Re: Provocazione !!!
BRAVO BEPPONE! Hai detto tutto ciò che avrei detto io, ma hai detto anche molto di più e molto meglio di come l'avrei detto io.
Voglio aggiungere una cosina: colpo singolo, doppietta, pompa, o auto, e 28, 20, o 12 non contano. Conta l'uomo o la donna che impugna il fucile. Il comportamento etico o non etico trascende lo strumento usato. Mi spiego: è più etico sforare il carniere usando una doppietta del limitarsi al numero legale di capi con un automatico? È meno etico usare una cartuccia magnum in un 12 e abbattere pulitamente un uccello duro come un'anatra dell'usare una cartuccina dolce dolce in un 28, e scarseggiare, ferire e perdere la preda?
Io credo che un fattore da considerare in questa discussione è la responsibilità che abbiamo di cercare a tutti i costi di non condannare una creatura innocente ad una morte lenta e dolorosa. Perciò qualsiasi sia la preda che noi inseguiamo, è nostro dovere usare lo strumento più efficace che ci sia.
Per quanto riguarda me, io ho sempre sostenuto che la limitazione a due colpi nel serbatoio e uno in canna per auto e pompa è una stupidaggine inutile. Se uno spara a tiro e non sfora il carniere, un colpo, due, tre, o cinque--o magari anche di più non significa che si ucciderà più del consentito. Qualcuno potrebbe dire però: "Be', se uno ha l'automatico a cinque colpi, di sicuro sparerà gli ultimi due colpi fuori tiro..." Ah, sì? E quelli che hanno la doppietta e che sparano i "primi" due colpi già fuori tiro? Ancora una volta, è questione di manico, di chi impugna l'arma. Come te, Beppe, l'unica selvaggina da penna che caccio adesso (con l'eccezione di qualche raro beccaccino) è l'anatra. Il terzo colpo (negli U.S. per la migratoria non si possono sparare più di tre colpi, mentre in molti stati non c'è limite di capacità di serbatoio per la stanziale) io lo chiamo "assicurazione" e in genere lo tengo di riserva per ribattere un'anatra che da' ancora segni di vita. Io se non le vedo allungate e immobili con la testa sotto l'acqua o a pancia in su non le do per morte. Cerco, è vero, di fare la coppiola qualora se ne presenti l'occasione, ma in genere mi fermo lì perchè dopo i primi due colpi il resto degli uccelli sono probabilmente fuori tiro, e quel terzo colpo è la "misericordia" da applicare alle anatre cadute che nuotano, o sono ancora troppo a testa in su. E a volte, purtroppo, anche quel terzo colpo non è abbastanza, specialmente se l'anatra è caduta un po' lontana. È vero, Grifo, che quando si deve ribattere, ricaricare, e ribattere di nuovo non è soddisfacente come quando gli uccelli cadono "stracciati." Ma la caccia agli uccelli in volo con munizione spezzata è così. Magari venissero sempre giù stracciati!
Anche se la caccia a palla è cosa del tutto differente, il ragionamento alla base della tua "provocazione," Grifo, di certo sarebbe altrettanto poco valido anche lì. Robert Ruark diceva: "Use enough gun," usa abbastanza fucile. Andare a cervi con un .222 a colpo singolo magari sembrerà più chic dell'usare una volgare .30-06 o magari un brutale .338 WM con quattro cartucce nel serbatoio. Ma vogliamo essere chic, o lo dobbiamo all'animale di abbatterlo pulitamente e di essere capaci di correggere gli sbagli che a caccia, ahimè, spesso succedono per tante cause impreviste?
Vabbe', ho scritto anche troppo. Ogni tanto mi prende la logorrea!
BRAVO BEPPONE! Hai detto tutto ciò che avrei detto io, ma hai detto anche molto di più e molto meglio di come l'avrei detto io.
Voglio aggiungere una cosina: colpo singolo, doppietta, pompa, o auto, e 28, 20, o 12 non contano. Conta l'uomo o la donna che impugna il fucile. Il comportamento etico o non etico trascende lo strumento usato. Mi spiego: è più etico sforare il carniere usando una doppietta del limitarsi al numero legale di capi con un automatico? È meno etico usare una cartuccia magnum in un 12 e abbattere pulitamente un uccello duro come un'anatra dell'usare una cartuccina dolce dolce in un 28, e scarseggiare, ferire e perdere la preda?
Io credo che un fattore da considerare in questa discussione è la responsibilità che abbiamo di cercare a tutti i costi di non condannare una creatura innocente ad una morte lenta e dolorosa. Perciò qualsiasi sia la preda che noi inseguiamo, è nostro dovere usare lo strumento più efficace che ci sia.
Per quanto riguarda me, io ho sempre sostenuto che la limitazione a due colpi nel serbatoio e uno in canna per auto e pompa è una stupidaggine inutile. Se uno spara a tiro e non sfora il carniere, un colpo, due, tre, o cinque--o magari anche di più non significa che si ucciderà più del consentito. Qualcuno potrebbe dire però: "Be', se uno ha l'automatico a cinque colpi, di sicuro sparerà gli ultimi due colpi fuori tiro..." Ah, sì? E quelli che hanno la doppietta e che sparano i "primi" due colpi già fuori tiro? Ancora una volta, è questione di manico, di chi impugna l'arma. Come te, Beppe, l'unica selvaggina da penna che caccio adesso (con l'eccezione di qualche raro beccaccino) è l'anatra. Il terzo colpo (negli U.S. per la migratoria non si possono sparare più di tre colpi, mentre in molti stati non c'è limite di capacità di serbatoio per la stanziale) io lo chiamo "assicurazione" e in genere lo tengo di riserva per ribattere un'anatra che da' ancora segni di vita. Io se non le vedo allungate e immobili con la testa sotto l'acqua o a pancia in su non le do per morte. Cerco, è vero, di fare la coppiola qualora se ne presenti l'occasione, ma in genere mi fermo lì perchè dopo i primi due colpi il resto degli uccelli sono probabilmente fuori tiro, e quel terzo colpo è la "misericordia" da applicare alle anatre cadute che nuotano, o sono ancora troppo a testa in su. E a volte, purtroppo, anche quel terzo colpo non è abbastanza, specialmente se l'anatra è caduta un po' lontana. È vero, Grifo, che quando si deve ribattere, ricaricare, e ribattere di nuovo non è soddisfacente come quando gli uccelli cadono "stracciati." Ma la caccia agli uccelli in volo con munizione spezzata è così. Magari venissero sempre giù stracciati!
Anche se la caccia a palla è cosa del tutto differente, il ragionamento alla base della tua "provocazione," Grifo, di certo sarebbe altrettanto poco valido anche lì. Robert Ruark diceva: "Use enough gun," usa abbastanza fucile. Andare a cervi con un .222 a colpo singolo magari sembrerà più chic dell'usare una volgare .30-06 o magari un brutale .338 WM con quattro cartucce nel serbatoio. Ma vogliamo essere chic, o lo dobbiamo all'animale di abbatterlo pulitamente e di essere capaci di correggere gli sbagli che a caccia, ahimè, spesso succedono per tante cause impreviste?
Vabbe', ho scritto anche troppo. Ogni tanto mi prende la logorrea!