Occhio che non puoi entrare con un fucile nel parco, nemmeno se è nel fodero.
A rigor di legge non potresti nemmeno entrare in un parco col fucile in auto salvo autorizzazione dell'ente che lo gestisce.
 
La vicenda del Parco delle Gravine è ben nota a tutti i cacciatori della zona proprio a causa della illegittimità della mancata tabellazione del suo perimetro.
Infatti, a ben vedere, e ragionando in diritto, solo i parchi nazionali e quelli a questi equiparati (es. Parco dell'Alta Murgia) possono fare a meno della tabellazione. Ciò premesso, la vigilanza venatoria continua ad elevare sanzioni illegittime e a operare l'altrettanto illegittimo sequestro delle armi ai poveri malcapitati che vengono trovati all'interno del perimetro del Parco, e tanto nonostante varie sentenze abbiamo "stracciato" i provvedimenti di cui innanzi e stigmatizzato l'operato dei guardiacaccia et similia.
Io, in ogni caso, non rischierei più di tanto anche perchè, come si sa le cause sono lunghe e costose, e i Giudici, tanto per cambiare nonostante accolgano in toto le doglianze dei cacciatori, compensano le spese che, detto in soldoni, vuol dire che il povero malcapitato, vincitore in giudizio, deve provvedere di tasca sua alle spese di giudizio.
Alberto Resta
 
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Ciao Amici,
con l'ausilio di un G P S ho potuto constatare che una postazione di caccia ai tordi dove vorrei andare, ricade a soli 5 metri (dando le spalle) al di fuori del Parco delle Gravine. Poiché questo Parco non è tabellato e in questo caso specifico della postazione in questione non c'è neanche un confine naturale che potrebbe delimitare il parco (muro a secco, stradella o tratturo) perché è tutta macchia mediterranea.

Le mie domande sono le seguenti: posso stare a caccia in quella postazione o c'è una distanza da rispettare? Se dovessi recuperare un selvatico che mi va a cadere nel Parco posso andare a recuperarlo? Esiste una tolleranza in metri di sconfino visto che il parco non è tabellato?

La postazione in questione ricade su una bella linea di passaggio di passo oltre che di spollo e rientro e per una conformità del territorio e della vegetazione se dovessi spostarmi anche se di pochi metri non sarebbe più valida.

Vi ringrazio sin d'ora per le risposte in merito. Ciao e a risentirci.....
 
Come già scritto da Fabio la distanza da mantenere è di 100mt.
Non vorrei sbagliare , ma pare che, tra i tanti divieti della "Parcomania" ci sia anche quello che vieta ai nostri cani eventuali recuperi su animali caduti sfortunatamente nel Parco , ma qui non ci giuro.
Sono certo invece dell'ammenda che scatterebbe ,come già detto da Lando , qualora si venisse pizzicati ad effettuare il solo recupero in area Parco anche se con fucile scarico e nel fodero.
Solo lasciando il fucile in postazione, praticamente disarmati, si potrebbe procedere all'eventuale recupero ,ma.....dietro l'angolo potrebbe esserci il fenomeno di turno che ti fa un bel verbale per abbandono dell'arma.

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Ciao Amici,
con l'ausilio di un G P S ho potuto constatare che una postazione di caccia ai tordi dove vorrei andare, ricade a soli 5 metri (dando le spalle) al di fuori del Parco delle Gravine. Poiché questo Parco non è tabellato e in questo caso specifico della postazione in questione non c'è neanche un confine naturale che potrebbe delimitare il parco (muro a secco, stradella o tratturo) perché è tutta macchia mediterranea.

Le mie domande sono le seguenti: posso stare a caccia in quella postazione o c'è una distanza da rispettare? Se dovessi recuperare un selvatico che mi va a cadere nel Parco posso andare a recuperarlo? Esiste una tolleranza in metri di sconfino visto che il parco non è tabellato?

La postazione in questione ricade su una bella linea di passaggio di passo oltre che di spollo e rientro e per una conformità del territorio e della vegetazione se dovessi spostarmi anche se di pochi metri non sarebbe più valida.

Vi ringrazio sin d'ora per le risposte in merito. Ciao e a risentirci.....


Purtroppo non esiste una tolleranza di sconfino.
In questi casi , basterebbe da parte degli organi di controllo , vista la mancanza delle tabelle, solo un po di buon senso.

p.s
Raffaè ...occhio alla figlia d'arte con la rullina...non perdona!
 
La vicenda del Parco delle Gravine è ben nota a tutti i cacciatori della zona proprio a causa della illegittimità della mancata tabellazione del suo perimetro.
Infatti, a ben vedere, e ragionando in diritto, solo i parchi nazionali e quelli a questi equiparati (es. Parco dell'Alta Murgia) possono fare a meno della tabellazione. Ciò premesso, la vigilanza venatoria continua ad elevare sanzioni illegittime e a operare l'altrettanto illegittimo sequestro delle armi ai poveri malcapitati che vengono trovati all'interno del perimetro del Parco, e tanto nonostante varie sentenze abbiamo "stracciato" i provvedimenti di cui innanzi e stigmatizzato l'operato dei guardiacaccia et similia.
Io, in ogni caso, non rischierei più di tanto anche perchè, come si sa le cause sono lunghe e costose, e i Giudici, tanto per cambiare nonostante accolgano in toto le doglianze dei cacciatori, compensano le spese che, detto in soldoni, vuol dire che il povero malcapitato, vincitore in giudizio, deve provvedere di tasca sua alle spese di giudizio.
Alberto Resta



Basterebbe creare un precedente con una bella richiesta di risarcimento.
Risultato???
Molti "sceriffi" in divisa in meno!
 
La vicenda del Parco delle Gravine è ben nota a tutti i cacciatori della zona proprio a causa della illegittimità della mancata tabellazione del suo perimetro.
Infatti, a ben vedere, e ragionando in diritto, solo i parchi nazionali e quelli a questi equiparati (es. Parco dell'Alta Murgia) possono fare a meno della tabellazione. Ciò premesso, la vigilanza venatoria continua ad elevare sanzioni illegittime e a operare l'altrettanto illegittimo sequestro delle armi ai poveri malcapitati che vengono trovati all'interno del perimetro del Parco, e tanto nonostante varie sentenze abbiamo "stracciato" i provvedimenti di cui innanzi e stigmatizzato l'operato dei guardiacaccia et similia.
Io, in ogni caso, non rischierei più di tanto anche perchè, come si sa le cause sono lunghe e costose, e i Giudici, tanto per cambiare nonostante accolgano in toto le doglianze dei cacciatori, compensano le spese che, detto in soldoni, vuol dire che il povero malcapitato, vincitore in giudizio, deve provvedere di tasca sua alle spese di giudizio.
Alberto Resta

Perfetto centrato in pieno il bersaglio...condivido tutto.
 
Dovresti stare a 100 mt dal confine del parco. A me è capitata la stessa cosa rigurdo il parco del litorale d'ugento ed il confine ricade in mezzo ad una macchia senza tabelle ne delimitazioni identificative. Ho chiesto informazioni all'atc e cosi mi ha detto. Se poi devi raccogliere la selvaggina sono convinto che scaricando l'arma e mettendola nel fodero nessuno ti dovrebbe impedire il recupero.
 
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