sulla maturità dei nostri 16enni e sulla loro capacità di uscire pure accompagnati con un fucile in mano la vedo una decisione fuori dal contesto attuale,
Esatto
......aggiungerei anche il "purtroppo"
! Non che ai nostri tempi non eravamo inclini a far ca@@ate....anzi....ma c'era, almeno in ambito familiare, quello che manca alla giurisdizione di questo ormai scassatissimo paese
: "la certezza della pena" ! Il fucile era li'....in un comune armadio di cui sapevi benissimo dov'era la chiave....ma non lo toccavi....perché se l'avresti fatto...ne avresti prese talmente tante....che t'avrebbero segnato l'adolescenza! Tutto qua'
....diciamo c'era un po' di sana "educazione siberiana" applicata in ambito familiare oggi tanto criticata dagli attuali sociologi, Crepet a parte, ma che stranamente ha forgiato tanti odierni padri di famiglia e onesti lavoratori, ultimo baluardo di civilta' e tradizione nell'attuale deserto di valori e spirito di sacrificio.
Quindi in un paese dove un parlamentare della repubblica delle banane porta un revolver cal.22 ad un veglione e ferisce un raccomandato del suo entourage o un nipote demente, perché sebben 48enne, spara accidentalmente alla zia con un 84 rubata , pensando fosse scarica, la possibilità del pda ai 16enni inserita in una proposta di legge per la mod. della 157/92 d'un parlamentare di fdi, avallata dal Lollo nazionale, suona molto come la stravagante usanza degli amerkanioti di far periodicamente strage di compagni di scuola o colleghi d'ufficio perché non si son capiti su' i social o non hanno avuto tutto l'affetto che credevano di meritare.
Come scrive Riccardo avrei puntato più ad una campagna di rivalutazione del Cacciatore e ad una seria riottimizzazione dell'orientamento politico dei tar e Ispra e in tutta sincerità toglierei anche il pda sportivo vista l'alto tasso di lobotomizzati figli dei tempi, attualmente in circolazione e concederei quello uso Caccia ad adulti di comprovata formazione venatoria
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Bene....era un opinione come richiesto dal post...considerando sempre che io credo ormai di non appartere più a questo mondo cosidetto "moderno"
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Un saluto