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[h=1]Nubifragio Firenze: “le cadute degli alberi si potevano evitare, erano da abbattere da tempo”[/h][h=2][/h]2 agosto 2015 2
“Le cadute degli alberi potevano essere prevenute se l’amministrazione comunale avesse fatto in questi anni una seria programmazione di riqualificazione del patrimonio verde pubblico dei viali e delle strade”. Lo ha detto Francesco Mati, presidente Federazione florovivaistica nazionale di Confagricoltura e presidente del distretto pistoiese. “Confagricoltura, insieme all’Universita’ – ha aggiunto Mati – chiede da anni questa programmazione, che avviene in quasi tutti i Paesi europei”. Secondo Mati, “gli alberi urbani andrebbero sostituiti ogni 50 anni altrimenti diventano pericolosi. Di fronte all’evidenza di eventi rischiosi che si ripeteranno, il Comune deve avere il coraggio di abbattere questi alberi (piantandone altri nuovi) e chi tenta di ostacolarne l’abbattimento per questioni nostalgiche dovrebbe assumersi la propria responsabilita’ civile e penale. Il Comune deve intervenire pianificando seriamente una riqualificazione del patrimonio arboreo urbano della citta’, il rischio e’ quello di una tragedia annunciata”.
“Le cadute degli alberi potevano essere prevenute se l’amministrazione comunale avesse fatto in questi anni una seria programmazione di riqualificazione del patrimonio verde pubblico dei viali e delle strade”. Lo ha detto Francesco Mati, presidente Federazione florovivaistica nazionale di Confagricoltura e presidente del distretto pistoiese. “Confagricoltura, insieme all’Universita’ – ha aggiunto Mati – chiede da anni questa programmazione, che avviene in quasi tutti i Paesi europei”. Secondo Mati, “gli alberi urbani andrebbero sostituiti ogni 50 anni altrimenti diventano pericolosi. Di fronte all’evidenza di eventi rischiosi che si ripeteranno, il Comune deve avere il coraggio di abbattere questi alberi (piantandone altri nuovi) e chi tenta di ostacolarne l’abbattimento per questioni nostalgiche dovrebbe assumersi la propria responsabilita’ civile e penale. Il Comune deve intervenire pianificando seriamente una riqualificazione del patrimonio arboreo urbano della citta’, il rischio e’ quello di una tragedia annunciata”.