Scusatemi, ma la caccia è una cosa, la balistica tutta una altra cosa e se si continua a mescolare le pere e le mele ..... .
La 1^ è sempre irripetibile nelle sue evidenze/sensazioni (x distanza, condizioni, situazioni particolari, clima, temperatura, munizione, ecc. ecc. ecc.), la 2^ invece è sempre "simile/studiabile statisticamente" nelle prove.
Le prove balistiche vanno fatte sempre con cartuccie identiche/simili (ogni munizione anche caricata a mani non è MAI uguale alla altra nelle prestazioni) ed avviene con colpi in successione alle stesse identiche distanze, bersagli, spessori, clima, ambiente, ecc. ecc. ..... fucile in primis, dopo di che si eliminano i risultati estremi delle prove e si fanno statistiche molto precise.
Se NON si fa o si è mai fatto questo, allora meglio probabilmente parlare di altro ..... .
La caccia e le convinzioni personali NON hanno validità statistica; le prove e gli studi balistici fatti con criteri seri e metodo ripetuto e comparabile invece sì, pur restando nel campo della probabilità, NON della certezza matematica. Importante è la scientificità e costanza del metodo di confronto e delle misurazioni.
Ogni canna, anche solo cilinder, reagisce diversamente alle pressioni delle munizioni sia in funzione del diametro che della qualità elastica degli acciai con cui è forgiata, dalla cromatura interna alla bindella esterna o meno, e si potrebbe continuare dai coni di raccordo camera-bore, x finire alle strozzature fisse o meno e relativi design e lunghezze.
Ognuno poi creda in quello che vuole, ma esistono ampie prove ed esperienze professionali e semiprofessionali sul tema, che NON sussistono dubbi sul tema, anche solo riflettendo alla storia delle armi da caccia.
Negli anni 60-70 in poi, fino al 90 almeno le munizioni NON erano così performanti e la canna (che erano più lunghe e con diametri stretti), dovevano "contribuire alla maggior efficacia venatoria di una data munizione, spesso con borra in feltro e con grammature medie, tendendo ad aumentare le pressioni in quel modo, e lo stesso si potrebbe dire x le strozzature, dal design ben più corto delle attuali (maximo 5cm ed anche meno in molte di esse).
Dagli anni 90, in poi invece le cartucce sono state il motore vero dello sviluppo balistico, con polveri ben più diversificate e prestazionali, borre studiate x ogni distanza e grammatura, ecc.; le pressioni sviluppate sono salite enormemente ..... dagli standard cal 12 da 67-70mm - 36gr -700bar medi, siamo passati prima ai magnum e poi ai supermagnum cam. 89 con pillole da 66gr -1050 bar - borre tubo ...... e con choke da 10cm di sviluppo (es. 7cm cono + 3cm parallelo), aldilà del porting e design vari (NON è vero che esistono strozzature fatte solo con coni e paralleli, ma vi sono i parabolici, gli iperbolici, i raggiati, con o senza canali di sfiato, a doppio cono, nanoceramica, trattamenti al teflon, porting, ecc.).
Dalla canna che massimizzava la munizione media (spesso mediocre) di una volta si è passati negli ultimi 2 decenni a munizioni "missilistiche" che hanno bisogno solo di un tubo x abbattere a caccia, le canne si sono accorciate a favore della maneggevolezza e x la maggiore combustione delle polveri, si sono allargate di diametro x quelle con borre particolarmente rigide e con attriti elevati ovvero x pressioni cresciute ben oltre i 740bar della "storia"; dalla strozzatura fissa si è passata alla variabile; oggi si pensa alla ergonomia e distribuzione pesi x attenuare il rinculo e favorire la stabilità di ripetizione del colpo ..... quando una volta le armi avevano solo strozzature fisse e calci rigidi e così via.
X cui ....., x me, la risposta balistica al quesito (che NON conta quasi nulla a caccia) è chiara:
statisticamente, con munizioni standard, assetti NON estremi e pressioni NON esagerate, le vecchie canne ancor oggi molto probabilmente "superano" le moderne a parità di condizioni d'uso.
Se si usassero invece munizioni ad alta pressione, borre rigide e grammature pesanti è invece ben più facile trovare canne recenti più performanti delle vecchie x effetto della relazione inversa della resa con le pressioni sviluppate e toro gassoso in uscita.
Le criogeniche sono invece un tema a parte, ricordando che tale studio di raffreddamento su acciai e canne ha origini lontane ..... e fu abbandonato NON solo x i costi, ma il tema è spinoso e probabilmente irrisolto x molti. In ogni caso, dopo i vari cambi di choke, e probabilmente controllo qualità, quelle prodotte negli ultimi anni sono più degne del nome Benelli che portano, ma raramente - come x questo tipo di canne - si sono avute reazioni opposte dai loro utilizzatori (chi le magnifica e chi le ha abbandonate dalla disperazione da ferimento): certamente sono molto sensibili alle munizioni utilizzate.
Cordialità e Buona Pasqua a tutti, tanto la verità nessuno di noi ce l'ha, al massimo è "statistica/probabilità superiore".