Scusate amici, volevo chiedervi una cosa, ma avete mai letto questa poesia? A me vengono i brividi nel leggerla perchè mi ritornano in mente momenti ormai lontani che ho vissuto e un periodo bellissimo, come quello dell'adolescenza e le mie prime uscite di Caccia con il mio adorato Nonno!
La notte passava veloce sembrava non esserci stata. Fino a tardi avevo ammirato le agili mani che mischiavano la polvere nera, i pallini lucenti, pesati e dopo inseriti nel piccolo cartone mortale. Sentivo la voce ripetermi perché ne fossi un giorno capace le formule, i pesi, le antiche alchimie. All’alba la voce mi dava l’ordine atteso. Balzavo dal letto e mentre indossavo i ruvidi panni gridavo a mia volta ai miei cani la parola del via. Infine la strada, accoglieva i miei passi. Davanti un uomo imponente (così mi appariva a quel tempo) armato, vestito di cuoio e velluto con passo solenne e poi io tenendo i miei cani latranti con lunghe corregge che segavan le mani con il passo già incerto per il peso di zaini, borracce, giberne e tutto quello che serviva quel giorno. Chilometri a piedi in salita e su su per contorte “trazzere” nel caldo e nel vento del giorno e su e su alla grande montagna senz’alberi e case. E poi i cirniechi partivan di slancio, saette marroni dagli occhi dorati che simili ad angel di morte scovavano la preda che invano correva veloce. E lo sparo uno, sicuro che fermava la caccia e la corsa, il grido e la gioia. E infine la voce parlava lenta e spiegava che la vita è una caccia e essa ha i suoi riti, doveri e regole antiche che il tempo non muta. Al rado riparo di antichi pagliai ascoltavo e mangiavo in silenzio il pasto frugale che mai mi saziava. Così passavo i giorni che oggi ricordo felici e che allora non parevano tali. E poi il calore del sole scemava la vampa spariva, con passo tremante scendevo alle luci di Agghiara. E la strada pareva infinita diversa dal giorno. Marciavo in mezzo ai miei cani che privi di forza seguivano stanchi con occhi devoti. In quei giorni imparai le cose più vere che ora finiscon con me. |