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massimo90

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Salve a tutti qualcuno potrebbe darmi qualche dritta x le pavoncelle ho notato che quando mi si calano sul terreno si mettono sempre distanti da me io uso una giostra con 2 bracci e un paio di stampi a terra.
 
Re: Pavoncelle

Evidentemente temono Il girello quando sono vicine, mettilo più lontano dal capanno e lascia lo spazio di posata più vicino, un punto libero senza stampi, dove farle mettere, calcolando anche il vento anche minimo, sempre di spalle, in modo che la cabrata sia sempre sul davanti e poi copriti anche sulla testa.
 
Re: Pavoncelle

Prendilo soltanto come un mite suggerimento: quando vai ad iniziare una forma di caccia nuova, conta tutto.
Letture specializzate, consigli da questo o quell'esperto, richiami all'ultimo grido, eccetera.
Ma nulla, ripeto NULLA, potrà sostituire l'insegnamento - AL TUO FIANCO, sul "campo di battaglia" - di un compagno di caccia con anni di esperienza in quella specifica pratica venatoria.
Se quel compagno non esiste, il percorso diventa inevitabilmente più lungo ed accidentato, e anche se alla fine la passione l'avrà comunque vinta, sarà terribilmente più dura ...
Un saluto.
 
Re: Pavoncelle

Prendilo soltanto come un mite suggerimento: quando vai ad iniziare una forma di caccia nuova, conta tutto.
Letture specializzate, consigli da questo o quell'esperto, richiami all'ultimo grido, eccetera.
Ma nulla, ripeto NULLA, potrà sostituire l'insegnamento - AL TUO FIANCO, sul "campo di battaglia" - di un compagno di caccia con anni di esperienza in quella specifica pratica venatoria.
Se quel compagno non esiste, il percorso diventa inevitabilmente più lungo ed accidentato, e anche se alla fine la passione l'avrà comunque vinta, sarà terribilmente più dura ...
Un saluto.

Assolutamente esatto.
Massimo hai un mp
Ciao
 
Re: Pavoncelle

LA caccia da Prato è delle più belle e complicate cacce che ci sono. Ci vuole tempo e tanta e tanta passione più si va più si sbaglia e più si apprende . Poi ci sono due scelte di impostazione per esercitare questa bellissima attività. Tempi passati si potevano inzidiare molti tipi di animali dallo storno alle pittime, Chiurlo, pivieri , combattenti. E in particolare si potevano usare le leve come il piviere e le pavoncelle.oggi in pochissime regioni si possono usare ma non con l accodatura, Non c'erano giostre ( da me Mai usate ) e si diventa un tuttuno con il capanno, fischio,stampi, e leva.io ho avuto la fortuna di cacciare per molto tempo a fianco dei cameratani i più bravi e tradizionalisti di questa arte perché di arte si parla. Ti auguro di cuore il massimo da questa passione.
 
Re: Pavoncelle

Non posso che unirmi ai consigli letti di sopra. Devi essere accorto sul comportamento giornaliero di queste bellissime prede ed essere pronto a modificarlo anche a cacciata in corso. La cosa che conta è il vento, capire da che lato entreranno ( entrano col vento in faccia) e di conseguenza stendere il gioco. La giostra di solito la metto di lato al gioco dove al centro della stampata lascio sempre una striscia libera per gli atterraggi. Tutto questo dipende da che tipo di pavoncelle ti trovi davanti: tanto gioco e movimento se sono di entrata e in giornate di ghiaccio, poco gioco ( meglio se impagliato) se sono smaliziate, giostra? È da capire se la desiderano oppure no. Attenzione alla mimetizzazione: se trovi un fosso è la cosa migliore, vegetazione naturale, mimetismo anche in faccia, semicappotta per la testa. Importante il fischio a bocca e quando darglielo. Animale tra i più belli per la curata e tanto belli quanto misteriosi nell'insidiarli: un giorno va bene tutto, il giorno dopo non gli piace niente.... I LOVE YOU

Inviato dal mio SM-G900F utilizzando Tapatalk
 
Re: Pavoncelle

Non posso che unirmi ai consigli letti di sopra. Devi essere accorto sul comportamento giornaliero di queste bellissime prede ed essere pronto a modificarlo anche a cacciata in corso. La cosa che conta è il vento, capire da che lato entreranno ( entrano col vento in faccia) e di conseguenza stendere il gioco. La giostra di solito la metto di lato al gioco dove al centro della stampata lascio sempre una striscia libera per gli atterraggi. Tutto questo dipende da che tipo di pavoncelle ti trovi davanti: tanto gioco e movimento se sono di entrata e in giornate di ghiaccio, poco gioco ( meglio se impagliato) se sono smaliziate, giostra? È da capire se la desiderano oppure no. Attenzione alla mimetizzazione: se trovi un fosso è la cosa migliore, vegetazione naturale, mimetismo anche in faccia, semicappotta per la testa. Importante il fischio a bocca e quando darglielo. Animale tra i più belli per la curata e tanto belli quanto misteriosi nell'insidiarli: un giorno va bene tutto, il giorno dopo non gli piace niente.... I LOVE YOU

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Concordo pianamente.
E un selvatico che devi seguire durante la permanenza in italia.
Ho fatto carnieri con 10 stampe in penna e in posti che non c'avrei giurato...
E giornate con tutta l'attrezzatura spianata e non ne hanno voluto sapere.
 
Re: Pavoncelle

Michele ha ravvivato in me dei ricordi di trent'anni fa, quando nelle piane della Maremma laziale sferzate dalla gelida tramontana di gennaio-febbraio, non si andava a caccia: si sognava ad occhi aperti. Come pure aperta era ancora la caccia a molteplici trampolieri ed agli storni. Rammento mattinate passate rannicchiati in canaloni di scolo, con il fondo d'acqua ghiacciata e come unico riparo dal vento e dalla vista dei selvatici le smorte erbacce raccattate qua e là; mi rivedo , col mio sodale di allora, ridere delle nostre facce spalmate di vernice mimetica per celare gli eburnei pallori invernali.
E poi stampi di ogni tipo, in piuma, in plastica, pavoncelle legate alla zampa e decine di pigne annerite per attirar gli storni. E fischietti d'ogni foggia al collo, pronti ad esser azionati da guance intirizzite che a volte non riuscivano a gonfiarsi dal gran freddo.
Quanta poesia in quelle lande uniformi che a volte prendevan vita, con stormi di uccelli che risalendo dal Tirreno ci venivano diretti in faccia, sconfitti dalla violenza del vento che li costringeva a voli rasoterra ... E lì il cuore andava a mille, le canne dei vecchi fucilacci a mollone diventavano incandescenti e molteplici spari squarciavano lo spettrale, ghiacciato silenzio dei luoghi...
Quelle giornate ormai son finite per sempre nel libro della memoria e ringrazio i Poteri Superiori per avermele fatte vivere.
Oggigiorno leggi sempre più penalizzanti hanno praticamente azzerato la possibilità di poter ripetere quelle esperienze, in tali modalità; tuttavia l'unica superstite tra le specie cacciabili in quei contesti, l'amatissima pavoncella, nelle giornate giuste e con i dovuti accorgimenti, potrà ancora riservare all'appassionato emozioni indescrivibili, tra rabbiose raffiche di venti nordici ed i tenui colori di albe livide e struggenti.

Un nostalgico saluto.
 
Re: Pavoncelle

Senza i pivieri dorati cacciabili, la caccia alla pavoncella non ha più senso, sugli stampi di pavoncella vengono anche i pivieri o ci sono solo quelli ed allora cè rischio di fregarsene e rischiare, anche perché il piviere a mio avviso è anche più affascinante della pavoncella oltre che più buono da mangiare.
 

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Help Users
  • rox67 @ rox67:
    Salve a tutti,è un bel pò che non scrivo su mygra,potrei sapere da voi che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un beretta 682?
    Cita
  • rox67 @ rox67:
    Perché ne ho trovato uno ad un prezzo buono con due calci,però la chiave di apertura è spostata tutta a sinistra.
    Cita
  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) potrei sapere che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un fucile
    beretta 682?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può variare in base a diversi fattori, tra cui:

    1. **Condizione attuale delle canne** – Se sono molto usurate o danneggiate, il lavoro potrebbe essere più complesso.
    2. **Laboratorio scelto** – Un armiere specializzato o la stessa Beretta avranno tariffe diverse.
    3. **Eventuali pezzi da sostituire** – Se oltre alla rialesatura servono nuovi otturatori o altre componenti.

    ### **Preventivo indicativo:**
    - **Rialesatura delle canne (chiusure):**
    - Tra **€ 200 e € 400** a seconda della complessità.
    - **Sostituzione degli otturatori (se necessari):**
    - Altri **€ 100-€ 300** in base al modello e alla disponibilità dei ricambi.
    - **Costo totale stimato:**
    - Da **€ 300 a € 700** circa.

    ### **Consigli:**
    ✔ **Contatta un armiere specializzato** (o la Beretta stessa) per una valutazione precisa.
    ✔ Se il fucile è molto vecchio o molto consumato, valuta se conviene investire nella riparazione o cercare un'alternativa.

    Se hai bisogno di indirizzi di armieri affidabili, fammi sapere la zona e posso aiutarti a trovare un professionista! 🔧🔫
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può...
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