gentile Armando, ti rispondo con un copia incolla parziale di una prossima "risposta ai lettori"
In ordine all’uso dei pallini no toxic , è innanzitutto necessario precisare – semplificando al massimo- che le norme CIP in materia consentono l’uso di alcune cartucce con pallini in acciaio anche in fucili normali ( non omologati per l’acciaio) , purchè i pallini abbiano una determinata durezza interna, un determinato diametro ( inferiore ai 3,25 mm) , una determinata pressione ( inferiore a 740 bars) , una quantità di moto ( massa dei pallini x velocità) inferiore a 12 Newton al secondo ( circa 400 ms...coi pallini inferiori a 3,25 ) e purchè i pallini siano contenuti completamente all’interno delle borre speciali per i pallini in acciaio.
In ordine alla durezza dei pallini diremo che questa va misurata all’interno del pallini stesso ( e non in superficie). Se la durezza è inferiore a 40 Vickers, il pallino è assimilabile al piombo e non ci sono imposizioni legali di alcun tipo.
Se il pallino è di durezza superiore ( tra 40 e 100 Vickers) allora rientra nella categoria dei pallini “speciali” , che potremo accumunare sotto la dicitura “no toxic” , e la munizione può essere sparata in fucili normali solo se rispetta i parametri sopra indicati, altrimenti deve essere sparata solamente in fucili omologati per l’acciaio.
In Italia posso indicare come utilizzabili nelle normali canne per il piombo le cartucce Fiocchi Steel 28 o le Baschieri Mithos Valle 30 od altre di bassa grammatura e pressione. Il mio consiglio è comunque quello di non superare la strozzatura di tre stelle. Tuttavia , se Lei vuol cacciare gli anatidi dovrà usare pallini grossi ( più grossi di quelli di piombo stante il minor peso specifico dell’acciaio, e sicuramente dovrà usare grammature superiori ai 30 grammi. Bene ha fatto, dunque, ad acquistare un fucile omologato per l’acciaio ( che ha punzonato il Giglio fiorentino, se è omologato in Italia).