Re: palle lead-free n toxic

Questo documento, che certamente sarà stato portato a conoscenza dell ISPRA, è senza dubbio
utllizzabile nelle opportune sedi per fare inquadrare l'argomento a chi ha i poteri decisionali senza avere sufficienti cognizioni in materia.Occorre tuttavia tenere anche conto che noi in Italia non siamo capaci di copiare il sistema fiscale americano per fare pagare le tasse a tutti, però siamo bravissimi a trarre le apparentemente facili conclusioni( sempre negative) quando si può leggere su di una scatola di palle "made in USA" ------"ATTENZIONE:questo prodotto contiene piombo, un prodotto chimico che nello stato di California è noto per essere causa di difetti nei neonati o altri pericoli fisici.Usare i guanti o lavarsi le mani dopo l'uso ( "traduzione libera").Italiani pizza e mandolino !!!!!!!!
 

andrea solengo

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bernalda
ciao ragazzi al di la della baraonda successa quest anno... ormai siamo a chiusura della caccia.... ma ho sentito che ci sono stati document che hanno dimostrato infondate le argomentazioni per cui l ispra ha imposto queste leggi... secondo voi è possibile che ci sia un passo indietro? ovvero un ritorno alla possibilit ddel piombo per la prox stagione?
 
Re: palle lead-free n toxic

ciao ragazzi al di la della baraonda successa quest anno... ormai siamo a chiusura della caccia.... ma ho sentito che ci sono stati document che hanno dimostrato infondate le argomentazioni per cui l ispra ha imposto queste leggi... secondo voi è possibile che ci sia un passo indietro? ovvero un ritorno alla possibilit ddel piombo per la prox stagione?


L'Ispra non ha imposto niente. Ha semplicemente dato un parere e suggerito l'uso di palle non tossiche.Il Tar a suo tempo ha appoggiato questa tesi e,su pressioni degli ambientalisti, tentato di imporre l'uso obbligatorio di palle e pallini senza piombo.Il Consiglio di Stato, al quale hanno fatto ricorso le organizzazioni dei cacciatori avverso le decisioni del TAR, in data 23 Ottobre u.s.ha stabilito che non esiste allo stato alcuna legge che ne imponga l'uso.Al momento resta quindi a discrezione delle varie Regioni e Province renderle o meno obbligatorie per le future stagioni venatorie.Ciao
 
Re: palle lead-free n toxic

si si hai ragione mi sono espresso male.... il parere dell ispra non è mai vincolante.... ma non capisco allora il perche questi maledetti sono riusciti a vincere contro tutti noi... tutte le case produttrici e tutte le armerie :(
 
Re: palle lead-free n toxic

si si hai ragione mi sono espresso male.... il parere dell ispra non è mai vincolante.... ma non capisco allora il perche questi maledetti sono riusciti a vincere contro tutti noi... tutte le case produttrici e tutte le armerie :(

Le lobbies funzionano, ma non possono ovviamente intervenire prima che vengano emesse le sentenze, le quali dipendono anche, oltre che da elementi oggettivi, (pericolosità per l'uso alimentare delle carni e inquinamento dell'ambiente)anche dall"'orientamento" personale dei giudici, quasi mai teneri quando c'è in ballo l'argomento caccia.
 
Re: palle lead-free n toxic

Questo documento, che certamente sarà stato portato a conoscenza dell ISPRA, è senza dubbio
utllizzabile nelle opportune sedi per fare inquadrare l'argomento a chi ha i poteri decisionali senza avere sufficienti cognizioni in materia.Occorre tuttavia tenere anche conto che noi in Italia non siamo capaci di copiare il sistema fiscale americano per fare pagare le tasse a tutti, però siamo bravissimi a leggere ed a trarre le apparentemente facili conclusioni( sempre negative) quando si può leggere su di una scatola di palle "made in USA" ------"ATTENZIONE:questo prodotto contiene piombo, un prodotto chimico che nello stato di California è noto per essere causa di difetti nei neonati o altri pericoli fisici.Usare i guanti o lavarsi le mani dopo l'uso ( "traduzione libera").Italiani pizza e mandolino !!!!!!!!

Grande Piacca :)
Comunque il documento l'ho avuto dall' Avv Bana ed e' gia' stato diffuso nelle sedi opportune.
Un caro saluto,
Paolo
Ps sai cosa fa veramente male? Che artefici della castrazione della nostra categoria talvolta siamo noi cacciatori medesimi. Basti pensare alla propaganda a favore delle monolitiche per puri fini commerciali portata avanti su alcune riviste specializzate di settore da parte di "autorevoli" firme di settore sicuramente scevre da interessi commerciali personali. O forse no? :)¡

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Questo documento, che certamente sarà stato portato a conoscenza dell ISPRA, è senza dubbio
utllizzabile nelle opportune sedi per fare inquadrare l'argomento a chi ha i poteri decisionali senza avere sufficienti cognizioni in materia.Occorre tuttavia tenere anche conto che noi in Italia non siamo capaci di copiare il sistema fiscale americano per fare pagare le tasse a tutti, però siamo bravissimi a leggere ed a trarre le apparentemente facili conclusioni( sempre negative) quando si può leggere su di una scatola di palle "made in USA" ------"ATTENZIONE:questo prodotto contiene piombo, un prodotto chimico che nello stato di California è noto per essere causa di difetti nei neonati o altri pericoli fisici.Usare i guanti o lavarsi le mani dopo l'uso ( "traduzione libera").Italiani pizza e mandolino !!!!!!!!

Grande Piacca :)
Comunque il documento l'ho avuto dall' Avv Bana ed e' gia' stato diffuso nelle sedi opportune.
Un caro saluto,
Paolo
Ps sai cosa fa veramente male? Che artefici della castrazione della nostra categoria talvolta siamo noi cacciatori medesimi. Basti pensare alla propaganda a favore delle monolitiche per puri fini commerciali portata avanti su alcune riviste specializzate di settore da parte di "autorevoli" firme di settore sicuramente scevre da interessi commerciali personali. O forse no? :)¡
 
Re: palle lead-free n toxic

Bellissimo post!! Concordo su tutto, anche sul fatto che spesso siamo noi che ci facciamo del male. Cominciamo ad aprire gli occhi e mandiamo a quel paese quelle riviste e quelle persone che cercano di farci ingollare le più grosse cavolate solo a fini commerciali!!

Le palle monolitiche non sono ne da demonizzare ne da esaltare. Hanno i loro pregi e i loro difetti. Sicuramente sono adatte a calibri moderni molto veloci, ma su distanze rilevanti, quando le velocità comunque diminuiscono mostreranno sempre i loro limiti. Inoltre il discorso dei rimbalsi è da tenere sempre in grande considerazione!!

Ciao

Claudio - siena
 
Re: palle lead-free n toxic

di seguito su piu' post un interessante studio dell'Ing. Ferrandi sul tema:
"PROBLEMATICHE RELATIVE ALL’USO DEL PIOMBO NEL
MUNIZIONAMENTO DA CACCIA
di FERRANDI MARIO , Tecnico Balistico presso l’Autorità Giudiziaria di Piacenza,
già Componente della Commissione Consultiva Centrale per il Controllo delle Armi
presso il Ministero dell’Interno, detentore di 4 brevetti concernenti armi, ex Tecnico
della Fabbrica d’armi Antonio Zoli.
Ho partecipato al convegno nella sede della Regione Emilia Romagna a Bologna in
data 30.10.12 sulla Campagna Informativa per l’utilizzo di munizioni alternative per
la caccia agli ungulati e visionato la relazione dell’ISPRA tenuta a Cervia il 22 e 25
settembre 2011 la cui conclusione è di chiedere “ l’abolizione dell’impiego del
piombo per la caccia agli ungulati e di estendere il divieto per qualsiasi forma di
caccia.”
Tramite Federcaccia di Piacenza, sono venuto a conoscenza delle “ puntualizzazioni
sul documento ISPRA per il piombo del Prof.Nobile”.
Dalle puntualizzazioni del Prof.Nobile al 1° punto leggo: “ manca il rapporto
ponderale tra peso di un pallino di piombo ed il peso di un uccello e di un uomo”.
Vediamo ora di rispondere a questo quesito circa la quantità di piombo rilevabile
nella selvaggina abbattuta.
Selvaggina abbattuta a munizione spezzata( pallini ) .
Come dovrebbe essere ben noto ad ogni cacciatore si specifica che per avere una
elevata probabilità di abbattere normale selvaggina dal passero alla lepre , cacciata a
pallini , si considera ottimale l’impatto nell’area vitale del selvatico di 5 pallini ,
ciascuno del peso 1 cinquemillesimo di quello dell’animale, animato da una velocità
tale per cui l’energia cinetica posseduta da ciascun pallino sia in grado di penetrare
in cavità ( dove sono gli organi vitali più protetti ) e di spezzare le ossa lunghe.
Da quanto sopra si deduce molto facilmente che per un selvatico del peso di 1 Kg. si
devono impiegare pallini del peso di 0,2 grammi che moltiplicati per 5 danno un
grammo, quindi il peso totale ottimale di pallini di piombo per abbattere un selvatico
equivale ad un millesimo del peso dell’animale.
Quanto detto è ciò che si cerca di realizzare nelle migliori condizioni teoriche, nella
realtà si può avere una casistica molto varia tenendo conto che per animali del peso
di oltre 1,5 kg. i pallini che si usano sono più piccoli di quelli teorici.
Si precisa quanto sopra a fini orientativi per indicare il rapporto tra peso di piombo e
peso dell’animale cacciato e dell’uomo consumatore che probabilmente non
inghiottirà tutti i pallini contenuti nell’animale.
PROBLEMATICHE RELATIVE ALL’USO DEL PIOMBO NEL
MUNIZIONAMENTO DA CACCIA
di FERRANDI MARIO , Tecnico Balistico presso l’Autorità Giudiziaria di Piacenza,
già Componente della Commissione Consultiva Centrale per il Controllo delle Armi
presso il Ministero dell’Interno, detentore di 4 brevetti concernenti armi, ex Tecnico
della Fabbrica d’armi Antonio Zoli.
Ho partecipato al convegno nella sede della Regione Emilia Romagna a Bologna in
data 30.10.12 sulla Campagna Informativa per l’utilizzo di munizioni alternative per
la caccia agli ungulati e visionato la relazione dell’ISPRA tenuta a Cervia il 22 e 25
settembre 2011 la cui conclusione è di chiedere “ l’abolizione dell’impiego del
piombo per la caccia agli ungulati e di estendere il divieto per qualsiasi forma di
caccia.”
Tramite Federcaccia di Piacenza, sono venuto a conoscenza delle “ puntualizzazioni
sul documento ISPRA per il piombo del Prof.Nobile”.
Dalle puntualizzazioni del Prof.Nobile al 1° punto leggo: “ manca il rapporto
ponderale tra peso di un pallino di piombo ed il peso di un uccello e di un uomo”.
Vediamo ora di rispondere a questo quesito circa la quantità di piombo rilevabile
nella selvaggina abbattuta.
Selvaggina abbattuta a munizione spezzata( pallini ) .
Come dovrebbe essere ben noto ad ogni cacciatore si specifica che per avere una
elevata probabilità di abbattere normale selvaggina dal passero alla lepre , cacciata a
pallini , si considera ottimale l’impatto nell’area vitale del selvatico di 5 pallini ,
ciascuno del peso 1 cinquemillesimo di quello dell’animale, animato da una velocità
tale per cui l’energia cinetica posseduta da ciascun pallino sia in grado di penetrare
in cavità ( dove sono gli organi vitali più protetti ) e di spezzare le ossa lunghe.
Da quanto sopra si deduce molto facilmente che per un selvatico del peso di 1 Kg. si
devono impiegare pallini del peso di 0,2 grammi che moltiplicati per 5 danno un
grammo, quindi il peso totale ottimale di pallini di piombo per abbattere un selvatico
equivale ad un millesimo del peso dell’animale.
Quanto detto è ciò che si cerca di realizzare nelle migliori condizioni teoriche, nella
realtà si può avere una casistica molto varia tenendo conto che per animali del peso
di oltre 1,5 kg. i pallini che si usano sono più piccoli di quelli teorici.
Si precisa quanto sopra a fini orientativi per indicare il rapporto tra peso di piombo e
peso dell’animale cacciato e dell’uomo consumatore che probabilmente non
inghiottirà tutti i pallini contenuti nell’animale.
PROBLEMATICHE RELATIVE ALL’USO DEL PIOMBO NEL
MUNIZIONAMENTO DA CACCIA
di FERRANDI MARIO , Tecnico Balistico presso l’Autorità Giudiziaria di Piacenza,
già Componente della Commissione Consultiva Centrale per il Controllo delle Armi
presso il Ministero dell’Interno, detentore di 4 brevetti concernenti armi, ex Tecnico
della Fabbrica d’armi Antonio Zoli.
Ho partecipato al convegno nella sede della Regione Emilia Romagna a Bologna in
data 30.10.12 sulla Campagna Informativa per l’utilizzo di munizioni alternative per
la caccia agli ungulati e visionato la relazione dell’ISPRA tenuta a Cervia il 22 e 25
settembre 2011 la cui conclusione è di chiedere “ l’abolizione dell’impiego del
piombo per la caccia agli ungulati e di estendere il divieto per qualsiasi forma di
caccia.”
Tramite Federcaccia di Piacenza, sono venuto a conoscenza delle “ puntualizzazioni
sul documento ISPRA per il piombo del Prof.Nobile”.
Dalle puntualizzazioni del Prof.Nobile al 1° punto leggo: “ manca il rapporto
ponderale tra peso di un pallino di piombo ed il peso di un uccello e di un uomo”.
Vediamo ora di rispondere a questo quesito circa la quantità di piombo rilevabile
nella selvaggina abbattuta.
Selvaggina abbattuta a munizione spezzata( pallini ) .
Come dovrebbe essere ben noto ad ogni cacciatore si specifica che per avere una
elevata probabilità di abbattere normale selvaggina dal passero alla lepre , cacciata a
pallini , si considera ottimale l’impatto nell’area vitale del selvatico di 5 pallini ,
ciascuno del peso 1 cinquemillesimo di quello dell’animale, animato da una velocità
tale per cui l’energia cinetica posseduta da ciascun pallino sia in grado di penetrare
in cavità ( dove sono gli organi vitali più protetti ) e di spezzare le ossa lunghe.
Da quanto sopra si deduce molto facilmente che per un selvatico del peso di 1 Kg. si
devono impiegare pallini del peso di 0,2 grammi che moltiplicati per 5 danno un
grammo, quindi il peso totale ottimale di pallini di piombo per abbattere un selvatico
equivale ad un millesimo del peso dell’animale.
Quanto detto è ciò che si cerca di realizzare nelle migliori condizioni teoriche, nella
realtà si può avere una casistica molto varia tenendo conto che per animali del peso
di oltre 1,5 kg. i pallini che si usano sono più piccoli di quelli teorici.
Si precisa quanto sopra a fini orientativi per indicare il rapporto tra peso di piombo e
peso dell’animale cacciato e dell’uomo consumatore che probabilmente non
inghiottirà tutti i pallini contenuti nell’animale.
4
-Completamente mantellati, come quelli militari, per abbattere animali da
pelliccia senza rovinarli.
-Proiettili da safari per pachidermi o animali pericolosi.Sono proiettili di grosso
calibro monolitici o completamente mantellati con spessore e durezza del
mantello elevata contenenti nuclei pesanti ( anche tungsteno ! ) atti a non
deformarsi ed attraversare integri grosse masse cornee od ossee per
raggiungere il cervello e fermare il più istantaneamente possibile l’animale.
-Proiettili monolitici in rame o sue leghe ,atti ad affungare assai
meno di quelli tradizionali per tiri a lunghe distanze esplosi a
velocità molto elevate per calibri magnum.
Dopo questa disanima chiarificatrice sulla tipologia dei proiettili vediamo quanto
piombo può rilasciare nel corpo colpito del selvatico un NORMALE PROIETTILE
DA CACCIA.
E’ estremamente illuminante una vastissima sperimentazione pubblicata su
Handloader Magazine del giugno 1998 dal titolo THE BEST HUNTING BULLET (
il miglior proiettile per caccia ) .
Lo sperimentatore, Gary Sciuchetti ha esploso proiettili di cal. .30 ( diametro reale
7,82 mm. ) tutti del peso di 180 grani ( 11.7 grammi ) tutti di fabbricazione U.
S.A. di ben 38 tipologie e fabbricazioni diverse per una gamma di velocità compresa
fra 3100 piedi al secondo ( 945 m/ sec.) e 1400 piedi al secondo ( 427 m/sec.) per
intervalli di 100 piedi al secondo ( 30,4 m/sec.) .
Per ciascuna tipologia e per ciascuna gamma di velocità ha indicato la profondità di
penetrazione di 3 proiettili in pacchi di elenchi telefonici imbevuti d’acqua come
raccomandato da Finn Aagaard sul numero di maggio del 1990 della rivista American
Rifleman , il restante peso residuo di ciascuno dei tre proiettili e la relativa foto per
visionarne l’espansione.Dalla puntuale, vasta e precisa sperimentazione sopracitata
prendiamo 4 tipici proiettili molto usati anche in Italia nel cal.30,06 per caccia al
cinghiale.Consideriamo la distanza di 50 metri, specifica per quel tipo di caccia e
verifichiamo che a quella distanza la velocità residua di un proiettile da 180 grani
sparato con carabina semiauto, è di circa 2500 piedi al secondo ( 760 m / sec.) .Ora
consideriamo i proiettili Winchester Silver Tip , Remington Soft Point Round Nose,
Sierra Game King , Hornady Round Nose Interlock .
Il peso residuo rilevato dallo sperimentatore dopo penetrazione nei media sovra
indicati alla velocità residua di 2500 piedi è rispettivamente di 137, 143, 138, 122
Il peso residuo rilevato dallo sperimentatore dopo penetrazione nei media sovra
indicati alla

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5
grani ,quindi un peso medio residuo di 135 grani riferito alle 4 tipologie di proiettili
sopra indicati.
Nel corpo colpito quindi saranno mediamente rilasciati 180 – 135 = 45 grani di
piombo corrispondenti a 2,9 grammi differenza fra peso iniziale del proiettile e peso
residuo dopo essere penetrato nel pacco di elenchi telefonici bagnati simulanti i
tessuti di un animale colpito.
Consideriamo che sia stato colpito un cinghiale del peso di 60 Kg. con un solo colpo
e proiettile ritenuto, nel corpo del cinghiale ,saranno mediamente contenuti 2,9
grammi di piombo frammentato + il proiettile affungato che certamente sarà
eliminato durante la macellazione.
Quindi in un animale del peso di 60 Kg. i 3 grammi di piombo frammentato in esso
residui costituiscono un 20.000esimo del peso dell’animale medesimo!
Queste considerazioni ci danno, direi molto realisticamente, le quantità di piombo
che ci possiamo ragionevolmente aspettare nella selvaggina cacciata tenendo conto
che per animali più grossi o più piccoli di quelli citati si usano calibri e relativi
proiettili di peso proporzionalmente adatto all’animale da abbattere alle varie distanze
con rilasci di piombo anche molto minori relativi a velocità di impatto dei proiettili
molto più basse di quelle considerate.
Con il proiettile monolitico della Barnes sperimentato nelle stesse condizioni, non
abbiamo cessioni di metallo ma penetrazione quasi doppia , il che ha fatto ritenere i
proiettili monolitici ottimali per caccia senza le problematiche relative al piombo.
Nella relazione ISPRA, come in quella del Dr.Mauro Ferri tenuta a Bologna alla data
sopra indicata, si proclama di non aver preconcetti circa l’uso del munizionamento.
Stranamente però, non si cita mai quanto piombo viene assorbito dall’animale
colpito, e poi eventualmente dall’uomo, non solo ma sia nella relazione di Ferri che
in quella di Silvano Toso dell’ISPRA che di altro Tecnico Balistico si mostrano carni
e proiettili completamente frammentati in radiografie di animali colpiti.
Mostrando quanto di più improprio è stato impiegato per l’abbattimento( proiettili
Varmint o da tiro o specifici per basse velocità lanciati a velocità altissime ) si
sostengono le proprie tesi ! assai facilmente credibili da persone non specificatamente
competenti.
Tuttavia il vero problema non è questo! Qualche vero tecnico ha valutato
approfonditamente a quali inconvenienti può portare l’obbligo dell’uso di proiettili
monolitici privi di piombo ,quindi in rame, ottone o bronzo?.

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6
Esempio illuminante, facciamo cadere su di una superficie dura, dalla stessa altezza
due sfere, una di acciaio ( o comunque di metallo “duro”) ed una di piombo e
verifichiamo quanto rispettivamente rimbalzano ! lo stesso fenomeno si verifica con
il rimbalzo dei proiettili che quanto più sono duri ( come i monolitici ) od a bassa
velocità tanto più rimbalzano.

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Ricordiamo che il rimbalzo di un proiettile è quanto di più pericoloso possa
verificarsi nel suo uso in quanto, lo stesso correttamente indirizzato, in seguito
all’impatto su superfici dure o con basse angolazioni devia anche molto fortemente
dalla traiettoria primitiva e tanto più è “ duro” tanto più andrà lontano in quanto
l’energia da esso posseduta non si è dispersa deformandolo, in direzioni del tutto
casuali foriere di gravissimi incidenti.
Ci si è posta questa problematica ?
A sostegno dell’estrema gravità del fenomeno riportiamo una sperimentazione in
proposito effettuata dall’Esercito degli Stati Uniti presso l’Arsenale di Picatinny
riportata da Guns Magazin novembre 2007 autore Holt Bodinson.
La sperimentazione è stata effettuata in seguito ad un incidente di caccia e sono state
posto a confronto le prestazioni di tre tipi di proiettili, un proiettile da caccia a punta
tenera ( nocciolo in piombo ) cal.30-06 del peso di 150 grani ( 9,7 grammi ) con
velocità iniziale di 890 m / sec. , un proiettile sottocalibrato per il cal.12 del peso di
385 grani ( 25 grammi ) con velocità iniziale di 580 m / sec. ed un proiettile per
avancarica di cui non ci interessiamo.
Si specifica che il proiettile sottocalibrato corrisponde a quello di fabbricazione
Winchester con superficie molto dura.
Vediamo le prestazioni che più ci interessano:
con angolo di elevazione di 35° le gittate sono di 13926 piedi ( 4244 metri ) per il
proiettile cal 30.06, e di 10378 piedi ( 3163 metri ) per il sottocalibrato cal.12 (
inimmaginabile la gittata del sottocalibrato ) .
 
Re: palle lead-free n toxic

Con angolo di elevazione di 0° ossia tiro parallelo al terreno, su terreno duro, tipico
tiro ad animale in pianura, il proiettile del 30-06 tocca terra a 1408 piedi ( 429 metri )
dal punto di sparo ed il sottocalibrato ad 840 piedi ( 256 metri ) ma, rimbalzando
raggiungono rispettivamente 4835 piedi ( 1474 metri ) il 30-06 e 5205 piedi ( 1586
metri ) il sottocalibrato cal.12 !

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7
Quindi il sottocalibrato cal.12 dal punto di sparo raggiunge una distanza di 112 metri,
dopo il rimbalzo, maggiore di quella raggiunta dal 30.06 ed avendo peso più che
doppio sarà doppiamente lesivo in quanto la velocità finale è la stessa del 30-06.
Questa fenomenologia è particolarmente esaltata dall’impiego di proiettili monolitici
“ duri” che non deformandosi all’impatto assorbono pochissima energia ed allungano
i rimbalzi forieri di maggiori e gravi incidenti indipendenti dalla diligenza del
tiratore.
La problematica di rimbalzi di proiettili in particolare “duri” come quelli per armi
leggere da guerra, anche se contenenti piombo, è sempre stata molto sentita anche dai
militari, tanto che già per il munizionamento del fucile italiano mod.1891 erano
previste ben tre tipologie di proiettili frangibili all’impatto per evitare rimbalzi.
Anche l’esercito tedesco ( fino alla seconda guerra mondiale ) aveva studiato
specifici proiettili a corta gittata in alluminio ed aveva studiato persino
complicatissimi ( dato il cal. di soli 8 mm.) proiettili autodistruggenti.
In ambito Nato, sia per il cal.7,62 che il 5,56 esistono priettili da esercitazione
frangibili o a corta gittata.

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Come mai nei Poligoni di tiro sono vietati i proiettili completamente blindati?
Ci si può ora chiedere come mai in alcuni stati o vasti territori si sia deciso di proibire
l’uso di proiettili di qualsiasi genere contenenti piombo, Bodinson scrive in proposito
che queste decisioni ( si riferisce in particolare alle palle per cal.12 e 20 ) da parte di
“ Commissioni per la Selvaggina “ sono dettate sia dalla politica che emozionalmente
più che da solidi dati scientifici ed aggiungerei di immagine.
Il problema qui in Italia è dato dalla tipologia delle varie forme di caccia, per caccie
su lunghe distanze, venatoriamente poco etiche, in luoghi molto aperti e privi di
ostacoli, con carabine molto potenti da posizioni stabili, i proiettile monolitico può
essere opportuno, ma non lo si imponga per uso generalizzato !
In particolare per la caccia al cinghiale in braccata questo munizionamento diventa
potenzialmente foriero di incidenti anche mortali dovuti a rimbalzi.Si rammenta in
proposito che un proiettile per ungulati a fine traiettoria anche di rimbalzo, può
essere mortale.

- - - Aggiornato - - -

8
C O N C L U S I O N I
- Quantità di piombo rilasciato da pallini da caccia nella piccola selvaggina (
fagiani, lepri,ecc. ).
Lunghi ed accurati studi hanno stabilito che per avere un abbattimento,
statisticamente certo, un selvatico deve essere colpito da 5 pallini, ciascuno dei quali
deve pesare un 5000llesimo del peso dell’animale, quindi in toto in peso uguale ad un
millesimo del peso dell’animale.
Il cacciatore accorto sceglie a secondo del tipo di caccia,da vicino, lontano,ecc. gli
elementi ( strozzatura canna, tipo di munizione,ecc.) che con maggior probabilità gli
garantiscono queso risultato.

- - - Aggiornato - - -

Quindi il peso del piombo da ricercare nell’animale abbattuto è di un millesimo del
peso dello stesso, potrà anche essere il doppio ma oltre l’animale diverrà non
commestibile.
- Quantità di piombo rilasciato in ungulati da proiettili da caccia:
Nel caso di armi liscie, o con proiettili per i calibri delle stesse eventualmente anche
rigate sottocalibrati non abbiamo una precisa casistica di riferimento ma ritrovando
proiettili pressochè integri si deduce una scarsa cessione di piombo

- - - Aggiornato - - -

Per armi rigate abbiamo, dall’approfonditissima sperimentazione statunitense sopra
citata ,che per un colpo di cal.abbondantemente approppriato in un animale di 60 Kg.
il rilascio è di circa 3 grammi equivalenti ad un 20000llesimo del suo peso.
Sperimentazioni effettuate da varie produttrici di proiettili in gelatina balistica danno
analoghi risultati.
- La proibizione dell’uso del piombo per qualsiasi tipo di munizionamento da
caccia, impone l’uso esclusivo di proiettili monolitici che essendo pressochè
indeformabili rispetto a quelli contenenti piombo urtando ostacoli accidentali
favoriscono rimbalzi particolarmente lunghi ed imprevedibili di
pericolosissima potenzialità.
Si auspica quindi,una approfondita riflessione in merito circa la responsabilità etica
ed eventualmente giuridica derivante da decisioni autoritaristiche, questa
responsabilità lasciamola al singolo cacciatore.

- - - Aggiornato - - -

9
IL RELATORE
Piacenza, 26.11.2012
Il relatore è l’ideatore
fabbricante del proiettile per
armi a canna liscia cal.12 che
porta il suo nome contenente 6
componenti in trafilato di
piombo che durante i 20 anni di
fabbricazione familiare sono
stati manipolati a mani nude,
sia dal sottoscritto e consorte
nel n. di 600.000 .I controlli
medici eseguiti non hanno
rilevato alcunchè , a 10 anni dal
termine delle manipolazioni godiamo ottima salute.
Questa vuole essere solo la testimonianza di un fatto, assolutamente non un consiglio
a tenere un comportamente analogo.

- - - Aggiornato - - -

BIBLIOGRAFIA:
- Tir des fusils de chasse par le General Journee- Gauthier Villars – Paris
- Giannetto Corsi –Balistica Venatoria ed.Olimpia Firenze
- Giorgio Benassi – Calibri,cariche, portate dei fucili da caccia ed,Olimpia
Firenze
- Shotguns by Keith –Bonanza Guns – New York
- Edoardo Mori –Lorenzo Golino –Balistica Pratica ed.Olimpia Firenze
- Antonio Ugolini – L’Esperto Balistico – ed.Olimpia Firenze
- Jane’s Infantry Weapons –London
- Ruggero Filippo Pettinelli – Armi Portatili e munizioni militari Italiane 1870-
1998 –Gaspari editore Udine
- Daniel W.Kent –German 7,9 mm. Military ammunition- Ann Arbor MI USA
- Frank C. Barnes – Cartridges of The World – Amber Editor Chicago Usa
- Cataloghi delle principali fabbriche di proiettili e munizioni europee e Usa
- Reloading Hodgdon’s 2012 Annual Manual Green Bullet by Layne Simpso
 
Re: palle lead-free n toxic

meravigliosissimo post toperone! complimenti!!
peccato che sia stato incollato un po male! ma grazie ancora...dovrebbero leggerlo tutti i politicanti....e non solo
 
Re: palle lead-free n toxic

Bellissimo post!! Concordo su tutto, anche sul fatto che spesso siamo noi che ci facciamo del male. Cominciamo ad aprire gli occhi e mandiamo a quel paese quelle riviste e quelle persone che cercano di farci ingollare le più grosse cavolate solo a fini commerciali!!

Le palle monolitiche non sono ne da demonizzare ne da esaltare. Hanno i loro pregi e i loro difetti. Sicuramente sono adatte a calibri moderni molto veloci, ma su distanze rilevanti, quando le velocità comunque diminuiscono mostreranno sempre i loro limiti. Inoltre il discorso dei rimbalsi è da tenere sempre in grande considerazione!!

Ciao

Claudio - siena

E' vero !!!!! E concordo in pieno su quello che ha anche scritto toperone.
 
Re: palle lead-free n toxic

E' vero !!!!! E concordo in pieno su quello che ha anche scritto toperone.

Piacca per le mie capacita' da capra (e so di offendere la capra) mi e' partito senza intento un non mi piace sul tuo post. Chiedo scusa e confermo di apprezzare appieno il tuo intervento.
Un caro saluto,
Paolo
 
Re: palle lead-free n toxic

Piacca per le mie capacita' da capra (e so di offendere la capra) mi e' partito senza intento un non mi piace sul tuo post. Chiedo scusa e confermo di apprezzare appieno il tuo intervento.
Un caro saluto,
Paolo

L'avevo notato perchè mi è stato scalato un punto dalla "reputazione" Comunque già supponevo che probabilmente era un clik "sfuggito".Ti ringrazio comunque per il chiarimento. Ciao
 
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