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Nicola pure tu.....se rispondi agli Ot non ne usciamo più ...
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Luigi per rispondere al quesito io ho bisogno di sapere cosa hai fatto prima con il cane , perché dal suo comportamento lei ritiene esaurito il suo compito , quindi capire come hai insegnato il riporto è fondamentale.
Qui non si tratta di convincere, si tratta di verificare. Giovannit, gente che capiva di cani e capiva i cani, le cose me le dicevano, ma non me le spiegavano. Quando mi dicevano che le carezze date fuori luogo e fuori tempo rovinano i cani, l'ho capito tramite dei riscontri dopo qualche anno. Ti ho fatto qualche esempio proprio per farti verificare e toccare con mano sul fatto che i cani non hanno i nostri stessi sentimenti. Il cane lo si può osservare e valutare in modi diversi. Per esempio per me il cane, è un essere che pensa solo a se stesso, e ogni volta che mi viene vicino viene per chiedere e non per dare. E' un figlio di buona "donna" che ci manipola e tira l'acqua al suo mulino. E' nella natura del cane, io gli voglio bene per quello che realmente è, non per altro. Però non ho niente da dire contro chi attribuisce al cane sentimenti che non ha, tipo riconoscenza o altruismo. Qualsiasi spiegazione bisogna capirla e darla nel senso canino e non in quello umano, il cane non è un umano. Giovannit, al cane lo puoi far bere e urinare a comando, ma non per questo hai insegnato al cane a bere e a urinare, il cane lo sapeva già fare. E' così per tutto quello che fa parte del bagaglio genetico del cane. Quello che c'è nel cane va tirato fuori senza eccessiva inibizione. E non mi stancherò mai di dire che un cane addestrato nell'essenziale al cane super addestrato gli fa un c@lo come un secchio. Addestrare poco e socializzare molto, è la chiave per poter portare a caccia anche la cuifeca. Quindi niente collari, niente lunghine e niente parole superflue, il cane sa già quello che deve fare. Però c'è chi è convito che può insegnare qualcosa a chi è più predatore di lui, (il cane lo è) e non sa neanche come si conduce un cane a caccia. La mia psicologia canina è quella che avevano i nostri nonni, cioè il cane doveva fare il cane. I cani erano molto più ubbidienti perchè era diverso il rapporto fra padrone e cane. La stessa cosa riguardava l'educazione dei figli, i figli facevano i figli e i padri e le madri facevano i genitori. Non credo che hai tempi di mio nonno i genitori facevano gli amici dei figli. Mi raccontava mia madre, che quando entrava il padre, c'era in casa un silenzio di rispetto, nessuno dei figli si permetteva di andare incontro al padre a pretendere di essere preso in braccio o di fare richieste strane. Era il padre a chiamare i figli per chiedere e per elargire carezze o qualche caramella. Il grosso lavoro lo faceva la mamma, era lei che inculcava nei bambini il rispetto è l'educazione verso il capo famiglia. Era la mamma con l'esempi ad educare i figli. Da grandicelli gli insegnava a rivolgersi ai genitori col "voi". Mia madre mi diceva sempre: "nella famiglie dove c'era educazione non servivano schiaffi e cinghiate". Giovannit, mi sembra che anche tu pensi che i cani hanno una vita parallela alla nostra, il metodo educativo ha molte analogie con quello umano, anche il sistema gerarchico ha molte analogie con il nostro sistema militare, però il cane rimane sempre cane, e non gli possiamo attribuire cose che solo noi umani possiamo avere. Chi ha fatto il miliare si ricorderà che per fare richieste o reclami al superiore bisognava mettersi a rapporto e fare tutta la trafila gerarchica, quindi comandante di plotone, di compagnia, di battaglione, di reggimento, e via di seguito. Se le ragioni di chi a chiesto di conferire fossero state valide poteva arrivare al ministro della difesa, altrimenti si sarebbe fermato al comandante di plotone. E' la stessa cosa nel branco, prima di arrivare a sfidare il lupo alfa bisogna fare tutta la trafila, altrimenti viene fermato prima. A non tutti i lupi è concesso di invadere la distanza di rispetto che c'è fra il capo branco e il resto del branco. La stessa cosa accade nel sistema gerarchico militare. In caserma quando arriva il generale i militare non gli vanno a dare pacche sulla spalla, o a fare richieste, tutti stanno al loro posto, e parlano solo se invitati a rispondere, danno la mano al superiore solo dopo che il superiore ha allungato la mano. Quando il superiore vuole parlare al reparto schierato, il reparto si fa trovare già schierato, è il reparto ad aspettare il superiore, e nessuno può permettersi di arrivare dopo il superiore. Giovannit, fai finta che tu sei il generale dei tuoi cani, quando entri in caserma in questo caso in casa, e il cane viene a farti le feste e a saltarti addosso si comporta gerarchicamente in modo corretto? Non hai un cane ben disciplinato. Il cane deve restare al suo posto finchè non lo inviti ad avvicinarsi. Prima di parlare di addestramento bisogna socializzare, altrimenti si è costretti ad usare il colare elettrico. Quando il cane mi vede entrare anche dopo una lunga assenza deve rimane al suo posto, sarò io a chiamarlo per ristabilire la gerarchia, se venisse prima il cane, la gerarchia l'ha stabilita il cane, mi ha detto che è lui che decide. Spero che il concetto di socializzazione e di rispetto della gerarchia è più chiaro. Certamente il lavoro da fare è lungo, non dipende solo da chi educa ma anche da chi viene educato, non sto parlando di addestramento, dove tutto è più veloce, dove da una parte che chi ordina e dall'altra chi deve obbedire altrimenti se la vede con il bastone. Gli addestratori non hanno tempo di socializzare, anche perchè non servirebbe a niente, già serve a poco l'addestramento strumentale, non è il primo caso di cani che perdono l'addestramento dopo pochi giorni che sono ritornati dal padrone.Io ho detto la mia, caro Ars, e non vogio convincere nessuno, perche' in fondo da cio' che ho visto di prima mano e cio' che ho appreso da libri e articoli su riviste specializzate mi sembra che gia' la stragrande maggioranza degli addetrstori americani (quelli italiani non li conosco ne' ne ho mai letto articoli o libri) gia' sia convinta dell'opposto di cio' che dice Germano.
Potete ammazzare tutti i cani e le volpi che volete, la mia è una semplice opinione. Se avessi le galline le difenderei con delle robuste recinzioni. Anche perché non posso stare sempre con il fucile in mano a difendere le galline dalla volpe. Morta una volpe dopo poco si presenta un'altra.
Per me non è il comportamento che dovrebbe avere un cane ben educato, quando parlo di educazione parlo di socializzazione. I cani dimostrano la loro dominanza in diversi modi, questo potrebbe essere uno dei tanti modi. Ipotizzo che il cane si comporta così perchè a un certo periodo della sua vita tu o il vecchi proprietario non siete riusciti a staccarvi il cucciolone di dosso. La giornata va divisa in periodi, dopo ogni periodo ognuno per la sua strada, cioè quando hai finito di addestrare, il cane non deve invadere più il tuo spazio, deve avere la sua autonomia, non deve più dipendere da te. L'autonomia non è indipendenza, il cane non deve essere indipendente, ma neanche dipendente, deve essere autonomo. Il cane collegato è il cane che caccia in piena autonomia, solo in questo modo riesce a cacciare rimanendo sempre a disposizione del padrone, con un occhio caccia e con l'altro è attento e collegato con il padrone. Comunque quello che ha scritto Martino è vero, perchè oltre l'addestramento inadeguato c'è sempre qualcosa che riguarda l'educazione del cane. Torniamo al problema che problema non è. Molto probabilmente il cane non ha capito cosa deve fare in quel determinato ambiente, di sicuro sappiamo che sul terreno pulito recupera e riporta, nel fitto recupera solamente. Devi trovare la chiave per fargli capire che oltre al recupero deve anche riportare. Per dire qualcosa di preciso bisognerebbe vedere il comportamento del cane, ed agire di conseguenza. E' già positivo che recupera, quindi la prima cosa è far mantenere al cane questo comportamento spontaneo che ha nel recuperare, non insistere moto con imposizione nel volerlo far riportare a tutti i costi, il cane potrebbe interpretare diversamente e potrebbe non andare più al recupero, o andare per dopo nascondere la selvaggina. Io proverei a non farmi vedere dal cane quando sta con la selvaggina in bocca nel fisso, mi allontanerei, e gli ordinerei il porta senza farmi vedere. Una cane ben socializzato e ben addestrato all'ordine di porta abbocca e riporta, la parola porta diventa categorica. Se il cane ti venisse a cercare a bocca vuota, devi ritornare sul selvatico morto e gli devi riordinare il porta, con voce molto suadente il porta deve sembrare un invito al gioco, al massimo gli puoi muovere la bestia morta con il piede, muovi con il piede e contemporaneamente ordina il porta e ti allontani di qualche metro, se dovesse abboccare tante lodi, gli metti la mano sotto la bocca e gli ordina il "da" o il "lascia" dopo che ha consegnato gli potresti lanciare la selvaggina come se fosse un riportello, ma questo dipende dal rapporto che hai con il cane, per fare devi essere sicuro che il cane accetta il gioco, altrimenti come premio è meglio dargli l'ordine di cerca, lo premi con lo stesso suo interesse. Un altro sistema per fargli capire che deve riportare anche dal folto è disalare una starna, o anche un colombo e mandare il cane al recupero nel folto, il cane che ha il dente morbido non lascia per terra la selvaggina ancora viva, ci sono buone probabilità che la venga a depositare nelle tue mani, se accade lodi e carezze senza risparmio. Se ammazza e lascia per terra, ammazzare non vuol dire dente duro, devi provare a far recuperare la starna o il colombo morto dall'acqua, per fare questo il cane deve saper nuotare, è ovvio che a riva ci sarai tu ad aspettarlo e prima che deposita a terra gli devi mettere la mano sotto la bocca per farti consegnare la pappatoria. Ci sarebbero anche altre ipotesi da fare, per esempio cani addestrati male riportano discretamente solo quando si sentono osservati dal padrone. Comunque questo tipo di problema si dovrebbe risolvere in poco tempo. Prova e tienici informati.Vi chiedo...ha un carattere possessivo nei miei confronti...va dove vado io fa quel che dico io... è affettuosissima... può essere gelosa anche della caccia?
Per me non è il comportamento che dovrebbe avere un cane ben educato, quando parlo di educazione parlo di socializzazione. I cani dimostrano la loro dominanza in diversi modi, questo potrebbe essere uno dei tanti modi. Ipotizzo che il cane si comporta così perchè a un certo periodo della sua vita tu o il vecchi proprietario non siete riusciti a staccarvi il cucciolone di dosso. La giornata va divisa in periodi, dopo ogni periodo ognuno per la sua strada, cioè quando hai finito di addestrare, il cane non deve invadere più il tuo spazio, deve avere la sua autonomia, non deve più dipendere da te. L'autonomia non è indipendenza, il cane non deve essere indipendente, ma neanche dipendente, deve essere autonomo. Il cane collegato è il cane che caccia in piena autonomia, solo in questo modo riesce a cacciare rimanendo sempre a disposizione del padrone, con un occhio caccia e con l'altro è attento e collegato con il padrone. Comunque quello che ha scritto Martino è vero, perchè oltre l'addestramento inadeguato c'è sempre qualcosa che riguarda l'educazione del cane. Torniamo al problema che problema non è. Molto probabilmente il cane non ha capito cosa deve fare in quel determinato ambiente, di sicuro sappiamo che sul terreno pulito recupera e riporta, nel fitto recupera solamente. Devi trovare la chiave per fargli capire che oltre al recupero deve anche riportare. Per dire qualcosa di preciso bisognerebbe vedere il comportamento del cane, ed agire di conseguenza. E' già positivo che recupera, quindi la prima cosa è far mantenere al cane questo comportamento spontaneo che ha nel recuperare, non insistere moto con imposizione nel volerlo far riportare a tutti i costi, il cane potrebbe interpretare diversamente e potrebbe non andare più al recupero, o andare per dopo nascondere la selvaggina. Io proverei a non farmi vedere dal cane quando sta con la selvaggina in bocca nel fisso, mi allontanerei, e gli ordinerei il porta senza farmi vedere. Una cane ben socializzato e ben addestrato all'ordine di porta abbocca e riporta, la parola porta diventa categorica. Se il cane ti venisse a cercare a bocca vuota, devi ritornare sul selvatico morto e gli devi riordinare il porta, con voce molto suadente il porta deve sembrare un invito al gioco, al massimo gli puoi muovere la bestia morta con il piede, muovi con il piede e contemporaneamente ordina il porta e ti allontani di qualche metro, se dovesse abboccare tante lodi, gli metti la mano sotto la bocca e gli ordina il "da" o il "lascia" dopo che ha consegnato gli potresti lanciare la selvaggina come se fosse un riportello, ma questo dipende dal rapporto che hai con il cane, per fare devi essere sicuro che il cane accetta il gioco, altrimenti come premio è meglio dargli l'ordine di cerca, lo premi con lo stesso suo interesse. Un altro sistema per fargli capire che deve riportare anche dal folto è disalare una starna, o anche un colombo e mandare il cane al recupero nel folto, il cane che ha il dente morbido non lascia per terra la selvaggina ancora viva, ci sono buone probabilità che la venga a depositare nelle tue mani, se accade lodi e carezze senza risparmio. Se ammazza e lascia per terra, ammazzare non vuol dire dente duro, devi provare a far recuperare la starna o il colombo morto dall'acqua, per fare questo il cane deve saper nuotare, è ovvio che a riva ci sarai tu ad aspettarlo e prima che deposita a terra gli devi mettere la mano sotto la bocca per farti consegnare la pappatoria. Ci sarebbero anche altre ipotesi da fare, per esempio cani addestrati male riportano discretamente solo quando si sentono osservati dal padrone. Comunque questo tipo di problema si dovrebbe risolvere in poco tempo. Prova e tienici informati.
I cani non sono macchine programmate, anche il più collegato, qualche volta si sente in diritto di prende l'iniziativa. Spero che oltre a fermare e recuperare ha anche un bel riporto. Il riporto può dire molto sul rapporto che c'è fra il cane e il padrone.Buongiorno Germano,
sono un ragazzo di 26 anni e da poco ho preso il mio primo cane da caccia (Un breton). Ho letto molte discussione affrontate e devo dire che mi hanno aiutato molto nell'addestramento del mio cane che ormai ha 2 anni. Con lui mi trovo benissimo, penso di aver fatto tutto abbastanza bene. Ferma, recupera, ha una passione grandissima e alle volte lo spinge leggermente fuori mano. E' tollerabile comunque, a parte qualche volta che è capitato mi facesse girare i c******i
A me fanno venire in mente il subalterno femo sugli attenti e il superiore che gli gira intorno.
Un cane di 2 anni è già abbastanza consapevole, se avesse preso lo scettro del comando non è facile farlo retrocedere. Però visto che è ancora un cucciolone puoi tentare cambiando il tuo atteggiamento. Il cucciolone è considerato adulto per convenzione a 30 mesi. Fra i 24 e i 30 mesi dovrebbe raggiungere la maturità intellettiva, che corrisponde più o meno con la maturità sessuale del lupo. Detto questo è facile dedurre che il cane ha un primo cambiamento caratteriale con il raggiungimento della maturità sessuale. Chi è stato più attento avrà sicuramente notato in questo periodo qualche atteggiamento di ribellione, quello che il cucciolone faceva bene cerca di farlo meno bene, nei casi più gravi c'è un vero e proprio rifiuto a collaborare. Considerato che è ancora molto giovane, questa sua insubordinazione si riesce a risolvere con un poco di imposizione. Ho detto un poco, perchè se fosse troppa, in un cucciolone con spiccata dominanza potrebbe farlo chiudere più del dovuto, di conseguenza si è costretti ad interrompere l'addestramento e a segnare il passo anche per parecchi giorni. Questo accade quando fra il cucciolo e il padrone non c'è stato un buon rapporto, il rapporto si crea con la socializzazione e non con l'addestramento. Con l'addestramento c'è da una parte il padrone che ordina e dall'altra il cane che obbedisce, fra i due non c'è nessun coinvolgimento. Mi sembra che sono argomenti già trattati, basterebbe cercarli. Per chiudere questo argomento, dico che il periodo più critico, e al raggiungimento della maturità intellettiva, qui bisogna dare fuoco a tutta la polvere che si ha a disposizione. E' il periodo che sta attraversando il tuo cucciolone.Volevo chiederle, come posso rafforzare costantemente la leadership e il rapporto con lui nel pratico? potrebbe darmi qualche consiglio pratico per far si che lui sia costantemente obbediente e che mi veda sempre con Leader?.
Se qui ammazzi un cane anche nella tua proprietà, che sta ammazzando le tue galline, o altri animali di tua proprietà e qualcuno chiama le forze dell'ordine, ti denunciano per svariati reati.
Pensa che un mio amico pastore, dove vado a prendere ricotta fresca e formaggio, mi raccontava che una mattina, appena arrivato in azienda, ha visto due pitt bul, che gli stavano letteralmente massacrando le pecore, dopo aver ucciso due dei cani che aveva a guardia, (non cani pastori, ma meticci). tentò di cacciarli con una pala, ma aggredirono anche lui, fortunatamente riuscì ad infilarsi in macchina e chiamò i carabinieri, che arrivati sul posto dopo una ventina di minuti, (il tempo di sgozzare due pecore, gli dissero che non potevano sparargli e che avrebbero chiamato il comune, affinchè mandasse l'accalappia cani.
Cose dell'altro mondo....cioè io non posso sparare a questi randagi vedendo quanto accaduto o sta accadendo! Non so chi ha promulgato questa legge, ma so di sicuro che doveva appartenere a quella categoria a noi tanto cara. Non so voi, ma io vedendo che lo stato se ne frega della mia persona!....... adotterei le tre maniere.....S...S...S...
Potete ammazzare tutti i cani e le volpi che volete, la mia è una semplice opinione. Se avessi le galline le difenderei con delle robuste recinzioni. Anche perché non posso stare sempre con il fucile in mano a difendere le galline dalla volpe. Morta una volpe dopo poco si presenta un'altra.
Qui in Italia i cani non possono viaggiare con la testa appoggiata sulle spalle del padrone. I miei cani quando li spazzolo, mi danno i bacini, è amore? Potrebbe essere che mi stanno chiedendo qualcosa? In ogni caso ognuno può pensare come più gli piace, se gli piace pensare che è amore non sbaglia, come non sbaglia chi pensa che i cani non possono avere sentimenti come noi umani.Quando uscivo con Scout in auto lei si appoggiava a me e mi meteva la testa sulla spalla. Amore, non dominanza.