congifra

Utente Registrato
Messaggi
42
Punteggio reazioni
1
Punti
1
Ebbene spero di aver male interpretato la nuova modalità di denuncia delle armi acquistate o cedute. Comunque, da quanto mi è parso di capire, nel relativo modulo è richiesto di indicare unicamente una sola matricola dell'arma oggetto della movimentazione. Ebbene credo che se ciò può risultare esaustivo per le armi dotate di un' unica indicazione matricolare, ciò lascia un buco estremamente imbarazzante qualora ci si riferisca ad armi semiautomatiche a canna liscia che notoriamente hanno un numero di matricola per la cassa ed un secondo per la canna che, essendo perdipiù intercambialìbile, non risulterebbe tracciabile sul modulo di denuncia. Questo vuoto rischia di mettere i possessori in una posizione scomodissima e oltremodo vulnerabile. Spero di essere in errore e di aver male interpretato quanto ricavato dai moduli predisposti sia dalla Ps che dai Carabinieri.
In attesa di lumi, saluto tutto il forum.
 
Non so, ma so che qui da noi il numero di matricola che conta, in fucili lisci e rigati ed in pistole automatiche e' quello sul "frame," cioe' cassa. Le canne non hanno numero di matricola. Nei revolvers, naturalmente, canna e frame sono tutt'uno, non separabili se non da un armaiolo. Le pistole automatiche non hanno numeri sul carrello o sulla canna, almeno qui da noi. Sui fucili tipo AR15, il cui "gruppo" superiore pu' essere cambiato con un altro, e che contiene anche otturatore ed altre parti, e' il numero sulla parte inferiore, che contiene il gruppo scatto e il frame, che e' matricolato e conta.

Come hai detto tu, le canne sono intercambiabili nei lisci semiautomatici, e percio' dovrebbe contare solo quello sulla cassa. Ma con la vostra "certezza del diritto" lasciata alle interpretazioni individuali dei vari commissariati, prefetture, caserme, ecc. , meglio che ti fai spiegare il tutto da un funzionario di polizia, scrivitene il nome sul retro della denuncia, magari fatti rilasciare una dichiarazine scritta, e carta canta e villan dorme.
 
Molti anni fa, fino a circa 50 anni fa, bastava anche per i semiautomatici mettere, sulla denuncia, la matricola della cassa del fucile. Poi cambiò la nromativa e andavano riportate anche le matricole delle canne. Che si sia ritornati indietro mi sembra strano.
 
Ho scaricato in rete la modulistica predisposta sia dalla PS che dai Carabinieri. Ve ne allego una copia.
 

Allegati

  • armi_comuni-denuncia_detenzione.pdf
    190.8 KB · Visite: 13
Mi viene in mente anche che a quei tempi le canne dei semiauto non avevano matricola. Spero di non sbagliarmi...
 
allora, parlo di quello che chiedono da me nel modulo della denuncia delle armi, si mette la matricola del fucile e poi, con scritta la parola matricola canna accanto, la matricola della canna, mentre se compri solo una canna, allora dove è scritto il tipo di arma, scrivi semplicemente canna
 
Fai una nuova denuncia mettendo il numero di matricola della canna. Tipo: canna marca Benelli matr. n. C567890 e poi riportando tutti i fucili e tutte le canne che hai
Se ben ricordo (ma ho lasciato l'Italia nel 1975 e ci sono ritornato soltanto per vacanze estive o natalizie) la procedura della denuncia di armi cominciava con l'invio dall'armiere al locale commissariato o caserma di CC. di una notifica dell'acquisto, per cui se tralasciavi di fare la tua denuncia (su carta da bollo) allo stesso commissariato, dopo un po' arrivavano gli agenti a casa tua per chiederti perche' non avevi fatto ancora la denuncia (a me e' accaduto una volta). Ma in mancanza di una notifica dell'armiere alle FF.OO. (a meno che anche quando una canna e' venduta l'armiere non mandi una notifica) che cosa deve fare uno per denunciare la nuova canna? Andare direttamente al commissariato portandosi appresso la canna cosi' le FF.OO possono vedere il numero di matricola della canna direttamente senza la notifica dell'armiere?

Lo chiedo non per me, perche' negli stati liberi degli U.S. queste formalita' non esistono (quando ho comprato una canna aggiuntiva per il mio 11-87 l'ho acquistata da Midway su Internet, me l'hanno mandata, e tutto qui), ma per chi, da voi si chieda quale sia la procedura corretta, visto che da voi se sgarri su queste minuzie puoi perdere il PdA.
 
Quando compri una canna, l'armeria ti rilascia una ricevuta con matricola, marca, calibro, giorno, orario e nome del venditore, porti il tutto dalla polizia o dai carabinieri, con la denuncia vecchia e con la denuncia nuova con l'aggiunta, in ufficio ritirano i fogli e ti danno la denuncia nuova aggiornata firmata e timbrata. Questo si applica anche in una cessione tra privati (solo che lì non si va in armeria)
 
Quando compri una canna, l'armeria ti rilascia una ricevuta con matricola, marca, calibro, giorno, orario e nome del venditore, porti il tutto dalla polizia o dai carabinieri, con la denuncia vecchia e con la denuncia nuova con l'aggiunta, in ufficio ritirano i fogli e ti danno la denuncia nuova aggiornata firmata e timbrata. Questo si applica anche in una cessione tra privati (solo che lì non si va in armeria)
Grazie. Molto complicato, ma chiarissimo. In Italia non avevo mai comprato canne di fucile, ne' (per i maligni) di qualsiasi altro tipo, oltre a quelle da pesca..
 
Quando compri una canna, l'armeria ti rilascia una ricevuta con matricola, marca, calibro, giorno, orario e nome del venditore, porti il tutto dalla polizia o dai carabinieri, con la denuncia vecchia e con la denuncia nuova con l'aggiunta, in ufficio ritirano i fogli e ti danno la denuncia nuova aggiornata firmata e timbrata. Questo si applica anche in una cessione tra privati (solo che lì non si va in armeria)
Entro le 72 ore.......
 
Avete visto quante complicazioni... Ma non sarebbe stato più semplice aggiungere una casellina con scritto "Canna, matr.". Possibile che l'uffico UCAS ( Ufficio Complicazioni Affari Semplici) sia aperto 24 ore al giorno 365 giorni l'anno?
 
Ho dato una guardata alla canna originale del mio Remington 11-87 (comprato negli U.S.) e non ho trovato nessun numero di matricola. Mi domando: i fucili stranieri venduti in Italia, e le canne di ricambio per automatici stranieri, importate e vendute in Italia, hanno un numero di matricola? E se si tratta di canne di ricambio provenienti da fabbricanti esteri, devono passare per il Banco di Prova italiano? Come le provano senza il resto del fucile? Hanno in giacenza casse per tutte le marche straniere e tutti i loro modelli?
 
si, tutte le canne hanno il numero di matricola. io ho due Browning, uno degli anni '50 a mollone e uno nuovo inerziale, ed entrambi hanno il numero di matricola sulla canna. ci sta che la legislazione americana non impone il numero di matricola sui nuovi fucili
 
si, tutte le canne hanno il numero di matricola. io ho due Browning, uno degli anni '50 a mollone e uno nuovo inerziale, ed entrambi hanno il numero di matricola sulla canna. ci sta che la legislazione americana non impone il numero di matricola sui nuovi fucili
Intendi sulle canne dei nuovi fucili? Perche' la nostra legislazione impone il numero di matricola su tutte le armi, lunghe, corte, liscie o rigate. Ma non, almeno cosi' pare, sulle canne originali (attaccate al fucile) o "aftermarket."
 
si, il Browning è uno dei nuovi cal16, il mio è uscito monomatricola, stessa sia su bascula che sulla canna, però considera che queste canne le fanno in Portogallo, dove la Browning fa fare le canne dei suoi semiautomatici (quindi credo anche Winchester), mentre, se non ricordo male, i sovrapposti li fa fare in Belgio. gli unici davvero made in U.S.A. che si possono trovare qui sono i Remington, solo che qui ho visto solo un Cti 105, quello che si caricava ed espelleva le cartucce da sotto, dovrebbe essere una rimanenza di magazzino, perchè è lì in armeria da diversi anni, comunque fidati che sicuramente ha la matricola sulla canna anche quello, perchè senza matricola non possono uscire sul mercato europeo.

a proposito del Remington Cti 105, sai mica nulla a riguardo, se è un buon fucile oppure no, grazie
 
si, il Browning è uno dei nuovi cal16, il mio è uscito monomatricola, stessa sia su bascula che sulla canna, però considera che queste canne le fanno in Portogallo, dove la Browning fa fare le canne dei suoi semiautomatici (quindi credo anche Winchester), mentre, se non ricordo male, i sovrapposti li fa fare in Belgio. gli unici davvero made in U.S.A. che si possono trovare qui sono i Remington, solo che qui ho visto solo un Cti 105, quello che si caricava ed espelleva le cartucce da sotto, dovrebbe essere una rimanenza di magazzino, perchè è lì in armeria da diversi anni, comunque fidati che sicuramente ha la matricola sulla canna anche quello, perchè senza matricola non possono uscire sul mercato europeo.

a proposito del Remington Cti 105, sai mica nulla a riguardo, se è un buon fucile oppure no, grazie
E' una ciofeca tremenda. Non pensarci neanche a comprarlo. E' una delle prime tappe della Remington verso il fallimento. Fa veramente schifo.


Si vede che le armi destinate all'Europa hanno anche la canna matricolata. Certo, come le auto europee per l'esportazione negli U.S. devono avere i dispositivi di sicurezza e il controllo delle emissioni obbligatori qui negli U.S.
 
E' una ciofeca tremenda. Non pensarci neanche a comprarlo. E' una delle prime tappe della Remington verso il fallimento. Fa veramente schifo.


Si vede che le armi destinate all'Europa hanno anche la canna matricolata. Certo, come le auto europee per l'esportazione negli U.S. devono avere i dispositivi di sicurezza e il controllo delle emissioni obbligatori qui negli U.S.
se non ricordo male, i basculanti per il mercato americano hanno la sicura automatica quando si apre il fucile, mentre qui non c'è nessun obbligo.
allora è per quello che è tanto che è lì invenduto, l'altra possibilità a cui avevo pensato era che costasse tanto, svelato l'arcano.
della Remington sono 3 i fucili nuovi che mi garbano parecchio il VersaMax, il 1100 Hi-Grade e l'870 Wingmaster, una volta me ne voglio prendere uno
 
se non ricordo male, i basculanti per il mercato americano hanno la sicura automatica quando si apre il fucile, mentre qui non c'è nessun obbligo.
allora è per quello che è tanto che è lì invenduto, l'altra possibilità a cui avevo pensato era che costasse tanto, svelato l'arcano.
della Remington sono 3 i fucili nuovi che mi garbano parecchio il VersaMax, il 1100 Hi-Grade e l'870 Wingmaster, una volta me ne voglio prendere uno
Gli unici basculanti che ho sono l'Iside, di Isidoro Rizzini, ed un sovrapposto turco importato e messo qui in vendita dalla CZ. Ambedue hanno la sicura automatica.
Il Remington CTi 105 aveva problemi di meccanica e di inceppamento e ormai non si trovano neanche piu' i pezzi necessari a ripararlo. La Remington ne termino' la produzione non molto dopo la sua introduzione fatta con una fanfara assordante.

Il Versa-Max, se e' di nuova produzione (dopo il fallimento, quando diverse ditte comprarono "pezzi" della Remington) potrebbe essere OK. Non so se 1100 e 870 Wingmaster (ne ho uno del 1976 o 77--ottimo) siano ancora prodotti. Io starei molto attento a comprare fucili originali Remington che non siano di almeno una ventina di anni fa, quando ancora erano ottimi. Mi ricordo un 870 che un socio del TAV di Kodiak compro' intorno al 1990-92. Dopo il colpo doveva afferrare il manicotto e sbattere il calcio per terra per ejettare il bossolo. Il tremendo declino di qualita' della Remington era gia' cominciato.

Il Versa-Max, se non vado errato, e' 70, 76, e 89 mm nel cal. 12, senza bisogno di cambiare nulla da una cartuccia all'altra. L'1100 ha bisogno di due canne. una per 70mm, l'altra per 76. L'11-87, strettamente imparentato all'1100 puo' sparare le due lunghezze di cartuccia senza cambiare nulla. Io ne ho uno in cal. 12, mia figlia in cal. 12, e mia moglie in cal. 20.

Oggi i fucili Remington sono prodotti dalla RemArms che ha comprato la sezione della Remington che produceva armi da fuoco.Francamente parlando, non so dirti se i fucili di nuova produzione della RemArms siano veramente migliori delle ciofeche che la Remington stava producendo, e che la condussero al fallimento.
 
Ultima modifica:
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto