Re: REISERIMENTO SPECIE CACCIABILI.
Ciao Reggiano, senza polemica e lasciando stare le AAVV, che c'entrano come il cavolo a merenda, questa è la situazione :
E' la direttiva europea "uccelli" che stabilisce le specie cacciabili per gli stati membri.
Il meccanismo è molto semplice, almeno nella prima fase :
esiste un allegato di specie cacciabili in tutti gli stati membri...
esiste un secondo allegato che vincola altre specie esclusivamente ad alcuni stati che ne facciano motivata richiesta (esempio lo storno per l'italia che deve essere inserito in questo allegato)
Tutto ciò che non è compreso nei 2 allegati NON è cacciabile, può essere eventualmente attivata la condizione di deroga in base alle possibilità dell'art.9, (uso scientifico, danni alle colture e per motivi tradizionali)...
Dove è che il meccanismo diventa perverso.....
Nelle modalità di "aggiornamento" degli elenchi, attualmente sottoposte ad un comitato scientifico che ne certifica l'attuazione....
Quindi, la cosa facile è leggere la situazione in essere ed eventualmente aggiornare da subito l'elenco (caso + clamoroso l'oca.....), la cosa difficile è capire cosa va fatto per eventualmente ottenere nuove specie (caso + clamoroso la tortora dal collare...)
L'unica cosa da evitare è guastarsi il sangue a leggere situazioni del 1986 quando la direttiva uccelli NON era ancora applicata.....
Un saluto
Sandro
Ciao Reggiano, senza polemica e lasciando stare le AAVV, che c'entrano come il cavolo a merenda, questa è la situazione :
E' la direttiva europea "uccelli" che stabilisce le specie cacciabili per gli stati membri.
Il meccanismo è molto semplice, almeno nella prima fase :
esiste un allegato di specie cacciabili in tutti gli stati membri...
esiste un secondo allegato che vincola altre specie esclusivamente ad alcuni stati che ne facciano motivata richiesta (esempio lo storno per l'italia che deve essere inserito in questo allegato)
Tutto ciò che non è compreso nei 2 allegati NON è cacciabile, può essere eventualmente attivata la condizione di deroga in base alle possibilità dell'art.9, (uso scientifico, danni alle colture e per motivi tradizionali)...
Dove è che il meccanismo diventa perverso.....
Nelle modalità di "aggiornamento" degli elenchi, attualmente sottoposte ad un comitato scientifico che ne certifica l'attuazione....
Quindi, la cosa facile è leggere la situazione in essere ed eventualmente aggiornare da subito l'elenco (caso + clamoroso l'oca.....), la cosa difficile è capire cosa va fatto per eventualmente ottenere nuove specie (caso + clamoroso la tortora dal collare...)
L'unica cosa da evitare è guastarsi il sangue a leggere situazioni del 1986 quando la direttiva uccelli NON era ancora applicata.....
Un saluto
Sandro