E così , se il provvedimento della chiusura anticipata sarà (come sembra) effettivo e inoppugnabile , ringraziamo tra gli altri e ancor di più, tutti i fenomeni rastrellatori che fanno razia nei paesi di provenienza e di cui si leggono sempre più articoli con macchine piene di beccacce , mettendo in discussione la preservazione delle varie specie, con ragioni più o meno fondate che aizzano enti come il WWF e altri che ci sguazzano in queste cose . E noi ,abbiamo pagato i nostri soldini , stiamo attenti alle regole che ogni anno sono sempre più in aumento e così di punto in bianco chiudono quasi un mese prima. Non è per i soldi, ne per la caccia in se perchè non sono certo due settimane in meno a rappresentare un dramma , è che se questi signoroni che fanno riunioni e discussioni, puntassero il mirino contro le vere piaghe della caccia, sia migratoria che di riflesso stanziale , non ci sarebbe bisogno di questi colpi di teatro che poi hanno una validità veramente esigua e irrisoria. Se rilevano e denunciano problemi di gestione delle specie che se la prendano con chi va nei paesi originali e fa man bassa perchè è lì il problema, non 15 giorni di caccia in più in italia.