Stato
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Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

E poi tu mi vieni a dire che la selvaggina scarseggia?
Pero`urge che la mentalita`devi cambiarla anche te.
Il postarolo non lo commento nemmeno!!!

Vedi Giacomo cè una grande differenza ,tra il Sottoscritto e un postaiolo,la legalità!
e non mi venire a raccontare che la differenza tra Italia ed estero non cè a livello di qualità di quantità di selvaggina e di cacciatori
e non è nemmeno vero che la selvaggina non arriva in italia xche cacciata all' estero,tutte balle,se poi volete trovare un capo espiatorio fate pure,ma la verità è un altra,probabilmente se la caccia in italia fosse concepita e gestita come nei paesi d' olrtalpe la situazione faunistica sarebbe ben diversa
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Vedi Giacomo cè una grande differenza ,tra il Sottoscritto e un postaiolo,la legalità!
e non mi venire a raccontare che la differenza tra Italia ed estero non cè a livello di qualità di quantità di selvaggina e di cacciatori
e non è nemmeno vero che la selvaggina non arriva in italia xche cacciata all' estero,tutte balle,se poi volete trovare un capo espiatorio fate pure,ma la verità è un altra,probabilmente se la caccia in italia fosse concepita e gestita come nei paesi d' olrtalpe la situazione faunistica sarebbe ben diversa

Non Intendevo certo la mentalita`verso il postaiolo Danilo!
Hai dimenticato una cosa molto importante riguardo la quantita` e la qualita`della selvaggina all'estero,l'ambiente.
In quanto alla caccia all'estero resto del mio parere perche`se un cacciatore va all'estero a caccia,non va per rispettare i carnieri italiani Danilo,va per tirare e far man bassa,quando trova selvaggina.
E`di poco tempo la rimostranza di un parlamentare greco,che ha affermato che i cacciatori italiani fanno man bassa di selvaggina e non rispettano ne le leggi greche,e meno che mai l'ambiente in cui vanno a caccia.
Sara`un caso isolato?
Non credo.
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Beccacciai Di Puglia

Pubblichiamo di nuovo queste considerazioni " Scientifiche" sul No della nostra Associazione alla chiusura anticipata della caccia alla Beccaccia:

IL NOSTRO “NO” SCIENTIFICO ALLA CHIUSURA DELLA CACCIA ALLA BECCACCIA PRIMA DEL 31 GENNAIO
Osservazioni in merito ai provvedimenti di chiusura anticipata della caccia
alla specie Beccaccia Scolopax rusticola indicati nei Calendari Venatori di alcune province e regioni italiane.

Lo scorso 24 Giugno 2011 si è svolto a Parma un Symposium Internazionale all’interno dei lavori della 7° assemblea generale della FANBPO: la Federazione Internazionale che riunisce tutte le associazioni nazionali dei Beccacciai europei. Organizzato ottimamente dal Club della Beccaccia, quest’anno era presente tutto il mondo scientifico internazionale con i ricercatori più autorevoli in materia di studio e monitoraggio della specie Beccaccia. Su proposta di Beccacciai d’Italia è stato affrontato l’argomento inerente alle Linee guida ISPRA sulla gestione della beccaccia, in relazione al punto dove l’istituto stesso suggerisce il 31 dicembre come data di chiusura della caccia alla beccaccia su tutto il territorio italiano.
Tale proposta è stata ricevuta e interpretata da alcune amministrazioni provinciali del Centro e del Sud Italia che dalla stagione venatoria 2010 hanno chiuso la caccia alla beccaccia il 15 gennaio, altre il 20 gennaio, altre il 31 dicembre.
Facendo seguito alle numerose contestazioni pervenuteci dal mondo beccacciaio italiano, avendo (già dal 2010) interrogato numerose personalità scientifiche sulla questione, abbiamo atteso l’evento di Parma per confrontarci con gli studiosi nazionali ed internazionali, e stabilire una posizione precisa sulla questione. La presenza di delegati ISPRA, di esponenti importanti del mondo venatorio italiano, nonché delle delegazioni ufficiali delle associazioni specialistiche italiane (Club della Beccaccia e Beccacciai d’Italia) ha fatto emergere quanto segue:
1- Non sono mai state effettuate analisi scientifiche sull’apparato sessuale (dosaggio ormonale sulle gonadi) delle beccacce nel periodo di svernamento sul territorio italiano. Tali studi sono altresì stati effettuati in Francia su tipiche aree di svernamento che presentano caratteristiche climatiche analoghe a quelle italiane. I dati francesi dimostrano che l’apparato sessuale delle beccacce non è attivo fino alla terza decade di febbraio. Questo studio ha permesso il prolungamento della data di chiusura della caccia alla beccaccia in Francia al 21 Febbraio, chiaramente con tetti di prelievo ridotti e misure di protezione in caso di ondate di gelo.
2- Gli studi svolti in Italia dall’ex INFS presso la tenuta presidenziale di Castelporziano (A. Aradis, et altri, 2004) riportano piccoli movimenti erratici di beccacce causati dalla necessità di procurasi cibo in aree contigue più favorevoli (fattore trofico). Queste analisi non appaiono assolutamente indicative per stabilire un’attivazione ghiandolare finalizzata a un movimento che coinvolgerebbe i maschi adulti spingendoli ad una migrazione precoce, addirittura partire dalla prima decade di Gennaio, rendendosi così necessaria la chiusura della caccia al 31 dicembre per proteggere la migrazione pre nuziale degli stessi (Linee Guida Beccaccia -ISPRA 2010)
3- A seguito di lunga esperienza di caccia, osservazione e monitoraggio per tutto il mese di Gennaio svolto dai cacciatori specialistici, le beccacce non si muovono dai siti di svernamento; e se fossero costrette da ondate di gelo, continuano il loro spostamento verso sud ovest, su habitat costieri più miti e riparati. Non abbiamo mai osservato movimenti in risalita, anche perché confrontando le carte geografiche dell’ultimo decennio, tutto il territorio che le beccacce dovrebbero attraversare per tornare ai siti di migrazione è coperto di neve e ghiaccio. Sappiamo inoltre che le beccacce effettuano voli non superiori ai 300 km (J.P Boidot, CNB); quindi per tornare ai siti di riproduzione sono costrette ad effettuare molte soste migratorie. Ma le aree di sosta in Gennaio, sull’asse europeo Sud Ovest-Nord Est, non consentono reperibilità di cibo. Non solo: l’aria molto fredda non favorisce il volo e il dispendio di energia sarebbe troppo alto per consentire la sopravvivenza durante il volo. (J.P Boidot- Trad. “Rapporti fra massa muscolare, grasso e migrazione, nella beccaccia” Parma 2011)
4- Le analisi sul fenomeno della migrazione pre nuziale, altrimenti detta ripasso primaverile, effettuate sui territori appenninici del Centro Italia negli ultimi 5 anni (appennino tosco-umbro) ci dimostrano che il movimento in risalita avviene dalla fine di febbraio, ha il suo picco a metà di Marzo, con una piccola coda fino alla prima decade di Aprile . Sempre condizionato da fattori climatici.
5- Le catture e l’inanellamento delle beccacce svolto da Novembre 2010 ad Aprile 2011 presso la Tenuta di San Rossore, effettuato dagli inanellatori autorizzati ISPRA, all’interno del Centro Studi Beccaccia di San Rossore-Pisa, ci mostrano il picco di presenze di beccacce (grazie all’arrivo da sud di quelle in migrazione pre nuziale) al 19 di Marzo. I contatti e le catture di Gennaio sono sul contingente presente e invariato come numero (CSB San Rossore, 2011)
6- I dati comunicati dal 7° Workshop Woodcock dell’UICN, dello scorso Maggio a San Pietroburgo, sul monitoraggio della nidificazione nelle classiche aree di riproduzione russe (riguardanti la migrazione italiana) ci dicono di migrazione pre nuziale ritardata (Y.Ferrand, ONCFS France). Risulta ormai un trend consolidato, così come è sempre più ritardata la migrazione post nuziale (autunno) a causa dell’innalzamento delle temperature minime. In poche parole gli inverni iniziano più tardi e tendono a prolungarsi.
7- Facendo riferimento alle direttive europee che stabiliscono il divieto di caccia agli uccelli migratori nel periodo di riproduzione, possiamo affermare che il termine del 31 gennaio, così come consolidato nella Legge 157, è un termine corretto per la chiusura della caccia alla beccaccia. Le beccacce italiane, del tutto simili a quelle del resto d’Europa (Y. Ferrand e F.Gossmann: La Bécasse de bois. Histoire naturelle: 2010), non presentano fenomeni di riattivazione sessuale nel mese di Gennaio e di conseguenza comportamenti ad esso collegati (anticipo di migrazione) tali da far configurare la necessità di chiudere anticipatamente la caccia alla beccaccia in Italia.
8- Le misure adottate da alcune province del centro/sud Italia che hanno previsto la chiusura della caccia alla beccaccia intorno alla metà di Gennaio, sono state giustificate con la necessità di protezione della specie. La bontà di tale impostazione stride però con i fatti, ovvero che mantenendo aperta la caccia ad appostamento temporaneo per tutto il mese, è continuata la pratica illegale della Posta alla beccaccia. Impedendo ai cacciatori di beccacce corretti che usano il cane da ferma, di effettuare i prelievi in Gennaio, estremamente necessari per determinare età, peso e sesso delle beccacce in fase di svernamento.
9- La chiusura della caccia al 31 dicembre o a metà gennaio, impedirebbe di fatto ulteriori analisi sulle beccacce svernanti in Italia, così come richiesto dall’Europa e dalla Fanbpo, per monitorare ogni stagione lo status della popolazione che riguarda non solo l’Italia, ma tutti i paesi esteri coinvolti nella migrazione.
10- Lo studio della beccaccia viene svolto a livello internazionale, ha bisogno di una gestione e tutela in questo senso. Le associazioni specialistiche svolgono questa ricerca da tempo all’interno della Sostenibilità della Caccia. I provvedimenti amministrativi locali devono tenere conto assolutamente di questa impostazione.
11- Provvedimenti amministrativi intrapresi da alcune province, in deroga alle prescrizioni della Legge regionale competente in materia di date di apertura e chiusura di caccia, sono adottati senza un quadro scientifico, con il risultato di diventare irrazionali rispetto alle province contigue (stessi habitat, stessa specie), ingiustificabili a livello internazionale, e in alcuni casi sembrano essere stati adottati su pressione di altre tipologie di caccia (la selezione agli ungulati e le battute al cinghiale, notoriamente influenti) a scapito di uno svolgimento democratico dell’esercizio venatorio, intaccando i diritti dei cinofili beccacciai, cittadini cacciatori anch’essi.
La beccaccia non appartiene alle province, ai comuni, agli atc…E’ una risorsa internazionale! Riteniamo pertanto necessario tutelare il 31 Gennaio quale termine di chiusura della caccia alla beccaccia: invitare le amministrazioni provinciali ad adottare gli strumenti già esistenti per tutelare la specie in caso di ondate di gelo (sospensione temporanea della caccia da parte del Presidente della Provincia), richiedere comportamenti corretti e rendere operativi gli studi scientifici internazionali sui propri territori (raccolta delle ali, monitoraggio svernamento e ripasso primaverile). Sono queste le “vere” azioni di tutela e gestione della specie all’interno di uno studio europeo obbligatorio, per l’affermazione della Sostenibilità della Caccia e per la crescita culturale del mondo venatorio italiano.

“Cacciare il più possibile, uccidendo il meno possibile…”

Dott. Paolo Pennacchini
Presidente BDI
Segretario Aggiunto FANBPO
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

bravo dade....si attaccano agli specchi....ma cerchiamo di combattere gli aspettisti che anche dalle mie parti fanno la corsa sia la mattina che la sera....e poi fieri a raccontare.....fermiamoli!!!!!!ci rovinano............
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Beccacciai Di Puglia

Pubblichiamo di nuovo queste considerazioni " Scientifiche" sul No della nostra Associazione alla chiusura anticipata della caccia alla Beccaccia:

IL NOSTRO “NO” SCIENTIFICO ALLA CHIUSURA DELLA CACCIA ALLA BECCACCIA PRIMA DEL 31 GENNAIO
Osservazioni in merito ai provvedimenti di chiusura anticipata della caccia
alla specie Beccaccia Scolopax rusticola indicati nei Calendari Venatori di alcune province e regioni italiane.

Lo scorso 24 Giugno 2011 si è svolto a Parma un Symposium Internazionale all’interno dei lavori della 7° assemblea generale della FANBPO: la Federazione Internazionale che riunisce tutte le associazioni nazionali dei Beccacciai europei. Organizzato ottimamente dal Club della Beccaccia, quest’anno era presente tutto il mondo scientifico internazionale con i ricercatori più autorevoli in materia di studio e monitoraggio della specie Beccaccia. Su proposta di Beccacciai d’Italia è stato affrontato l’argomento inerente alle Linee guida ISPRA sulla gestione della beccaccia, in relazione al punto dove l’istituto stesso suggerisce il 31 dicembre come data di chiusura della caccia alla beccaccia su tutto il territorio italiano.
Tale proposta è stata ricevuta e interpretata da alcune amministrazioni provinciali del Centro e del Sud Italia che dalla stagione venatoria 2010 hanno chiuso la caccia alla beccaccia il 15 gennaio, altre il 20 gennaio, altre il 31 dicembre.
Facendo seguito alle numerose contestazioni pervenuteci dal mondo beccacciaio italiano, avendo (già dal 2010) interrogato numerose personalità scientifiche sulla questione, abbiamo atteso l’evento di Parma per confrontarci con gli studiosi nazionali ed internazionali, e stabilire una posizione precisa sulla questione. La presenza di delegati ISPRA, di esponenti importanti del mondo venatorio italiano, nonché delle delegazioni ufficiali delle associazioni specialistiche italiane (Club della Beccaccia e Beccacciai d’Italia) ha fatto emergere quanto segue:
1- Non sono mai state effettuate analisi scientifiche sull’apparato sessuale (dosaggio ormonale sulle gonadi) delle beccacce nel periodo di svernamento sul territorio italiano. Tali studi sono altresì stati effettuati in Francia su tipiche aree di svernamento che presentano caratteristiche climatiche analoghe a quelle italiane. I dati francesi dimostrano che l’apparato sessuale delle beccacce non è attivo fino alla terza decade di febbraio. Questo studio ha permesso il prolungamento della data di chiusura della caccia alla beccaccia in Francia al 21 Febbraio, chiaramente con tetti di prelievo ridotti e misure di protezione in caso di ondate di gelo.
2- Gli studi svolti in Italia dall’ex INFS presso la tenuta presidenziale di Castelporziano (A. Aradis, et altri, 2004) riportano piccoli movimenti erratici di beccacce causati dalla necessità di procurasi cibo in aree contigue più favorevoli (fattore trofico). Queste analisi non appaiono assolutamente indicative per stabilire un’attivazione ghiandolare finalizzata a un movimento che coinvolgerebbe i maschi adulti spingendoli ad una migrazione precoce, addirittura partire dalla prima decade di Gennaio, rendendosi così necessaria la chiusura della caccia al 31 dicembre per proteggere la migrazione pre nuziale degli stessi (Linee Guida Beccaccia -ISPRA 2010)
3- A seguito di lunga esperienza di caccia, osservazione e monitoraggio per tutto il mese di Gennaio svolto dai cacciatori specialistici, le beccacce non si muovono dai siti di svernamento; e se fossero costrette da ondate di gelo, continuano il loro spostamento verso sud ovest, su habitat costieri più miti e riparati. Non abbiamo mai osservato movimenti in risalita, anche perché confrontando le carte geografiche dell’ultimo decennio, tutto il territorio che le beccacce dovrebbero attraversare per tornare ai siti di migrazione è coperto di neve e ghiaccio. Sappiamo inoltre che le beccacce effettuano voli non superiori ai 300 km (J.P Boidot, CNB); quindi per tornare ai siti di riproduzione sono costrette ad effettuare molte soste migratorie. Ma le aree di sosta in Gennaio, sull’asse europeo Sud Ovest-Nord Est, non consentono reperibilità di cibo. Non solo: l’aria molto fredda non favorisce il volo e il dispendio di energia sarebbe troppo alto per consentire la sopravvivenza durante il volo. (J.P Boidot- Trad. “Rapporti fra massa muscolare, grasso e migrazione, nella beccaccia” Parma 2011)
4- Le analisi sul fenomeno della migrazione pre nuziale, altrimenti detta ripasso primaverile, effettuate sui territori appenninici del Centro Italia negli ultimi 5 anni (appennino tosco-umbro) ci dimostrano che il movimento in risalita avviene dalla fine di febbraio, ha il suo picco a metà di Marzo, con una piccola coda fino alla prima decade di Aprile . Sempre condizionato da fattori climatici.
5- Le catture e l’inanellamento delle beccacce svolto da Novembre 2010 ad Aprile 2011 presso la Tenuta di San Rossore, effettuato dagli inanellatori autorizzati ISPRA, all’interno del Centro Studi Beccaccia di San Rossore-Pisa, ci mostrano il picco di presenze di beccacce (grazie all’arrivo da sud di quelle in migrazione pre nuziale) al 19 di Marzo. I contatti e le catture di Gennaio sono sul contingente presente e invariato come numero (CSB San Rossore, 2011)
6- I dati comunicati dal 7° Workshop Woodcock dell’UICN, dello scorso Maggio a San Pietroburgo, sul monitoraggio della nidificazione nelle classiche aree di riproduzione russe (riguardanti la migrazione italiana) ci dicono di migrazione pre nuziale ritardata (Y.Ferrand, ONCFS France). Risulta ormai un trend consolidato, così come è sempre più ritardata la migrazione post nuziale (autunno) a causa dell’innalzamento delle temperature minime. In poche parole gli inverni iniziano più tardi e tendono a prolungarsi.
7- Facendo riferimento alle direttive europee che stabiliscono il divieto di caccia agli uccelli migratori nel periodo di riproduzione, possiamo affermare che il termine del 31 gennaio, così come consolidato nella Legge 157, è un termine corretto per la chiusura della caccia alla beccaccia. Le beccacce italiane, del tutto simili a quelle del resto d’Europa (Y. Ferrand e F.Gossmann: La Bécasse de bois. Histoire naturelle: 2010), non presentano fenomeni di riattivazione sessuale nel mese di Gennaio e di conseguenza comportamenti ad esso collegati (anticipo di migrazione) tali da far configurare la necessità di chiudere anticipatamente la caccia alla beccaccia in Italia.
8- Le misure adottate da alcune province del centro/sud Italia che hanno previsto la chiusura della caccia alla beccaccia intorno alla metà di Gennaio, sono state giustificate con la necessità di protezione della specie. La bontà di tale impostazione stride però con i fatti, ovvero che mantenendo aperta la caccia ad appostamento temporaneo per tutto il mese, è continuata la pratica illegale della Posta alla beccaccia. Impedendo ai cacciatori di beccacce corretti che usano il cane da ferma, di effettuare i prelievi in Gennaio, estremamente necessari per determinare età, peso e sesso delle beccacce in fase di svernamento.
9- La chiusura della caccia al 31 dicembre o a metà gennaio, impedirebbe di fatto ulteriori analisi sulle beccacce svernanti in Italia, così come richiesto dall’Europa e dalla Fanbpo, per monitorare ogni stagione lo status della popolazione che riguarda non solo l’Italia, ma tutti i paesi esteri coinvolti nella migrazione.
10- Lo studio della beccaccia viene svolto a livello internazionale, ha bisogno di una gestione e tutela in questo senso. Le associazioni specialistiche svolgono questa ricerca da tempo all’interno della Sostenibilità della Caccia. I provvedimenti amministrativi locali devono tenere conto assolutamente di questa impostazione.
11- Provvedimenti amministrativi intrapresi da alcune province, in deroga alle prescrizioni della Legge regionale competente in materia di date di apertura e chiusura di caccia, sono adottati senza un quadro scientifico, con il risultato di diventare irrazionali rispetto alle province contigue (stessi habitat, stessa specie), ingiustificabili a livello internazionale, e in alcuni casi sembrano essere stati adottati su pressione di altre tipologie di caccia (la selezione agli ungulati e le battute al cinghiale, notoriamente influenti) a scapito di uno svolgimento democratico dell’esercizio venatorio, intaccando i diritti dei cinofili beccacciai, cittadini cacciatori anch’essi.
La beccaccia non appartiene alle province, ai comuni, agli atc…E’ una risorsa internazionale! Riteniamo pertanto necessario tutelare il 31 Gennaio quale termine di chiusura della caccia alla beccaccia: invitare le amministrazioni provinciali ad adottare gli strumenti già esistenti per tutelare la specie in caso di ondate di gelo (sospensione temporanea della caccia da parte del Presidente della Provincia), richiedere comportamenti corretti e rendere operativi gli studi scientifici internazionali sui propri territori (raccolta delle ali, monitoraggio svernamento e ripasso primaverile). Sono queste le “vere” azioni di tutela e gestione della specie all’interno di uno studio europeo obbligatorio, per l’affermazione della Sostenibilità della Caccia e per la crescita culturale del mondo venatorio italiano.

“Cacciare il più possibile, uccidendo il meno possibile…”

Dott. Paolo Pennacchini
Presidente BDI
Segretario Aggiunto FANBPO

Discorsi tanti ma uccelli pochi ,deve cambiare gestione e sopratutto mentalità,in Toscana x nostra fortuna chiude il 31 gennaio
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Non Intendevo certo la mentalita`verso il postaiolo Danilo!
Hai dimenticato una cosa molto importante riguardo la quantita` e la qualita`della selvaggina all'estero,l'ambiente.
In quanto alla caccia all'estero resto del mio parere perche`se un cacciatore va all'estero a caccia,non va per rispettare i carnieri italiani Danilo,va per tirare e far man bassa,quando trova selvaggina.
E`di poco tempo la rimostranza di un parlamentare greco,che ha affermato che i cacciatori italiani fanno man bassa di selvaggina e non rispettano ne le leggi greche,e meno che mai l'ambiente in cui vanno a caccia.
Sara`un caso isolato?
Non credo.
Non sono al corrente di ciò che succede in grecia,non ho mai avuto occasione di cacciare in quella regione,ci sono stato qualche volta solo di passaggio,nevessario sarebbe approfondire la cosa ,in genere è da attribuire agli sparatori un comportamento simile,come del resto ho assistito piu volte in Corsica all' imbarco forzato di certi personaggi connazionali ...sparavano a tutto!
per quanto mi riguarda e per quanto riguarda quel che ho vissuto nelle mie cacce all'estero,nel caso specifico all' est non ho mai visto nessuno superare il limite di carniere del paese ospitante,si fa presto a fare il processo alle intenzioni ,in 4 gg di caccia in 5 fucili un carniere di 60 becche,sembra un 'esagerazione, non è che una media di 3 beccacce al giorno x ciascuno,mi sembra un numero trascurabile ,tenendo conto anche che in quel luogo la densità di cacciatori che è di 1 x 500 ettari circa
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

mi dite una cosa,,,,
come mai quando prendete una beccaccia le zampe gli rimangono sempre diritte???

nn mi prendete per scemo..
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

neve in tutta italia....chissà dove si sono rifugiate o si rifugiranno,le nostre amate beccacce.
forse in campania e in sicilia che sono le uniche regioni risparmiate dalla neve.
se continua cosi le vedremo in piazza duomo assieme ai piccioni.[sconvolto.gif]
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

io sono ignorante. vorrei che qualcuno mi spiegasse le 500 cinquecento becche sequestrate all'aereoporto di rimini lo scorso autunno
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Stasera ore 18:05 viste tre belle come il sole volavono a pochi metri da terra in cerca della buttata .Ora che purtroppo la caccia e' chiusa non rimane che godersele cosi', sperando che la prossima stagione sia migliore e che le nostre amiche tornino a trovarci.Un saluto a tutti.
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

quindi la caccia estera non centra un ***** no?

Come ho gia fatto notare 500 capi è un esagerazione,ma se si guarda nel dettaglio(19 cacciatori in 5 giorni) sono una media di 5 /6 becche al di,in una zona che non interessa la nostra rotta di migrazione,in genere sono animali che attraversano ilmar nero x giungere e svernare in turchia,siria ,ecc.
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Io concordo in tutto e per tutto con grillaia... Nel 90% dei casi gli animali che si vanno a cacciare all'estero non riguardano le nostre rotte migratorie... E non si fanno le stragi che si dicono... Io sono andato in crimea, anzi sono tornato ora.... In 2 giorni ne ho prese 156... Non mi sembra una strage... considerando che sono le 4 di notte e mi sono svegliato da un bellissimo sogno di caccia :)... Questo per dire che chiunque può dire quel che vuole, inventare numeri cifre, ma poi si prova ad andare e i numeri ci sono, sicuramente migliori che in italia anche solo per la minor pressione venatoria ma non da capogiro... Quelle 500 beccacce avrei voluto vedere da quanti cacciatori sono state prese e in quanto tempo... Poi ovvio che detto 500 in un colpo sembra chissà quale strage, ma abbiamo idea di quante ne muore in italia??? Ecco, non voglio saperlo per tranquillità personale ma sono MOLTE, MOLTE MOLTE di piiù... Ovvio che se nei 20 mq di territorio da nord a sud che c'abbiamo ci cacciamo in migliaia e qualcuno non proprio rispettando le leggi quando uno va a cercarle dice :"***** animali non ce n'è colpa dei cacciatori che vanno all'estero!!!"... Questo vale per tutta la selvaggina... Ora riprovo a continuare la mia bellissima cacciata in Crimea nei sogni... Notteeee... :)
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

ma dai non continuate a dire che all estero non si fanno stragi,,altrimenti che andate a fare restate in italia se volete trovare una o due al giorno ......purtroppo da quando si e messo in gioco il turismo venatorio ha dato una drastica diminuizione nella caccia qui in italia vuoi un po anche il clima fattore principale ma le stragi dell estero si attribuiscono e come allo scenario ........
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

ragazzi ma come fate a dire che fanno rotte che all' italia non interessa. magari per qust'anno è cosi.ma la prossima stagione loro ei loro discendenti chi lo sa.....
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

ragazzi ma come fate a dire che fanno rotte che all' italia non interessa. magari per qust'anno è cosi.ma la prossima stagione loro ei loro discendenti chi lo sa.....
le catture di esemplari inanellati parlano chiaro
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

All'estero ci si va per incontrare di più e con meno fatica, non si può negare, non voglio parlare di abbattimenti perchè ognuno si comporta come propria coscenza gli dice. Io però, ho imparato fin da piccolissimo, che la caccia alla beccaccia è avara, che non concede nulla facilmente, una caccia faticosa che mette a dura prova cacciatori ed ausiliari. E' proprio per questo che è bella ed appassionante. Personalmente amo cacciare di più quelle impaesate, scaltre ed imprendibili anche se questo ti lascia spesso il carniere vuoto, se tutte fossero paciose non ci sarebbe lo stesso gusto. Quelle che si ricordano di più sono quelle che ti fregano, quelle abili nelle loro strategie elusive,le pedinatrici instaccabili. Qualcuno dirà che essendo calabrese sono più fortunato per gli incontri, ma non è cosi perchè in quasi tutt'Italia quest'anno si sono fatti buoni incontri. Onestamente non ho mai sentito l'esigenza di dover andare all'estero. Quando incontri 1 o al max 2 beccacce va già benissimo. Capitano ovviamente anche le giornate buone con 4/5 incontri ma ci sono anche molti giorni a vuoto, e pazienza...ci si rifà la prox volta. A volte anche pochissimi incontri ma buoni possono darti una soddisfazione immensa.
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

ma dai non continuate a dire che all estero non si fanno stragi,,altrimenti che andate a fare restate in italia se volete trovare una o due al giorno ......purtroppo da quando si e messo in gioco il turismo venatorio ha dato una drastica diminuizione nella caccia qui in italia vuoi un po anche il clima fattore principale ma le stragi dell estero si attribuiscono e come allo scenario ........

Senza offesa, è la classica risposta da chi non è mai andato a caccia all'estero... Come fai a dire che si fanno? Perché un'amico ti ha mandato la foto con 20-25 beccacce dalla Crimea dopo 5 giorni di caccia? La chiami strage 5 beccacce al giorno? Ci sono regioni italiane dove si fa di peggio... E non dite di no perché E' risaputo... Non facciamo ridere per favore... Le stragi le avete fatte ai tempi buoni TUTTI VOI (generazione degli ANTA), dal tordo alla beccaccia, dal fringuello al beccaccino... Ma le avete fatte in Italia e non all'estero... All'estero c'è molto più controllo che qui... Magari i carnieri sono maggiorati, ma c'è molto più controllo e NON scherzano soprattutto i paesi dell'est... Se cominciassimo a ragionare non per PARTITO PRESO da qualche parte si arriverebbe... Per quanto riguarda la domanda "Come si fa a dire che non riguardano la nostra rotta migratoria quegli animali" è molto semplice la risposta... Ci sono inanellanti e studi scientifici che parlano chiaro a proposito e sono diversi proprio i siti di nidificazione... Quindi una beccaccia che sverna in crimea ha nidificato in una zona diversa rispetto a quella della beccaccia che viene in italia... Di conseguenza la prole seguirà altre rotte di migrazione esattamente come i genitori... Ci sono bellissimi libri di ornitologia a riguardo... recente è su questo forum il post con il percorso seguito dalla stessa beccaccia monitorata tramite GPS che ha percorso ESATTAMENTE lo stesso percorso di andata e ritorno per l'Italia... Il problema dell'Italia è che manca la mentalità!!!... LA caccia si rovina alla posta, si è rovinata perché ci ritroviamo a cacciare in venti in 400 mq... Qualche giorno ci ritroveremo come Felini e Fantozzi... Le beccacce in quel poco territorio sono disturbate, e hai voglia di avere il super cane, hai voglia di essere un super beccacciaio... Se ti vogliono fregare ti fregano involandosi appena chiudi il baule della macchina... E poi diciamo: beccacce non ce n'è... Prima che morisse la mia tosca una mattina sono andato in un posticino a me caro facendo una prova... Siccome la tosca era spesso in pastura in zone ottime ma non sfondavamo mai, sono andato alla mattina presto e mi sono messo nel prato a vedere se effettivamente vedessi una beccaccia tornare dalla pastura... Ne ho viste 3 buttarsi più o meno dove la tosca andava in pastura... Ho preso il cane e o non c'erano nonostante la forte pastura o la vedevo partire a 60 metri... Hai voglia tu di togliere campanello e provare a fregarle, sono troppo disturbate e si involano... Ovvio che detto questo, se vado in crimea scozia croazia, dove in un territorio enorme cacciamo in 3 a settimana faccio più incontri... E' questa l'unica differenza... Comunque GOLF scrivi dal Gargano e o i tuoi colleghi sono TUTTI bugiardi o mi pare che li da voi beccacce ce ne sia state e MOLTE... in genere nel sud italia... Credi che sia a rischio la specie??? Credi che sia la caccia all'estero il problema? FRANCIA-ITALIA-SPAGNA la granparte degli animali muoiono qui, mettiamocelo in testa...
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

a mio parere anke se le rotte migratorie delle beccacce ke giungono in italia sono diverse , o vengono da paesi differenti, nn si può negare ke le beccacce uccise all'estero possano giungere in Italia , magari cn un cambiamento meteo cm vediamo negli ultimi giorni...è un ragionamento un pò estremo ma secondo me ci può stare...senza contare il fatto ke si può andare a caccia in tanti paesi dell'estero e nn solo quelli + rinomati...se nn sbaglio ci sono anke paesi dell'est ke consentono una sorta di posta in periodo primaverile detta "croule" dove si abbattono solo soggetti maschi in quanto la femmina è a terra e i maschi le volteggiano sopra...ma questa è un altra brutta storia...
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

a mio parere anke se le rotte migratorie delle beccacce ke giungono in italia sono diverse , o vengono da paesi differenti, nn si può negare ke le beccacce uccise all'estero possano giungere in Italia , magari cn un cambiamento meteo cm vediamo negli ultimi giorni...è un ragionamento un pò estremo ma secondo me ci può stare...senza contare il fatto ke si può andare a caccia in tanti paesi dell'estero e nn solo quelli + rinomati...se nn sbaglio ci sono anke paesi dell'est ke consentono una sorta di posta in periodo primaverile detta "croule" dove si abbattono solo soggetti maschi in quanto la femmina è a terra e i maschi le volteggiano sopra...ma questa è un altra brutta storia...
La croule in francia ed in molti stati dell' est è vietata da tempo,pero quel che non capisco è del perchè all' estero ci sono e in italia sempre meno?
all' estero reggono all' infinito,a volte sembra di essere su gabbiarole,e in italia sono molto sospettose?è forse xche troppa pressione venatoria?quando sei a caccia all' estero non senti mai una fucilata"se non del tuo gruppo,è forse indice di pochissimi cacciatori in territori immensi?
Parliamoci chiaro in europa la caccia è intesa come un lavoro xciò i gestori hanno tutti gli interessi a mentenere in ottima salute la selvaggina,fonte dei loro guadagni,non pensate che siano stupidi ,è di esempio la spagna,inizialmente una 20 di anni fa facevano far matanza di tordi si sono accorti dell' errore un po in ritardo,ora se li gestiscono al meglio 1° giorno ti fanno divertire,2° e 3°giorno ti fanno sparare poco il 4 ° giorno ti danno il contentino
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

qui quest anno di beccacce ce ne sono poche anzi pochissime ...secondo me il problema e il turismo venatorio praticato all estero associato anche al clima .....................poi ce chi ammazza la beccaccia a tradimento ....io farei una sola cosa vietare la caccia alla beccaccaia x chi non ha un cane da ferma e multe salate a chi si trova con una beccaccia e senza cane ........ poi iniziamo a vedere x il turismo all estero e poi non mi dire di controlli xke e tutto un busniss all estero ...
questo e come la penso io la pensero anche sbagliato ma la penso cosi
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Per l'amor di dio, io accetto ogni visione, siamo qui a discutere come si discuterebbe tra di noi in una pausa di caccia e sono uno che accetta le visioni fuori dalla sua SE documentate... Io sarà che fin da bambino mi è sempre piaciuta la scienza e mi baso su quella per cercare di trarre conclusioni e vi posso ribadire che le rotte migratorie sono quelle, i paesi sono quelli, e quindi i calcoli si fa presto a farli. Il problema lo ripeto è la pressione venatoria come dice GRILLAIA c'è poco da fare... Se beccacce nel gargano ce n'è state poche non lo so, io mi baso su informazioni della Puglia in generale e i tordaioli nell'altro forum ogni giorno pubblicavano carnieri con tordi e beccacce, qui qualcuno diceva che le incontrava, proprio oggi parlavo con un signore che ha i parenti in puglia ed il giorno di natale sono andati senza fucile ne hanno alzate 6 in 2 ore e quel suo parente diceva che ce n'erano state tante e continuavano ad esserci. Posso dire che la Puglia è grande e quindi posso sbagliare zona... Qui da noi, l'avevo anche spiegato in qualche post mio vecchio, le beccacce nelle solite rimesse non si trovavano e se si trovavano in una zona anche le nuove entrate si fermavano li... A distanza di 10 km in ottimi posti non se ne vedeva una... Il tempo, il sottobosco ecc in questa caccia sappiamo fare la differenza... Grillaia che non caccia distante da me, reputa questa stagione disastrosa, io la reputo buona, più che per il MIO carniere(il lavoro e lo studio e la famiglia vengono prima di tutto) per la presenza che è sempre stata importante e costante... Il calo di Gennaio lo reputo nella norma non essendo venuto freddo in montagna rimanevano in montagna ma ahimè dal 1 gennaio da noi non si può cacciare con il cane in montagna... Per dirvi quanto questo sia vero mi hanno attraversato la strada settimana scorsa a 900 metri due belle becche all'imbrunire... Ora con tutta le neve che ha fatto dubito siano ancora lassù... L'avesse fatto un mese fa la situazione sarebbe cambiata probabilmente e anche a gennaio ci saremmo divertiti... Poi Golf dici che è tutto un business ed hai ragione... Proprio per questo, come ti diceva Grillaia stanno molto attenti a farti fare STRAGI... Per i controlli nell'est ti dico che sono più severi che qua che sono una farsa bella e buona... Negli aeroporti soprattutto ti fregano come vogliono...
Chi viene dopo di te nella caccia all'estero deve divertirsi... Almeno quanto te... Non è tutto oro quel che luccica... Ricordiamocelo bene...
 
Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Re: RADIO MIGRATORIA "BECCACCIA" 2011/2012

Concordo pienamente che negli ultimi anni gli incontri con la ns. amata beccaccia siano drasticamente diminuiti, ma questo vale anche per altri selvatici, in particolar modo anche per i tordi e gli acquatici, beccaccini soprattutto, ovviamente parlo delle mie zone, e questo penso soprattutto a causa degli habitat ormai completamente stravolti, alle zone sempre più ristette ed alla scarsa o quasi inesistente gestione e tutela degli ambienti. Io non sono mai andato all'estero, come vi dicevo non ne ho fino ad ora sentito l'esigenza, anche se in qualche stagione (vedi il 2006) feci a malapena 6 abbattimenti di beccacce, ma parlando con amici, che più volte sono andati fuori, mi hanno descritto ambienti stupendi e ancora incontaminati. Allora, a mio modesto parere, penso che le cause della diminuzione degli incontri vada ricercata altrove, piùttosto che nelle stragi (sempre che sia vero) dell'estero. Ci vorrebbe una maggiore sensibilità da parte di tutto il mondo venatorio che dovrebbe proteggere gelosamente il proprio patrimonio agrofaunistico, e anche da parte ns. ci vorrebbe un pò di più buon senso. Si parla, si parla, si punta il dito sempre su gli altri e sull'estero, ma quando vado per boschi, trovo di tutto: bossoli (quanti di noi li raccolgono), cartacce di merendine, bottiglie, plastica di ogni genere. Guardiamoci prima dentro e poi forse saremo in grado di dire la ns. a voce alta. Per quanto riguarda l'eccessiva pressione venatoria della beccaccia, purtroppo anche questa era inevitabile, la becca è rimasto l'ultimo vero selvatico per il cane da ferma, la stanziale è completamente scomparsa, quindi tranne qualche quaglietta (anche loro sono state scarse quest'anno) e qualche beccaccino, non ci è rimasto davvero nulla, se non la beccaccia o, come tanti stanno facendo negli ultimi anni, buttarsi al re della macchia, il cinghiale. Se si continua cosi penso che i cacciatori italiani abbiano davanti solo tempi buii
 
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