Re: Preapertura toscana
Andrea non deve meravigliarti il fatto che io mosso da criterio di buon padre di famiglia interpreto la questione etica come cosa seria che ancora non è stata bene considerata. In nome dell'etica e la storia lo dimostra, si sono svolte le peggiori catastrofe umane, dal cannibalismo ancestrale fino all'attualità della supremazia di razza del neo-nazismo dei suprematisti e Ku Ku Klan vari, per chi ha poca memoria la storia si ripete tutte le volte che viene coltivato l'odio. Se si pensa che è più etico mangiare un cesto di insalata che una fiorentina può essere un limite personale non condiviso ma accettabile, e sicuramente non per me che la preferisco al sangue.
Veniamo a noi, a fronte del modo con cui siamo trattati e la grande difficoltà dovuta a diverse e risapute cause non abbiamo di meglio da fare che azzuffarci, continuiamo a farci del male, anche qui un male storico sottolineato dal Manzoni con i polli di Renzo che si beccano quando vanno al macello. All'inizio del XX secolo eravamo ufficialmente circa 300.000 e anche un esercito silenzioso che sopravviveva, con il boom economico del 1960 circa 900.000 di li a poco 1978 si sfioravano 2 milioni, oggi circa 700.000 e molti se non tutti hanno la ricetta giusta, da via le associazioni alla privatizzazione e soprattutto abolire=eliminare. E' passato tanto tempo da quando sentivo gli staggi picchiare per terra e le reti tenute nella macerata di foglie di noce volavano in aria e sui passi c'erano gli attendati ai colombi, quando la sera la conta con gli amici di chi era disponibile per la nottata alle parate da uccellini, secondo il vento dominante, la caccia è dignità e passione non uno sport, non lo è mai stato, oggi capisco che è anche chiacchericcio ma non esageriamo per favore, a chi non è molto intelligente da non capirlo suggerisco e sarebbe preferibile si dedicasse ad altro.
Ammiro chi...come te Romano...ha ancora voglia di rispondere a certe affermazioni....
Io non ce la faccio più....
Andrea non deve meravigliarti il fatto che io mosso da criterio di buon padre di famiglia interpreto la questione etica come cosa seria che ancora non è stata bene considerata. In nome dell'etica e la storia lo dimostra, si sono svolte le peggiori catastrofe umane, dal cannibalismo ancestrale fino all'attualità della supremazia di razza del neo-nazismo dei suprematisti e Ku Ku Klan vari, per chi ha poca memoria la storia si ripete tutte le volte che viene coltivato l'odio. Se si pensa che è più etico mangiare un cesto di insalata che una fiorentina può essere un limite personale non condiviso ma accettabile, e sicuramente non per me che la preferisco al sangue.
Veniamo a noi, a fronte del modo con cui siamo trattati e la grande difficoltà dovuta a diverse e risapute cause non abbiamo di meglio da fare che azzuffarci, continuiamo a farci del male, anche qui un male storico sottolineato dal Manzoni con i polli di Renzo che si beccano quando vanno al macello. All'inizio del XX secolo eravamo ufficialmente circa 300.000 e anche un esercito silenzioso che sopravviveva, con il boom economico del 1960 circa 900.000 di li a poco 1978 si sfioravano 2 milioni, oggi circa 700.000 e molti se non tutti hanno la ricetta giusta, da via le associazioni alla privatizzazione e soprattutto abolire=eliminare. E' passato tanto tempo da quando sentivo gli staggi picchiare per terra e le reti tenute nella macerata di foglie di noce volavano in aria e sui passi c'erano gli attendati ai colombi, quando la sera la conta con gli amici di chi era disponibile per la nottata alle parate da uccellini, secondo il vento dominante, la caccia è dignità e passione non uno sport, non lo è mai stato, oggi capisco che è anche chiacchericcio ma non esageriamo per favore, a chi non è molto intelligente da non capirlo suggerisco e sarebbe preferibile si dedicasse ad altro.