Quando lavoravo in un ospedale veterinario a Stockton, in Culattornia, una zona strapiena ovunque di forasacchi, non solo radevamo la parte interna dell'orecchio, ma anche fra le dita delle zampe e fra i polpastrelli. Accorciavamo anche parecchio, quasi a zero, i peli lunghi e riccioluti della parte posteriore delle zampe, fino quasi al gomito. Da noi i forasacchi si chiamano "foxtails," "code di volpi." Non c'era giorno, d'estate e autunno, che non dovevamo addormentare uno o piu' cani per estrarre forasacchi da orecchie, nasi, e altre parti del corpo. Fra questi e aculei di istrice, c'erano sempre parecchie operazioni. Vorrei avere un dollaro per ogni aculeo di istrice che ho estratto, e anche solo 50 centesimi per ogni forasacco che ho tirato fuori da fra le dita dei cani. Nasi e orechie pero' spettavano ai dottori, non a me. Operazioni molto piu' delicate.