ORSO IN CALORE CERCA....

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Vicenza. Un orso terrorizza le Prealpi:
uccisi due asini, paura fra i residenti
L'animale si aggira a Posina, fino ad ora ha assalito 3 animali
L'assessore provinciale: «Sta cercando una compagna»

VICENZA (13 aprile) - L'orso Dino è ancora a Posina, nel Vicentino. Nella notte tra lunedì e martedì ha assalito due asini in Contrada Maso ammazzandone uno e lasciando l'altro in findi vita. In totale sale dunque a tre il numero degli animali vittime del poco gradito ospite dei monti vicentini. Sale, di conseguenza, anche la paura dei residenti, che chiedono interventi celeri e risolutivi.

La risposta arriverà da Provincia di Vicenza e Regione Veneto, che venerdì 16 aprile alle 20.30 incontreranno nella palestra della scuola di Posina la cittadinanza in una riunione pubblica alla quale presenzieranno la Polizia Provinciale, rappresentanti della Provincia e tecnici dell'ufficio regionale competente. Sarà un momento di confronto per acquisire informazioni utili su come comportarsi per sentirsi sicuri ed evitare di creare situazioni che agitino l'orso tanto da farlo diventare pericoloso per l'uomo.

Sta cercando una compagna. «È un animale nel pieno della maturità - spiega l'assessore provinciale Marcello Spigolon - e per questo alla ricerca di una compagna per accoppiarsi. La nostra speranza è che, una volta constatato che in zona non ci sono esemplari femmine della sua specie, continui altrove la sua ricerca. Nel frattempo monitoriamo comunque lasua presenza, fin troppo a ridosso delle case e dei centri abitati, per questo è nostra intenzione, e nostro dovere, intervenire quanto prima».

Spaventarlo con rumori. La prima azione da intraprendere, qualora l'orso non si stancasse da solo di frequentare Posina, è di dissuaderlo ad andarsene spaventandolo con rumori, ad esempio spari di petardi , senza naturalmente fargli del male o colpirlo in alcun modo. Se anche questa strategia non dovesse risultare risolutiva, si può ipotizzare di catturarlo e portarlo di peso in un luogo più adeguato alla sua natura e alle sue esigenze.

Monitorato con un radiocollare. Nel frattempo tutti i suoi movimenti sono monitorati attraverso il radiocollare di cui qualche tempo fa è statodotato dopo una cattura nei monti di Trento. Ogni sera le informazionivengono condivise da Trento con la Regione Veneto, che le trasmette anche alla Provincia di Vicenza. Grazie al radiocollare, come spiega la Polizia Provinciale, si è venuti a sapere che l'orso Dino ama muoversi ad ampio raggio sulle Prealpi veneto-trentine: finora ha già«visitato» Valdastico, la Folgara e perfino Recoaro, e da tre notti è fermo a Posina.

«Mi sento di rassicurare i residenti di Posina e dei paesi vicini - conclude Spigolon - visto che non ci sono precedenti di aggressioni all'uomo né in Italia né in Austria. In ogni caso la situazione è costantemente monitorata, come Provincia siamo in contatto con la Regione e con i Comuni e non tarderemo ad intervenire per stimolare la dipartita dell'orso qualora non se ne volesse andare da solo. La priorità è reinserirlo nella sua realtà, per il bene suo e nostro».

IL GAZZETTINO.IT
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

Certo che se alla compagna gli fa' fare la stessa fine dei somarelli non la vedo troppo bene sta' cosa.....certo che l'amore non e' bello se non e' litigarello....ma qui' mi sembra un po' troppo eheheheheheh
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

Speriamo che non ci scappi qualche ferito o non peggio...perchè quà con la storia del non pericoloso ecc ecc mi han rotto..vorrei vedere chiunque di fronte ad un orso se non si cala le braghe velocemente...
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

duel ha scritto:
Speriamo che non ci scappi qualche ferito o non peggio...perchè quà con la storia del non pericoloso ecc ecc mi han rotto..vorrei vedere chiunque di fronte ad un orso se non si cala le braghe velocemente...
una vergogna.intanto sbrana bestie da un quintale e mezzo.ma non e' pericoloso.....
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

ora e' a Verona....

Da "L'Arena" di oggi:


Un altro asino vittima dell'orso Dino

GREZZANA. Scoperta la carcassa ieri mattina dai proprietari, a circa due chilometri dal luogo della precedente aggressione, in direzione Cerro. Pattugliamenti notturni finora infruttuosi della polizia provinciale e degli agenti forestali. Ancora nessun segnale radio della sua posizione

Grezzana. C'è un altro asino tra le vittime dell'orso Dino. Se ne sono accorti ieri mattina i proprietari la cui abitazione non è vicina al recinto dov'era custodito l'animale. Dall'analisi della carcassa fatta dalla Polizia provinciale e dal Corpo forestale dello Stato pare infatti che la morte risalga alla stessa notte di venerdì scorso quando è stato sventrato Mario, l'asinello sardignolo di Daniela Sandrini poco sopra Romagnano. Quest'altra aggressione è avvenuta a un paio di chilometri in linea d'aria dalla precedente, in direzione Cerro.
Polizia provinciale e forestali hanno passato già due notti in pattugliamento per attendere il ritorno di Dino sui luoghi dei suoi assalti, ma senza successo. Armati di fucili caricati con pallottole di gomma, continueranno ancora il loro servizio con il compito assegnato in questi casi dal protocollo regionale, cioè dissuadere l'animale selvatico dall'avvicinarsi alle abitazioni, spaventandolo perché rinunci alle comode prede degli animali domestici e diriga la sua caccia verso il bosco.
Dino in queste ore ha un vantaggio: il segnale dei chip auricolari che gli sono stati messi quand'era stato catturato in Val Canali dagli esperti trentini, dopo aver fatto strage di un gregge, sono completamente muti. L'ultimo segnale ricevuto risale alla notte di mercoledì e forniva le coordinate geografiche che ne dichiaravano la presenza dietro il Monte Zevola verso il gruppo del Carega. Da allora più nulla e dal profondo Vajo di Squaranto dove si sarebbe diretto non c'è verso di ricevere segnali.
Questo tiene ancora viva l'ipotesi che l'orso individuato nella notte di venerdì da Bruno Malascorta e sua moglie Maria Grazia nel recinto delle pecore di loro proprietà possa essere un esemplare diverso da quello provvisto di radiocollare. Ne è sicuro Malascorta: «Sono mesi che dico che nei pareggi si aggira un orso. L'ho visto un anno e mezzo fa con mio figlio Andrea e ritengo che sia quello rimasto in zona senza dare problemi».
Anche le ultime aggressioni, i due asini e la capra sparita dal Parco faunistico «Al bosco» non sono per Malascorta dei problemi: «Stiamo ricreando l'ambiente naturale e gli animali ritornano. Questo è un buon segno, non un problema, perché non si può pretendere l'ambiente perfetto ma non volere che gli animali lo abitino: se ci sono le prede è giusto che tornino anche i predatori. Certo vanno tenuti lontani dalle abitazioni, ma ci sono sistemi incruenti ed efficaci: piantare alberi da frutto al limitare del bosco, tenere le luci accese accanto alle abitazioni, mettere delle fotocellule che attivino l'illuminazione al passaggio di un selvatico. Sappiamo che quando ci siamo noi i selvatici, per quanto aggressivi, non si avvicinano», conclude, forte dell'esperienza che ha nella gestione del suo parco faunistico dove vivono in semilibertà decine di specie selvatiche diverse.
L'ipotesi che Dino possa non essere Dino, cioè l'orso che ha tenuto in scacco per un mese gli allevatori dell'alto Vicentino, ma un altro orso non provvisto di radiocollare, sembra essere confermata dalle foto di un escursionista che circa un mese e mezzo fa scattò nel Vajo dei Modi, tra Erbezzo e Boscochiesanuova: si vedono chiaramente delle grandi impronte su un declivio molto erto.
Non sono sicuramente di un ungulato ma per le dimensioni, la forma e la falcata sembrerebbero quelle di un orso. Potrebbe essere stata la prima passeggiata al risveglio dal letargo.
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

La storia dell'"intevenire quanto prima" l'ho già sentita da qualche parte e di solito non va a finire bene....sicuramente interverranno fin quando l'orso invece degli asini se la prenderà con qualche persona!


Comunque io avrei una proposta per catturare l'orso Dino e trovargli un nuovo amore!

http://www.youtube.com/watch?v=lqWhuL2V ... re=related
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

Marbizzaboy ha scritto:
La storia dell'"intevenire quanto prima" l'ho già sentita da qualche parte e di solito non va a finire bene....sicuramente interverranno fin quando l'orso invece degli asini se la prenderà con qualche persona!


Comunque io avrei una proposta per catturare l'orso Dino e trovargli un nuovo amore!

http://www.youtube.com/watch?v=lqWhuL2V ... re=related
[Trilly-77-24.gif]
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

da l'Arena di oggi..

L’orso Dino beffa gli esperti
e anche l’«occhio» satellitare
LESSINIA. Il plantigrado sembra sparito nel nulla ma nel Vicentino c’è chi giura di averlo avvistato nella zona del Pasubio. Il faunista Claudio Groff: «M5 non è pericoloso ma è solo un animale moderatamente dannoso che non conosce il territorio e caccia prede facili»

Sembrerebbe essere di nuovo al confine fra le province di Trento, Verona e Vicenza l'orso M5, ormai da tutti chiamato confidenzialmente Dino. Sarebbe stato avvistato nella tarda serata di mercoledì a Valli del Pasubio, nei pressi della località Laisse, a pochi chilometri da dov'era stato una decina di giorni fa prima di salire sul Gruppo del Carega e discendere nella Lessinia veronese. L'avvistamento non può essere confermato dal segnale satellitare Gps del radiocollare, che è muto dalla notte di mercoledì 28, né per il momento, e fortunatamente, da altre aggressioni ad animali domestici, il «vizietto» che in queste settimane post letargo ha accompagnato il risveglio dell'euforico Dino. Si sono attivati gli agenti della polizia provinciale vicentina per cercare tracce ed avere conferma della presenza, ma per il momento Dino sembra davvero incitato a muoversi in libertà come l'esercito dei suoi quasi 11 mila ammiratori su Facebook gli augura.
«L'ipotesi delle batterie scariche del segnale resta la più probabile», ammette Claudio Groff, del Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento che segue da anni il progetto «Life Ursus» e ha curato il «Rapporto orso 2009» nel quale si parla ampiamente anche di M5.
«È stato munito di radiocollare perché si è rivelato particolarmente dannoso e ha creato giustamente un certo allarme sociale», rivela. Qui Groff introduce subito la distinzione fra animale pericoloso e animale dannoso. «I danni possono anche essere economicamente rilevanti per un allevatore, com'è stato per M5 quando ha fatto strage di pecore in Val Canali, ma questo non significa che l'animale sia pericoloso», precisa.
Lo era invece Jurka, l'orsa catturata e messa in cattività dopo che tutti i tentativi di dissuasione per contenere la sua esuberanza erano falliti: aveva l'abitudine di fare incursioni nei centri abitati, entrava senza timori anche nelle case per procurarsi il cibo, manifestando un'eccessiva confidenza con l'uomo. Non è il caso di Dino che finora ha sempre cacciato di notte, avvicinandosi sì alle case, ma anche manifestando timore nei confronti dell'uomo perché ogni volta che si accorgeva di essere osservato se l'è data a gambe levate, lasciando prede anche appena uccise, come l'asino Mario di Romagnano, sopra Grezzana.
Come spiegare le ragioni di un'attenzione così forte verso prede domestiche anziché selvatiche? «Una volta capito che a fine letargo è impellente il bisogno di proteine e la necessità di procurarsele in fretta», precisa Groff, «ci può stare su tanti esemplari che un animale sia più spiccatamente aggressivo di altri. ma occorre considerare che M5 è giovane e sta attraversando un territorio che non conosce, essendo arrivato la scorsa estate probabilmente dalla Slovenia. I nostri orsi trentini che stazionano magari da decenni nel Parco dell'Adamello Brenta sanno che ad aprile trovano in alto le carcasse degli ungulati morti di stenti durante le nevicate invernali; che a maggio in quel tal posto c'è dell'erba particolarmente tenera, che a giugno c'è un frutteto prosperoso in un'altra località: così si muovono sulla base di informazioni che hanno dai primi anni di vita».
Lo stesso evidentemente non può fare Dino a casa nostra in questa sua prima vacanza italiana: «Non conosciamo la sua storia. È difficile in generale capire anche gli orsi che conosciamo dalla nascita: prevedere il comportamento di questo è praticamente impossibile. Lo seguiamo giorno per giorno sulla base delle segnalazioni che ci arrivano e certamente dobbiamo mettere in conto qualche altro danno se resterà in zone antropizzate», riconosce l'esperto
Provvederlo di un altro radiocollare funzionante dovrebbe essere l'obiettivo più immediato: «Lo faremo se sarà appurato che davvero quello che aveva non funziona più», conclude Groff, ribadendo che comunque, da quanto finora ha fatto vedere, l'orso Dino non è affatto pericoloso: si è limitato ad aggredire animali liberi, o poco custoditi, e a farlo di notte, quando sa di poter muoversi eludere la vigilanza dell'uomo, suo unico vero pericolo.

Vittorio Zambaldo
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

Prendere l'orso in calore. Quindi posizionarlo dietro al verdastro Bonelli. Poi porre un foglio da 500 € per terra davanti al suddetto Bonelli. Aspettare che questi si chini per raccoglierlo (statene certi, lo farà). e quindi... [sconvolto.gif]
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

waxe ha scritto:
Prendere l'orso in calore. Quindi posizionarlo dietro al verdastro Bonelli. Poi porre un foglio da 500 € per terra davanti al suddetto Bonelli. Aspettare che questi si chini per raccoglierlo (statene certi, lo farà). e quindi... [sconvolto.gif]

A quel punto si spera che passi dalla nostra parte! [lol.gif] [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif]
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

Tizio ormai stanco di cacciare la solita selvaggina decide di partire per una battuta all'orso portandosi dietro gran parte del suo arsenale.

Esce perciò di prima mattina con il suo fido sei colpi in cerca di orsi. Ad un tratto ne intravede uno tra gli alberi, carica il fucile e BANG! Quando il fumo va via l'orso e' sparito. Sente un colpo sulla spalla, si gira e cosa trova? L'orso! L'orso gli dice: "Bel colpo amico, pero' ora hai due possibilita': o ti mangio o ti metti a 90 e ti fai possedere".

Siccome Tizio non vuole morire, si cala i pantaloni e l'orso lo possiede. Torna barcollante a casa dove prende il fucile a pallettoni e dice: "Prendero' quell'orso!" e si rilancia nel bosco! Vede l'orso ancora, tira su il fucile e spara. Il fumo va via e si sente chiamato ancora alla spalla. L'orso: "Hei amico! hai ancora le stesse due possibilita'...". Ancora la stessa storia...

Tizio striscia a casa, prende il più grosso fucile che trova e si incammina ancora verso la foresta. Vede l'orso e spara. Cadono le foglie e quando il fumo si dirada... niente orso, e come prima un tocco sulla spalla e l'orso: "Dimmi la verita'. Tu non sei qui per cacciare, vero?".
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

Vicenza. Sbranato un altro asino: l'orso
Dino fa 50 chilometri e torna a Perpiana



VICENZA (13 maggio) - L'orso Dino non finisce di stupire: ha compiuto una cinquantina di chilometri per tornare nello stesso luogo dove una ventina di giorni fa aveva sbranato e mangiato due asini.

Un altro asino ucciso a Perpiana di Luisiana. All'alba, ha aggredito e ucciso un altro asino in località Perpiana di Lusiana (Vicenza), a 820 metri d'altezza, il comune più a sud dell'Altopiano di Asiago, situato ai confini con Lugo Vicentino e la Pedemontana berica.

Sul posto i carabinieri della stazione di Lusiana e gli agenti della Polizia Provinciale di Vicenza, che non hanno dubbi sull'ennesima aggressione di "M5". Nelle due notti precedenti l'orso Dino era stato localizzato e visto a Val Capra di Foza, una località situata a 1300 metri d'altezza, nel versante nord-est dell'Altopiano vicentino.

All'alba di martedì aveva ucciso un'asina e ferito gravemente un altro esemplare, mentre la notte successiva il plantigrado era ritornato sui suoi passi, probabilmente per sfamarsi della carcassa, che però le guardie provinciali avevano rimosso.

L'altra notte gli stessi agenti l'avevano spaventato sparandogli proiettili di gomma. Proprio questo comportamento potrebbe avere indotto l'orso a lasciare il territorio di Foza, per ritornare, dopo un tour estenuante, durante il quale potrebbe aver attraversato una o due volte la strada provinciale, a Perpiana di Lusiana.

Con quello oggi l'orso Dino ha già ucciso nove asini (di cui uno nel Veronese, sui Lessini) più un'altra decina tra galline e polli in poco più di un mese. A preoccupare le forze dell'ordine è il continuo girovagare. Tracirca un mese poi sono in arrivo in Altopiano i malgari con le mucche e i greggi di pecore.
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

....avanti con la mattanza.
Caprioli e vitelli sbranati in Vallararsa.
Fabiano Dalzocchio ad Albaredo una settimana dorme nella stalla per proteggere i propri vitelli dopo che nei giorni scorsi ne ha trovati quattro di sbranati.
Quando di prima mattina si stava recando dalle sue mucche, la scorsa settimana. Tre vitelli erano violentemente squartati nel recinto all’aperto. Neanche ventiquattro ore dopo la scoperta che anche un quarto vitello ha fatto la stessa fine. Quattro capi giovani, due manzette di 3 mesi e due vitelli di 15-20 giorni.
Già due o tre anni fa l’allevatore aveva subito un attacco simile, ora vuole proteggere le altre 30 manze da latte che alleva con fatica nella stalla di Albaredo.
A Mariano Cumer invece sono tremate le gambe venerdì pomeriggio quando si è recato nel suo campo in località Maso e ha trovato un capriolo divorato.
Ieri mattina però chi ha attaccato è ripassato perché Cumer ha trovato divorati altre parti della carcassa.
Un episodio simile è stato registrato qualche giorno fa nei pressi di Parrocchia. Intanto in Vallarsa nel giro di due giorni due caprioli sono stati predati e la squadra di forestali sta indagando per capire se la colpa sia del plantigradoCompito della forestale è di accertare quale animale sia stato .
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

se non sanno cosa fare i vari politici,ministri,guardie forestali, ambientalisti....basta che aspettino fine settembre.....ciao Dino, ci mancherai
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

VICENZA (23 maggio) - Il sindaco di Gallio (Vicenza) Pino Rossi si dice sicuro che Dino «non è l'unico orso attualmente sull'Altopiano. La mia non è una interpretazione ma una lettura dei fatti: Dino non può essersi spostato in una notte di 40-50 chilometri, ci deve essere almeno un secondo esemplare».

Rossi era presente come ospite al vertice di venerdì scorso ad Asiago che ha deciso la cattura del plantigrado in vista di un suo reinserimento in Slovenia; per Dino il primo cittadino avanza una proposta provocatoria: «Propongo di eseguire un trattamento sanitario obbligatorio: se certe volte serve per una persona, perché non farlo per un animale particolarmente aggressivo?»

Nell'ultima settimana Dino è stato notato proprio nel territorio di Gallio, in particolare nella Val di Nos, un'area non abitata e quindi più vicina all'habitat di un orso bruno. «Il trattamento sanitario obbligatorio - precisa Rossi, che in passato è stato presidente della Comunità Montana Sette Comuni e ha contribuito all'inserimento nell'Altopiano dei Sette Comuni di altre specie animali, tra cui il muflone, il camoscio e il cervo - si renderebbe necessario per capire se nel suo caso ci troviamo di fronte ad un esemplare con problemi psicologici al di fuori del normale. L'uccisione di dodici asini e altri animali - spiega ancora - è un problema da non sottovalutare in vista della stagione estiva. E qualora emergessero dei problemi psicologici, la cattura diventerebbe un provvedimento d'urgenza per motivi di sicurezza».

Rossi, pensando all'imminente apertura della stagione di vacanza, concorda con la decisione di catturare il plantigrado. «La sua presenza - aggiunge - non deve diventare un pericolo per turisti e residenti».
il gazzettino,it
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

il gazzetino it.
VICENZA (26 maggio) - Le associazioni ambientaliste del Vicentino si muovono compatte per tutelare Dino, l'orso che da mesi vaga sul territorio sbranando asini e attaccando pollai. La sua presenza, dicono, è «nuova linfa selvaggia e vitale per le nostre montagne e con l'arrivo della bella stagione cercherà fonti alimentari sostitutive».

La preoccupazione, però, è che «non riesca a superare indenne la stagione venatoria. « [5a] danni causati agli allevatori - sottolineano gli ambientalisti - sono ripagati al 100% dalla Regione Veneto entro 60 giorni, ma come associazioni di settore abbiamo ricevuto numerose richieste di intervento affinché sia garantita l'incolumità fisica di un esemplare che appartiene ad una specie super protetta dalle leggi in vigore».

Dino, cioè l'esemplare identificato in base alle impronte con la sigla M5, è un giovane orso di circa tre anni, «un adolescente che sta diventando adulto» e che per fare la sua vita indipendente ha lasciato la Slovenia dove è nato dirigendosi in Trentino.

Svegliatosi dal letargo, ha ripreso la marcia «dovendo però fare i conti con un prolungamento della stagione invernale ed una primavera fredda e piovosa nelle zone montane: non trovando nel suo girovagare le scorte di proteine sufficienti,di solito carcasse di ungulati morti in inverno, «si è indirizzato con spirito di adattamento, su conigli e asinelli allevati allo stato semibrado nei pressi delle contrade di montagna». Il normalizzarsi delle temperature lo dovrebbe indirizzare verso le sue consuetudini alimentari.
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

dalle ultime voci circolanti sull'altopiano di marcesina si dice che ...è stato trovato il collare di individuazione orso, su un camion che trasporta legname,il quale fà la spola tra germania /marcesina .
se fosse vero l'orso dino è kaput.
 
Re: ORSO IN CALORE CERCA....

alessandro80 ha scritto:
beh....? come è andata a finire co dino?
da il gazzetino.it
VICENZA (23 agosto) - La conferma ufficiale fino ad ora non c'è, ma secondo alcuni cacciatori e molti lettori (alcuni arrabbiati e polemici) di una pagina dedicata su Facebook l'orso Dino è stato ucciso. A rivelarlo per primo è stato un cacciatore di Cittadella (Padova), che ha affermato di aver rifiutato un invito a cena. Il menù? Lasagne al ragù e costate di orso, l'orso Dino. L'animale, del quale si erano perse le tracce in giugno, sarebbe stato ucciso nel primi giorni di luglio dal proprietario di un terreno a Foza, piccolo comune dell'Altopiano di Asiago vicino a Gallio, nel quale l'orso aveva devastato arnie e ucciso un vitello.

Un colpo vicino al cuore e poi altri cacciatori, di Tezze, di Cittadella e di Rosà, che avrebbero aiutato il bracconiere a scuoiare l'animale e a farlo a pezzi.

Il presidente della Comunità montana, Lucio Spagnolo, e quello dell'Associazione cacciatori veneti, Maria Cristina Carretta, sono d'accordo: non ci sono prove definitive, ma se fosse vero sarebbe un fatto gravissimo e non sarebbe scusabile neppure dalle continue uccisioni di altri animali.
http://www.facebook.com/pages/Lorso-Din ... 260?v=wall
Un'inchiesta sul "giallo" dell'orso Dino. Il Corpo forestale dello Stato aprirà un'inchiesta sul giallo legato a Dino. Della possibile uccisione del plantigrado, che per settimane si aggirò tra i boschi del Veneto, verrà informata la Procura di Bassano del Grappa (Vicenza), competente per il territorio dell'Altopiano di Asiago. Ad anticipare la mossa del Corpo forestale è il comandante provinciale Daniele Zovi: «Dell'orso Dino - spiega ammettendo i propri dubbi sulla veridicità della notizia - siamo in possesso di una foto scattata il 2 giugno a Tarvisio, dai forestali di quel comprensorio. Nelle settimane e nei mesi successivi nessun orso è stato né visto né si sono state trovate tracce in tutto il territorio veneto. Riteniamo improbabile che possa essere ritornato in Altopiano, attraversando tutto il Nordest - conclude - senza essere notato o comunque senza lasciare il minimo segno, nel periodo di maggior afflusso turistico».
 

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