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Scusate ma Fabiodt che fine ha fatto? Non scrive più!?!?
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Scusate ma Fabiodt che fine ha fatto? Non scrive più!?!?
Mi sa che il buon Fabio sia in puglia e si divincola tra tordi e olive... Credo eh!!!
È TUTTO FINITO….perciò Fabio nn scrive più
La caccia agli acquatici è stata (...in fondo lo è ancora, ma la pratico ormai saltuariamente) la mia preferita nell' epoca della mia giovinezza (mio padre ne era altrettanto innamorato) e fino all' inizio di questo secolo (anni 2000- 2002) cioè fino a quando qui, in provincia di Lecce e di Brindisi, le migliori zone sono state chiuse alla caccia.
Bacini di Ugento, Laghi Alimini, Saline di Brindisi, Strea (zona di Porto Cesareo) sono diventate oasi o peggio ancora parchi e quindi Amen !! Ho continuato per qualche anno "rubando" qua e la qualche fucilata "border-line" ed aspettando l' annata piovosa che creasse qualche pozza naturale dove poter insidiare alzavole e consimili ma, alla lunga, il gioco a "guardie e ladri" con chi deve controllare (giustamente) mi ha tolto il piacere di cacciare questa selvaggina. Aggiungiamo che in Puglia l' appostamento fisso agli acquatici è consentito solo nelle AA.FF.VV. mentre su terreno libero non è consentito e quindi...l' alternativa è stata passare ad altro.
Questa caccia è preparazione, conoscenza dei luoghi, dei selvatici, attesa, sacrificio, tempo da lupi, albe e tramonti mozzafiato, temporali, vento, freddo, fruscii nel cielo a buio, fischi, ombre, sagome che vengono nella pioggia o nella tempesta e ti fanno arrivare il cuore in gola, attimi di pura poesia, adrenalina totale !!
Ricordo che una volta un ragazzo volle venire con noi (più grandi) alle anatre ad Ugento: alba di fredda tramontana ad inizio novembre, stampi in acqua e trombetta. Ancora a buio volano due folaghe che se ne vanno a bordo canneto. Lui mi chiede perchè non sparo e io gli dico che aspettiamo altro. Il ragazzo continua e mi chiede: "Ma come mi accorgo che sono anatre ?" (non ne aveva mai viste) ed io gli rispondo "Non ti preoccupare: te ne accorgi perchè mentre arrivano ti sentirai tremare le gambe". Dopo un po' un volo di una decina di alzavole ci sorvola col vento in poppa, ne sentiamo il fruscio sulla testa, ci voltiamo ma sono già sparite verso sud e le vediamo nel chiaro dell' alba. Inizio a trombettare spalancando gli occhi e poco dopo le vedo ricomparire sul ponte che è alla nostra destra, basse sul canale. Arrivano come un gruppetto di storni ma alla fine forse ci vedono e s' impennano sugli stampi, come dei missili: ci alziamo e riusciamo a tirare solo una fucilata a testa mentre quelle si aprono a mo' di fuoco d' artificio ... Non ne cadrà nessuna ma la scena fu bellissima. "Stefano - chiesi al ragazzo - allora com'e' ?" e lui "Hai ragione mi tremano le gambe !".
Complimenti Fabio per i tuoi racconti e per la possibilità che hai di vivere sempre queste emozioni, descrivendole magistralmente: chi non sa cosa significa lo può capire tramite le tue parole. Un saluto a tutti e spero di non essere stato noioso.
P.s.: giusto per non perdere il vizio stiamo prendendo le misure ad un po' di anatre che traccheggiano tra due zone off-limits...al primo scirocco piovoso dovranno stare attente...Annata con discreta presenza di paperelle, sperando che continui a piovere e che le campagne si allaghino.
Anch'io quand'ero giovane, andavo a caccia anche soltanto per fare uno spollo pre-lavoro oppure un rientro dopo-lavoro. Adesso che ho passato i sessanta, ma anche da una decina e più anni, a caccia vado per rilassarmi. Adesso non potrei andare guardando sempre l'orologio per dover andare a lavorare. A proposito quante volte mi sono tolto gli abiti da caccia e messo quegli da lavoro cambiandomi in auto, restando mezzo nudo quando c'era la brina (beata gioventù)!! Ora prendo tutto con più calma, anche ieri sono arrivato che aveva già fatto giorno, anche perchè, perlomeno da noi, allo spollo si dura fatica a sentire dieci fucilate.