La legge sulle armi e sulle munizioni è piena di cavilli burocratici. Per la legge i bossoli solo innescati fanno cumulo con le 200 cartucce a palla detenibili. Cioè una munizione incompleta è considerata come una cartuccia completa pronta all'uso. Se per ipotesi 60 persone comprassero 5 kg di polvere a testa e tutte e 60 salissero sullo stesso pullman nessuno avrebbe da obbiettare al trasporto di 300 kg di polvere da sparo, su di un automezzo pubblico non adibito al trasporto di merci pericolose.
Se ricordo bene una quindicina di anni fa (forse anche più) misero in vendita una carabina in cal. 9x21 catalogata arma da caccia, pur avendo un bossolo inferiore a 40 mm. "Fatta la legge trovato l'inganno. I tiratori sportivi, in possesso del porto per la caccia, acquistando questa carabina erano stati automaticamente autorizzati a detenere un quantitativi di munizioni superiore a alle duecento cartucce a palla, numero massimo detenibile.
"Giorni fa mi hanno chiesto perché non abbia mai scritto un libro intitolato
Stupidario dei Giudici, così come è già stato fatto per medici, avvocati, insegnanti. Ho risposto che questo libro esiste già, lo hanno fatto gli stessi giudici e si chiama
Massimario della Cassazione!
Ormai è comprovato da innumerevoli decisioni: vi sono troppi giudici che vivono in un universo parallelo, fatto esclusivamente di carta che funziona da filtro della realtà. Il giudice non valuta il mondo in cui opera come farebbe ogni cittadino, scendendo per la strada, leggendo i giornali o internet, ma si siede alla scrivania e guarda ciò altri giudici prima di lui hanno scritto sul mondo. Se proprio deve avere un contatto con la realtà, si informa da qualcuno che porta una divisa, poco importa se di ignoranza bufalina, e gli crede ciecamente; del resto questi è il fornitore ufficiale della carta imbrattata di cui il giudice si nutre; peccato che non abbia le nozioni necessarie per distinguere la biada dallo strame. Eppure ci riesce ogni bestia, ma, come diceva Orwell, le bestie sono tutte eguali, ma alcune sono più eguali delle altre!
A ben rifletterci è anche possibile che questi soggetti non vivano in un universo parallelo come quelli ipotizzati nei romanzi di fantascienza, ma solo in quei piccoli mondi estraniati, un tempo chiamati gabbie per i matti!
Non si spiegano altrimenti tutti quei casi in cui i giudici (ed è sempre una catena di giudici perché non si arriva in Cassazione se non vi sono almeno due PM che insistono in ipotesi di accusa assurde) riescono a negare l'evidenza con decisioni di questo genere:
- Le mani sono strumenti di caccia proibiti e quindi non si può raccogliere un animale ferito.
- Il revolver mod. 89 è da guerra in considerazione della sua elevata potenza (ma è arma antica!)
- Un bossolo marchiato Nato rimane da guerra anche se schiacciato (l'esercito vende questi bossoli sparati come ottone!)
- I proiettili totalmente incamiciati sono tutti da guerra (ma chissà perché sono in libera vendita a milioni a partire dall'inizio del 1900!)
- La renna è un animale pericoloso che non può essere portato in Italia (la renna è un animale domestico e non ha mai morsicato nessuno!)
- Una livella laser da muratore non può essere commercializzata perché di potenza superiore alla consentita (la legge pone il divieto solo per quegli strumenti laser che non servono ad usi professionali!)
- L'arma xxx è da guerra (ma la Cassazione non vede che è in libera vendita ovunque ed è classificata come arma comune!)
- Un temperino con il blocco di lama diventa un pugnale (ma sono in libera vendita a milioni e sarebbe come dire che un agnellino diviene un toro se ha le corna!)
- ecc. ecc. per pagine.
È evidente il meccanismo perverso alla base di questo modi di procedere. È il trionfo del ******* autoreferenziale. Vi è un ******* con una divisa che ha nozioni sbagliate perché è ignorante e ha imparato la legge origliando nel bar della caserma, o che vuol far vedere quanto è severo, o che vuol fare statistica (un verbale per armi da guerra vale come cinque verbali per armi comuni e un verbale per armi comuni vare come tre denunzie di ladri), o che si vuol vendicare di un cittadino che ha osato porre in dubbio il suo sapere e potere o che non ha saputo cogliere il messaggio subliminale trasmessogli quando l'uomo in divisa gli detto "ma è vero che al suo paese fanno dei salami famosi?" e lo denunzia per un reato inesistente. Spesso sono denunzie che imporrebbero al PM di agire per calunnia perché il pensiero alla base di questi comportamenti è il seguente: "questo qui mi sta antipatico e lo voglio fottere; so che è innocente ma io lo denunzio e così lui deve spendere qualche migliaio di euro in avvocato".
E sa che ciò avverrà al 99% visto il PM non agisce mai da filtro perché gli uomini in divisa sono quelli che conoscono le norme che lui non ha mai letto e non ha voglia di leggersi e perché sa che comunque non le capirebbe per mancanza di conoscenza del mondo. E quindi affida la pratica al solito maresciallo della polizia giudiziaria che ben difficilmente dà torto ad un'altra persona con la divisa; il maresciallo non sta certo a leggersi le memorie dell'avvocato (ha ragione! è compito del PM) e migliaia di poveretti si ritrovano a processo davanti al giudice. Spesso il giudice capisce il problema e assolve, ma qui interviene nuovamente il fenomeno del ******* autoreferenziale, in questo caso il PM, il quale non può accettare che venga posto in dubbio il suo operato e quello degli uomini in divisa che, essendo tutori della legge, devono per forza aver ragione!
Ed è con questo meccanismo perverso che tanti poveretti, i quali hanno solo commesso l'errore di rispettare la legge, si ritrovano ad essere condannati dalla Cassazione." Lo ha scritto un Giudice famoso.