Registrato
6 Febbraio 2009
Messaggi
145
Punteggio reazioni
8
Età
62
Località
Ravenna
Appena arrivato sul posto di caccia avevo appena aperto la portiera posteriore del mio doblò per prepararmi per iniziare a cacciare. Arriva una pattuglia di carabinieri , si fermano, mi chiedono se stavo preparando per cacciare, io rispondo in modo affermativo, a quel punto mi chiedono di fare un controllo, certo che si...ci mancherebbe.. a quel punto uno di loro si avvicina e mi chiede: tesserino caccia controllata, porto d'armi,tesserino pre-parco, tassa ATC, assicurazione, denuncia dei cani, perfino chi fosse il mio veterinario (o_Oo_O) poi guardando i miei due trasportini e mi contesta che i cani hanno poca aria :oops: , gli faccio presente che :
A) entrambi i trasportini autocostruiti hanno la rete sui tre lati
B) le misure rispettano le norme iata
C) sul tettuccio è presente un ventilatore/aspiratore
D) il furgone fra posto guida e cassone è presente una semplice grata per cui passa aria
A quel punto mi dice che potrei fare di meglio per trasportare i miei cani.... non sono stato sanzionato (avrei comunque fatto ricorso!)
Mi chiedo solo se certi operatori delle forze dell'ordine siano stati formati solo per sanzionare.
Ecco le foto del mio doblò , sono io che ho sbagliato qualcosa o è l'agente che voleva sanzionarmi per forza??20231021_125353.jpg20231021_125407.jpg20231021_125435.jpg20231021_125320.jpg20231021_125329.jpg
 
Si avvicina il fine mese...
Anche da voi c'e' la "quota" di contravvenzioni che devono elevare ogni mese? Da noi non per la caccia, ma per la guida. Verso la fine del mese bisogna stare attentissimi ai limiti di velocita', alle cinture di sicurezza, al segnale direzionae quando si cambia corsia, e tante altre cose. Io tiro sempre un respiro di sollievo il primo giorno del mese dopo...
 
poi denuncia dei cani io non l'ho mai avuta dietro o forse si un anno in Emilia Romagna, regione dove purtroppo ho smesso di cacciare proprio perchè la vigilanza è opprimente ed esagerata tutte le volte e dico tutte le volte che si andava almeno due controlli a mattina anche nel capanno, anche quest'anno amici a Reggio, Parma e Piacenza mi parlano di "spiegamento di forze" tra "forestali" provinciali e volontari vari, parecchie multe elevate per distanze e "carnieri depositati" che erano comunque capi che risultavano abbattuti ma non che erano già depositati "150 euro" , la legge è la legge ma un pò di elasticità mentale no............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!
 
poi denuncia dei cani io non l'ho mai avuta dietro o forse si un anno in Emilia Romagna, regione dove purtroppo ho smesso di cacciare proprio perchè la vigilanza è opprimente ed esagerata tutte le volte e dico tutte le volte che si andava almeno due controlli a mattina anche nel capanno, anche quest'anno amici a Reggio, Parma e Piacenza mi parlano di "spiegamento di forze" tra "forestali" provinciali e volontari vari, parecchie multe elevate per distanze e "carnieri depositati" che erano comunque capi che risultavano abbattuti ma non che erano già depositati "150 euro" , la legge è la legge ma un pò di elasticità mentale no............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!
C'r' una gran differenza fra vigilanza e persecuzione...
 
Non avevano nulla da poterti sanzionare e non ti hanno sanzionato. La denuncia all'anagrafe canina la potevano ricavare dal microchip. Se ci fossero stati provvedimenti sanitari obbligatori, come la vaccinazione anti rabbia, te la potevano chiedere, ma la denuncia non credo sia obbligatoria portarla insieme ai cani. Idem per la denuncia delle armi, che qualche solerte agente chiede. Il resto sono opinioni, queste sono garantite dalla costituzione italiana.
 
Sapessi quante cose sono garantite dalla costituzione italiana.....ma solo sulla carta!
Giovanni, le opinioni lo sono realmente. Sono giudizi soggettivi, nel caso di cui sopra l'opinione del carabiniere, per me è falsa, ma rimane ugualmente un'opinione. Ovvio che la libertà di parola non deve essere offensiva.
 
Buonasera.

Alcuni anni or sono fui controllato dai carabinieri (avevo parcheggiato di Domenica in prossimità di uno stabilimento) e quando arrivai alla macchina dopo aver controllato i documenti di circolazione, accortisi del fatto che ero un cacciatore, mi chiesero tutti i documenti venatori (denuncia armi compresa, che non avevo con me.)
Ebbene in quella circostanza, mi fecero capire, senza tanti giri di parole, che tale documento (in fotocopia) era doveroso averlo appresso, per evitare guai maggiori.
Diversamente in occasione di un controllo della forestale in zona caccia, la denuncia dell'arma non mi fu chiesta, però gli agenti si annotarono il numero di matricola del fucile.
Qui a Bologna l’iscrizione all’anagrafe canina la devi avere con te (almeno a sentire alcuni agenti da me contattati).
Morale della favola: costa poco fare un paio di fotocopie e poi stare tranquilli.



Buone cose.
 
giustamente qualche fotocopia non costa nulla, resta il principio dell'accanimento nei nostri confronti con richieste di documenti non previsti dalla legge. Perchè in città nessuno mi chiede le certificazioni dei cani che porto a passeggio ad esempio. Come se i vigili urbani volessero vedere in contratto di acquisto dell'auto che guidi:mad::devilish:o_O..........in bocca al cocker!!!!!!!!
 
Sono discussioni come questa che mi rincuorano quando sono depresso a causa della presidenza di Biden... Attenti, che la prossima volta che uscite con la mugliera e con i figli vi potrebbero chiedere il certificato di matrimonio ed i certificati di nascita dei bambini. Voi siete forse troppo giovani per ricordarvi cio' che i nostri genitori ci raccontavano dell'Era Fascista e si lamentavano che guardie di tutte le denominazioni chiedevano documenti a tutti nei posti piu' impensati, al cinema, al bar, sui mezzi pubblici, ecc. Non sara' che con tanti anni della Sinistra al potere il Fascismo di marca Marxista (io lo chiamo Marxifascismo) sia tornato al potere mentre non facevate attenzione?
Quando compii 16 anni, con l'agognata licenza di caccia ma ancora senza patente di guida, se Papa' era occupato e non poteva andare a caccia io dovevo prendere i mezzi pubblici per andare da casa a Ciampino, dove cacciavo dal lato dell'Appia Nuova opposto a quello dell'aeroporto, in localita' Santa Fresca. Andavo da casa alla fermata col sovrapposto (montato e a spalla, non nella custodia), la cartuccera intorno ai fianchi, i laccioli, ed un coltello da boy scout alla cintura. Salivo sui mezzi pubblici e nessuno si meravigliava o si spaventava, e al ritorno, se i laccioli erano colmi di lodole e babbussi e magari uno storno o due, nessun animalzista mi linciava, e spesso dei passeggeri si complimentavano con me per il bel carniere. Non mi chiese mai nessuno la licenza, la denuncia del fucile, o nient'altro. Eppure chissa' quante volte vigili o carabinieri mi videro camminare per strada con fucile e cartucce... Era il 1964, e lo stesso il '65, ed il '66, quando finalmente presi la patente e cominciai ad andare nella Cinquecento in Sabina a tordi o ad Artena a lodole. Dal 1964 al 1975, quando lasciai l'Italia, la licenza di caccia mi fu chiesta, se non vado errato, soltanto tre volte--la denuncia mai, che pero' portavo con me. A quei tempi il delitto di "procurato allerme" ancora non esisteva, ne' c'erano tesserini venatori, apps per cacciare in una maniera o nell'altra, le specie vietate erano rondini e rondoni, e se ce ne erano altre non lo sapevo, e non c'erano limiti di carniere, giorni di silenzio venatorio, parchi, parchini e parchetti. Gli unici posti dai quali dovevi star fuori erano le riserve ed i fondi chiusi e le zone di ripopolamento e cattura, ed i pochi parchi nazionali. Uno non doveva andare a caccia col patema d'animo di poter essere arrestato e multato per aver sconfinato in una zona vietata ma non demarcata da tabelle. Potevi persino entrare nelle riserve, se le tabelle non erano piantate alla distanza regolamentare l'una dall'altra e non c'era modo di capire dove fossero i loro confini. Non c'erano ATC. Uno cacciava dove gli pareva. Dal Lazio andavo ogni tanto in Umbria, in Campania, in Abruzzo, ovunque volessi. La Sardegna non era off-limits ai non-sardi. Se sgarravi, di proposito o accidentalmente e violavi una delle poche regole venatorie, non finivi con una sentenza penale.
Ma, soprattutto, i cacciatori erano rispettati da tutti, e i guardiacaccia non si sarebbero mai sognati di trattenerti con un controllo di 45 minuti mentre passavano le allodole o i tordi. Spesso aspettavano che finissi di cacciare (come fanno qui negli U.S. oggi), o controllavano la licenza e se ne andavano in un paio di minuti.
E le leggi e le regole erano chiare, non nebulose come quelle di oggi, forse fatte apposta per prendervi in castagna per averle interpretate male--e i guardiacaccia non erano scherani anticaccia delle varie associazioni animalziste pronnt a dichiarare il falso per inguaiarvi, e in genere le decisioni sulle presunte violazioni non erano affidate a scaldadeschi dei commissariati e caserme, ognuno dei quali ha opinioni differenti su cio' che e' lecito e cio' che e vietato e anche se alla fine riesci a far valere i tuoi diritti, lesi da uno scaldadeschi ignorante, nessuno ti restituisce le spese legali, ne' lo scaldadeschi incompetente e' in alcun modo responsabile e denunciabile.
Poi non parliamo neanche delle leggi sulle armi, sulla detenzione di munizioni, la quantita' di polvere in vostro possesso, e tante altre restrizioni con le quali siete assillati...

Detto cio' devo dire che ho una grande ammirazione per voi cacciatori italiani, che a dispetto di ostacoli e angherie, ingiustizie e persecuzioni, continuate a seguire la vostra passione con una palla al piede di 3 quintali, palla fatta di regole assurde, divieti inconcepibili, e sorveglianza prevenuta contro caccia e cacciatori. Francamente parlando, se io fossi rimasto in Italia non credo che avrei continuato ad andare a caccia. Troppo pericoloso. E non per via delle impallinate, ma a causa delle inkulate...

In Bocca Al Lupo (IBAL) a voi tutti, veramente di cuore.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto