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News Speciale x 58Beppe!
Riaffidare ai cacciatori la Valle della Canna
Quando i cacciatori curavano la Valle della Canna e Punte Alberete, queste zone di grande pregio erano come giardini. Quando sono state prese in consegna dall’Arca è iniziato il degrado, perchè a causa di una mentalità bloccata è più facile la scelta di lasciare che la natura faccia il suo corso piuttosto che gestire con criterio queste aree.
Inoltre, va evidenziato che i piccoli delle poche anatre che nidificano in queste zone devono prima superare il pericolo dei gabbiani, che ne mangiano parecchi; i superstiti devono fare i conti con i lucci, pesci predatori che mangiano la maggior parte delle anatre sopravissute ai gabbiani.
Lazzari dice che non c’è più la cannuccia nella valle? Si dimentica che i cacciatori curavano l’ambiente.
Perchè non aprire la valle ai pescatori sportivi? Per la pesca al luccio si potrebbe anche fare cassa, per investire nella manutenzione. Inutile sentire ora le lamentele di Lazzari, ormai è stato fatto un danno quasi irreparabile.
Si potrebbe seccare la Valle della Canna per dragare il fondale, che non permette ai vari anatidi di raggiungerlo per nutrirsi, ma va a finire che fanno come a Punte Alberete, area seccata in estate nel momento di maggiore caldo, con il risultato che germani e marzaiole si sono ammalate di botulismo.
Chissà se noi cacciatori potremo salvare le valli, visto che siamo in grado di farlo: ma Lazzari e Soci Coop. ce lo permetteranno?“.
G.D.
http://ravennanotizie.it
Riaffidare ai cacciatori la Valle della Canna
Quando i cacciatori curavano la Valle della Canna e Punte Alberete, queste zone di grande pregio erano come giardini. Quando sono state prese in consegna dall’Arca è iniziato il degrado, perchè a causa di una mentalità bloccata è più facile la scelta di lasciare che la natura faccia il suo corso piuttosto che gestire con criterio queste aree.
Inoltre, va evidenziato che i piccoli delle poche anatre che nidificano in queste zone devono prima superare il pericolo dei gabbiani, che ne mangiano parecchi; i superstiti devono fare i conti con i lucci, pesci predatori che mangiano la maggior parte delle anatre sopravissute ai gabbiani.
Lazzari dice che non c’è più la cannuccia nella valle? Si dimentica che i cacciatori curavano l’ambiente.
Perchè non aprire la valle ai pescatori sportivi? Per la pesca al luccio si potrebbe anche fare cassa, per investire nella manutenzione. Inutile sentire ora le lamentele di Lazzari, ormai è stato fatto un danno quasi irreparabile.
Si potrebbe seccare la Valle della Canna per dragare il fondale, che non permette ai vari anatidi di raggiungerlo per nutrirsi, ma va a finire che fanno come a Punte Alberete, area seccata in estate nel momento di maggiore caldo, con il risultato che germani e marzaiole si sono ammalate di botulismo.
Chissà se noi cacciatori potremo salvare le valli, visto che siamo in grado di farlo: ma Lazzari e Soci Coop. ce lo permetteranno?“.
G.D.
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