Ragazzi vi racconto la giornata di ieri!
sveglia alle 5.00 per partire alle 5.30 appuntamento con il mio compagno e maestro Michele 60 anni e tanta voglia di andare per boschi (anche senza trovare niente) molto meglio lui di tanti giovani che “si stancano e non gli va”! ma stamattina purtroppo Michele tarda ad arrivare sono le 5.45 e lo chiamo mi risponde intontito “we arrivo arrivo scusa scusa ho ripreso sonno” e io a ridere e a sfottere. Si parte ore 6.00 destinazione scelta luogo lontano dal caos domenicale evitiamo le mete classiche di alta montagna super affollate e dove se la trovi e non finalizzi non ti danno mai il tempo di ribbatterla. Si va ai confini Puglia- Molise 800 mt slm, arrivo ore 7.15 con tutta calma e non c'è nessuno, giornata serena un po ventosa, leggera arietta fresca che col primo sole si addolcisce, siamo nel silenzio totale si comincia. Decidiamo di battere un taglio dove abbiamo sempre incontrato durante il passo, battiamo alcune stradine sterrate dove le prime si fermano per poi defilarsi ai bordi più sporchi, giro di un’ora ma niente incontri, terreno secco decidiamo di battere un bosco di cerri alti e carpini li vicino su un versante nord di una vallata, sperando sia più umido, arriviamo sul posto in 5 minuti, iniziamo il giro e dopo un paio di sali scendi lungo una stradina sterrata non sento il campano della Zaretta, inizia subito il beep, la Zara è in ferma, quasi non ci credo e sono a 100 mt col cuore già a mille, risalgo sulla stradina sterrata e in una piazzola su un costone di carpini bassi con cerri alti ai bordi la cagnetta è in ferma statuaria schiacciata a terra col posteriore rivolta verso l'alto a 15 mt dal bordo strada, mi posiziono al pulito sulla strada ma la cagna non forza in nessun modo neanche lanciando i sassi che scarseggiano pure e metre li raccolgo un occhio guarda il cane, Michele è lontano e gli urlo ma dicido di non aspettarlo (grande errore!) lascio il pulito (grande errore!) e mi avvicino al cane complicandomi il tiro perchè coperto dai carpini, arrivo sulla Zaretta e forzandola mi parte la beccona a 10 mt a candela tra i carpini sparo due colpi ma non a segno, attendo Michele che arriva e si sente le mie “bestemmie”. Dai mi fa proseguiamo facciamola calmare e la cerchiamo tra qualche minuto, ok faccio io ragioniamo, provo ad immaginare la rimessa, decidiamo si torna indietro al punto di partenza ed è li dove pensavo in mezzo a dei cerri altissimi solo che non ci da il tempo di arrivare che si invola a 20 mt dal cane che a testa alta già l'avvertiva (certe volte resto stupito da certi atteggiamenti di Zara), mi passa sulla testa come un missile già bella alta quasi sembrava un colombaccio lanciato in picchiata verso il fondo della valle, bene dico a Michele, sta volta mi sa che non la ritroviamo visto come pedalava, ma nemmeno dopo 10 minuti ritornando verso la levata, Zara è già scomparsa ed ecco nemmeno il tempo di capire dove stava il cane che sento continui strappi di campano e di nuovo il beeper in ferma. Questa volta ha scelto una rimessa complicata la furbona! Ci mettiamo un po per farci strada tra lo sporco ma la cagna che ormai sembra inventarsele l’ha già bloccata e la tiene bene, ci avviciniamo con il mio socio e cerchiamo di piazzarci bene senza far rumore “per modo di dire sembriamo sempre degli elefanti in una cristalleria” individuiamo il cane e capiamo che si è messa al limite di un taglio di 10 mt di larghezza in mezzo al bosco tra i cerri alti, avanzo a destra del cane mentre il socio gli va dietro, sono tra i carpini bassi e per avere visuale di tiro mi accovaccio, il cane del socio non tiene il consenso (è giovane e inesperta) e forza ! parte la becca e nel momento di sparare mi trovo davanti una pianta perdo l’attimo e la faccio un colpo dietro e uno quando ormai è lontana, scompare verso l’alto e mi cascano le braccia, ormai non ci spero più ma penso che questa è veramente una furbona sembra quasi capire come fotterci. Passati 5 minuti usciamo dal folto e siamo sulla stradina a poco ormai dal punto dove è iniziata la lotta, decidiamo di girare intorno al punto della prima levata essendo a soli 100 mt, il socio segue la strada per andare alla piazzola iniziale io ci vado da sopra per un sentiero tra i carpini, nemmeno 40 mt alla fine del sentiero sotto i primi cerri alti la Zara che mi precedeva fa una sterzata improvvisa e l’avventa a una 10ina di metri, sono sul cane, ecco una rapida guidata di Zara di nuovo ferma e al primo beep la becca parte a mo’ di merlo, pam pam due colpi in successione e la vedo appendersi su un lato e scomparire tra le piante una 30ina di mt avanti, non sono sicuro che sia caduta, incito il cane alla cerca, a terra è sporco pungitopi e spine, nemmeno 1 minuto e la Zara è in ferma ipnotica, capisco che questa volta è finita o almeno lo spero ma intanto imbraccio, purtroppo e dico purtroppo dopo una estenuante prestazione la Regina si arrende ma è ferita non morta, mi avvicino al cane che forza e l’abbocca, porta porta Zara, arriva ai miei piedi e gli lascio tenere un poco la preda a ricompensa del lavoro svolto, poi la lascia ancora viva, la prendo la stringo tra le mani, ne sento il battito forte e con quei suoi occhioni impauriti a momenti mi fa commuovere.
Questa volta ho vinto io, ma, sinceramente avrei voglia di ridarle il volo se solo potessi, per continuare così a rincorrerla, se lo sarebbe meritato. Chiamo Michele mi avvicino e lui è quasi incredulo, gli mostro il premio della nostra sudata e lo invito a finirla lui perché a me dispiace non ho voglia di ucciderla con le mani, non lo merita!
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