M'ero dimenticato quanto sono buoni i polli ruspanti. Ieri ho ucciso e macellato sei dei miei galli (ancora ne ho una dozzina da uccidere e macellare). Ne ho impacchettati 5 sottovuoto e li ho messi nel surgelatore, ma ne ho tenuto uno per la cena. L'ho diviso in due meta' per lungo, poi l'ho strofinato bene con un condimento in polvere di mia creazione, a base di aglio, rosmarino, alloro, sale, semi di finocchio, pepe nero, zucchero bruno e un pizzico di condimento (comprato) con sapore di affumicato. Poi l'ho oliato bene con olio d'oliva e l'ho lasciato riposare per qualche ora. Lo volevo fare al barbecue, ma c'e' stato un violento temporale, percio' l'ho dovuto cucinare a casa con una bistecchiera elettrica a due piastre, una sopra e una sotto. Un sapore meraviglioso! I polli comprati, anche quelli "piu' migliori assai" hanno sempre un certo sapore di pollaio, perche' crescono nella loro cacca, o in gabbia, o in condizioni pietose di affollamento e sporcizia. Qualche giorno fa, mentre ritiravo la posta dalla cassetta che ho al margine della statale, e' passato un camion stracarico di gabbie piene di polli d'allevamento in viaggio verso il mattatoio. La puzza che proveniva da quei polli a momenti mi fece vomitare. I miei non puzzano affatto... A parte il sapore e profumo ottimi, la carne era soda. Non si staccava dalle ossa e non era quasi viscida come quella dei polli comprati. I miei polli sono nutriti con mangimi organici (voi li chiamate "biologici") e sementi "biologiche." Niente ormoni, niente antibiotici, e a contatto della terra, dove trovano vermi, insetti, grilli, e anche lucertoline e ranocchiette arboree. Mi ricordo quando i polli ruspanti (piu' di mezzo secolo fa) in Italia erano appesi in macelleria, ancora con teste e zampe, e con un petto angolare, non gonfio, con lo sterno che sporgeva ben visibile. La pelle era gialla dove c'erano depositi di grasso. Poi arrivarono i polli "coltivati" pieni di ormon femminili, flaccidi, grassi, rosei, gonfi... uno schifo. Mia moglie ed io abbiamo una procedura particolare per ucciderli e macellarli. Siccome quando li vai ad acchiappare nel pollaio si spaventano e si eccitano, cercando di scappare e pompando adrenalinanei loro muscoli, una volta acchiappato uno mia moglie se lo mette in grembo, lo coccola, lo accarezza, gli copre gli occhi, e lo fa calmare. Quando e' ben calmo, sempre coccolandolo lo tiene con la testa appoggiata sulla terra di un grosso vaso di plastica. Mentre gli accarezza la schiena (le coccole li fanno quasi addormentare), io, con una pistola cal. .22 LR caricata con cartucce High Velocity Hollow Point, alle quali ho intagliato la punta a croce con un cacciavite Philip forzato nel foro della punta, gli sparo nella nuca. L'effetto e' devastante e pauroso. L'intera testa e' praticamente disintegrata. Il povero pollo non soffre per niente. Lo tego per le zampe, ed il sangue sgorga copioso dalle arterie che conducevano al cervello, lacerate dall'effetto esplosivo. Quando il corpo ha finito di dibattersi, un tuffo in acqua caldissima e poi spennamento. Ho imparato un nuovo modo di macellarli. Invece di aprire la pancia ed infilare la mano dentro per estrarre le viscere, che per me e' quasi impossibile perche' ho le mani molto larghe, con il forbicione trinciapolli taglio il dorso dal collo al codarone ai due lati della spina dorsale. L'intero dorso viene via, e le viscere, dal gozzo al retto, liberandole da dove aderiscono con un coltellino affilato, vengono via in un solo pezzo. Il dorso ed il codarone li conservo per farne il brodo. Quando ho finito di macellare i polli, rimuovo il sacco della bile dai fegati, li separo dalle budella, separo i cuori e i "grecili" (stomaci) dal resto delle viscere, apro e pulisco gli stomaci, e conservo questi, insieme a cuori e fegati, per farne poi il sugo per la salsa con le rigaglie. I polli, aperti in due e puliti, li separo poi in due meta' tagliandoli allo sterno dall'interno con una mannaia ed un martello dopo averli appiattiti. Ne vengono fuori due meta' perfette, che poi impacchetto sottovuoto, avendo cura di mettere un doppio foglio di carta da macellaio sulla superficie interna del mezzo pollo per impedire alle costole, scheggiate dal trinciapolli, di perforare la plastica della busta. Non voglio impacchettare l'intero pollo senza separarne le due meta', perche' cosi' facendo rimarrebbe uno spazio fra le due meta' dove potrebbe rimanere dell'aria. Per una perfetta surgelazione senza "bruciature" da ossigeno che poi si irrancidiscono, occorre che nessuna parte del prodotto venga esposta all'aria.
Ci vuole un po' di tempo per fare tutto questo, dalla cattura al surgelamento, percio' non macelliamo mai piu' di una mezza dozzina alla volta. Ieri poi mia moglie non ha chiuso bene la porta del recinto mentre stavamo inseguendo i polli da macellare, e due sono scappati. Poveracci, son morti senza coccole. Li ho fatti calmare, tanto cercare di acchiapparli all'aperto sarebbe stato impossibile. Sono andato a casa, ho preso il mio Remington 870 cal. 12 e mi sono avvicinato prima a uno e poi all'altro il piu' possibile perche' la rosata facesse palla e gli ho sparato in testa. Ambedue sono stati quasi decapitati allo sparo, e nessun pallino e' andato nel corpo. La bellezza di abitare in campagna: puoi sparare con qualsiasi arma senza dare fastidio a nessuno e senza essere scocciato da nessuno.