L’Ispra non si smentisce mai e per coerenza non sono secondi a nessuno. Anche quest’anno è infatti giunta la risposta sulla richiesta di prelievo in deroga fatta dalla Regione Lombardia e come un anno fa, e come negli anni prima ancora … , l’Ispra dice NO a tutto per mancanza di dati. Un “copia incolla” degli anni passati, senza cambiare una virgola. Ora non resta che una strada al Governo lombardo, quella di un atto amministrativo a breve scadenza. Una delibera che sicuramente sarebbe impugnata dalle sigle animaliste, ma che darebbe poi la possibilità alla Regione di potersi appellare alla Corte Costituzionale di Strasburgo. Il parere favorevole, una volta prodotti i dati attraverso anche le valutazioni e gli studi scientifici di alcune Associazioni, potrebbe arrivare dall’ Europa e sarebbe un parere inappellabile senza scadenza. Resta però il rammarico che la Regione Lombardia ha chiesto il parere all’ISPRA sul prelievo in deroga ma non sulle catture dei richiami vivi. Una rinuncia a priori incomprensibile per la quale chiediamo una spiegazione vera all’Assessore Fava. Una spiegazione che tutti i cacciatori, di tutte le associazioni vorrebbero avere. Ora tocca alla Regione, alla politica, ai politici … la prossima mossa. Noi stiamo qui e vediamo cosa accade.
Fonte: Cacciaedintorni.it
Sarei rimasti sorpreso del contrario.....