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Vicenza. Un orso terrorizza le Prealpi:
uccisi due asini, paura fra i residenti
L'animale si aggira a Posina, fino ad ora ha assalito 3 animali
L'assessore provinciale: «Sta cercando una compagna»
VICENZA (13 aprile) - L'orso Dino è ancora a Posina, nel Vicentino. Nella notte tra lunedì e martedì ha assalito due asini in Contrada Maso ammazzandone uno e lasciando l'altro in findi vita. In totale sale dunque a tre il numero degli animali vittime del poco gradito ospite dei monti vicentini. Sale, di conseguenza, anche la paura dei residenti, che chiedono interventi celeri e risolutivi.
La risposta arriverà da Provincia di Vicenza e Regione Veneto, che venerdì 16 aprile alle 20.30 incontreranno nella palestra della scuola di Posina la cittadinanza in una riunione pubblica alla quale presenzieranno la Polizia Provinciale, rappresentanti della Provincia e tecnici dell'ufficio regionale competente. Sarà un momento di confronto per acquisire informazioni utili su come comportarsi per sentirsi sicuri ed evitare di creare situazioni che agitino l'orso tanto da farlo diventare pericoloso per l'uomo.
Sta cercando una compagna. «È un animale nel pieno della maturità - spiega l'assessore provinciale Marcello Spigolon - e per questo alla ricerca di una compagna per accoppiarsi. La nostra speranza è che, una volta constatato che in zona non ci sono esemplari femmine della sua specie, continui altrove la sua ricerca. Nel frattempo monitoriamo comunque lasua presenza, fin troppo a ridosso delle case e dei centri abitati, per questo è nostra intenzione, e nostro dovere, intervenire quanto prima».
Spaventarlo con rumori. La prima azione da intraprendere, qualora l'orso non si stancasse da solo di frequentare Posina, è di dissuaderlo ad andarsene spaventandolo con rumori, ad esempio spari di petardi , senza naturalmente fargli del male o colpirlo in alcun modo. Se anche questa strategia non dovesse risultare risolutiva, si può ipotizzare di catturarlo e portarlo di peso in un luogo più adeguato alla sua natura e alle sue esigenze.
Monitorato con un radiocollare. Nel frattempo tutti i suoi movimenti sono monitorati attraverso il radiocollare di cui qualche tempo fa è statodotato dopo una cattura nei monti di Trento. Ogni sera le informazionivengono condivise da Trento con la Regione Veneto, che le trasmette anche alla Provincia di Vicenza. Grazie al radiocollare, come spiega la Polizia Provinciale, si è venuti a sapere che l'orso Dino ama muoversi ad ampio raggio sulle Prealpi veneto-trentine: finora ha già«visitato» Valdastico, la Folgara e perfino Recoaro, e da tre notti è fermo a Posina.
«Mi sento di rassicurare i residenti di Posina e dei paesi vicini - conclude Spigolon - visto che non ci sono precedenti di aggressioni all'uomo né in Italia né in Austria. In ogni caso la situazione è costantemente monitorata, come Provincia siamo in contatto con la Regione e con i Comuni e non tarderemo ad intervenire per stimolare la dipartita dell'orso qualora non se ne volesse andare da solo. La priorità è reinserirlo nella sua realtà, per il bene suo e nostro».
IL GAZZETTINO.IT
uccisi due asini, paura fra i residenti
L'animale si aggira a Posina, fino ad ora ha assalito 3 animali
L'assessore provinciale: «Sta cercando una compagna»
VICENZA (13 aprile) - L'orso Dino è ancora a Posina, nel Vicentino. Nella notte tra lunedì e martedì ha assalito due asini in Contrada Maso ammazzandone uno e lasciando l'altro in findi vita. In totale sale dunque a tre il numero degli animali vittime del poco gradito ospite dei monti vicentini. Sale, di conseguenza, anche la paura dei residenti, che chiedono interventi celeri e risolutivi.
La risposta arriverà da Provincia di Vicenza e Regione Veneto, che venerdì 16 aprile alle 20.30 incontreranno nella palestra della scuola di Posina la cittadinanza in una riunione pubblica alla quale presenzieranno la Polizia Provinciale, rappresentanti della Provincia e tecnici dell'ufficio regionale competente. Sarà un momento di confronto per acquisire informazioni utili su come comportarsi per sentirsi sicuri ed evitare di creare situazioni che agitino l'orso tanto da farlo diventare pericoloso per l'uomo.
Sta cercando una compagna. «È un animale nel pieno della maturità - spiega l'assessore provinciale Marcello Spigolon - e per questo alla ricerca di una compagna per accoppiarsi. La nostra speranza è che, una volta constatato che in zona non ci sono esemplari femmine della sua specie, continui altrove la sua ricerca. Nel frattempo monitoriamo comunque lasua presenza, fin troppo a ridosso delle case e dei centri abitati, per questo è nostra intenzione, e nostro dovere, intervenire quanto prima».
Spaventarlo con rumori. La prima azione da intraprendere, qualora l'orso non si stancasse da solo di frequentare Posina, è di dissuaderlo ad andarsene spaventandolo con rumori, ad esempio spari di petardi , senza naturalmente fargli del male o colpirlo in alcun modo. Se anche questa strategia non dovesse risultare risolutiva, si può ipotizzare di catturarlo e portarlo di peso in un luogo più adeguato alla sua natura e alle sue esigenze.
Monitorato con un radiocollare. Nel frattempo tutti i suoi movimenti sono monitorati attraverso il radiocollare di cui qualche tempo fa è statodotato dopo una cattura nei monti di Trento. Ogni sera le informazionivengono condivise da Trento con la Regione Veneto, che le trasmette anche alla Provincia di Vicenza. Grazie al radiocollare, come spiega la Polizia Provinciale, si è venuti a sapere che l'orso Dino ama muoversi ad ampio raggio sulle Prealpi veneto-trentine: finora ha già«visitato» Valdastico, la Folgara e perfino Recoaro, e da tre notti è fermo a Posina.
«Mi sento di rassicurare i residenti di Posina e dei paesi vicini - conclude Spigolon - visto che non ci sono precedenti di aggressioni all'uomo né in Italia né in Austria. In ogni caso la situazione è costantemente monitorata, come Provincia siamo in contatto con la Regione e con i Comuni e non tarderemo ad intervenire per stimolare la dipartita dell'orso qualora non se ne volesse andare da solo. La priorità è reinserirlo nella sua realtà, per il bene suo e nostro».
IL GAZZETTINO.IT