***, lasciate perdere il 9 e giu' di li, , tirate sempre tanto piombo fino 10, 11, 12, 13!!!...e non tentate tiri lunghi!!
Con canne di lunghezza non inferiore a 70cm **, * tirate pure quello che vi pare, saranno sempre belle schioppettate con rosate molto raccolte. Con canne di questo tipo, se sparate a 20m bene allineati con una buona cartuccia con contenitore rischiate di raccogliere marmellata per l'ingente numero di pallini che mandate a bersaglio!
20m e' una distanza brevissima!!
 
No, non sono convinto, credo che se andissimo a dare un'occhiata all'allineamento di questi cacciatori che sostengono di riscontrare maggiori difficolta' nei tiri a fermo, noteremmo un evidente disallineamento.
In questi casi certamente le probabilita' di colpire in movimento sono maggiori, ma non sparando in tutte le direzioni
 
Scusate ma secondo me sbagliate voi jna cosa... intanto la rosata alla placca e una proiezione su un piano della rosata, che in 3 d presenta una coda più o meno lunga, quindi ci saranno più vuoti in un colpo in movimento in cui alcuni pallini sono passati ed altri devono arrivare e quindi i pallini a segno sono solo quelli vhe giungono in quel momento, che non in uno a fermo in cui invece i pallini arrivano tutti indifferentemente a bersaglio,anche se in tempi diversi,ma non c'è alcun movimento che permette all'animale di sottrarsi al fuoco.
Ribadisco che la prima cartuccia non va e la seconda invece funziona!
E aggiungo che forse per eccesso di sicurezza ti trema la mano, o tendi a spostare il fucile quando spari! Ma questo si può verificare facilmente se spari qualche colpo alla placca e verifichi se la rosata e centrata o no!
 
E' anche per questo che i capannisti usano canne abbastanza strozzate e piccoli calibri, non hanno bisogno di rosate ampie ma concentrate,

Esattamente, i capannisti per sparare a fermo non hanno bisogno di calibri maggiori....rifletti un po' perche'?
Evidentemente perche' questo tiro non presenta alcuna difficolta'.
Per quanto mi riguarda ti posso dire che con le mie canne lunghe e strozzate non ho mai padellato un selvatico fermo, diversamente con un benelli 60cl, oppure 65*** mi ricordo che mi e' capitato piu' di qualche volta, ma sparai con la cosapevolezza che mi sarebbe potuto accadere, perche' le rosate di quel moncherino oltre i 30m sono larghe e rade da far schifo.
 
Io credo invece che usavano quelle strozzatura perché non esistevano plastica e contenitore, e per guadagnare qualche metro di portata con borra in feltro o peggio borraggio chimico, ci volevano canne lunghe strette e strozzate! Oggi col contenitore anche con canna cilindrica si possono fare tiri un po più lunghi!

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Nella caccia vagante non si è sparato mai a fermo... si sparava semmai solo entro tiro e solo a pezzi di caccia ben visibili a cui valeva la pena sparare, evitando tiri troppo lunghi, su bersagli poco visibili che sarebbero risultati azzardati.
 
A 20 metri la distanza tra i pallini di testa e quelli di coda è prossima allo zero (in termini temporali).

Sempre a 20 metri una canna cilindrica, seppur 61, non da scampo ad un animale appollaiato.
 
Io per anni al poso con le gabbie in mezzo alle olive sono andato con l'automatico canna 66 cilindrica e cartucce da 30 grammi piombo 10 e 11 senza contenitore e a 15/20 metri solo morti...anzi a volte li spostavo di qualche metro. Stessa sorte anche ai lunghi...ma in mezzo alle olive 20/25 metri sono già tanti.
 
Concordo con magnum. A 20 metri se non cade o non va la cartuccia o nel momento di sparare sposti il fucile e sbagli mira.
 
Scusate ma vi siete mai chiesti perchè molti anni fà facevano soltanto canne 71 fisse strozzate *,**,e *** stelle? perchè sparavano tutti a fermo le cartucce pochi se le potevano permettere e quando sparavano era a fermo e colpo sicuro. Quindi c'è poco da dire se a quei tempi gli davi una canna cilindrica te la davano in testa dopo 10 minuti.

La prima doppietta di mio padre, acquistata usata da mio nonno e risalente ai primi anni '50, era la classica cani esterni con canne da 66 e strozzature cilindrica e ***.

In quelli anni 1954 e ss (mio padre prese la licenza a 16 anni) il tiro ai tordi era effettuato nei pochi minuti liberi e non si poteva dedicare a prede più importanti.

La maggior parte dei tiri avveniva a fermo su arbusti poiché il piombo costava troppo per sprecarlo nel tiro a al volo. Proprio per risparmiarlo molti avevano il monocanna del 16 o del 20.
 
secondo me non è così, ho provato decine e decine di volte a sparare a fermo cilindrico sapendo già il risultato ma l'ho fatto per avere sempre una conferma. Basta provare a sparare 10 volte ad un uccello a fermo scegli una distanza media di 20-25 mt e vedi quanti ne vanno a terra, io dico che se ti va bene ne cade uno, poi metti uno strozzatore 3 stelle spara alla stessa distanza vedrai che ne cadono abbastanza. Questo secondo voi cosa significa, credo sia semplice, la canna cilindrica ha dei vuoti quindi l'animale deve beccare un pallino mortale che lo deve freddare sul colpo, mentre la canna strozzata gli piazza una quantità di pallini maggiore. Almeno secondo me da cacciatore da quello che ho potuto notare da quando vado a caccia, poi ci sono persone che fanno prove su prove alla famosa placca che dicono altre soluzioni che rispetto logicamente ma non condivido.
 
Condivido ciò che ha scritto Antonio25, lascerei la canna cilindrica solo per alcune cacce in cui una canna corta è più indicata (beccacce, stanziale, quaglie), per il resto uno strozzatore 3* o 2* ti mette al riparo da molte padelle anche tirando a fermo.
 
No, non sono convinto, credo che se andissimo a dare un'occhiata all'allineamento di questi cacciatori che sostengono di riscontrare maggiori difficolta' nei tiri a fermo, noteremmo un evidente disallineamento.
In questi casi certamente le probabilita' di colpire in movimento sono maggiori, ma non sparando in tutte le direzioni


Naturalmente l'errore di mira è da tenere in conto, probabilmente per la padella ha più responsabilità dei vuoti di rosata.


Esattamente, i capannisti per sparare a fermo non hanno bisogno di calibri maggiori....rifletti un po' perche'?
Evidentemente perche' questo tiro non presenta alcuna difficolta'.
Per quanto mi riguarda ti posso dire che con le mie canne lunghe e strozzate non ho mai padellato un selvatico fermo, diversamente con un benelli 60cl, oppure 65*** mi ricordo che mi e' capitato piu' di qualche volta, ma sparai con la cosapevolezza che mi sarebbe potuto accadere, perche' le rosate di quel moncherino oltre i 30m sono larghe e rade da far schifo.

I capannisti usano calibri minori perché non hanno alcun bisogno di rosate larghe, salvo su bersagli multipli, hanno anche altre esigenze loro proprie, ovvero la necessità di non fare troppo rumore con delle mine del 12 e importante anche la necessità di non rovinare gli alberi di buttata, a volte pasture, con palettate di piombo, il tiro a fermo da capanno non presenta difficoltà anche perché lo si fa in appoggio sulla feritoia del capanno, in forma vagante non si hanno appoggi e l'errore è più probabile, da notare che i capannisti padellano pure loro nel tiro a fermo e con appoggio!
Da dire che salvo eccezioni i capannisti non usano canne cilindriche per il tiro a fermo, l'oggetto della discussione è la padella con tiro a fermo usando canna cilindrica, qui ci sta l'errore di mira, padella vera e propria, ma anche e soprattutto i probabili vuoti di rosata.
 
quando si spara ad un selvatico in volo questo ha più probabilità di entrare in contatto con i pallino per il fatto che si sposta trasversalmente (il più delle volte) la scia di rosata, incontrando quindi anche i pallini che gli sono davanti e che a fermo non lo avrebbero minimamente sfiorato, e per chi pensa che le due velocità (pallini - selvatico) non siano paragonabili ricordo solo l'importanza dell'anticipo, il bersaglio all'interno della rosata si sposta di poco è vero ma si sposta.
parola di padellaro doc :p
 
Secondo me non esistono dubbi sulla maggior vulnerabilità di un uccello al volo rispetto a quello a fermo,chiuso nelle sue ali e con minor superficie a disposizione,ma il mondo è bello perché è vario
Saluti

Il fatto e' che noi cacciatori troppo spesso vogliamo cambiare anche i piu' semplici fenomeni fisici, non posso essere daccordo con te, basterebbe rendersi conto che i pallini in aria si allungano anche in senso longitudinale, percio devi immaginare che in volo si presenta come una striscia di pallini che viene attraversata per un istante dal selvatico che viaggia a velocita' sostenuta......e' intuibile che essendo questa striscia lunga anche 4m a circa 40m, solo una parte di essa entra in contatto con il selvatico, mentre tirando a fermo puo allungarsi quanto vuole, l'intero sciame dalla testa alla coda impattera' sul bersaglio.
 
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